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domenica 22 ottobre 2023

Gino D'Eliso e gli anni '70: Ti ricordi Vienna? (1977, vinyl) + Santi ed Eroi (1979, vinyl)

 

Ritorniamo sul personaggio Gino D'Eliso, di cui ci eravamo occupati qualche tempo fa. Vi rimando innanzitutto ai due vecchi post riguardanti il suo primo disco, "Il mare" del 1976 (qui) e un interessante album del 2001 dal titolo "Europa Hotel" (qui). La produzione discografica degli anni '70 comprende tre LP, il già citato "Il mare" e i due successivi "Ti ricordi Vienna?" del 1977 e "Santi ed Eroi" del 1979. Entrambi gli album sono stati relegati nel formato vinile e mai più ristampati nel corso degli anni. Tra l'altro non mi sembrano di facile reperibilità nemmeno sul mercato on line. Le registrazioni che seguono sono state rippate dai dischi originali.

Gino D'Eliso - 1977 - Ti ricordi Vienna?


TRACKLIST:

01. Bellezza normanna - 3:20
02. Kajmac Calan - 2:19
03. Il tamburello e l'eroe - 3:55
04. Non saremo angeli - 3:55
05.Fiesta messicana - 3:33
06. Ti ricordi Vienna? - 3:45
07. Tanto arriva domenica - 3:23
08. Non basta la poesia - 6:28
09. La notte di Erasmo - 3:16


MUSICISTI:

Gino D'Eliso - voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, tastiere
Dave Summer - chitarra elettrica, chitarra acustica
Nicola Di Staso - chitarra elettrica
Carlo Pennisi - chitarra elettrica, mandolino
Douglas Meakin - chitarra acustica
Alessandro Centofanti - tastiere
Federico Troiani - tastiere
Dino Cappa - basso
Guido Podestà - accordion
Derek Wilson - batteria, percussioni
Giacomo Tosti - percussioni, talk box 


Trascorso un anno dalla pubblicazione del disco di esordio, Gino D'Eliso realizza l'opera seconda che viene pubblicata dalla RCA nel 1977. Il primo disco uscì invece per l'etichetta Numero Uno di Lucio Battisti, In questo lasso di tempo il cantautore triestino assembla una vera e propria big band composta da una schiera di grandi musicisti e session men tra i quali spiccano i chitarristi Dave Summer (The Primitives, Sopworth Camel, ecc.) e Carlo Pennisi, i tastieristi Alessandro Centofanti e Federico Troiani (proprio lui!) e il batterista Derek Wilson, giusto per citarne alcuni. Tra i collaboratori troviamo anche l'arrangiatore scozzese Tony Mimms. "Ti ricordi Vienna?" è una miscela stilisticamente complessa, con approcci decadenti e vagamente dandy, con ampie aperture al glam rock e alla new wave allora imperanti. Anche se i testi non sono brillanti, le canzoni sono tutte sorprendentemente sofisticate e accattivanti. Sicuramente non un capolavoro, ma un disco che nel 1977 poteva avere riconoscimenti maggiori. E' stato invece surclassato da produzioni ben peggiori. E' curioso apprendere come lo stesso D'Eliso abbia poi manifestato la sua insoddisfazione per questo disco. da lui definito "troppo funky", genere musicale che non era nelle sue corde. Dal 33 giri venne estratto un singolo con "Non saremo angeli / Ti ricordi Viena?". 


Gino D'Eliso - 1979 - Santi ed Eroi


TRACKLIST:

01. Quelli più belli - 3:36
02. L'ora del té - 5:32
03. L'età migliore - 3:35
04. Iole amica Iole - 4:24
05. La notte - 4:27
06. Come sempre primavera - 4:40
07. Casa mia (Cuca Moja) - 3:48
08. Capitan Domenico - 2:43
09. Santi ed Eroi - 3:52
10. Tu che non cambi mai - 3:51
11. Povera gente - 2:46


MUSICISTI:

Gino D'Eliso - voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, tastiere, percussioni
Tony Soranno - chitarra elettrica e acustica, percussioni
Claudio Pascoli - tastiere, sax, flauto, percussioni
Aldo Banfi - tastiere
Andrea Tosi - tastiere, bandoneon
Claudio Dentes  chitarra acustica, percussioni
Bob Callero, Paolo Donnarumma - basso
Mauro Berardi, Walter Calloni - batteria, percussioni
Ruggero Penazzo - percussioni
Gianni Bogliano, Johnny Capriuolo - trombone
Gigi Mucciolo - tromba, flicorno
Lucio "Violino" Fabbri - violino

