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sabato 26 agosto 2023

Tullio De Piscopo e Oscar Rocchi - Metamorphosis (1981, vinyl) & Acqua e viento (1983, vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01. Cyclops – 4:30
02, Daphne – 4:20
03. Perseus – 3:55
04. Echo – 3:23
05. Hercules – 3:00

Lato B
06. Orpheus – 3:38
07. Icarus – 3:44
08. Niobe – 2:38
09. Glaucus – 3:58
10. Myrrha – 3:25
11. Biblis – 3:40


MUSICISTI_

Tullio De Piscopo – percussioni
Oscar Rocchi – tastiere
Julius Farmer – basso
Sergio Farina – chitarra
Cicci Santucci – tromba, flicorno
Hugo Heredia – sassofono soprano, flauto


Per restare in tema di vinili non ristampati in CD  - nonostante una loro larga presenza sul web - l'amico Osel mi ha inviato una serie di album del grande Tullio De Piscopo, personaggio a noi noto e già ospitato sulle pagine  della Stratosfera. Ho scelto due album risalenti ai primi anni '80 ovvero "Metamorphosis" del 1981 e "Acqua e viento" del 1983. Ammetto di avere una particolare predilezione per quest'ultimo lavoro che, tra l'altro, grazie al brano di apertura "Stop Bajon", ebbe a suo tempo un buon successo commerciale. "Metamorphosis" è accreditato a De Piscopo e a Oscar Rocchi, compositore, arrangiatore, pianista e tastierista, nonché arpista. Venne pubblicato dalla Ring nel 1981 e ristampato, sempre in vinile, in un paio di occasioni, nel corso del 2017. Nel 2018 venne reso disponibile in download dalla Four Fluies Records. Nessuna ristampa in formato CD. Quello che ne esce un buon album a cavallo tra fusion e funk molto diretto e potente, a parte qualche inserto più soft (vedi "Echo" e "Niobe") dove trova maggiore spazio il piano di Oscar Rocchi. Il drumming di De Piscopo è come un pugno nello stomaco, forte e deciso e con al fianco Julius Farmer la sezione ritmica è garantita. Oltre agli assoli di chitarra elettrica di Sergio Farina (il brano di apertura ci riporta un po' a "Spectrum" di Billy Cobham) abbiamo i fiati (tromba, sax soprano e flauto) del duo Santucci-Heredia che ricamano le armonie e si concedono grandi assoli (splendido quello in "Glaucus"). Un disco di grande classe, ingiustamente sottovalutato all'epoca della sua pubblicazione. Grazie Osel, per avercelo fatto riscoprire. 


Tullio De Piscopo - 1983 - Acqua e viento


TRACKLIST:

Lato A
01. Stop Bajon
02. I' sono 'e notte
03. Namina
04. Gente mia
05. Nave 'e guerra

Lato B
06. Stadera
07. Chiano, chiano (Voglia 'e se 'ntusseca')
08. San Domino
09. Silva mala
10. Cartago


Bonus track
11. Stop Bajon (lato A versione 12" - 1984)
12. Stop Bajon - instrumental (lato B versione 12" - 1984)


MUSICISTI

Tullio De Piscopo– voce, vibrafono, batteria, percussioni, marimba
Pino Daniele – chitarra elettrica, mandoloncello
Joe Amoruso – pianoforte, Fender Rhodes, cetra, sintetizzatore
Rino Zurzolo – basso
Famoudou Don Moye – percussioni
Corrado Sfogli – mandolino
Gianni Perilli – ciaramella
Don Cherry – tromba
Lucio Dalla – clarinetto
Margherita Ricciardelli – cori


