domenica 24 novembre 2024

Era di Acquario - Live at Piper Club, Roma 1974 - Definitive Edition - RE-POST

 

TRACKLIST:

01 Without words / Senza parole
02 Space down
03 Campagne siciliane
04 Hold on
05 Vento d'Africa
06 Geraldine


(PROBABILE) FORMAZIONE:

Michele Seffer- voce e chitarra
Angelo Giordano – flauto
Claudio Rego  - basso
Claudio Agostini – batteria


Tenetevi forti, amici della Stratosfera. Questo è un magnifico regalo pre-natalizio del tutto inaspettato grazie all'intervento prodigioso di un nostro "anonimo benefattore" (vi ricordato del benefattore che anni fa inviava dischi rari al nostro Capitano?). Ebbene, grazie a lui, che per sua esplicita richiesta preferisce restare nell'ombra, oggi finalmente abbiamo sul piatto il concerto integrale dell'Era di Acquario al Piper Club di Roma nel 1974 con un suono pulito senza rumori e senza disturbi, Una esclusiva della Stratosfera. Un'occasione ghiotta per ascoltare finalmente il gruppo dal vivo con una buona qualità del suono. Dimenticatevi quindi il recente upload e gustatevi questo magnifico concerto. Da notare che la formazione, annunciata con i soli nomi di battesimo al termine della track 3, è quasi certamente quella sopra riportata, quindi un quartetto comprendente, oltre ai soliti Seffer e Giordano, il bassista Claudio Rego (da sempre compagno e produttore di Donatella Rettore il quale, dopo aver suonato per anni il basso, è passato definitivamente alla batteria) e il batterista Claudio Agostini. Per l'occasione, visto che trattasi della "definitiva edition", ho realizzato una nuova front cover.
Null'altro da aggiungere se non ringraziare ancora una volta il nostro anonimo benefattore e augurare a voi tutti buon ascolto. (questa volta più che mai).


LINK

Post by George

venerdì 22 novembre 2024

Le Antologie della Stratosfera vol. 52 - Periferia del Mondo - Opera Omnia (part 1)

 

BREVE PREMESSA

Periferia del Mondo è una tra le più luminose espressioni musicali dell'ultimo ventennio. Gruppo da me particolarmente apprezzato e amato, ahimé ancora assente sulla Stratosfera, merita sicuramente di vedersi rappresentato anche sulle nostre pagine. Questo articolato e corposo post è frutto di un lavoro a 6 mani, dimostrazione - se mai ce ne fosse ancora bisogno - della vitalità del sito e della passione che accomuna e unisce amici e collaboratori. Le sei mani sono le mie e quelle degli storici amici Osel e Adix (il cui contributo lo vedremo nella seconda parte). Ripercorrerò in poche righe (non voglio rischiare di venire definito "accademico") una essenziale biografia del gruppo lasciando il più ampio spazio possibile agli album e ai concerti live.
La prima parte sarà dedicata ai primi tre album in studio (periodo 1999-2006), mentre nella prossima puntata prenderemo in esame l'ultima prova in studio (2013) e le performance live inserite in alcune compilation. Sarà un lungo viaggio attraverso l'opera omnia (termine utilizzato in campo letterario ma da me esteso in quello musicale) del gruppo romano. 


CONOSCIAMO LA PERIFERIA DEL MONDO

Periferia del Mondo è conosciuta al largo pubblico soprattutto per la presenza nell'organico del sassofonista Alessandro Papotto e del suo ingresso nel 1999 in una storica formazione quale il Banco del Mutuo Soccorso. La storia musicale della band inizia però qualche anno prima, nel 1996 a Roma, per opera del già citato Alessandro Papotto insieme al chitarrista  Giovanni Tommasi e al bassista Claudio Braico. Ad essi si sono presto uniti il ​​batterista Tony Zito e il tastierista Bruno Vegliante. Questa formazione rimarrà invariata negli anni successivi. Papotto fin da ragazzo ha dichiarato di essere un grande ammiratore del Banco del Mutuo Soccorso e le musiche della Periferia del Mondo risentono di una certa contaminazione con il gruppo di riferimento. Almeno agli esordi. Più in generale il loro background si rifà ai grandi mostri sacri del prog britannico e italiano. Il distinguo è dato dalla presenza del sax di Papotto che introduce elementi jazz nel complesso sound del gruppo. 


A proposito della nascita di Periferia del Mondo vi propongo una parte della lunga intervista rilasciata da Alessandro Papotto  a Gianluca Livi e pubblicata sul sito "Artists and Bands" nel marzo 2015.
"Periferia Del Mondo è un progetto nato nel 1994 e ancora oggi attivo (siamo nel 2015) dopo venti anni di lavoro. La passione che io e i miei amici abbiamo dedicato a questa band non sempre ha avuto come riscontro dei risultati soddisfacenti. Però posso dire con convinzione che l'apertura della seconda serata alla prima edizione assoluta del Prog Exhibition ci ha dato una grande carica e una forza notevole, tanto che il periodo di stanca seguito alla pubblicazione del nostro terzo disco con Electromantic, si è trasformato in un periodo di grande creatività sfociato nella pubblicazione di "Nel regno dei ciechi" per la Aereostella Ricordo molto bene l'emozione provata alle prime note di synth de "L'infedele" quella sera, e la gioia nel vedere la gente accorrere e riempire l'enorme Tendastrisce di Roma per ascoltarci. Dopo quella meravigliosa serata condivisa con il Banco, con la PFM, e con tanti altri mostri sacri del Progressive, Iaia De Capitani ci ha dato coraggio e ci ha spronato a continuare a scrivere. Inoltre Franz Di Cioccio ci ha supportato dandoci alcuni preziosi consigli sui nuovi brani". (NDR - nella puntata n. 2 ascolteremo il set della Periferia del Mondo al Prog Exhibition 2010).


