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venerdì 10 gennaio 2020

Enrico Casagni (ex Nuova Idea) - 1977 - Qualcuno stanotte... (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
a. Qualcuno stanotte ...
b. Era il tempo
c. Gatto blues
d. Chi sta meglio d ime
e. Un po' di libertà

Lato B
a. Non per amore
b. Divo della canzone
c. S.I.A.E.
d. L'amico di tutti e tre
e. Domani è festa


Dopo l'incredibile successo di pubblico riscosso dal doppio LP "Labyrinthus" (scusate l'ironia), eccoci nuovamente pronti a proporvi un'altra chicca, piuttosto sconosciuta. 
C'era una volta un grande gruppo di progressive rock chiamato Nuova Idea. Indimenticabili autori di dischi fondamentali quali "In The Beginning" (1971), "Mr. E. Jones" (1972) e "Clowns" (1973), i cinque musicisti genovesi, subito dopo la pubblicazione di questo ultimo album, presero strade diverse. Giorgio Usai e Ricky Belloni nel 1975 accompagnarono Fabrizio de André nel suo primo tour (vedi post recenti); prima ancora Belloni e Paolo Siani formarono i Track, incidendo nel 1974 per la Ariston l'album "Track Rock" (anche questo sulla Stratosfera), 
Proseguendo, Belloni e Usai confluirono nei New Trolls, il primo nel 1975, incidendo con loro "Concerto Grosso n. 2", il secondo nel 1978. Il batterista Paolo Siani, dopo una breve parentesi con l'Equipe 84 e gli Opus Avantra sempre negli anni '70, si ritirò dalle scene per oltre 30 anni per rifarsi vivo nel 2010 incidendo un incredibile disco prog degno dei fasti del passato, intitolato "Castles, Wings, Stories & Dreams". Con lui, sia in studio che dal vivo, alcuni ex Nuova Idea quali Ricky Belloni, Marco Zoccheddu e Giorgio Usai, A questi si unirono Joe Vescovi, Mauro Pagani e altri ancora, ovvero una bella fetta di mostri sacri del prog italiano. La nuova incarnazione della Nuova Idea proseguirà con altri due eccellenti album; "Faces with no Traces" del 2016 e "The Leprechaun's Pot Of Gold" pubblicato lo scorso anno, 

La Nuova Idea nel 1973
Ne restano ancora due in elenco. Il primo è Claudio Ghiglino, chitarrista della prima ora al fianco di Marco Zoccheddu (quest'ultimo poi con Osage Tribe e Duello Madre). Dopo lo scioglimento del gruppo Ghiglino  andò a vivere a Roma dove, con il maestro Gianfranco Reverberi, lavorò in sala di registrazione confezionando basi musicali per diversi artisti. Nel tempo libero iniziò ad incidere una serie di brani chiamando in aiuto Giorgio Usai e Rocky Belloni. Nel 1975 prese forma un intero album che si pensò andato perduto nel corso degli anni, almeno fino al 2017, quando Reverberi, di passaggio a Genova, informò Ghiglino di avere ritrovato il nastro stereo dell'intero album. Questa è la storia. Il disco si intitola "It's An Old Dream" e su Youtube se ne trova una traccia (Well She Took Me, qui). 
Il "disco ritrovato" io però non l'ho trovato da nessuna parte. A questo punto ho dei dubbi sulla sua reale pubblicazione. Se qualcuno ha notizie al riguardo, oppure lo possiede e lo vuole condividere, si faccia vivo. 

La Nuova Idea in concerto - in primo piano il bassista Enrico Casagni
L'ultimo ex componente della Nuova Idea, protagonista del post di oggi, è Enrico Casagni che allora cantava e suonava basso e flauto. Casagni registrò un solo disco, nel 1977 (mai ristampato) intitolato "Qualcuno stanotte...". A differenza dei suoi vecchi compagni di avventura, rimasti ancorati al glorioso prog, Casagni incise un disco di canzoni, molto commerciale, senza lode né infamia, decisamente al di sotto delle sue potenzialità. Probabilmente la EMI preferì convogliarlo verso un genere melodico, più vendibile e di cassetta. Il risultato fu che il disco passò del tutto inosservato.
Nel 1976, un anno prima dell'uscita del 33 giri, venne pubblicato un singolo contenente Qualcuno stanotte e Non per amore, brani poi inseriti nel 33 giri. E qui finisce la storia. 
Buon ascolto



