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lunedì 15 luglio 2024

Eugenio Finardi - Anima Blues (2005)


TRACKLIST:

01. Mama Left Me (Finardi-Martellotta)
02. Heart Of The Country (Finardi-Martellotta)
03. Pipe Dream (Finardi-Martellotta)
04. Holyland (Eugenio Finardi)
05. Long Way Home (Finardi-Martellotta)
06. Marta´s Dream (Massimo Martellotta)
07. Mojo Philtre (Harris-Finardi-Martellotta)
08. Estrellita (Harris-Finardi-Martellotta-Guarnera-Vallicelli)
09. Barnyard Mama (Harris-Finardi-Martellotta-Guarnera-Vallicelli)
10. Doctor Doctor (Finardi-Martellotta)
11. Spoonful (Willie Dixon)
12. Sweet Surrender (Eugenio Finardi)



FORMAZIONE:

Eugenio Finardi – voce, chitarra, basso, armonica
Massimo Martellotta – chitarra, lap steel guitar, basso, mellotron, cori
Pippo Guarnera – organo Hammond, pianoforte, cori
Enzo Vallicelli – batteria, percussioni, cori
Franco Limido – armonica nelle tracce 1 e 4
Mark Harris – cori


Prendete questo post come una appendice del magnifico concerto live "Anima Blues The Classics" (regalo del nostro amico Albe), pubblicato qualche giorno fa. Avevamo citato più volte l'album "Anima Blues" del 2005 e ci sembrava naturale inserirlo su queste pagine, in quanto fonte ispiratrice del concerto che caratterizza la grande passione per il blues da parte di Eugenio Finardi. L'album è composto da 12 tracce di grande blues, per la quasi totalità composte dallo stesso Finardi insieme al fedele chitarrista Massimo Martellotta. Qui i tributi ai grandi del blues si riducono alla sola "Spoonful" di Willie Dixon. Come dire: tutta farina del suo sacco. Da "Anima Blues" venne tratto anche il singolo Estrellita, che conteneva una versione "fast" di Burnyard Mama differente da quella presente sull'album, e una cover del classico Little Red Rooster. L'album fu anche pubblicato in vinile in una versione apribile, dalla confezione molto curata, con l'aggiunta delle due bonus track del singolo. Per quanto riguarda i legami tra Finardi e il blues vi rimando al post precedente. Per approfondimenti su questo album vi invito a leggere (qui) l'ottima recensione pubblicata sul sito "Il popolo del blues". E tutto. Vi auguro il consueto buon ascolto.



Post by George

venerdì 12 luglio 2024

Serie "Bootleg" n. 347 - Eugenio Finardi - Anima Blues The Classics - Ex Fornace Morandi, Noventa Padovana, 14.06.2024


PREFAZIONE
Grande Albe, grazie per l'ennesimo meraviglioso regalo. Una ripresa di tutto rispetto dopo la breve pausa estiva. Il protagonista di questo concerto che va ad arricchire la nostra serie "bootleg" (giunta al ragguardevole numero 347) è Eugenio Finardi. Qui non lo troviamo nella veste di rocker o in quella di interprete di pop songs, ma in quella di bluesman. Il concerto "Anima Blues" prende corpo dall'omonimo album registrato nel 2005 e pubblicato dall'etichetta EF Sounds / Edel Italia, contenente 12 tracce, alcune delle quali (poche a dire il vero) riproposte in questa occasione. E' lo stesso Finardi ad illustrare i contenuti dello show che, non a caso, si intitola "Anima Blues The Classics", dal momento che si basa essenzialmente sulla riproposta dei grandi classici del blues, quelli scritti e interpretati da Willie Dixon, John Lee Hooker, Howlin' Wolf, Blind Willie Johnson, giusto per citarne alcuni. Naturalmente  la "musica del diavolo" (termini che originano dalle leggende create dai puristi intorno al blues, connotato da alcol, donne e patti col demonio) viene rivista da Eugenio Finardi con la sua straordinaria voce roca e con la sua chitarra. Al suo fianco i complici di allora, ad iniziare da Vince Vallicelli, leggendario batterista che insieme a Pippo Guarnera ha accompagnato nel corso degli anni i più grandi maestri del blues nei loro tour italiani, E ancora Giovanni “Giuvazza” Maggiore, eclettico ed elettrizzante chitarrista, che collabora da almeno un decennio con Finardi anche come autore e produttore.