Papotto e Zito li troviamo anche nella prima formazione del Nodo Gordiano, dove realizzano l'omonimo primo album nel 1999 (già postato sulla Stratosfera qui). Papotto, instancabile e onnipresente, insieme alla Periferia del Mondo realizza l'esordio discografico, sempre nel 1999 (anno ricco mi ci ficco!!) con l'album "In ogni luogo, in ogni tempo", edito dall'etichetta Akarma. Nel 1999 esce la versione in vinile (33 giri + 45 giri con due brani) mentre nel 2000 quella in CD. 

Periferia del Mondo - In ogni luogo, in ogni tempo 
(CD version, 2000) - from George archives


TRACKLIST:

01. L'infedele - 8:10
02. Ladro - 4:03
03. Leave Your Daily - 4:57
04. I Bless The Night - 6:26
05. Meltèmi - 10:08
06. In ogni luogo, in ogni tempo - 6:38
07. Brand-Y - 6:03
08. The Ghost In The Shell - 11:57


FORMAZIONE:

Max G.B. Tommasi - chitarra elettrica, chitarra acustica
Claudio Braico - basso
Tony Zito - batteria
Bruno Vegliante - synth, tastiere
Alessandro Papotto - voce, sax contralto, sax tenore, clarinetto, flauto, Yamaha DX7, effetti

Ospiti:
Francesco Di Giacomo (BMS) - voce in track 1
Rodolfo Maltese (BMS) - chitarra elettrica, synth in track 1
Stefania Mastrogiovanni - soprano in track 1
Tiziana Crucianni - voce i track 4
Alberto D'Annibale - violino in track 7

L'album di esordio, caratterizzato da una bellissima copertina, vede la partecipazione di alcuni ospiti illustri tra cui Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco del Mutuo Soccorso entrambi presenti nel brano di apertura, "L'infedele". La collaborazione di Papotto con il Banco è appena iniziata e queste due presenze nel disco della Periferia del Mondo non sono casuali. Il brano si sviluppa tra sonorità elettriche (la sezione iniziale così come quella finale richiamano da vicino gli Area) e acustiche, giocate sui suoni di chitarre e flauto su cui si inserisce l'inconfondibile voce di Francesco Di Giacomo. Alcune tracce richiamano, in molti momenti, il prog degli Indaco, gruppo fondato da Rodolfo Maltese che vide l'apporto dello stesso Papotto. Insomma, un grande esordio che lasciava aperto il campo ad ampie speranze. 


Dopo la pubblicazione del debut album,. il gruppo intraprende una serie di tour sia in Italia che all'estero dove affina e migliora ulteriormente l'abilitò tecnica. Ritornati in sala di registrazione, i cinque musicisti mettono a punto il secondo album, "Un milione di voci", che viene pubblicato, ancora dalla Akarma, nel 2002 in versione doppio LP e CD. Papotto, nel frattempo, si divide tra Periferia del Mondo e Banco del Mutuo Soccorso. Ecco ancora una parte dell'intervista pubblicata su "Artists and Bands" in cui Papotto racconta del suo ingresso nel Banco.

Domanda - "Dal 1999, in qualità di polistrumentista (sassofoni, clarinetti, flauti, percussioni e cori), sei entrato stabilmente nel Banco del Mutuo Soccorso con il quale - oltre ad esserti esibito in Italia e all'estero (segnatamente Europa, Canada, Stati Uniti, Centro e Sud America, Giappone), hai pubblicato 6 dischi, tra cui il recente "Un'idea che non puoi fermare". So che sarà difficile, ma puoi sintetizzarci in poche righe la tua esperienza con questo storico gruppo del prog italiano?"
 -
Risposta di Papotto - "La mia storia personale nel Banco del Mutuo Soccorso inizia da fan accanito di questa band storica. Seguono le prime collaborazioni musicali con Rodolfo Maltese e Francesco Di Giacomo, io con gli Indaco e loro con Periferia Del Mondo, e poi la telefonata di Vittorio Nocenzi che mi chiede di partecipare alla prima esecuzione integrale di “Darwin” al Teatro Morlacchi di Perugia per la Sagra Musicale Umbra edizione 1999. Dopo quel concerto memorabile entro a far parte della band in maniera stabile e vivo con loro una prima serie di concerti bellissimi, in giro per l’Italia ma anche all’estero dove il Banco viene letteralmente osannato, sia in versione acustica, sia con la band al completo in versione elettrica. Da semplice fan ero diventato un componente di una band storica che avevo amato sin da quando ero un ragazzo. Ma la cosa che mi ha reso più felice era il rapporto con Vittorio, Francesco e Rodolfo che nel frattempo si è trasformato ed è diventato una bella amicizia. 