Walter Calloni

Due anni sono pochi, ma il divario col precedente album è notevole. Il terzo album, "Santi ed Eroi", (indicato anche come "Santi & Eroi), pubblicato dalla Philips nel 1979, è il classico esempio di quello che lo stesso Gino D'Eliso ha definito "mitteleurock": un interessante mix tra rock classico (con tocchi new-wave) e influenze est-europee (con buon uso degli ottoni), il tutto in stile cantautorale. Basta ascoltare brani come la graffiante opener "Quelli più belli", la balcanica "Casa mia (Cuĉa Moja)", l'energica title track, l'eclettica "Iole antica Iole" o l'elegante "L'ora del tè" per rendersene conto.  Non mancano episodi di rock tradizionale, con i riff di chitarra elettrica in apertura, come in "L'età migliore". Le atmosfere "mitteleurock" trovano la loro massima espressione grazie al supporto di musicisti quali Lucio Fabbri al violino, Claudio Pascoli al sax e Gigi Mucciolo alla tromba e al flicorno. Un gran bel disco, decisamente maturo, che chiude più che degnamente la trilogia anni '70. Ritroveremo Gino D'Eliso nel 1983 con "Cattivi pensieri". Da lì in poi, i dischi usciranno con il contagocce. Ma questo è un altro discorso. Per oggi ci fermiamo qui.
Buon ascolto.

Paolo Donnarumma

LINK Ti ricordi Vienna?
LINK Santi ed Eroi

Post by George

lunedì 13 febbraio 2023

Reale Accademia di Musica - 2013 - La Cometa (registrazioni del 1974)


TRACKLIST:

01. La Cometa - 6:03
02. Nenae - 3:30
03. Quando morirò - 3:24
04. Aeroporto - 4:27
05. Macumba Hotel - 4:41
06. Oratorio - 2:59
07. Una canzone - 3:07
08. Uomo rosa - 2:49
09. Topolino Topel - 2:03

Bonus track
10. Vertigine - live RAI TV 1972


FORMAZIONE

Henryk Topel Cabanes / voce
Gianfranco Coletta / chitarra
Federico Troiani / tastiere, voce
Dino Cappa / basso
Roberto Senzasono / batteria


La Reale Accademia di Musica rientra a pieno titolo tra quei grandi gruppi di progressive rock italiano che affondano le radici negli anni '70. L'eponimo primo album uscì nel 1972, seguito, nel 1974, da "Adriano Monteduro e la Reale Accademia di Musica". L'anno successivo, il 1975, la RAM accompagnò Nada in quel gran disco dal titolo "1930: il domatore delle scimmie". Poi lo scioglimento fino al 2018 quando il chitarrista della prima ora, Pericle Sponzilli, decise di ridare vita al gruppo, con nuovi componenti, incidendo due album caratterizzati da un pop melodico piuttosto anonimo (Angeli mutanti del 2018 e Lame di luce uscito lo scorso anno). 


Nel 2013, grazie all'etichetta Poliedizioni, venne pubblicato "La Cometa", un album registrato nel 1974, mai stampato e distribuito prima di allora. A dire il vero una prima edizione promo del CD, con copertina diversa, venne stampata dalla Pinball Music nel 2011. 

front cover del CD promo - 2011

Per ben 39 anni è rimasto in fondo a qualche cassetto. Come si può leggere sul sito amico "Genesismarillion" nel corso degli anni il nome Reale Accademia di Musica è stato utilizzato anche da altri session-men, ma la vera formazione si sciolse proprio all’indomani delle registrazioni di questo LP, e mai chiese spiegazioni sull’utilizzo improprio di tale denominazione. Chi pensava o ha sempre pensato di ascoltare la vera “Reale Accademia di Musica” in quelle realizzazioni ‘apocrife’, non solo può eventualmente essere rimasto deluso, ma avrà certamente notato la netta diversità con le loro storiche prime incisioni (ndr - il disco doveva essere pubblicato dalla RCA). L'album è composto da 9 tracce più una bonus track che ho recuperato sul tubo. Si tratta di "Vertigine", dal primo album, suonata dal vivo negli studi della RAI nel lontano 1972. Una delle rarissime apparizioni televisive della RAM. 


Un'ottima recensione dell'album, scritta da Luigi Cattaneo, è stata pubblicata nel 2014 sul sito "Progressivamente". Ve la riporto.