Semplicemente "The Masterpiece". Forse il più grande album registrato da Tullio De Piscopo. Segue cronologicamente "Metamorphisis", ma prende le distanze sotto tutti i profili. Formazione d'eccezione con Pino Daniele alla chitarra elettrica e al mandoloncello, Joe Amoruso alle tastiere, Rino Zurzolo al basso (ovvero quasi tutta la storica formazione che accompagnò Pino Daniele nel celebre "Vai mo' Tour" del 1981, incluso lo stesso De Piscopo che suonava ovviamente la batteria) e due ospiti di eccezione quali Don Cherry alla tromba e Lucio Dalla al clarinetto. Può accadere che le grandi formazioni producano dischi di livello mediocre. Non è questo il caso. "Acqua e viento" è la "fuente del ritmo", una perfetta miscele tra jazz, rock, funk e armonie mediterranee. Brani trascinanti e potenti come "Gente mia", "Nave e guerra", oppure "Stadera" e "San Domino", con i fraseggi della tromba di Don Cherry o ancora la muscolare "Cartago", in chiusura dell'album, sono capolavori che segano il passo e restano impressi nel tempo. Napoli ancora una volta ci dà una lezione di grande creatività artistica. 


Non mi sono ancora soffermato su "Stop Bajon" conosciuta anche come "Primavera",  La mano di Pino Daniele è pesante: "Stop Bajon è scritta da lui, altri brani sono scritti in collaborazione con De Piscopo e tutti gli arrangiamenti sono stati curati dallo stesso Pino. "Stop Bajon" ebbe anche un certo successo nelle discoteche, grazie al suo ritmo martellante. Ne venne addirittura realizzata una long version su 12", che aveva sul lato B un'altra long versione strumentale. Le ho inserite entrambe come bonus tracks. Come già ricordato in apertura l'album non mi risulta essere stato stampato in CD. E' invece stato pubblicato in Germania e Venezuela nel 1985. L'ultima ristampa, sempre in vinile 180 gr, in edizione limitata, risale a quest'anno in occasione del 40° anniversario della sua pubblicazione. Lo so che è presente su molte piattaforme, ma mancava sulla Stratosfera. Ora non più. Quindi buon ascolto, cari amici.


LINK Metamorphosis
LINK Acqua e viento

Post by George - Music by Osel

lunedì 15 maggio 2023

Franco Delfino: Astrattismo Trilogy - Vol. 1 (1980) - Vol. 2 (1981) - Vol. 3 (1982) + Araldica (bonus CD - 198?) (vinyl) - SUPERPOST by George & Kaiwanna

 

La proprota di oggi riguarda un musicista già noto sulle pagine della Stratosfera, ovvero il tastierista Franco Delfino, già componente di altri gruppi storici quali Le Volpi Blu (con all'attivo una manciata di singoli e un LP nel 1975) e I Signori della Galassia (due album nel 1978 e nel 1979). Franco intraprese in seguito una carriera solista agli inizia degli anni '80. La sua discografia (la troverete su Discogs) è composta di soli dischi in vinile, che - a quanto mi risulta - non sono mai stati ristampati. La trilogia qui proposta è riferita ai suoi celebri "Astrattismo". Non sono album di facile reperibilità e per questa ragione ringrazio di cuore l'amico e collaboratore Kaiwanna per avermi inviato i file. In particolare "Astrattismo  1" e "Astrattismo 2" ristagnano nella nostra wishlist da tempo immemorabile. "Astrattismo 3" venne invece proposto sulla Stratosfera nel lontano 2013 per merito di un nostro vecchio collaboratore. Lo ritroverete qui, ma con il link oramai inattivo. Proprio da questo vecchio post riprendo quelle poche informazioni riguardanti Franco Delfino e la sua carriera solista, anche perché il web è estremamente avaro al riguardo. Altro aspetto curioso della sua discografia solista è che non si riesce a datare con esattezza l'uscita degli album. Discogs, che solitamente è piuttosto preciso, indica le date come  "unknown". Verosimilmente la trilogia "Astrattismo" dovrebbe essere collocati nel periodo 1980-1982, con una uscita ogni anno. A metà strada, verso la fine del 1981 o agli inizi del 1982 si inserisce  "Araldica", un disco promozionale, qui presentato come "bonus CD". 