Per molti sarà sicuramente una sorpresa scoprire o riscoprire questo lato meno conosciuto del cantautore di Musica Ribelle ed Extraterrestre, ma non i suoi amici e compagni di sempre che conoscono il suo profondo legame con il blues che resta il suo rifugio e la sua cura nei momenti bui. Lui stesso, nel corso dello show, racconta di quando da giovane suonava il blues e di quanta importanza rivesta questo genere musicale. Negli scorsi anni Eugenio è spesso stato invitato da Fabio Treves come special guest nei concerti più importanti, come ad esempio il Pistoia Blues Festival 2022. Ben venga dunque una serata come questa per riscoprire le radici del blues con i suoi grandi interpreti. L'apertura della serata, il cosiddetto opening act, è stata affidata ai Partners in crime (attenzione alla omonima band fiorentina The Partners of Crime), una energica band di Chioggia che ha preparato il terreno all'ingresso di Finardi & Friends. Anche questo è un regalo del nostro amico e collaboratore Albe. E ora diamo spazio alla musica.

PART 1 - OPENING ACT
Partners in Crime


TRACKLIST:

01. Little Wing
02. Unknown
03. Superstition
04. Unknown /Whole Lotta Love
05. Moving On
06. La Grange


Esplosiva apertura di spettacolo con questo power trio di Chioggia composto dai tre fratelli Boscolo (Andrea, Tiziano ed Ettore), per l'occasione diventato quartetto con l'inserimento di Carlo Santacatterina, in veste di special guest, alle tastiere. Il concerto di Noventa, seppur condensato in soli 6 brani, dimostra tutta la potenza del gruppo, dall'iniziale "Little Wing" di Jimi Hendrix alla torrida conclusiva versione di "La Grange" dei ZZ Top. In mezzo "Superstition". "Moving On" e una bella ripresa della zeppeliana "Whole Lotta Love". Un gruppo che ha molte cose da raccontare e che va seguito con attenzione.


PART 2 - THE SHOW
Eugenio Finardi & Friends - Anima Blues The Classics


TRACJLIST CD 1:

01. Presentazione
02. The Soul Of A Man
03. Shake Your Hips
04. Holyland
05. Little Red Rooster
06. Heart In The Country
07. Spoonful
08. Estrellita
09. Al mi radis (Vince Vallicelli)
10. Love In Flame (Giovanni Maggiore)

TRACKLIST CD 2:

11. Long Way Home
12. Black Magic Woman
13. Red House
14. Boom Boom
15. Wang Dang Doodle / Extraterrestre (brevissimo cenno)


FORMAZIONE:

Eugenio Finardi – chitarra e voce
Mecco Guidi – tastiere e organo
Giovanni Giuvazza Maggiore – chitarra
Vince Vallicelli – batteria
Andrea Taravelli – basso


Ed ecco il concerto di Eugenio Finardi suddiviso in due parti. I nostalgici del dischetto di plastica, come me, potranno ricavarne un doppio CD. Le registrazioni provengono dal Gin n Blues Festival, che si è tenuto a Noventa Padovana nella Ex Fornace Morandi il 14 giugno 2024, quindi meno di un mese fa. Lo spettacolo è proposto nella sua integrità, dialoghi inclusi. Finardi, come al solito, ama chiacchierare col pubblico e raccontare i suoi aneddoti. Come già scritto in precedenza, alcune tracce provengono dall'album "Anima Blues" del 2005, altre - la maggior parte - sono cover dei mostri sacri del blues. Interessanti le due composizioni (tracce 9 e 10) di Vince Vallicelli e Giovanni Maggiore). Molto bella la ripresa di "Black Magic Woman", scritta da Peter Green per i Fleetwood Mac nel 1968 e portata al successo dai Santana nel 1970. Si chiude in bellezza con la trilogia composta da "Red House" di Jimi Hendrix (l'assolo di chitarra è suonato dallo stesso Finardi), "Boom Boom" di John Lee Hooker (brano ripreso da numerosi gruppi tra cui Yardbirds e Animals) e la conclusiva "Wang Dang Doodle", composta da Willie Dixon e incisa da Howlin' Wolf nel 1960. Insomma, un Eugenio Finardi in evidente stato di grazia, infaticabile e vitale come non mai dall'alto dei suoi quasi 72 anni  (alterna il tour "Anima Blues" a quello di "Euphonia Suite" - già postato sulla Stratosfera) passando con disinvoltura dai suoi classici a quelli dei grandi bluesmen. Una dote non comune a tutti i musicisti.