"La Cometa è un album che Topel aveva pensato e scritto nel 1974 (e registrato nel dicembre dello stesso anno ai Sonic Studio di Roma) che non vide mai la luce, un lavoro rimasto avvolto nel mistero per quasi 40 anni. Il suono è quello di inizio anni ’70, già a partire dall’iniziale title track, venata dal piano jazz di Troiani e aperture prog di buona fattura. Oltre a Topel gli amici di sempre che si alternano nei 30 minuti circa di questo breve ritrovamento di un gruppo che di lì a poco si sarebbe dissolto nel nulla. La seguente Nenae è una delicata ballata che ricorda lo stile di Monteduro (presente comunque nel disco) e si avvale della slide di Coletta, mentre tutta un’altra musica è Quando Morirò, divertente e appassionante danza che ironizza sulla morte, una traccia davvero trascinante, complice anche il lavoro di Tony Marcus al violino. Gradevole folk rock in Aeroporto, percussioni e piano invece imbastiscono la strumentale Macumba Hotel, che si accende nella seconda parte con l’entrata della chitarra elettrica che si muove agile tra le ritmiche del gruppo.


 Oratorio sembra uscire da una messa beat ed è il primo episodio che ho trovato di una leggerezza eccessiva, così come non mi ha molto convinto Una canzone, che presenta un buon interplay tra piano e violino ma risulta alla lunga piuttosto scontata. Chiudono l’album il jazz di New Orleans di Uomo Rosa e Topolino Topel, un breve strumentale che non aggiunge molto a quanto sinora sentito. La cometa è un album buono per metà, la prima, dove Topel ha riversato le maggiori energie e scritto brani che non sfigurano accanto a quelli da tutti noi amati della RADM, mentre la seconda appare fin troppo prevedibile e l’intensità che ha sempre contraddistinto la proposta del gruppo scende davvero troppo. Un’occasione persa? No, solo la consapevolezza che non ci troviamo dinnanzi ad una nuova gemma del prog italiano quanto più di fronte ad un come back piacevole che avrebbe potuto dare di più se si fosse evitata qualche caduta di tono troppo palese. Ma in tempi di reunion mai dire mai e dopo questa pubblicazione ci aspettiamo di ritrovare la Reale a lavorare magari su un album di inediti per i tanti fan che ancora sognano sulle atmosfere bucoliche che erano capaci di emanare. (Luigi Cattaneo)".

E con questo vi lascio augurandovi il consueto buon ascolto.




Post by George

venerdì 12 aprile 2019

Federico Troiani - 1978 - Strade (vinyl) plus Live in Roma 1994 (bootleg)


TRACKLIST:

Lato 1
01. Strade
02. Non ne posso più
03. Maria
04. 15 anni
05. Io so' io

Lato 2
01. Vento del Sud
02. Niente di te
03. Stanzetta di periferia
04. Amore addio


MUSICISTI

Federico Troiani -voce, pianoforte
Carlo Pennisi - chitarre, cori
Fernando Fera - chitarre
Dino Cappa - basso
Glauco Borelli - basso (in "15 anni" e "Stanzetta di periferia"), cori
Sandro Centofanti - tastiere
Giancarlo Aru - batteria
Mauro Chiari - armonica, cori
Linda Jaconelli - cori


Il primo disco solista di Federico Troiani, "Strade", venne pubblicato dall'etichetta Ricordi nel 1978. Troiani, dopo gli esordi con i Fholks, dal 1966 al 1972 (un solo 45 giri all'attivo nel 1970), entrò nell'organico della Reale Accademia di Musica, come tastierista, fino al 1975. Di questa gloriosa formazione di progressive rock, protagonista anche di due splendidi episodi al fianco di Adriano Monteduro e di Nada, abbiamo già a lungo parlato su queste pagine, quindi è inutile dilungarsi. Ho ascoltato più volte questo disco di esordio (tempo fa acquistai il vinile, anche perché non vi sono ristampe in CD) e francamente l'ho sempre trovato un pizzico deludente e poco convincente. Da Federico Troiani, alla luce del suo luminoso passato musicale, mi sarei aspettato un lavoro più articolato e innovativo. Invece quei pochi brani di una certa levatura (Vento del Sud su tutti) vengono soffocati da semplici "canzoni", di classico stampo cantautorale. Andiamo decisamente meglio con il successivo omonimo album del 1979 (già pubblicato sulla Stratosfera) e ancor di più con "Hotel Eden" del 1981. Un crescendo inarrestabile dopo l'esordio in sordina di "Strade". Poi, come sempre, ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio, 