Ecco quanto riportato da Franco58 nel post del 2013: "Dopo  la fine de "I Signori della Galassia" Franco Delfino tentò la carriera solista e, da quello che ho trovato sulla rete, produsse 3 album: "Astrattismo", "Araldica" e "Astrattismo 3". Il disco (NDR - stiamo parlando di Astrattismo 3)  é chiaramente dominato dalle tastiere di Delfino e, anche se ogni tanto si avvicina pericolosamente alle atmosfere dell'Ultima Neve di Primavera, nel complesso non é malaccio. Ogni canzone dovrebbe rappresentare un tema, per esempio Geastro rappresenta "Tema Drammatico-Patetico, e cosi via le altre canzoni. Sulle note di copertina del disco arrangiamenti e tastiere sono di FD, non ci sono altre info, solo curiosando online ho trovato qualcos'altro. Apparentemente la prima facciata, ovvero le prime 4 canzoni, sono state scritte da qualcuno chiamato Caw (probabilmente uno pseudonimo per FD) e la seconda da Jayfield (nome dietro cui si nasconde un certo Franco Zauli, un compositore, paroliere e pianista romano, a cui si deve per esempio la musica de "Il Pescatore", famosa canzone del compianto Faber). Questa collaborazione non sembrerebbe limitata solo a questo disco, ma anche agli altri 2, perché anche negli altri c'é il solito giochetto delle 2 parti, anche se non sono riuscito a trovare i nomi dei collaboratori. Dunque tornando alla musica, in stile Stratosfera, ci troviamo di fronte a un disco che non é da isola deserta ma così, per approfondire la nostra conoscenza, ne consiglio l'ascolto !!!!  "


All'analisi di cui sopra vi è qualcosina da aggiungere, a cominciare dagli album. In realtà quelli  realizzati da FD ad iniziare dal 1980 sono un po' di più. Ad essi vanno aggiunti "Astrattismo 2", "Doppio incontro", registrato in coppia con Mario Robbiani e "Nel vento mediterraneo", attribuito all'Orchestra Franco Delfino, già postato sulla Stratosfera (qui). In tutti i dischi le sonorità non si discostano di molto, naturalmente con qualche eccezione. I brani sono tutti strumentali, dominate dalle tastiere di Delfino (solo in alcuni casi vediamo la presenza di altri strumenti). Le copertine della trilogia, a parte i diversi colori, sono praticamente identiche nella grafica e nell'impostazione. E ora passiamo al dettaglio dei singoli album e relative tracklist.

Franco Delfino - 1980 - Astrattismo


TRACKLIST:

Lato A
01. Circe - 3:29
02. Giunco - 2:41
03. Plano  3:26
04. Spino - 2:03
05. Delta - 3:28
06. Corinzia - 3:18

Lato B
07. Gommea -3:57
08. Pintu - 2:45
09. Dragone - 3:39
10. Duca - 2:10
11. Lacusta - 2:36
12. Edipo - 3:54


Risalente al 1980, "Astrattismo" rappresenta il primo capitolo della trilogia concepita da Franco Delfino. Questo primo lavoro solista, pubblicato dall'etichetta milanese Bang!! Bang!!,  si discosta dalle altre produzioni per la presenza di composizioni che si differenziamo le une dalle altre, grazie alla presenza di altri  strumenti. Peccato che non siano indicati i nomi dei musicisti. Delfino spazia dall'elettronica pura alla Cosmic Jokers (tracce 1,3, 8.11,12), al ragtime (5), ai duetti di chitarre/tastiere (4,6.10), per finire con brani più easy, dal sapore decisamente pop (7,9). Particolarmente suggestiva è "la track 2, "Giunco", basata su flauto e tastiere. Come già indicato nella recensione di "Astrattismo 3", le due facciate sono equamente suddivise per quanto riguarda i compositori: le 6 tracce sul lato A hanno la paternità di Franco Delfino, le altre  6, sul lato B, quella di Giuseppe Damele (alias Gidam, alias Ruthuard). Insomma, per essere il debut album solista, direi niente male! Da ascoltare cercando di coglierne le mille sfumature.