Alessandro Papotto con Francesco Di Giacomo

Poi le pubblicazioni dal vivo: per il trentennale, per la nuova esecuzione integrale di Darwin, per il Prog Exhibition e ora per “Un idea che non puoi fermare” che purtroppo rimanda alla recente scomparsa di Francesco Di Giacomo (NDR - 21 febbraio 2014).  Su questo argomento, ancora molto delicato per me, mi limito a dire che mi manca molto l’artista ma soprattutto mi manca l’uomo, un fratello maggiore che mi voleva bene e a cui ho voluto molto bene. Ancora oggi ricevo segni della sua stima e del suo affetto da parte di colleghi musicisti come il chitarrista Michele Ascolese (De Andrè, Branduardi, ecc.) che mi ha raccontato di come Francesco gli parlasse sempre in termini lusinghieri di me, e la cosa mi commuove e mi riempie di orgoglio. Sono cresciuto con le sue canzoni e sono felice di aver partecipato anche alla registrazione di alcuni brani ancora inediti scritti da Francesco e dal pianista Paolo Sentinelli. Sono delle canzoni splendide che Francesco ha registrato con Paolo durante la preparazione del loro spettacolo teatrale musicale “Cenerentola – La parte mancante” e che presto diventeranno una pubblicazione discografica".
Per una lettura dell'articolo nella sua integrità cliccate qui 

Periferia del Mondo - Un milione di voci 
(CD version, 2002) - from Osel archives


TRACKLIST:

01. Luci da un universo neonato - 1:29
02. Percezioni della memoria - 1:50
03. Un Borghese Piccolo Piccolo9:10
a) ClonAzione
b) Un nodo al pettine
c) Chiarezza
04. Incanti e perplessità - 5:03
05. Two As One - 3:21
06. EvaLunA - 4:19
07. Cercando la via - 3:38
08. Can Stop - 4:18
09. Espresso (parte 2) - 4:13
10. Immagine I 0:39
11Di foglie e di acqua - 3:51
12. Un milione di voci - 6:58
13. Monologo - 1:06
14. Io brucio - 8:16


FORMAZIONE:

Alessandro Papotto - voce e coro, sax contralto, tenore e soprano, clarinetti in Sib e Mib, flauti, shanay, didjeridoo, berimbao, percussioni, sintetizzatori, effetti sonori
Max GB Tommasi - chitarre elettriche, acustiche e classiche, effetti sonori
Claudio Braico - basso elettrico
Bruno Vegliante - sintetizzatori, organo, pianoforte e synth
Tony Zito - batteria e percussioni
Alberto D'Annibale - violino

Ospiti

Vittorio Nocenzi (Banco del Mutuo Soccorso) 
Mauro Pagani (ex PFM)
Luca Sapio (Area e Quintorigo)
Massimo Alviti (Indaco)
Alessandro Corsi (Il Balletto di Bronzo)



Ciò che colpisce fin dalle prime note è quanto sia cambiato il sound del gruppo nel giro di tre anni, spostandosi sul terreno del jazz rock e lasciandosi alle spalle la coperta del progressive che aveva caratterizzato l'opera prima. Un po' confuso e discontinuo, tra episodi jazzati, brevi pièce acustiche e sconfinamenti nel rock anni '70, il disco lascia intendere che la PDM è ancora alla ricerca di una sua precisa identità. Nonostante la presenza di ospiti illustri, tra cui Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso e l'ex PFM Mauro Pagani, l'album si  presenta un po' fiacco e in alcuni casi stancante. La voce di Papotto non aiuta sicuramente. Ovviamente questo mio personale giudizio non trova sempre concordi alcuni critici. Cito ad esempio quanto riportato sul sito "Movimenti Prog":

"Un milione di voci, secondo ed ottimo lavoro della Periferia Del Mondo è un bel bis dopo il felice esordio di tre anni fa. Il sestetto romano è ancora guidato dal fiatista/vocalist Alessandro Papotto, noto ai più per la sua presenza nell’organico del Banco Del Mutuo Soccorso, da un paio di anni a questa parte.
L’apertura è netta ed esplicativa: dopo l’antipasto tastieristico di “Luci da un universo neonato”, sono due le portate che subito denotano il sapore del PDM-sound. “Percezioni della memoria” e (soprattutto) la mini suite “Un borghese piccolo piccolo” invitano ad un ascolto attento, partecipe, incantando con un sound che idealmente nasce dall’incontro tra Arti & Mestieri e King Crimson (Wetton-era), con compattezza e concretezza, senza sbavature. Altra cosa importante, i vaghi sentori anni ’70 sono intelligentemente stemperati in un contesto “moderno”, amplificati, semmai, da un’invitante veste grafica e da un simpatico digipack, un vero e proprio “piccolo 33 giri". 

E' bello che i giudizi divergano. Cosa volete farci...Attendo anche i vostri commenti al riguardo.


Ricordo a questo punto che la Periferia del Mondo appare in due produzioni live: il CD "Omaggio a Demetrio Stratos" (2000, già postato sulla Stratosfera) e il DVD "Gouveia Art Rock 2004" registrato in Portogallo durante la loro esibizione al Gouveia Festival insieme ad altri gruppi e musicisti, Ne parleremo (e li ascolteremo) nella seconda parte. Giungiamo così al 2006 e alla pubblicazione del terzo album.