PART 3 - Per finire... i video


Il nostro amico Albe, non si è limitato (si fa per dire) a condividere le registrazioni audio dei concerti di Partners in Crime e di Eugenio Finardi & Friends, ma ci ha inviato anche alcuni video, tra cui 2 soundcheck che, ovviamente, non appaiono fra le tracce audio. Il giusto completamento documentale di questo eccezionale evento. Grazie ancora, Albe. A voi tutti, buon ascolto.

VIDEOLIST:

Part 1
01. Soundcheck # 1
02. Soundcheck # 2
03 Holyland
04. Little Red Rooster
05. Heart Of The Country

Part 2
06. Long Way Home
07. Black Magic Woman
08. Wang Dang Doodle 


LINK Partners in Crime - Noventa 2024
LINK Eugenio Finardi - Noventa 2024 CD 1
LINK Eugenio Finardi - Noventa 2024 CD 2
LINK Video part 1
LINK Video part 2

Post by George - Music by Albe


domenica 24 marzo 2024

A Blues Evening with Rudy Rotta: The Beatles in Blues (2001) & Rudy Rotta with Brian Auger Captured Live (2005)


Questo post è dedicato, in modo particolare, al popolo del blues che ama e segue questo filone musicale,  più volte ospitato sulle pagine della Stratosfera. Questi due album sono un regalo che mi fece tempo fa l'amico Marco Osel e che ho riscoperto, setacciando i vari hard disk. Quindi, ancora una volta,  un forte grazi a Osel. Ma veniamo al nostro protagonista. Forse non si è parlato abbastanza di Rudy Rotta se non nei circuiti del blues e su una certa stampa specializzata. Qualcosa in più si è detto e scritto nel momento della sua scomparsa, avvenuta a Verona il 3 luglio 2017, quando molte testate giornalistiche si occuparono di questo grande bluesman nostrano. Rudy, nato nel 1950, vanta una lunga e prestigiosa carriera iniziata, come per moltissimi musicisti, esibendosi nei locali di Verona come chitarrista in piccoli gruppi emergenti, con un repertorio soul-blues di grandi autori inglesi ed americani. Finalmente, nel 1987 forma la sua prima band, di cui diviene chitarrista e cantante, esibendosi in particolare all'estero fino a diventare un ottimo esponente della musica blues, ottenendo riconoscimenti dalla stampa e dalla critica.


Rudy è stato invitato come ospite a numerosi Festival Blues in Europa e oltreoceano (ad es. il Kansas City Blues Festival insieme a Peter Green, Brian Setzer e Taj Mahal). Molto risalto dalla stampa nazionale e internazionale è stato dato alla partecipazione al Festival Jazz di Montreux nel 1993 (con B.B. King in veste di ospite), al Pistoia Blues Festival (4a edizioni) e al Concerto del Primo Maggio di Roma. In una delle nove edizioni del Sanremo Blues, è stato premiato come migliore bluesman italiano. Negli anni novanta ha registrato per la BBC inglese e per la Jazz FM di Londra. Nel corso dei suoi live show Rudy si esibiva in versione elettrica, così come in sala di registrazione, non disdegnando però, in alcuni casi, la versione acustica con chitarra e voce. Nel corso della sua carriera ha pubblicato più di 20 album, molti dei quali registrati dal vivo. Le collaborazioni sono assolutamente prestigiose. Stiamo parlando di artisti internazionali del calibro del già citato B.B. King, Allman Brothers (alla House of Blues di New Orleans), John Mayall, Brian Auger, con il quale ha effettuato diversi tour in Italia, John Mayall & the Bluesbreakers, Robben Ford, Peter Green, Luther Allison. Credo che possa bastare per darvi un'idea dello spessore del personaggio. Prima di passare alla musica, voglio ricordare che nel 2018, è stata fondata l'Associazione culturale Rudy Rotta,  per volontà della famiglia e degli amici in memoria dell'artista scomparso,  col fine di continuità i suoi progetti musicali e artistici.