Franco Delfino - 1981 - Astrattismo 2


TRACLIST:

Lato A
01. Monogramma - 4:32
02. Onusto - 4:01
03. Situazione - 4:07
04. Fomite - 4:14
05. Materia - 4:37

Lato B
06. Deflativo - 4:08
07. Flap - 4:20
08. Blando - 4:28
09. Placido - 4:13
10. Lemma - 4:05


Il secondo capitolo della trilogia, "Astrattismo 2", venne pubblicato nel 1981 dall'etichetta Edizioni Bang Bang. Discogs lo classifica come album promo. Non sono quindi certo se venne commercializzato regolarmente o meno. Si compone di 10 tracce, 5 per ogni facciata, Gli arrangiamenti sono attribuiti a Franco Delfino, mentre le composizioni sarebbero del già citato Jayfield, ovvero Franco Zauli. Qui le musiche si fanno più intimiste, Scomparse le chitarre, la maggior parte dello spazio è occupato dalle tastiere di Franco, dal pianoforte ai sintetizzatori. Permane qualche traccia più "leggera",(4,7,9) sostenuta da altri strumenti E' evidente la voglia di esplorare altri territori. Una seconda prova, forse di tono minore e di minore impatto, che va però ad ampliare e ad integrare le proposte partorite l'anno precedente.



Franco Delfino - 1982 - Astrattismo 3


TRACKLIST:

Lato A
01. Geastro - 4:04
02. Geracio - 5:10
03. Gàmaso - 4:45
04. Gizio - 5:24

Lato B
05. Giunia - 5:00
06. Gerlo - 3:56
07. Gel - 5:46
08. Gadara - 5:41


Terzo e ultimo capitolo della saga, "Astrattismo 3", venne pubblicato nel 1982 sempre dalla Edizioni Bang Bang. Si tratta di un altro album promo contenente 8 tracce (avete notato che le tracce vanno decrescendo progressivamente? 12 nel primo album, 10 nel secondo, 8 nel terzo). Anche in questo caso i brani sono attribuite a compositori diversi, ovvero Franco Delfino (alias Caw) nella side A e Franco Zauli (alias Jayfield) nella side B. E' u disco a mio avviso più maturo, che segna il percorso musicale scelto da Delfino, a cavallo tra elettronica e sperimentazione (tracks 2,4,6) e sonorità più easy (1,3,5,7,8). Tutto sommato un punteggio più che positivo. Il resto è già stato scritto nel 2013. 



e in conclusione...
Franco Delfino - 1981(o 1982) - Araldica (bonus CD)


TRACKLIST:

Lato A
01. Araldica 1 - 3:26
02. Araldica 2 - 3:15
03. Araldica 3 - 2:03
04. Araldica 4 - 2:33
05. Araldica 5 - 2:51
06. Araldica 6 - 2:48
07. Araldica 7 - 2:48

Lato B
08. Araldica 8 - 3:43
09. Araldica 9 - 3:18
10. Araldica 10 - 2:19
11. Araldica 11 - 3:31
12. Araldica 12 - 3:13
13. Araldica 13 - 3:34


Giuro che questo album è dedicato esclusivamente ai completisti, un po' feticisti come me. Sulla cover c'è scritto "disco promozionale non in vendita". "Araldica" è la perfetta colonna sonora, un po' troppo ripetitiva, per il Palio di Siena, o quello di Asti, se preferite, o per una sfilata storica in un castello medioevale. Tutto sommato l'album è divertente e potrete utilizzarlo per  qualche festa in costume. Tastiere elettroniche che riproducono i suoni delle trombe, rullo di tamburi: ecco gli ingredienti delle 13 tracce che compongono questo disco assolutamente anomalo nella breve carriera solista di Franco Delfino. Ascoltatelo un po' alla volta, a piccole dosi, mi raccomando. Potrebbe risultare un po' indigesto. Con questo è proprio tutto. Buon ascolto e buon viaggio nella Stratosfera.