Periferia del Mondo - Perif3ria del Mondo 
(2006 - ristampato nel 2011) - from Osel archives


TRACKLIST:

01. Periferia del Mondo - 10:52
02. Oceani - 4:55
03. Suite Mediterranea - 8:37
a) Tra le terre
b) L'oracolo di Delfi
c) H.H. Blues
04. Chiaroscuro - 4:58
05. Come un gabbiano - 8:53
06. Alghe - 4:42
07. Synaesthesia - 6:25
08. Angeli infranti - 5:11

Bonus Tracks
09. Cartolina per il Giappone - 4:33
10. Piove sul mare - 3:04

Bonus Track (previously unreleased) - solo su ristampa 2011
11. Funkats - 4:52


FORMAZIONE:

Alessandro Papotto - voce, fiati, piano, percussioni
Giovanni Tommasi - chitarra
Claudio Braico - basso
Tony Zito - batteria
Bruno Vegliante - piano, tastiere


Il terzo album del quintetto romano (in queste registrazioni non è presente il violinista Alberto D'Annibale) venne pubblicato nel 2006 dall'etichetta torinese Electromantic Music, quella di Beppe Crovella degli Arti e Mestieri, e poi ristampato nel 2011 dalla Immaginifica-ARS con una bonus track inedita (presente nella nostra tracklist).  L'album segna il ritorno alle atmosfere e alle armonie  del primo album, con grandi tributi al progressive anni '70. Dopo lo sbandamento dell'album precedente, la PDM pare aver trovato la giusta strada. Il brano di apertura, con l'intro di batteria e il suo ritmo incalzante è già un ottimo preludio all'intero lavoro. "Oceani", che contiene un grande assolo di chitarra di Giovanni Tommasi, ci trasporta ad uno dei capolavori dell'album, la bellissima e articolata "Suite mediterranea" densa di atmosfera. della lunghezza di oltre 8 minuti, suddivisa in tre movimenti. Stupisce la presenza di "Synaesthesia", un hard rock anni '70 degno dei migliori Deep Purple. Invece delle tre bonus tracks potevamo farne decisamente a meno. Da dimenticare. Tutte le restanti tracce, con qualche eccezione come "Alghe" (a mio avviso il punto più basso dell'album) scorrono in modo fluido regalandoci un disco maturo e tutto sommato di buon livello.



Leggete qui di seguito cosa ne pensa Roberto Vanali con la sua recensione sul sito "Arlequins"

"PDM ci porta a capofitto nel terzo episodio di racconti dalla periferia di un mondo fatto di favole urbane talvolta minimali, talvolta assolute, in percorsi mediterranei e mitteleuropei giocati sui sentieri di un prog molto contaminato, spesso diluito in maniera omeopatica in grandi mari, musicalmente appartenenti ad altri mondi. Questo terzo lavoro è un opera di riflusso e di ritorno. Ritorno, innanzi tutto, a far musica come si deve, ben pensata, ben suonata e ben incisa. Ritorno a certi suoni che pensavamo perduti e che ci dimostrano come le piante seminate da Area, Banco, Perigeo e PFM riescano a dare ancora frutti di qualità. Ritorno a miscelare le sonorità italiane ed europee in maniera bilanciata, dove il momento alla Deep Purple non cozza con quello pescato da Ravel, dove un certo sapore per il folk non si scontra con l’apertura sinfonica o con il break di coinvolgente jazz-rock. Ritorno a fare un disco di grande sapore omogeneo partendo da radici estremamente eterotetiche."
Penso che sia sufficiente.


Bene, cari amici della Stratosfera, qui termina la prima parte della retrospettiva dedicata alla Periferia del Mondo. Appuntamento fra qualche giorno per la conclusione della nostra lunga maratona. 
Buon ascolto.

LINK In ogni luogo, in ogni tempo (2000)
LINK Un milione di voci (2002)
LINK Perif3ria del Mondo (2006 - ristampa 2011)

Post by George, Osel & Adix

mercoledì 20 novembre 2024

Era di Acquario - Live at Piper Club, Roma, 1974 - RELOAD

 

TRACKLIST:

 1 - Senza parole
2 - Space down
3 - Campagne Siciliane
4 - Hold on
5 - Vento d'Africa


Sulla qualità di questa registrazione mi sono già espresso nei commenti. In ogni caso, a ripensarci, ho deciso di rifare l'upload nella remotissima speranza che qualche frequentatore della Stratosfera sia tecnicamente in grado di rendere ascoltabile (impresa che ritengo verosimilmente impossibile) questo breve, ma raro, concerto dell'Era di Acquario. "Geraldine" , pur essendo listata nella back cover, non è presente nella registrazione. Ad ogni buon conto vi rimando al vecchio post, risalente al 25 marzo 2012, per rileggere quanto in esso riportato (qui).
Ci risentiamo nei commenti.


Relaod by George

martedì 19 novembre 2024

Saro Cosentino - Ones and Zeros Reloaded (2014)

 

TRACKLIST:

01. Real Life (vocals Karen Eden)
02. Phosphorescence (vocals Peter Hammill)
03. Days Of Flaming Youth (vocals Tim Bowness)
04. From Far Away (vocals Peter Hammill)
05. Bite The Bullet (vocals Karen Eden)
06. Defying Gravity (vocals Jakko M. Jakszyk)
07. Behind The Glass (vocals Karen Eden)
08. 9.47 - P.M. Eastern Time (instrumental)


MUSICISTI:

Saro Cosentino - tastiere, chitarra, loops, sounds 
John Giblin - basso
Trey Gunn - Chapmna Stick
David Rhodes - chitarra elettrica, chitarra acustica
Gavin Harrison - batteria, percussioni
Cristiano Roversi - tastiere, Chapman Stick
Michele Fedrigotti - tastiere
Lois Mattson - violoncello
Shankar - violino elettrico, voce
Kudsi Erguner - flauto
Pandit Dinesh - percussioni, voce
 Jakko M. Jakszyk - voce, chitarra
Karen Eden, Peter Hammill, Tim Bowness - voci


E' sempre un piacere ospitare sulle pagine della Stratosfera un genio musicale come Saro Cosentino. Autore, compositore, multistrumentista, Saro ha legato il suo nome a una miriade di grandi musicisti, stranieri e italiani, tra i quali il sempre presente Franco Battiato. Cosentino lo avevamo presentato sul nostro blog qualche anno fa proponendo innanzitutto il suo primo mini album eponimo del 1988 pubblicato per "L'Ottava". Vi rimando a quella lontana recensione (era il 2017) realizzata dal Capitano Roby e dal nostro collaboratore Antonio LM (qui). L'anno seguente il sottoscritto propose il CD di Saro realizzato nel 1995 in collaborazione con Mino Di Martino, dal titolo "TV Dinner" che ritroverete qui . 
La rilettura di queste pagine è anche un modo per ripercorrere le fasi salienti della prestigiosa carriera artistica del musicista-compositore. 
Oggi ci troviamo di fronte al terzo lavoro in ordine cronologico di Cosentino, "Ones and Zeros", pubblicato nel 1997 dall'etichetta I Dischi del Mulo / Consorzio Produttori Indipendenti sia in versione CD che musicassetta. Venne anche pubblicato sul mercato inglese dall'etichetta Resurgence. 

front cover edizione 1997

La versione qui proposta è la "Reloaded" del 2014, rimasterizzata e remixata con l'aggiunta di un brano  (Real Life, posto in apertura). Anche la disposizione dei brani è differente rispetto al disco originale. "Ones and Zeros Relaod" venne pubblicato sia in CD che in vinile. Vorrei sottolineare il panel di musicisti e cantanti che affianca Saro in questa avventura musicale. ad iniziare dall'ex vocalist dei Van Der Graaf Generator, Peter Hammill (tracce 2 e 4), dal bassista John Giblin (scomparso lo scorso anno, già al fianco di Brand X, Simple Minds, Peter Gabriel, Roger Waters, Sting, Joan Armatrading e molti altri), dal chitarrista David Rhodes (collaboratore di Peter Gabriel, Japan, Talk Talk e Franco Battiato) e poi ancora Gavin Harrison, Shankar e gli italiani Cristiano Roversi e Michele Fedrigotti. Oltre a quella di Peter Hammill, abbiamo il piacere di ascoltare le splendide voci di Karen Eden e di Tim Bowness. Per raccontare la grandezza musicale di ognuno di essi ci vorrebbero troppe pagine. Fermiamoci qui e passiamo ai contenuti del disco. 


A questo proposito vi propongo un interessante articolo scritto da  Maurizio Donini e pubblicato sul sito  "Indie For Bunnies" il 3.11.2014

“Real Life” vede l’interpretazione della bravissima Karen Eden (The voice of Australia), la seconda traccia vede alla voce il grande Peter Hammill, “Phosphorescence” è un altro brano di grande effetto. Hammill non è incantevole come la Eden, ma ha più carattere e ammanta di una vena scura il brano. “Days of Flaming Youth” inizia con suoni delicati, canzone tipicamente shoegaze. Tim Bowness tratteggia il genere richiamato con dolce tristezza. Ancora Peter Hammill dipinge di chiaroscuro “From Far Away”. Abbiamo poi il ritorno strepitoso di Karen Eden per un pezzo veloce e bellissimo. “Bite the Bullet” che è forse il brano più bello dell’albume e “The voice of Australia” la interpreta in maniera mirabile. Una new entry in “Defying Gravity”, Jakko Jakszyk, riempie di dolore e angoscia una canzone di grande effetto. Andiamo a chiudere con la bravissima Karen Eden, primattrice vocale di questo album, che ci regala una ulteriore chicca da infilare nella collana, “Behind the Glass” è altro zucchero che va ad insaporire un ricco piatto musicale. Musica di alta classe, composizioni raffinate con l’inserimento di voci di alto livello che vanno ad impreziosire una trama ricca di suoni eterei e rarefatti. E’ uno di quei dischi che fai partire e poi dimentichi di staccare e lui continua a girare in loop, perché ti fa compagnia e si fa apprezzare per la discreta presenza, non invadente, ma che quando finisce ne senti la mancanza". 
E' tutto, cari amici. Non resta che passare all'ascolto. Prima di concludere voglio ringraziare il nostro oramai storico collaboratore, Marco Osel, per avermi inviato i file di questo splendido album.
Alla prossima.



