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domenica 14 gennaio 2024

Nana Vasconcelos / Antonello Salis - 1988 - Lester

 

TRACKLIST:

01. Trayra Boia  - 6:38
02. Sogni caraibici = Caribbean Dreams  - 3:12
03. Lester - 7:25
04. Rameverde - 4:02
05. Verderame - 5:15
06. Sunny Island - 5:46
07. Ondas "Nos Olhos De Petronila" - 6:21


MUSICISTI

Antonello Salis - piano, fisarmonica, voce
Nana Vasconcelos - percussioni, voce


Di solito non è mia abitudine ritornare sullo stesso musicista a breve distanza di tempo, ma per Antonello Salis si può fare una eccezione. A ruota del recente post dedicato ad Antonello da solo e con i Cadmo, il nostro amico Osel mi ha subito inviato i file di questo splendido album pubblicato nel 1988 dalla Soul Note nella tripla versione CD (uscito però nel 1987), LP e musicassetta. Grazie Osel per questa ennesima condivisione. Le registrazioni avvennero qualche anno prima, il 9 e 10 dicembre 1985, nello Studio Barigozzi di Milano. Ebbene, dall'incontro di due grandi musicisti non poteva che nascere un grande album. Di Antonello Salis abbiamo già parlato ampiamente: qui ci troviamo di fronte al suo compagno di avventura, ad un mostro sacro come Nana Vasconcelos, uno tra i più grandi percussionisti a livello globale, un musicista virtuoso che iniziò a suonare nel lontano 1967 nientemeno che con Milton Nascimento. Brasiliano di nascita (Recife 1944), presto trasferitosi a Rio De Janeiro, Vasconcelos vanta una carriera e una discografia  ampia quanto i progetti musicali in cui è stato coinvolto.


Si è esibito come percussionista al fianco di artisti internazionali della portata di B.B. King, Jean-Luc Ponty, David Byrne, Jon Hassell, Egberto Gismonti, Pat Metheny, Björk, Evelyn Glennie e Jan Garbarek. Credo che possa bastare. Tra i prodotti discografici più rappresentativi di Vasconcelos non possiamo dimenticare il trio jazz CoDoNa, con Don Cherry e Collin Walcotto: all'attivo tre grandi album realizzati tra il 1978 e il 1982 in uno stile musicale definito world jazz. Ha suonato per tutti gli anni 2000, fino al 2016, quando purtroppo è se ne è andato nella sua natia Recife per un cancro ai polmoni, E' dunque motivo di orgoglio per un musicista eclettico come Antonello Salis avere condiviso queste sette tracce con un percussionista del calibro di Nana Vasconcelos. Nana per l'occasione sfodera un gran numero di percussioni, da quelle utilizzate nella musica tradizionale brasiliana alla classica batteria, Antonello, da parte sua, oltre a suonare il pianoforte, in alcuni brani imbraccia la sua fisarmonica.


Salis e Vasconcelos hanno un modo di suonare semplice ma sofisticato nello stesso tempo, che comunica una forte sensibilità e stimola le emozioni, Comunione e comunicazione sono i poteri della loro musica. Antonello, lo abbiamo già conosciuto, è un musicista estroso e creativo, una vera forza della natura, ma anche un autentico poeta. Poliedrico, imprevedibile, schietto e innovativo; musicista per musicisti, ma soprattutto musicista totale - sa passare dal pianoforte alla fisarmonica con uguale coerenza e con una corporeità travolgente - vive la musica come passione estrema, sogno ad occhi aperti da condividere con musicisti e spettatori (da JazzItalia). Nel 2004, dopo quasi 20 anni dalle registrazioni di "Lester", i due musicisti tornarono insieme per una serie di concerti, inglobando un altro percussionista, Peppe Consolmagno, allargando la formazione a trio. Gustiamoci dunque questo album, lasciandoci trascinare da questa miscela di suoni assolutamente originali, Buon ascolto


LINK

Post by George - Music by Osel

lunedì 8 gennaio 2024

Cadmo with Massimo Urbani - Flying Over Ortobene Mount in July Seventy Seven (1979 - vinyl) plus Bonus CD: Antonello Salis - Orange Juice / Nice Food (1980 - vinyl)

 

TRACKLIST:

Lato A
01. Julius Mountain's
02. Flying Over Ortobene Mount In July Seventy Seven

Lato B
03. Linea AZ 20
04. Giuggiole (Massimo Urbani alto sax)


FORMAZIONE:

Antonello Salis - piano
Riccardo Lai - basso
Mario Paliano - batteria
 con
Massimo Urbani - sax contralto in "Giuggiole"