LINK Astrattismo (1980)
LINK Astrattismo 2 (1981)
LINK Astrattismo 3 (1982)
LINK Araldica - bonus CD (1981 o 1982)

Post by George - Music by Kaiwanna (Trilogy) & George (Araldica)

lunedì 20 febbraio 2023

In Memory of Alberto Radius - Part 1 (superpost by George & Kaiwanna)


PREFAZIONE
Si aprono con questo superpost le "celebrazioni" per la scomparsa di Alberto Radius. Di questo luttuoso evento hanno parlato praticamente tutti i media, inclusi passaggi sulle principali reti televisive. E' stata ripercorsa a lungo l'epopea della Formula Tre (qualche raro cenno a IL Volo) e alla sua lunga carriera solista nonché come ospite-collaboratore in decine di dischi di altri musicisti. Gli amici della Stratosfera ben conoscono le vicende musicali di Alberto e quindi non occuperò spazio inutile per ripercorrerle. I neofiti potranno accomodarsi su wikipedia ricca come sempre di informazioni. 
Come avete notato nel titolo del post siamo alla "Part 1". Proprio così, per rendere il giusto riconoscimento al musicista e compositore scomparso il 16 febbraio e per dare spazio ai numerosi contributo pervenuti in questi giorni da parte di numerosi amici e collaboratori della Strato, il tributo a Radius sarà articolato in 3 parti: la prima comprende l'intera discografia solista anni '80 (grazie alla collaborazione di Kaiwanna), la seconda includerà altri album di Radius solista degli anni a seguire (grazie alla collaborazione di Osel) e, infine, la terza parte sarà dedicata alla Formula Tre (grazie ai contributi di Frank-One e ancora di Osel). Io cercherà di assemblare il tutto in modo organico. Insomma, per farla breve, si tratta di un super lavoro di gruppo a otto mani che, spero, dia i suoi frutti e renda felici gli estimatori di Alberto. 


Ringrazio doverosamente gli amici sopra citati che hanno reso possibile la creazione di questi post. In chiusura di premessa vorrei ricordare quanto già pubblicato in passato su questo blog con Alberto Radius protagonista, sia con La Formula Tre che come solista (compilation e partecipazioni ai dischi di latri artisti esclusi). Magari a qualcuno potrebbe essere sfuggito qualche post. Alcuni link, specie quelli più vecchiotti, ahimé non sono più attivi. 

Iniziamo con la Formula Tre
Formula Tre - Sognando e risognando (1972) (qui)
Formula Tre - Live Rai TV 1990 (bootleg)
Formula Tre - Live Palais di Saint-Vincent (AO), 01.06.2013 (bootleg - una mia registrazione)
entrambi qui
Formula Tre - Singoli anni '70 + Vari live 1970-72 (qui)


Proseguiamo con Il Volo
Il Volo - Essere o non essere...(1975) (qui)
Black Blowing Flowers - Human Glow (1975) (qui)


Concludiamo con Alberto Radius solista
Radius (1972) (qui)
The Seventies Trilogy 1976-79 (qui) comprendente::
Che cosa sei (1976)
Carta straccia (1977)
America Good-Bye (1979)
Bonus CD - Jeans Concerto - Live RAI 2, 11.03.1979 (bootleg)
Gente di Dublino (1982) (qui)


Insomma, non è poca roba! La carriera solista anni '70 è completa. In questo post, come già ricordato, pubblicheremo l'intera discografia degli anni '80, comprendente ben 5 album (inclusi i due attribuiti ai Cantautores), ovvero:
Leggende (1981)
Gente di Dublino (1982 - nuovo post)
Elena e il gatto (1985)
Cantautores (1988)
Cantautores - La Terra siamo noi (1989)

Kaiwanna ci ha tenuto a fornire alcune precisazioni, che vi riporto qui di seguito:
"I primi quattro  sono usciti solo in vinile e ve li presento in versioni in altissima qualità curate dal mio amico collezionista e restauratore xelmavir (NDR - che ringraziamo di cuore per il magnifico lavoro svolto). Il quinto invece è uscito anche in CD, ma non è stato più ristampato dal 1989 e proviene dalla mia collezione. Gente di Dublino era stato già pubblicato sulla Stratosfera, ma qui viene riproposto in alta qualità e con le tracce divise". Tutto ciò detto iniziamo l'avventura musicale.