Post by George - Music by Osel

sabato 16 novembre 2024

Era di Acquario - Rarities 1972

 

TRACKLIST:

01. Campagne Siciliane (lato B, 2° singolo 1972) - 3:45
02. Monika Aus Wien - 2:15
03. L'indifferenza  - 3:31
04. Geraldine (lato A, 1° singolo 1972) -  3:31
05. Statale 113 - 2:57
06. La forza e la disperazione (inedito) - 3:50
07. The Trip (inedito) - 3:39
08. She Said (inedito) - 3:31
09. Hold On (lato A, 2° singolo, 1972)  - 2:30
10. Safari (inedito) - 2:49
11. Everybody Knows (inedito) - 2:41
12. Arabesque (lato B, 1° singolo 1972) - 3:33


FORMAZIONE

Michele Seffer - voce, chitarra, basso
Angelo Giordano - flauto , sax, voce
Pippo Cataldo - batteria, percussioni, voce


Cari amici, oggi facciamo un gran bel salto nel passato in compagnia di uno dei gruppi storici del progressive rock "made in Italy".  Stiamo parlando dell'Era di Acquario, autori di una manciata di lavori discografici: un paio di singoli e un unico album, "Antologia", pubblicati tra il 1972 e il 1973. Sulla Stratosfera sono presenti due post a loro dedicati, risalenti a un bel po' di anni fa, tra cui un raro concerto live. Per una ripassatina della loro biografia vi rinvio, senza indugio, alla nostra bibbia "ItalianProg" dell'amico Augusto Croce (qui). Ma veniamo al dunque. Il nostro collaboratore, Marco Osel, mi ha ricordato dell'esistenza di  questa compilation (inviandomi i relativi file), credo semi ufficiale, dal momento che non mi pare sia stata messa in vendita attraverso i canali convenzionali. Non so da dove sia sbucata, so soltanto che è presente in streaming sulle principali piattaforme (YT, Spotify, SoundCloud, Amazon Music e poche altre). Le discografie ufficiali del gruppo non menzionano questa raccolta dal titolo "Rarities 1972". Io però la trovo molto interessante e quindi meritevole di essere condivisa con tutti gli appassionati di prog che frequentano abitualmente la Stratosfera. I 12 brani fanno capo al 1972, anno in cui l'Era di Acquario pubblicò i suoi due 45 giri, "Geraldine / Arabesque" e "Hold On / Campagne Siciliane".  Il 33 giri uscirà l'anno seguente.


In merito ai contenuti della compilation (di cui non si parla per nulla sul web) sono innanzitutto presenti i quattro brani tratti dai due 45 giri (in versione differente rispetto all'LP o esclusi da quest'ultimo). Seguono cinque brani inediti, di cui tre cantati in inglese. Le tracce rimanenti sono versioni differenti di quelle pubblicate su "Antologia". Insomma, una bella collezione di rarità che renderanno felici i nostalgici (come me) appassionati del buon vecchio prog. Vi lascio augurandovi buon ascolto.



Post by George & Osel (thanls friend)

giovedì 14 novembre 2024

La Torre dell'Alchimista part II - Live at Gouveia Art Rock 2004 - Prog Rock Festival (audio + video)


TRACKLIST (AUDIO CD & DVD):

1. Risveglio Procreazione e Dubbio I - 1 5:40
2. Acquario - 5:14
3. La persistenza della memoria - 2:20
4. Idra - 1:31
5. Epilogo: Risveglio Procreazione e Dubbio II - 2 9:36
6. Io gnomo - 4:45


Ed ecco che ha avuto luogo una seconda "magia", dopo quella di Binarelli. Potenza della Stratosfera e dei suoi grandi amici. Questa volta il merito va ad Adix, nostro storico collaboratore, che ha prontamente risposto all'appello mio e di Cimabue, inviando lo spezzone del concerto in cui è protagonista La Torre dell'Alchimista. Dunque, ora abbiamo la discografia del gruppo completata al 100%. Adix, che ringrazio a nome di tutti gli amici della Stratosfera, ha voluto condividere la doppia versione audio + video (estraendo le tracce audio dal DVD originale). Stiamo parlando del Gouveia Art Rock 2004, già citato nel precedente post, un festival di progressive rock che si tiene nella provincia di Estrela, vicino a Coimbra, in Portogallo. Quella del 2004 era la seconda edizione e i protagonisti, oltre a La Torre dell'Alchimista furono la Periferia del Mondo, Fernando Guiomar e gli Isildurs Bane, una prog rock band svedese. Naturalmente Adix possiede l'intero DVD (pubblicato nel 2004 in Portogallo dall'etichetta Portugal Progressivo Associação Cultural) quindi, se il nostro amico concorda, potremmo ascoltare anche il lungo set della Periferia del Mondo. Di seguito il booklet del DVD.




Bene, godiamoci il concerto proposto dai nostri protagonisti, 6 tracce tra cui le due lunghe suite "Risveglio Procreazione e Dubbio". nel 2004 ancora inedite (le troveremo sugli album del 2005 e 2007). Sulla potenza del gruppo sul palco non si discute. Ne abbiamo già avuto dimostrazione con il live "USA...You Know?". Un ultimo grazie a Adix e a voi tutti auguro il consueto buon ascolto.


