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lunedì 20 febbraio 2023

In Memory of Alberto Radius - Part 1 (superpost by George & Kaiwanna)


PREFAZIONE
Si aprono con questo superpost le "celebrazioni" per la scomparsa di Alberto Radius. Di questo luttuoso evento hanno parlato praticamente tutti i media, inclusi passaggi sulle principali reti televisive. E' stata ripercorsa a lungo l'epopea della Formula Tre (qualche raro cenno a IL Volo) e alla sua lunga carriera solista nonché come ospite-collaboratore in decine di dischi di altri musicisti. Gli amici della Stratosfera ben conoscono le vicende musicali di Alberto e quindi non occuperò spazio inutile per ripercorrerle. I neofiti potranno accomodarsi su wikipedia ricca come sempre di informazioni. 
Come avete notato nel titolo del post siamo alla "Part 1". Proprio così, per rendere il giusto riconoscimento al musicista e compositore scomparso il 16 febbraio e per dare spazio ai numerosi contributo pervenuti in questi giorni da parte di numerosi amici e collaboratori della Strato, il tributo a Radius sarà articolato in 3 parti: la prima comprende l'intera discografia solista anni '80 (grazie alla collaborazione di Kaiwanna), la seconda includerà altri album di Radius solista degli anni a seguire (grazie alla collaborazione di Osel) e, infine, la terza parte sarà dedicata alla Formula Tre (grazie ai contributi di Frank-One e ancora di Osel). Io cercherà di assemblare il tutto in modo organico. Insomma, per farla breve, si tratta di un super lavoro di gruppo a otto mani che, spero, dia i suoi frutti e renda felici gli estimatori di Alberto. 


Ringrazio doverosamente gli amici sopra citati che hanno reso possibile la creazione di questi post. In chiusura di premessa vorrei ricordare quanto già pubblicato in passato su questo blog con Alberto Radius protagonista, sia con La Formula Tre che come solista (compilation e partecipazioni ai dischi di latri artisti esclusi). Magari a qualcuno potrebbe essere sfuggito qualche post. Alcuni link, specie quelli più vecchiotti, ahimé non sono più attivi. 

Iniziamo con la Formula Tre
Formula Tre - Sognando e risognando (1972) (qui)
Formula Tre - Live Rai TV 1990 (bootleg)
Formula Tre - Live Palais di Saint-Vincent (AO), 01.06.2013 (bootleg - una mia registrazione)
entrambi qui
Formula Tre - Singoli anni '70 + Vari live 1970-72 (qui)


Proseguiamo con Il Volo
Il Volo - Essere o non essere...(1975) (qui)
Black Blowing Flowers - Human Glow (1975) (qui)


Concludiamo con Alberto Radius solista
Radius (1972) (qui)
The Seventies Trilogy 1976-79 (qui) comprendente::
Che cosa sei (1976)
Carta straccia (1977)
America Good-Bye (1979)
Bonus CD - Jeans Concerto - Live RAI 2, 11.03.1979 (bootleg)
Gente di Dublino (1982) (qui)


Insomma, non è poca roba! La carriera solista anni '70 è completa. In questo post, come già ricordato, pubblicheremo l'intera discografia degli anni '80, comprendente ben 5 album (inclusi i due attribuiti ai Cantautores), ovvero:
Leggende (1981)
Gente di Dublino (1982 - nuovo post)
Elena e il gatto (1985)
Cantautores (1988)
Cantautores - La Terra siamo noi (1989)

Kaiwanna ci ha tenuto a fornire alcune precisazioni, che vi riporto qui di seguito:
"I primi quattro  sono usciti solo in vinile e ve li presento in versioni in altissima qualità curate dal mio amico collezionista e restauratore xelmavir (NDR - che ringraziamo di cuore per il magnifico lavoro svolto). Il quinto invece è uscito anche in CD, ma non è stato più ristampato dal 1989 e proviene dalla mia collezione. Gente di Dublino era stato già pubblicato sulla Stratosfera, ma qui viene riproposto in alta qualità e con le tracce divise". Tutto ciò detto iniziamo l'avventura musicale.