Post by George

lunedì 9 dicembre 2013

Le Antologie della Stratosfera Vol. 2 - Nuova Idea - Singles, Rare & Live

Trattandosi di uno dei miei gruppi preferiti della scena prog italiana, mi sono messo di buzzo buono per realizzare un percorso storico-cronologico legato alla loro produzione musicale, passando attraverso 45 giri, rarità e brani live. E' un lavoro che ho costruito un po' alla volta e così, quasi senza rendermene conto, l'abbondante materiale recuperato è andato a comporre due CD. Come sapete la loro discografia ufficiale, perlomeno quella col nome Nuova Idea, composta da soli tre LP, è stata da poco ristampata dalla Mellow (2009 e 2011). Quindi non ci sarà nessun post dedicato ai loro album. Tempo fa il nostro Captain aveva postato "In the Beginning" (ma ora il link è inattivo), così come erano stati postati i dischi dei gruppi "fantasma". Sopperirò alla tiritera biografica sul gruppo (il web è zeppo di informazioni) per dedicarmi unicamente al percorso discografico. Ricordiamo ancora che Paolo Siani, storico batterista della band, solo recentemente ha raccontato che la prima formazione della Nuova Idea si nascondeva, per ragioni contrattuali, dietro altri nomi (Underground Set, Psychedelic Group e Hot Underground Group). Vale la pena ricordare che lo stesso Paolo Siani è ritornato da qualche anno sulle scene, pubblicando nel 2010, a nome "Paolo Siani & Friends feat. Nuova Idea", uno splendido album intitolato "Castles, Wings, Stories & Dreams", coadiuvato da ex membri della Nuova Idea (Giorgio Usai, Ricky Belloni, Marco Zoccheddu) e da musicisti del calibro di Mauro Pagani e Joe Vescovi. Una sorta di reunion della storica band genovese, seguita peraltro da alcune esibizioni live. Sul Tubo troverete qualcosa, se cercate attentamente. 

Per tornare alla nostra compilation "home made", il CD1 raccoglie le prime incisioni a 45 giri della band, prima come J.Plep, quindi come Underground Set e Hot Underground Group. A queste si aggiungono alcune rarità assolute, quali brani mai pubblicati su vinile. Il CD2 comprende, invece, tutti i singoli del gruppo col nome Nuova Idea con l'aggiunta di alcune rare tracce live. 


TRACKLIST CD 1

Gli esordi: J. Plep
01  La scala (lato A, 1969)
02  L'anima del mondo (lato B, 1969)
03  Soul Of The World #1 (inedito su disco, incluso nella colonna sonora del film "L'uomo dal pennello d'oro", 1969 - posto in apertura del film)
04 Soul Of The World #2 (come sopra, versione più lunga posta a chiusura del film)

Le Ghost Band: The Underground Set / The Hot Underground Group
05  Arcipelago (lato A, 1970 - tratto dall'omonimo disco di esordio degli Underground Set)
06  La filibusta (lato B, 1970 - attribuito all'Orchestra di Gian Piero Reverberi)
07  Motor Road Underground (lato A, 1970 - inedito su album)
08  Slaughter On The Motor Road (lato B, 1970 - inedito su album)
09 Tanto per cambiare (lato A, 1970 - inedito su album)
10  Emisfero (lato B, 1970 - tratto da "The Underground Set")
11  Una lettera (lato A, 1970 - tratto dal 2° LP "War in the night before")
12  Libitum (lato B, 1970 - tratto da "War in the night before")
13  Emisfero (versione inedita su disco, inclusa nella colonna sonora del film "L'uomo dal pennello d'oro", 1969)
14  CH4 (lato A, 1971  pubblicato col nome "The Hot Underground Group" - Il lato B è attribuito a Gian Piero Reverberi)

Qualche breve commento su questo primo CD. Si apre con il primissimo 45 giri del gruppo che allora si chiamava J.Plep. Seguono gli inediti dalla colonna sonora del film "L'uomo dal pennello d'oro", classico B-movie fine anni '60 con la mitica Edwige Fenech. Il film non è proprio da Oscar, ma la colonna sonora è veramente bella: J.Pleg e Underground Set (Arcipelago è presente in dosi massicce) sono gli artefici delle musiche. La breve versione di "Emisfero", suonata nelle prime sequenze del film, è in una tonalità diversa rispetto al singolo originale