Rudy Rotta Band - The Beatles in Blues (2001)


TRACKLIST:

01. Love Me Do - 3:14
02. I Feel Fine  - 4:06
03. Come Together - 4:14
04. Dear Prudence - 4:23
05. Revolution - 4:24
06. Get Back - 4:57
07. Norwegian Wood - 3:51
08. I've Got A Feeling - 2:58
09. Don't Let Me Down - 4:25
10. You Can't Do That - 3:15
11. She's A Woman - 3:09
12. In My Life - 3:27


FORMAZIONE:

Rudy Rotta - voice, guitars
Luca nardi - bass
Cramine Bloisi - drums, percussion
Michele Papadia - Hammon organ, piano, electric piano Fender Rhodes



Da grande fan e cultore dei Fab Four potevo forse farmi mancare questo album? Rudy Rotta con il suo quartetto omaggia Lennon e McCartney in modo assolutamente superlativo, attingendo brani storici che hanno attraversato l'intera carriera dei Beatles. Si inizia nientemeno che con Love Me Do; ero veramente curioso di ascoltare la trascrizione blues e l'ho trovata geniale. Più facile - si fa pèr dire -  per Rudy rivisitare tracce quali RevolutionCome Together o I've Got A Feeling. La chitarra acustica la imbraccia solo per Norwegian Wood in una versione trascinante, con la sua voce graffiante. La chiusura è dolce e delicata: una versione di In My Life per voce e pianoforte. Un disco grandioso dalla prima all'ultima nota. Osservando le pagine di Discogs ho notato che l'album è stato stampato in diversi Paesi con differente copertina: dalla Azzurra Music in Italia (le copertine sopra riportate), ma anche in Austria, Indonesia, Germania e Russia, Nel 2013 è stato ristampato, sempre in CD dalla Azzurra, ma con diversa copertina. Ve le riporto qui di seguito.

front cover Austria

front cover Indonesia

front cover Germania

front cover Italia -ristampa 2013

Rudy Rotta & Brian Auger - Captured Live (2005)


TRACKLIST:

01. Steps - 5:44
02. Tell Me Baby - 4:03
03. Hold On - 4:35
04. I'm In The Groove - 6:48
05. I Don't Play The Money - 11:05
06. Freedom Jazz Dance  - 5:09
07. Loner And Goner - 6:28
08. You Don't Love Me - 5:02
09. The Thrill Is Gone - 5:20
10. Boom Boom - 4:26


FORMAZIONE

Rudy Rotta: guitar, vocals
Brian Auger: Hammond organ, electric piano
Michele Papadia: acoustic & electric piano
Carmine Bloisi: drums
Andrea Tavarelli: bass


In questo secondo CD, pubblicato nel 2005 dalla Slang Records, il nostro Rudy Rotta duetta con un mostro sacro quale il tastierista inglese Brian Auger. "Captured Live" venne registrato a Verona il 3 agosto 2002. I due andarono spesso in tour insieme e la tappa veronese mostra la grandezza di questi due musicisti accompagnati da un potente sezione ritmica composta da Carmine Bloisi alla batteria e Andrea tavarelli al basso. Completa la formazione Michel Papadia al piano acustico ed elettrico. Questo concerto mi piace in modo particolare: amo da sempre il suono dell'Hammond di Brian Auger, grande maestro dello strumento, che ho seguito fin dai tempi degli Oblivion Express. I duetti con la chitarra di Rudy sono memorabili. Di seguito vi riporto una breve descrizione dei brani in scaletta, pubblicata sul blog "Liquia Rock".