DISC 1
Alberto Radius - 1981 - Leggende (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01. L'alternativa
02. Vento leggero
03. Leggende
04. Gengis Khan
05. Hotel California

Lato B
06. Barbablù
07. Passare via
08. L'eredità
09. Rose
10. Sul fondo


MUSICISTI

Alberto Radius - chitarra, mandolino, voce
Carlo Penniis, Sergio Farina, Kelvin Bullen  - chitarra
Pino Nicolosi, Sante Palumbo, Alessandro Centofanti, Roberto Colombo - tastiere
Mark Harris - piano
Andrea Tosi, Mario Battaini - accordion
Dino D'Autorio, Stefano Cerri - basso
Gabriele Balducci, Marco Ferradini, Paola Orlandi, Lalla Francia, Mario Balducci, Silvio Pozzoli - cori
Mauro Spina, Flaviano Cuffari, Walter Calloni - batteria
Renato Mantegna - percussioni
Claudio Pascoli - sax tenore


Conclusa l'avventura della Formula Tre, nell'attesa della reunion degli anni '90 e  chiusa la produzione solista degli anni '70, gli anni '80, per Alberto Radius, saranno caratterizzati dalla realizzazione di 5 album in studio, tre come solista e due in veste di leader del super gruppo Cantautores. Nel 1981 la CGD pubblicò "Leggende", un album un po' incerto le cui 10 tracce si adagiano su un pop melodico e raffinato, ma un po' svogliato. Qualche barlume di vitalità lo si incontra in Gengis Khan Sul fondo.  Probabilmente una disco di transizione che teneva d'occhio i mutati gusti del pubblico all'ingresso del nuovo decennio. Le registrazioni si tennero nello Studio Radius dove Alberto si circondò di una vera e propria valanga di musicisti (tre chitarristi, due bassisti, due tastieristi, sei corsiti, tra i quali Marco Ferradini). Non un capolavoro, ma un album piacevole che si ascolta e si dimentica. 


DISC 2
Alberto Radius - 1982 - Gente di Dublino (vinyl, re-post)


TRACKLIST:

Lato A
01. Lombardia
02. Se il mare c'è
03. Non metteteci la bomba
04. Labirinto

Lato B
05. Olé
06. Centro campo
07. Pane amore e fantasia
08. Gente di Dublino
09. Paura di volare


FORMAZIONE

Alberto Radius - voce, chitarra, programmazione
Sante Palumbo - tastiera, pianoforte
Filippo Destrieri - tastiera
Stefano Pulga - tastiera, pianoforte
Pietro Pellegrini - programmazione
Paolo Donnarumma - basso
Alfredo Golino - batteria


L'anno seguente, sempre per l'etichetta CGD, fece la sua comparsa nei negozi di dischi "Gente di Dubino", di tutt'altro spessore rispetto alla prova precedente. Qui Alberto ritrova la sua verve e la sua grinta così come la sua chitarra si spende in numerosi assoli. Un disco ben curato e di grande intensità. La schiera dei musicisti accompagnatori si è assottigliata ma la qualità resta alta. Tra questi tre tastieristi di assoluta eccellenza quali Sante Palumbo, Filippo Destrieri e Stefano Pulga. 
Abbiamo ritenuto di postare nuovamente "Gente di Dublino" per offrirvi una migliore qualità di registrazione, come ci ha ricordata Kaiwanna in apertura. La recensione potrete invece rileggerla qui.


DISC 3
Alberto Radius - 1985 - Elena e il gatto (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01.Elena e il gatto - 2:58
02. Lucciola smarrita - 3:51
03. I mattini della vita - 3:40
04. Sha La La - 3:50
05. L'Africa è lontana - 4:03

Lato B
06. Donna - 4:17
07. A' faccia 'e Belzebù - 5:00
08. Reportage - 3:52
09. Lady O' - 4:25


MUSICISTI

Alberto Radius - voce, chitarra
Mauro Gazzola - tastiera
Lele Melotti - batteria
Stefano Previsti - tastiera


Siamo giunti alla metà degli anni '80 e Alberto Radius ci regala ancora un disco di buon livello, forse un po' disomogeneo, ma ben curato negli arrangiamenti (che sono di Stefano Previsti e dello stesso Radius). Anche i testi, se ci prestate attenzione, sono degni di nota. L'album venne pubblicato dall'etichetta Panarecord e, come quelli precedenti, non venne mai ristampato. PS - non ho trovato il nome del bassista (Who is?) 