Bonus CD - Federico Troiani - Buena Suerte Live
Classico, Roma, 17.01.1994 (bootleg)


TRACKLIST:

01. Aiutiamoci
02. Lei vivrà
03. Mi cercherai
04. Sud
05. Buena Suerte
06. Aiutiamoci (Live Alpheus, Roma, 1994 - Bonus track)


FORMAZIONE (in 1-5)

Federico Troiani - voce, tastiere
Nicola Distaso - chitarra
Alessandro Saba - basso
Giancarlo Aru - batteria
Roland Ricaurte - flauti andini
Ruggero Artale, Jack Tama - percussioni

FORMAZIONE (in 6)

Federico Troiani - voce, tastiere
Nicola Distaso - chitarra
Massimiliano Di Loreto - percussioni


Ed ecco che la grandezza di Federico Troiani emerge prepotentemente in questo magnifico concerto live. I brani, registrati e pubblicati su Youtube dal suo storico amico e collaboratore Nicola Distaso (ce lo ricordiamo, tra le mille collaborazioni, nella RAM e nei Libra), appartengono al concerto romano tenuto al Classico nel 1994, in cui Troiani presentò anche alcuni brani che poi finiti su "Buena Suerte", suo ultimo lavoro del 1997, uscito tre anni prima della sua prematura scomparsa avvenuta nel 2000. Voce potente e una grande band a sostegno delle cinque tracce. Svetta su tutte una lunga e articolata versione di Sud. Ho inserito, in chiusura, una seconda versione di Aiutiamoci, registrata sempre nel 1994 in trio, con Troiani affiancato dall'onnipresente Nicola Distaso alle chitarre e da Massimiliano Di Loreto alle percussioni. 
E' tutto, Vi lascio alla musica. Buona ascolto.


LINK Strade
     LINK Live 1994

Post by George

lunedì 1 ottobre 2018

Federico Troiani - 1979 - Federico Troiani (vinyl)


TRACKLIST:

01. Carmela  5:30  
02. Cerco lei  5:01  
03. Signora Gina  4:44  
04. Chi mi aiutera'  4:58  
05. Fuori dal tempo  6:00  
06. Casa di grano  2:59  
07. Eri bella  4:54  
08. Storie da candido  4:42


Questa volta sul nostro palcoscenico sale Federico Troiani, alle prese con il suo secondo album solista datato 1979. Mi sembrava giusto ricordarlo e rendergli omaggio a 18 anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2000 a soli 53 anni. Federico Troiani, per noi amanti del progressive italiano, è un personaggio assai noto, sia per l'esperienza con i Fholks (un 45 giri all'attivo nel 1970) che per quella successiva e decisamente più corposa con la Reale Accademia di Musica, di cui era il tastierista. Dopo lo scioglimento del gruppo Federico intraprese una intensa attività di session man, oltre a dedicarsi alla carriera solista. Quest'ultima, molto breve, comprende solo quattro dischi, registrati tra il 1978 e il 1997. Ha anche avuto il merito di scrivere musiche per il teatro, a cavallo tra la lirica e il rock. Agli inizi degli anni '90 fondò il gruppo "The Bridge" con Douglas Mekin, Glauco Borrelli, Franco Di Stefano e Mario Schilirò. Per i suoi 50 anni, nel 1997, realizzò il suo ultimo CD intitolato "Buona suerte", per l'occasione presentato dal vivo al Piper di Roma.


Torniamo indietro nel tempo, agli esordi della sua carriera solista. Dopo la pubblicazione di "Strade" nel 1978 (album che non possiedo, per cui chiedo aiuto ai lettori della Stratosfera per averlo e postarlo sul nostro blog), l'anno successivo esce, sempre per la Ricordi, un 33 giri semplicemente intitolato "Federico Troiani", mai ristampato in CD. Ringrazio Marco Osel per avercelo inviato in modo tale da condividerlo con voi. Non aspettatevi un album prog: sono solo otto brano pop (possiamo definirli così, per comodità) di buona fattura, ben suonati e ben confezionati, Su tutti si distingue Storie da candido, sia per le musiche che per i testi. Dal 33 giri venne tratto un singolo con Fuori da tempo / Cerco lei. Federico Troiani realizzò nel 1981 "Hotel Eden", un disco sulla falsariga del precedente. L'album conteneva però il brano "Non c'ho na lira" che diventò il suo più grande successo, tanto da fargli vincere la Vela d'argento della Gondola d'oro di Venezia, sempre nel 1981
E con questo vi lascio con il consueto buon ascolto.



Post by George - Music by Osel