"Lo show si apre con "Steps", uno strumentale rock jazz che ricorda chiaramente gente come Larry Carlton con un tocco funky. "Tell Me Baby" ci porta verso il blues con Rudy che canta e fa dispetti con la sua chitarra. I duelli chitarra-piano-Hammond sono costanti. "Hold On" è un'altra composizione di Rotta in cui lui è il protagonista principale." I'm The Groove" suona assurdamente come "Suzie Q". Brian sembra avere 63 anni al momento della registrazione. "I Don't Pay No Money" è uno dei momenti salienti della registrazione, oltre dieci minuti di estasi blues. "Freedom Jazz Dance" è uno strumentale di Brian Auger  dell'era Oblivion Express ("Second Wind" 1972) in tono jazz. "Loner and Goner" ha un'introduzione boogie. Il piano di Papadia ci riporta ad uno stato più rilassato. Atmosfera fumosa da club parigino. La registrazione si conclude con  "You Don't Love Me" (Cobb), ben nota nella versione Allman Brothers, "The Thrill is Goes" (Hawkins/Darnell) , molto fedele all'originale e, infine, "Boom Boom" (JLHooker). Decisamente un grande finale".
Ultima nota discografica: il CD è stato stampato nel 2006 in Germania e nel resto d'Europa con diversa copertina (che riporto qui sotto).


Cari amici stratosferici, il post si conclude qui. La Stratosfera chiude i battenti da oggi per due settimane, Con l'occasione auguro Buona Pasqua a tutti voi, con un augurio speciale ai collaboratori del blog. Nel corso di questa pausa avete voglia di ri-dare un'occhiata alla wishlist? Chissà che qualcosa non salti fuori. Appuntamento al 12 aprile. 


LINK The Beatles in Blues (2001)
LINK Captured Live (2005)

Post by George - Music by Osel (thanks friend)

martedì 12 ottobre 2021

Mandolin' Brothers - 2008 - Still Got Dreams


TRACLIST:

01. Still Got Dreams
02. Saigon
03. Went To See The Poet
04. Carton Box
05. Man On The Bench
06. Nothing You Can Do
07. Insane
08. Faded Photos
09. Wild Coloured Eyes
10. Long Time Ago
11. Scarlet
12. The Promise
13. A Song For You
14. Midnite Plane
15. I'm Ready


FORMAZIONE

Alessandro Jimmy Ragazzon (voce, armonica a bocca, chitarra)
Paolo Canevari (chitarra, slide, national steel)
Marco Rovino (chitarra, mandolino, voce)
Riccardo Maccabruni (fisarmonica, tastiere, voce)
Giuseppe Joe Barreca (basso, contrabbasso)
Daniele Negro (batteria, percussioni)


Con i Mandolin' Brothers ci caliamo in piene atmosfere country, blues e rock 'n roll di ispirazione americana. Ad un primo ascolto è difficile identificarli come un gruppo nostrano. Personalmente li ho apprezzati fin dal loro album d'esordio, quel  "For Real" del 2001. L'invio dei file di questo secondo CD, pubblicato nel 2008, da parte dell'amico Marco Osel (grazie, come sempre), mi ha fatto venire voglia di riascoltarli e di condividere con voi i loro suoni. A dire il vero i Mandolin' Brothers erano già apparsi nel 1985 sulla compilation "Dixie in Rock" con 3 brani (uscito solo in vinile - se qualcuno lo possiede si faccia vivo). Successivamente, nel 1994, pubblicarono "Roots & Roll", una musicassetta autoprodotta (anche questa rarità sarebbe da condividere sulla Stratosfera - 2° appello ai naviganti). 



La band si forma a Voghera (siamo in provincia di Pavia) nel lontano 1979 su iniziativa del mitico Alessandro Ragazzon (detto Jimmy), chitarrista e armonicista innamorato del blues e del country di matrice americana. La gavetta è lunga, fatta di decine e decine di concerti. Solo nel 2001 giungeranno al primo album ufficiale, distribuito dall'etichetta Studiottanta-Fortuna Record. Roberto Rustichelli, su Buscadero (di cui  Ragazzon è collaboratore) del febbraio 2001, lo definì " un bel disco, che conferma la vitalità della scena indie italiana anche per quello che riguarda la vera musica. I Mandolin' Brothers non fanno rimpiangere molte band americane di settore. Sentire per credere". L'anno prima della pubblicazione di "Still Got Dreams" la band partecipa a Fort Lauderdale al Festival FTL Moda con il patrocinio del consolato italiano. In merito a "Still Got Dreams" sul sito ufficiale del gruppo (qui) così si legge: "Questo CD dei Mandolin’  Brothers, già dal titolo, una dichiarazione d’intenti: arrivati alla soglia dei trent’anni di attività, crediamo ancora fermamente in quello che facciamo e riusciamo ancora, nonostante le inevitabili difficoltà, ad avere dei sogni ed a proporre la nostra personale idea di roots rock music. " Still Got Dreams " è il risultato di un lavoro corale e di insieme, dove non sono state messe in luce le singole personalità dei componenti, ma tutta la band ha lavorato unitamente per il risultato finale. I brani, tutti originali ed inediti, sono anche un omaggio ed un tributo alla musica che abbiamo ascoltato ed amato. Importantissima è stata la partecipazione di Massimo Visentin (collaboratore di Paolo Conte) nelle vesti di fonico e produttore. Ha creduto nel nostro lavoro e si è inserito perfettamente, cercando i suoni e le atmosfere giuste, suggerendoci arrangiamenti e soluzioni che difficilmente avremmo pensato. Si è dimostrato disponibile ed insostituibile, a tutti gli effetti il settimo elemento del gruppo."