LINK AUDIO
LINK VIDEO

Post by George & Adix

sabato 9 novembre 2024

Persimfans/Tony Binarelli - Quinta Dimensione (vinile originale del 1978) - "per completisti / for collectors only"

 

TRACKLIST:

Lato A
01. Life (regolazione battito cardiaco) - 2:41
02. Oxygen (regolazione sistema respiratorio) - 3:41
03. Heat (controllo del plesso solare) - 2:39
04. Relax  (presa di coscienza del corpo) - 5:08
05. Space (presa di coscienza della mente) - 3:13
06. Grande Nero - 4:45

Lato B
07. E.S.P. (Extra Sensory Perception) - 3:27
08. Psychokinesis - 2:22
09. Chiaroveggenza - 4:07
10. Messaggio dall'incoscienza - 2:53
11. Quinta Dimensione - 4:09


In tempo record ho ricevuto, del tutto inaspettatamente, da parte di un amico della Stratosfera che preferisce rimanere nell'ombra, i file di questo raro vinile targato Persimfans/Tony Binarelli, pubblicato dalla Eleven nel 1978. Questa è la versione originale con la voce di Tony Binarelli in primo piano e i Persimfans in sottofondo ad accompagnare le "istruzioni" del celebre illusionista (mancato nel 2022). Abbiamo parlato a lungo di questo album qualche giorno fa, presentando la versione strumentale di "Quinta Dimensione", pubblicata nel 2000 con numerose bonus tracks. Qui invece i brani sono solamente 11 (e non 10 come erroneamente riportato dalle discografie presenti sul web). Queste ultime omettono la traccia 6 che chiude il lato A (Grande Nero). Io stesso, prendendo per buone queste informazioni, nel precedente post scrissi che i brani in totale  erano 10. La foto qui sotto però non lascia dubbi. Provate ad ingrandirla e vedrete apparire "come per magia" la traccia n. 6. Allegata al disco vi era una confezione contenente 5 "carte telepatiche". 


Sotto un profilo artistico c'è ben poco da dire. La voce di Binarelli è monocorde e piuttosto noiosa e mette in secondo piano la musica dei Persimfans. Un regalo ghiotto solo per i fans e i completisti. Se non averte niente di meglio da fare, potete sempre seguire le istruzioni del buon Binarelli e passare così un'oretta lieta in sua compagnia. E se qualcuno di voi riesce a piegare il cucchiaio con la sola forza della mente ce lo faccia sapere. Ancora un grazie al nostro amico benefattore. 
Appuntamento alla prossima settimana.



Post by George

mercoledì 6 novembre 2024

La Torre dell'Alchimista - Full discography 2001-2007 (super post by Cimabue) wih bonus CD


BREVE PREMESSA BY GEORGE
Cari amici, prepariamoci ad ascoltare della grande musica grazie a questo super post preparato dall'amico e collaboratore Cimabue (che ha prodotto, musiche, foto e testi), Veniamo al dunque. Quest'oggi vi proponiamo la discografia completa in studio di una formazione bergamasca, La Torre dell'Alchimista, con all'attivo ben tre album. Il regalo finale, da parte mia, per concludere il gran lavoro svolto da Cimabue, consiste in un CD live, con brani dal vivo pescati dal tubo, che troverete in chiusura del post. 
E ora lasciamo spazio a Cimabue.

CIMABUE E LA TORRE DELL'ALCHIMISTA
Con un nome altisonante - che rimanda al brano di apertura di “Tic & Tac” degli Area (post Stratos) del 1980 - la band bergamasca si forma ad Alzano Lombardo (BG) alle porte della Valle Seriana. Il “deux ex machina” della giovane formazione è il tastierista Michele Mutti - principale compositore dei brani originali proposti dal gruppo - coadiuvato dal funambolico bassista Davide Donadoni e dal vocalist Michele Giardino, cui si aggiungono Noberto Mosconi alla batteria - anagraficamente più agé - e la flautista Silvia Ceraolo.


L’intensa attività in sala prove (due a settimana, come riportato nel booklet del primo lavoro) e live nei circuiti provinciali bergamaschi - ricordo un’esibizione al Teatro San Filippo Neri di Nembro come opening act del progetto Beatless di Alviti & Maltese feat. Di Giacomo - porta la band all’attenzione della florida scena new prog dell’epoca, con l’interessamento della milanese Kaliphonia che pubblica il primo lavoro omonimo nel 2001.

La Torre dell'Alchimista - Omonimo (2001)


TRACKLIST:

01 Eclisse
02 Delirio (in do minore)
03 La torre dell’alchimista
04 Il volo
05 L’apprendista
06 I figli della mezzanotte
07 La persistenza della memoria
08 Lo gnomo
09 L’acquario


FORMAZIONE:

Silvia Ceraolo: flauto traverso
Davide Donadoni: basso, alto clarinetto in “Il volo”
Michele Giardino: voce, cori, chitarra acustica in “Eclisse” e “Lo gnomo”
Noberto Mosconi: batteria, chitarra acustica in “Il volo”
Michele Mutti: organo Hammond C3, piano Fender, pianoforte, tastiere, sintetizzatori, mellotron

Formazione nel 2001

Tutti i brani sono composti da Michele Mutti, tranne “Eclisse” di M. Mutti - N. Mosconi e “Il volo” di N. Mosconi. Siamo nel campo del rock sinfonico, ma con equilibrio interpretativo e freschezza autoriale non comune. Le notevoli capacità tecniche dei singoli (Mutti ricorda molto i maestri inglesi del genere) sono ben calibrate e funzionali alla resa complessiva dell’album, da cui emerge magistralmente anche la voce (eccellente la resa vocale di Giardino su testi piuttosto profondi ed evocativi).L’album è stato pubblicato anche in Giappone, sempre nello stesso anno, dalla Belle Antique. L’anno successivo, con l’innesto della pianista e vocalist Elena Biagioni a rafforzare le attività live, il gruppo bergamasco approda al NEARfest, nella cittadina di Bethlehem in Pennsylvania, uno dei più importanti festival di Rock Progressive mondiale allestito dal 1999 al 2012, con la presenza di illustri ospiti internazionali (a titolo di esempio, le Orme ci hanno registrato un doppio live nel 2005). Dopo Balletto di Bronzo e Banco del Mutuo Soccorso, presenti rispettivamente nelle edizioni 2000 e 2001, la Torre è il terzo gruppo italiano a rappresentare l’italico prog all’importante evento (e con un solo disco alle spalle!). E non è finita qui. Nel 2004 la Torre dell’Alchimista è presente sul palco del Gouveia Art Rock Festival in Portogallo (la cui performance è riportata nel "DVD "Gouveia Art Rock 2004").