Massimo Urbani

Secondo e ultimo album dei Cadmo, datato 1979, pubblicato dall'etichetta Edizioni dell'Isola in vinile e mai ristampato. Una buona occasione per averlo su supporto digitale. Merito a chi se lo merita: Jack Beatrici lo ha postato sul suo canale YT e l'amico Cimabue si è fatto carico del download e della suddivisione delle 4 tracce, oltre che di scrivere alcune liner notes.. Grazie a entrambi. Come potete notare stiamo aprendo il 2024 con una carrellata di vari generi e stili musicali: dopo la canzone d'autore (Renzo Zenobi) e il garage rock (Gli Avvoltoi) è ora la volta del jazz-rock, o meglio del solo jazz, dato il contenuto dell'album in oggetto. Per ritornare ai Cadmo, guidati come sempre dal pianista/tastierista Antonello Salis, vi devo innanzitutto rimandare al loro primo album,. quel geniale "Boomerang", pubblicato dalla Vedette nel 1976, già oggetto di un post nel lontano 2013 (qui).  "Flying Over Ortobene Mount 77" è un grande album di jazz contemporaneo, che mette in evidenzia il virtuosismo e la creatività dei tre musicisti: oltre alla grande tecnica di Salis ascoltate la magistrale prova di Riccardo Lai al contrabbasso. Solo quattro brani, ma pieni di magia, suoni per palati raffinati. Si discosta l'ultima traccia, "Giuggiole", col trio arricchito dal sax contralto di Massimo Urbani, uno tra i più grandi sassofonisti italiani, conosciuto e apprezzato su scala internazionale (scomparso purtroppo nel 1993 a soli 36 anni, alla stessa età del suo idolo Charlie Parker). "Giuggiole" è un incrocio tra jazz e suoni mediterranei, unico nel suo genere. Un gioiello.

Riccardo Lai

Mario Paliano

L'analisi viene condivisa dall'amico e collaboratore Cimabue laddove scrive:
"Il disco è un prodotto "per intenditori", parafrasando una vecchia pubblicità di un noto whisky. Jazz per palati fini, in altre parole. Il pianismo di Salis si fa apprezzare al meglio quando si distende - perlomeno al mio udito - piuttosto che nelle pirotecniche e talvolta caotiche progressioni, mentre la ritmica si concede alcuni spazi solisti nelle diverse tracce dell'album. Massimo Urbani, enfant prodige dell'allora scena jazz italiana anni '70 (vanta collaborazioni anche con gli Area post Busnello) fornisce il proprio contributo nella traccia conclusiva".


Negli anni a seguire il trio divenne quintetto con l’ingresso nella band di Sandro Satta (sax) e Danilo Terenzi (trombone). Il gruppo assunse un nuovo nome, quello di G.R.A. che non realizzò nessun lavoro in studio. Poi ognuno prese la sua strada con varie collaborazioni. Soprattutto Antonello Salis può vantare collaborazioni con "monumenti" del jazz e del jazz rock quali Pat Metheny, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Billy Cobham, Nana Vasconcelos, nonché la creazione del trio P.A.F. con Paolo Fresu e Furio Di Castri (ex bassista dei Dedalus).
Per dirla tutta, la vita musicale dei Cadmo non si è mai conclusa. Sporadicamente il trio storico (Salis, Lai, Paliano) si esibisce in vari festival o in teatri, sia all'estero che in Italia, specie nella loro amata Sardegna, regione di origine dei musicisti.


Bonus CD
Antonello Salis - 1980 - Orange Juice / Nice Food


TRACKLIST:

Lato A
01. Orange Juice - 16:40

Lato B
02. Nice Food - 16:45


Rispetto alle sonorità del disco precedente, qui le cose si fanno più serie. Ho scelto di condividere con voi questo album "di nicchia", pubblicato nel 1980 in Svizzera dalla label Hat Hut Records in vinile (mai ristampato) con copertina gatefold, per completare la parabola di Salis nel periodo 76-80.  Unico protagonista dell'album è lo stesso Antonello Salis, solo sul palco a suonare e manipolare il suo pianoforte. Il concerto - trattasi di un disco live - venne registrato il 4 febbraio 1980, a ridosso dell'ultima prova discografica dei Cadmo, nella Untere Mensa dell'Università di Zurigo. Succo d'arancia e buon cibo: due grandi improvvisazioni della durata di circa 16 minuti l'una, ognuna collocata su una facciata. E' un album difficile da digerire: il primo approccio può sembrare ostico, ma i suoni vanno lasciati andare, senza interruzione, sono suoni liberi che si rincorrono e si accavallano, suoni che non si possono catalogare o comprimere in una categoria. Antonello Salis con il suo genio creativo è di fronte ad un pubblico di studenti universitari che, al termine dell'esibizione, scoppia in un fragoroso applauso. Non so se tutti voi lo applaudirete da casa, ma forse qualcuno sì. 


Bene, anche per oggi siamo giunti alla conclusione di questo breve ma significativo viaggio attraverso il jazz e la sperimentazione. Vi lascio col consueto buon ascolto, dandovi appuntamento a breve con altre forme ed esperienze musicali.


LINK Cadmo - Flying Over Ortobene Mount 77 (1979)
LINK Antonello Salis - Orange Juice / Nice Food (1980)

Post by George (with the help from my friend Cimabue)