DISC 4
Cantautores - 1988 - Cantautores


TRACKLIST:

Lato A
01. Un'avventura (Battisti, Mogol)
02. Davanti all'amore (Lanzetti, Previsti, Radius)
03. Il Tempo di morire (Battisti, Mogol)
04. C'era un ragazzo (che come me...) (Lusini, Migliacci)
05. Questo folle sentimento (Battisti, Mogol)

Lato B
06. Mi si spezza il cuore (Dallon, Rossi)
07. Musica maledetta (Lanzetti)
08. Che cosa sei (Avogadro, Radius)
09. La pelle nera (Nino Ferrer)
10. Vaffa (Luberti, Lusini)


MUSICISTI

Alberto Radius - chitarra, voce 
Mauro Lusini - voce
Bernardo Lanzetti -  voce
Angela Baggi - voce
Dino D'Autorio - basso
Flaviano Cuffari - batteria
 Stefano Previsti - tastiere
Mauro Gazzola - tastiere
Valerio Galavotti - sax e tastiere

Mauro Lusini nel 1966

L'esperimento "Cantautores" durò solo lo spazio di due anni e di altrettanti album in studio. Il primo eponimo venne pubblicato nel 1988 dalla Fonit Cetra. I Cantautores erano un super gruppo (moda iniziata negli anni '60 e mai interrotta) capitanato da Alberto Radius che, tra le fila, annoverava artisti quali Mauro Lusini, Bernardo Lanzetti, Stefano Previsti e molti altri, Nella tracklist ho indicato gli autori dei singoli brani. Come potrete notare ampio spazio viene offerto alle composizioni di Battisti-Mogol. Bello il ripescaggio di "C'era un ragazzo" cantata da Mario Lusini che, ricordiamolo, è stato l'autore del brano portato al successo da Gianni Morandi nel 1966. Per il resto la presenza della potente voce di Bernardo Lanzetti e "sigillo di garanzia". La seconda facciata si chiude con la ironica e scanzonata "Vaffa" (forse antesignana dei "vaffa day" di grillina memoria??).
La co-produzione dell'album venne affidata da Alberto a Ricky Gianco. Il disco contiene ben otto cover e due sole nuove composizioni ("Davanti all'amore" e "Vaffa"). Pura operazione nostalgia, ma ben riuscita. 


DISC 5
Cantautores - 1989 - La Terra siamo noi


TRACKLIST:

01. La Terra siamo noi
02. Non cambieremo mai
03. Pugni chiusi
04. Solo per te
05. Notte dello scorpione
06. C'è un fiume che va
07. Amore no Aids
08. Cinema
09. Impressioni di settembre
10. Di che colore è la pioggia?
11. La mia chitarra


E così siamo giunti al 1989 che segna la pubblicazione del secondo e ultimo lavoro dei nostri "Cantautores". Il disco, pubblicato anch'esso dalla Fonit Cetra, contiene ben 11 tracce di cui 3 sole cover ("Pugni chiusi", "Impressioni di settembre" e "La mia chitarra") e 8 inediti. Qui l'operazione nostalgia è meno evidente a favore di una nuova e fresca creatività che, purtroppo, non avrà seguito. Bernardo è grande come sempre a duettare con la chitarra di Alberto. Un gran bel disco del finire degli anni '80, periodo non certo tra i più luminosi per la musica italiana. Questo è l'unico album della produzione anni '80 di Radius ad essere stato ristampato in CD nel 1989. Purtroppo da ben 34 anni nessuna etichetta si è preoccupata di effettuare una seconda ristampa. Dommage. 