Gli altri 45 giri sono molto belli, ancora acerbi rispetto al suono della Nuova Idea, ma comunque decisamente affascinanti. Due parole le merita il brano "CH4", pubblicato a nome "The Hot Underground Group". Grazie ad una lunga intervista rilasciata da Paolo Siani alla rivista "BEATi voi!" nel 2011, si sono scoperti i retroscena di quest'altra denominazione del gruppo che ha inciso questo unico brano su 45 giri, dai forti tratti psichedelici e dalle sonorità acide, nel 1971, condividendolo con un lato B attribuito al solito Gian Piero Reverberi, dal titolo "Messaggio per te". La formazione a nome The Psycheground Group ha inciso un solo LP nel 1971, ma nessun 45 giri.


 
TRACKLIST CD 2

La Nuova Idea - Singoli
01  Pitea, un uomo contro l'infinito (lato A, 1970 - inedito su album)
02  Dolce amore (lato B, 1970 - tratto da "In the Beginning")
03  La mia scelta (lato A, 1971 - tratto da "In the Beginning")
04  Non dire niente (lato B, 1971 - tratto da "In the Beginning")
05  Mister E. Jones (lato A, 1972 - tratto da "Mr. E. Jones")
06  Svegliati Edgar (lato B, 1972 - tratto da "Mr. E. Jones")
07  Sarà così (lato A, 1973 - inedito su album)
08  Uomini diversi (lato B, 1973 - inedito su album)

La Nuova Idea - Live
09  Come come come (live 1971)
10  Illusione da poco (Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze, Roma 1972 - presenta Renzo Arbore)
11  Illusione da poco (con orchestra diretta da Pino Calvi - Senza Rete, RAI TV, 1972 - presenta Mia Martini)

Poche considerazioni su questo secondo CD. Tutti i brani sono a nome della Nuova Idea e, a parte qualche inedito, sono estrapolati dai primi due album. Assolutamente degne di rilevo le tracce live, peraltro piuttosto rare. La prima si intitola "Come come come", brano che all'epoca era un cavallo di battaglia nei concerti live del gruppo. Si narra di una versione di oltre 20 minuti (chissà se qualcuno possiede questa registrazione) suonata al Festival Pop di Viareggio nel 1971. Nella versione qui presentata, posta a sigla di chiusura di una trasmissione televisiva della RAI, luogo e data sono sconosciuti. Seguono due diverse versioni di "Illusione da poco", la prima suonata in occasione del mitico Festival delle Nuove Tendenze di Roma, la seconda nella trasmissione televisiva "Senza Rete" (serie andata in onda negli anni 60-70), dove la Nuova Idea è accompagnata dall'orchestra diretta da Pino Calvi.

FORMAZIONI:

1969-71
 Marco Zoccheddu (chitarra, voce)
 Claudio Ghiglino (chitarra, voce)
 Giorgio Usai (tastiere, voce)
Enrico Casagni (basso, flauto, voce)
Paolo Siani (batteria, voce)

1972
Marco Zoccheddu sostituito da 
Antonello Gabelli (chitarra, voce)

1973
Antonio Gabelli sostituito da 
Arturo "Ricky" Belloni (chitarra, voce)

 
Un grazie a Roby per la realizzazione delle front cover. A tutti voi buon ascolto.


Post by George

P.S. by Captain: l'amico George mi concede sempre il privilegio di dare un'occhiata ed aggiungere qualche "rifinitura" ai suoi post, prima di pubblicarli. E così questa volta mi devo scusare con lui: notando le analogie tra questa collection e quella che io feci quest'estate dedicata ai Trip, ho ceduto alla mia personale mania delle "serie", facendo di questa magnifica collection il vol. 2 de "Le Antologie della Stratosfera", collezione tematica dedicata alla raccolta di singoli, rarità in studio e live dei protagonisti del rock progressivo italiano... Cari bloggers, la sfida è aperta, muoio dalla curiosità di scoprire chi sarà il protagonista del prossimo volume, a me qualche idea sta già venendo...