La produzione discografica dei Mandolin' Brothers proseguirà negli anni a seguire tra album live e in studio. Uno di questi, "Moon Road", verrà registrato ad Austin presso lo studio di registrazione di Merel Bregante. L'ultimo lavoro, pubblicato dalla Martiné Records nel 2019, si intitola "6". Biografia, discografia e recensioni le troverete sul sito ufficiale. Visitatelo perché ne vale la pena. 
Vi lascio con il consueto buon ascolto. 




Post by George - Music by Osel

mercoledì 17 marzo 2021

A night with the blues of Roberto Ciotti: Rockin' Blues (1982) & Road 'N' Rail (1992)

TRACKLIST:

Lato A
a) Rock Me Baby
b) That's All Right Mama
c) Trouble In Mind
d) Got My Mojo Workin'
e) On The Road Again
f) Dirty Club

Lato B
a) Take This Train
b) See See Rider
c) Dust My Broom
d) Hound Dog
e) Love In Vain
f) Boogie Jam

Quest'oggi ripercorriamo i sentieri del grande blues in compagnia del mai dimenticato Roberto Ciotti, scomparso - lo ricordo - il 31 dicembre 2013, dopo una lunga malattia. Lo spunto per questa doppietta me lo ha fornito il nostro fedele amico e collaboratore Ilario che mi ha inviato i file di "Road 'N' Rail" ricavati nientemeno che dalla MC in suo possesso. Un gran lavoro che meritava di essere arricchito con il terzo album della discografia ufficiale di Roberto Ciotti, quel magnifico "Rockin' Blues", pubblicato nel 1982 dalla RCA Italiana e mai ristampato da allora. Ho accuratamente evitato la pubblicazione del 2° album, "Bluesman", in quanto è stato ristampato dalla Sony nel 2013. Per riascoltare invece la prima prova discografica in assoluto di Roberto Ciotti solista (Blue Morning escluso), "Super Gasoline Blues" del 1978 vi rinvio al post apparso sulla Stratosfera nel febbraio 2014 che ritroverete qui.  In questo disco il blues scorre puro lungo le 12 tracce, con composizioni originali alternate a grandi classici quali That's All Right Mama, On The Road Again, See See Rider, Love In Vain, giusto per citarne alcuni. Toto Torquati al piano esalta ulteriormente un album già ricco di emozioni.

Roberto Ciotti - 1992 - Road 'N Rail


TRACKLIST:

01. Road 'N' Rail
02. Sweet Song
03. My New Blue Truck
04. Early On Sunday
05. Reason For The Blues
06. She's Mine
07. City Child
08. I Give My Self To Love
09. If You Don't Love Me


FORMAZIONE

Roberto Ciotti - guitar, vocals
Ernesto Vitolo - piano, Hammond
Sandro Chessa - drums
Andrea Cecchini - bass


Ed eccoci giunti al 1992. quando Roberto Ciotti realizzò' il suo quinto album pubblicato dalla Gala Records in vinile e in MC. Per la ristampa bisognerà attendere fino al 2002, grazie alla Platinum Rec. E qui scatta il ringraziamento ad Ilario per il grande lavoro svolto. Ha digitalizzato i nove brani inclusi nella sua musicassetta, con risultati decisamente ottimi, e ha scansionato le copertine. Un lavoro degno di encomio. Inutile sottolineare la bellezza di questo album: ma quando mai ci ha delusi il grande Roberto Ciotti? Nove tracce di grande levatura, con un eccezionale Ernesto Vitolo al piano e all''organo Hammond. Grazie Roberto per averci regalato queste meraviglie. 