DISC 1
Alberto Radius - 1981 - Leggende (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01. L'alternativa
02. Vento leggero
03. Leggende
04. Gengis Khan
05. Hotel California

Lato B
06. Barbablù
07. Passare via
08. L'eredità
09. Rose
10. Sul fondo


MUSICISTI

Alberto Radius - chitarra, mandolino, voce
Carlo Penniis, Sergio Farina, Kelvin Bullen  - chitarra
Pino Nicolosi, Sante Palumbo, Alessandro Centofanti, Roberto Colombo - tastiere
Mark Harris - piano
Andrea Tosi, Mario Battaini - accordion
Dino D'Autorio, Stefano Cerri - basso
Gabriele Balducci, Marco Ferradini, Paola Orlandi, Lalla Francia, Mario Balducci, Silvio Pozzoli - cori
Mauro Spina, Flaviano Cuffari, Walter Calloni - batteria
Renato Mantegna - percussioni
Claudio Pascoli - sax tenore


Conclusa l'avventura della Formula Tre, nell'attesa della reunion degli anni '90 e  chiusa la produzione solista degli anni '70, gli anni '80, per Alberto Radius, saranno caratterizzati dalla realizzazione di 5 album in studio, tre come solista e due in veste di leader del super gruppo Cantautores. Nel 1981 la CGD pubblicò "Leggende", un album un po' incerto le cui 10 tracce si adagiano su un pop melodico e raffinato, ma un po' svogliato. Qualche barlume di vitalità lo si incontra in Gengis Khan Sul fondo.  Probabilmente una disco di transizione che teneva d'occhio i mutati gusti del pubblico all'ingresso del nuovo decennio. Le registrazioni si tennero nello Studio Radius dove Alberto si circondò di una vera e propria valanga di musicisti (tre chitarristi, due bassisti, due tastieristi, sei corsiti, tra i quali Marco Ferradini). Non un capolavoro, ma un album piacevole che si ascolta e si dimentica. 


DISC 2
Alberto Radius - 1982 - Gente di Dublino (vinyl, re-post)


TRACKLIST:

Lato A
01. Lombardia
02. Se il mare c'è
03. Non metteteci la bomba
04. Labirinto

Lato B
05. Olé
06. Centro campo
07. Pane amore e fantasia
08. Gente di Dublino
09. Paura di volare


FORMAZIONE

Alberto Radius - voce, chitarra, programmazione
Sante Palumbo - tastiera, pianoforte
Filippo Destrieri - tastiera
Stefano Pulga - tastiera, pianoforte
Pietro Pellegrini - programmazione
Paolo Donnarumma - basso
Alfredo Golino - batteria


L'anno seguente, sempre per l'etichetta CGD, fece la sua comparsa nei negozi di dischi "Gente di Dubino", di tutt'altro spessore rispetto alla prova precedente. Qui Alberto ritrova la sua verve e la sua grinta così come la sua chitarra si spende in numerosi assoli. Un disco ben curato e di grande intensità. La schiera dei musicisti accompagnatori si è assottigliata ma la qualità resta alta. Tra questi tre tastieristi di assoluta eccellenza quali Sante Palumbo, Filippo Destrieri e Stefano Pulga. 
Abbiamo ritenuto di postare nuovamente "Gente di Dublino" per offrirvi una migliore qualità di registrazione, come ci ha ricordata Kaiwanna in apertura. La recensione potrete invece rileggerla qui.


DISC 3
Alberto Radius - 1985 - Elena e il gatto (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01.Elena e il gatto - 2:58
02. Lucciola smarrita - 3:51
03. I mattini della vita - 3:40
04. Sha La La - 3:50
05. L'Africa è lontana - 4:03

Lato B
06. Donna - 4:17
07. A' faccia 'e Belzebù - 5:00
08. Reportage - 3:52
09. Lady O' - 4:25


MUSICISTI

Alberto Radius - voce, chitarra
Mauro Gazzola - tastiera
Lele Melotti - batteria
Stefano Previsti - tastiera


Siamo giunti alla metà degli anni '80 e Alberto Radius ci regala ancora un disco di buon livello, forse un po' disomogeneo, ma ben curato negli arrangiamenti (che sono di Stefano Previsti e dello stesso Radius). Anche i testi, se ci prestate attenzione, sono degni di nota. L'album venne pubblicato dall'etichetta Panarecord e, come quelli precedenti, non venne mai ristampato. PS - non ho trovato il nome del bassista (Who is?) 