La Torre dell'Alchimista - USA...You Know? (2005)


TRACKLIST:

01 Intro (from A. Dvorjak “New World Simphony”)
02 L’apprendista
03 Intermezzo
04 I figli della mezzanotte
05 Il volo
06 La torre dell’alchimista
07 Risveglio, procreazione e dubbio (pt 1)
08 Delirio in C -
09 La persistenza della memoria
10 Concetto virtuale di viaggio nel 2500 d.C.
11 Eclisse


FORMAZIONE:

Michele Giardino: vocals, acoustic guitar
Silvia Ceraolo: flute, vocals
Elena Biagioni: piano, vocals
Michele Mutti: Hammond organ, piano,  Fender Rhodes, sinthesizers
Davide Donadoni: bass guitar, clarinet
Noberto Mosconi: drums, acoustic guitar


I brani non compresi nell’album di esordio sono composti dal tastierista Michele Mutti. Il disco - che riporta la performance live al citato NEARfest il 19 giugno 2002, nelle note di copertina del CD parrebbe essersi tenuto al Patriots Theatre di Trenton (NJ) - edito per la Ma.Ra.Cash Records  nel 2005 testimonia la potenza di suono della band, per nulla intimorita dalla presenza di partners ben più blasonati. 


La Torre dell'Alchimista - Neo (2007)


TRACKLIST:

01 Dissimmetrie
02 Medusa
03 Idra
04 Risveglio, procreazione e dubbio parte I
05 L’amore diverso
06 Cerbero
07 Risveglio, procreazione e dubbio parte II



FORMAZIONE:

Michele Giardino: voice, chorus
Davide Donadoni: electric bass
Michele Mutti: organ, fortepiano, mellotron, synthetizer, keyboards, electric piano
Michelangelo Donadini: drums, percussion
Giovanni Bertocchi: flute
Mauro Donini: soprano saxophone
Francesca Arancio: violin

formazione estesa (2007)

Con una formazione ufficialmente ridotta a quartetto (e cambio dietro a piatti e tamburi) dopo l’esperienza portoghese, il gruppo si concentra sulle prove in studio, dedicate al perfezionamento delle composizioni che andranno a confluire nel secondo album di studio, il terzo complessivo e purtroppo (a tutt’oggi l’ultimo). In realtà in studio il quartetto è arricchito dal consueto apporto di fiati (flauto e sax soprano) e da un violino. Il lavoro, sempre edito dalla Ma.Ra.Cash - importante etichetta per la distribuzione del (new) rock progressivo (e non solo) - si colloca nel solco dell’album d’esordio, recuperando e completando la mini suite “Risveglio, procreazione e dubbio” la cui prima parte era apparsa nella resa live in U.S.A. Un lavoro a mio avviso più compatto - forse il migliore del trittico - in cui ai momenti d’insieme si alternano gli spazi solistici dedicati in particolare al leader Michele Mutti (notevole la classicheggiante Idra). 
Esiste anche una curiosa (per un gruppo new prog) "Radio edit version", uscita sempre nel 2007, con versione ridotte di Cerbero e Risveglio, procreazione e dubbio pt 1.
Queste le copertine



Dopo di che della band, perlomeno discograficamente parlando, si perdono le tracce.
PS: se qualcuno potesse rintracciare e condividere il DVD "Gouveia Art Rock 2004" avrebbe tutta la nostra riconoscenza. 

Bonus CD
La Torre dell'Alchimista - Live Tracks


TRACKLIST:

01. Track1 (live at Gouveia Art Rock Festival, 2004)
02. Track 2 - Eclisse (live at Thunder Road, Codevilla, 2005)
03. Track 3 - Cerbero (live unknown, 2007)
04. Track 4 - It's Five O'Clock (Aphrodite's Child cover) - live 2007
05. Track 5 (live ProgLiguria, La Spezia, 21.01.2012)


Concludiamo questo grande e corposo super post dedicato a La Torre dell'Alchimista con questa breve carrellata di brani registrati dal vivo, ad integrazione del live ufficiale "USA", raccattati da YT, che rende onore alla potenza del suono del gruppo 'on stage'. La prima traccia arriva direttamente dal già citato DVD "Gouveia Art Rock Festival 2004" (richiesto a gran voce da Cimabue e anche dal sottoscritto), le altre da vari concerti tenuti dal gruppo in alcuni locali italiani. Spicca una "anomala" cover di "It's Five O'Clock" degli Aphrodite's Child, registrata nel 2007. Con questo è proprio tutto. Ancora un enorme grazie a Cimabue e a voi tutti auguro il mio consueto buon ascolto.


LINK La Torre dell'Alchimia (2001)
LINK USA...You Know? (2005)
LINK Neo (2007)
LINK Live Tracks (bonus CD)

Post by Cimabue (with a little help by George)