LINK Rockin' Blues
LINK Road 'N' Rail

Post by George - Music by Ilario (Road 'N' Rail) & by George (Rockin' Blues)
(two hands are better than one)

lunedì 18 maggio 2020

An Evening with The Treves Blues Band: Same (1976 - vinyl) & Live 1991 (bootleg)


TRACKLIST:

01. Born in Chicago – 3:16 (Nick Gravenites)
02. Vietnam Blues – 2:35 (Champion Jack Dupree)
03. Everything' It's Gonna Be Allright – 6:06 (Treves Blues Band)
04. Imola Street Blues – 5:57 (Treves Blues Band)
05. Breakin' Boogie – 5:26 (Tradizionale, arrangiamento: Treves Blues Band)
06. Train Time – 3:50 (Tradizionale, arrangiamento: Treves Blues Band)
07. Blues in C – 4:37 (Treves Blues Band)
08. Let' Work Together – 2:55 (Tradizionale, arrangiamento: Treves Blues Band)

Bonus Track
09. Stormy Monday Blues (live Villa Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU), 23.08.1980)


FORMAZIONE

Fabio Treves - voce, armonica
Lino Fats Gallo - chitarra
Gerry DeSario - sassofono soprano, flauto, percussioni
Tito Branca - sassofono tenore, sassofono soprano
Vittore Andreotti - pianoforte
Walter Cazzaghi - basso
Piero Papotti - batteria


Cari amici, percorriamo nuovamente le strade del blues in compagnia della Treves Blues Band. Di Fabio Treves e del suo gruppo  abbiamo già parlato lungamente in occasione della presentazione del bootleg datato 1987 (lo ritroverete qui) registrato in un club di Aosta.  Questa volta vi propongo una bella serata ascoltando il primo storico LP del 1976 e un ottimo concerto live del 1991. 
Il disco del 1976 è tratto dal vinile e non è mai stato ristampato. Fabio Treves si affacciava sulla scena musicale italiana raccogliendo in questo disco tutto l'amore e la devozione per i grandi maestri del blues, arrangiando brani classici e scrivendone dei nuovi.(sicuramente Imola Street Blues non può che essere di Fabio Treves). Molto bello l'arrangiamento di Train Time, con l'armonica impazzita di Fabio, anche se questa versione è ben  lungi dalla grande performance di Jack Bruce contenuta nel doppio "Wheels of Fire" dei Cream datato 1968. Ho aggiunto, in chiusura, una bonus track, registrata dal vivo nel 1980, ovvero la leggendaria Stormy Monday Blues, scritta nel 1942 da Billy Ekstine e ripresa da schiere di musicisti e di gruppi blues.  La classica ciliegina sulla torta.


Serie "Bootleg" n. 308 - Treves Blues Band live in 
Muzzano Biellese (BI), dicembre 1991


TRACKLIST:

01. track 1
02. presentazione della band
03. track 3
04. track 4
05. track 5
06. track 6
07, Hallelujah I Love Her So
08. track 8
09. track 9
10. Born in Chicago
11. Kansas City
12. track 12
13. track 13
14. Caledonia
15. Cuba Blues (cut end)


Questo ottimo concerto live proviene dagli archivi dell'amico Ilario. Qui la Treves Blues Band è stata immortalata nel dicembre 1991 (la data esatta non ci è pervenuta) in uno show tenutosi in un paesino nei dintorni di Biella, Muzzano Biellese. 
Pur non essendo una registrazione di grande qualità, è comunque un documento interessante che evidenzia la potenza e l'energia  del gruppo. La durata della registrazione è esattamente di 90 minuti, che coincide con la durata della mitica C90, Prova ne è che l'ultimo brano è tagliato nella sezione finale. Ilario ha identificato solo alcuni titoli, ma non è questo che incide sulla bellezza del concerto.
Inutile ricorda che questa registrazione appare per la prima volta sul web. Grazie Ilario per averla condivisa con noi. Buon ascolto.


LINK TBB 1976
LINK TBB live 1991

Post by George - Music by George & Ilario