DISC 4
Cantautores - 1988 - Cantautores


TRACKLIST:

Lato A
01. Un'avventura (Battisti, Mogol)
02. Davanti all'amore (Lanzetti, Previsti, Radius)
03. Il Tempo di morire (Battisti, Mogol)
04. C'era un ragazzo (che come me...) (Lusini, Migliacci)
05. Questo folle sentimento (Battisti, Mogol)

Lato B
06. Mi si spezza il cuore (Dallon, Rossi)
07. Musica maledetta (Lanzetti)
08. Che cosa sei (Avogadro, Radius)
09. La pelle nera (Nino Ferrer)
10. Vaffa (Luberti, Lusini)


MUSICISTI

Alberto Radius - chitarra, voce 
Mauro Lusini - voce
Bernardo Lanzetti -  voce
Angela Baggi - voce
Dino D'Autorio - basso
Flaviano Cuffari - batteria
 Stefano Previsti - tastiere
Mauro Gazzola - tastiere
Valerio Galavotti - sax e tastiere

Mauro Lusini nel 1966

L'esperimento "Cantautores" durò solo lo spazio di due anni e di altrettanti album in studio. Il primo eponimo venne pubblicato nel 1988 dalla Fonit Cetra. I Cantautores erano un super gruppo (moda iniziata negli anni '60 e mai interrotta) capitanato da Alberto Radius che, tra le fila, annoverava artisti quali Mauro Lusini, Bernardo Lanzetti, Stefano Previsti e molti altri, Nella tracklist ho indicato gli autori dei singoli brani. Come potrete notare ampio spazio viene offerto alle composizioni di Battisti-Mogol. Bello il ripescaggio di "C'era un ragazzo" cantata da Mario Lusini che, ricordiamolo, è stato l'autore del brano portato al successo da Gianni Morandi nel 1966. Per il resto la presenza della potente voce di Bernardo Lanzetti e "sigillo di garanzia". La seconda facciata si chiude con la ironica e scanzonata "Vaffa" (forse antesignana dei "vaffa day" di grillina memoria??).
La co-produzione dell'album venne affidata da Alberto a Ricky Gianco. Il disco contiene ben otto cover e due sole nuove composizioni ("Davanti all'amore" e "Vaffa"). Pura operazione nostalgia, ma ben riuscita. 


DISC 5
Cantautores - 1989 - La Terra siamo noi


TRACKLIST:

01. La Terra siamo noi
02. Non cambieremo mai
03. Pugni chiusi
04. Solo per te
05. Notte dello scorpione
06. C'è un fiume che va
07. Amore no Aids
08. Cinema
09. Impressioni di settembre
10. Di che colore è la pioggia?
11. La mia chitarra


E così siamo giunti al 1989 che segna la pubblicazione del secondo e ultimo lavoro dei nostri "Cantautores". Il disco, pubblicato anch'esso dalla Fonit Cetra, contiene ben 11 tracce di cui 3 sole cover ("Pugni chiusi", "Impressioni di settembre" e "La mia chitarra") e 8 inediti. Qui l'operazione nostalgia è meno evidente a favore di una nuova e fresca creatività che, purtroppo, non avrà seguito. Bernardo è grande come sempre a duettare con la chitarra di Alberto. Un gran bel disco del finire degli anni '80, periodo non certo tra i più luminosi per la musica italiana. Questo è l'unico album della produzione anni '80 di Radius ad essere stato ristampato in CD nel 1989. Purtroppo da ben 34 anni nessuna etichetta si è preoccupata di effettuare una seconda ristampa. Dommage. 

Bene, la prima parte della lunga cavalcata con le produzioni discografiche di Alberto Radius si conclude qui,  Giusto il tempo fisiologico per realizzare il prossimo post e ci rivedremo su queste pagine. Intanto buon ascolto. Il materiale non manca, Un grazie finale all'amico Kaiwanna per il prezioso contributo.


LINK Leggende (1981)
LINK Gente di Dublino (1982)
LINK Elena e il gatto (1985)
LINK Cantautores (1988)
LINK La Terra siamo noi (1989)

Post by George - Music by Kaiwanna