Bene, la prima parte della lunga cavalcata con le produzioni discografiche di Alberto Radius si conclude qui,  Giusto il tempo fisiologico per realizzare il prossimo post e ci rivedremo su queste pagine. Intanto buon ascolto. Il materiale non manca, Un grazie finale all'amico Kaiwanna per il prezioso contributo.


LINK Leggende (1981)
LINK Gente di Dublino (1982)
LINK Elena e il gatto (1985)
LINK Cantautores (1988)
LINK La Terra siamo noi (1989)

Post by George - Music by Kaiwanna

martedì 10 gennaio 2023

Le Orme con la straordinaria partecipazione de La Storia New Trolls - Live Prognight 2013 (official bootleg)

 

TRACKLIST:

01 Verso Sud - 3:31
02. Era inverno - 4:53
02. Felona & Sorona (cutdown version - lyrics by Peter Hammill) - 20:56
a) In Between
b) Felona
c) The Maker (instrumental)
d) Rerturn To Naught
04. La Storia New Trolls & Le Orme (medley) - 19:23
a) Adagio
b) Gioco di bimba
c) Una miniera
d) Sguardo verso il cielo


LE ORME - FORMAZIONE:

Michi Dei Rossi - batteria
Michele Bon - tastiere, guitar simulator, voce
Fabio Trentini - voce, basso, bass pèdals, chitarra acustica


LA STORIA NEW TROLLS - FORMAZIONE:

Vittorio De Scalzi - voce, tastiere, chitarra e flauto
Nico Di Palo - voce, tastiere
con
Andrea Maddalone - chitarra e voce
Francesco Bellia - basso e voce
Giorgio Bellia - batteria e voce


Torniamo nei più classici ambiti della Stratosfera, quelli legati al prog, e lo facciamo con un CD particolarmente raro che appare solo in alcune discografie del gruppo veneto (ad es. Discogs). Questo "official bootleg", autoprodotto, non venne commercializzato e fu messo in vendita nel 2013 esclusivamente attraverso il sito ufficiale de Le Orme. Ancora una volta mi corre l'obbligo di ringraziare il mitico Frank-One per questo splendido regalo di inizio anno. Alcuni siti, tra cui "True Metal" (qui) hanno dedicato ampi spazi a questo originale tour del 2013, chiamato "Prognight", che ha portato alla collaborazione di due storiche band del progressive italiano, ovvero Le Orme e i New Trolls (qui nella versione La Storia NT). Il tour si snodò in tutta la penisola, toccando numerose località. Le 4 tracce racchiuse nel CD, che rappresentano solo una estrema sintesi della lunga scaletta proposta nel corso dei concerti, vennero registrate il 26 gennaio a Pordenone, il 2 febbraio a Savona, l'8 febbraio a San Benedetto del Tronto e il 9 febbraio a Potenza. Le note di copertina ci informano che le prime tre tracce sono "registrazioni multitraccia", mentre la track 4 è una registrazione stereo in presa diretta. 


Soprattutto i New Trolls proposero una sequenza di brani tra i più rappresentativi del loro lungo repertorio. Solitamente questa era la tracklist: Una notte sul Monte Calvo - Quelli come noi - Visioni - La prima goccia bagna il viso - Il treno - Concerto Grosso, 1° tempo (Allegro) - Concerto Grosso 4° tempo (Shadows, con tanto di improvvisazioni strumentali) - Concerto Grosso n. 2, 1° tempo (Vivace) - Concerto Grosso The Seven Seasons (Baroque and Roll) - Quiet Seas - Le Roi Soleil. Anche Le Orme, abitualmente, oltre ai brani presenti sul CD, includevano La porta chiusa e Cemento armato. Questo bootleg ufficiale racchiude una bella versione sintetica della suite "Felona & Sorona", nella versione inglese con testi dell'ex VDGG, Peter Hammill. 



La sezione che brilla per originalità è quella conclusiva. Nel corso dei tour, durante i bis, i componenti dei due gruppi salivano insieme sul palco, eseguendo i loro brani più noti. Nel medley finale (traccia 4, della durata di circa 20 minuti) possiamo ascoltare nell'ordine:
a) Adagio dal Concerto Grosso, con il pianoforte di Vittorio De Scalzi e le voci di Vittorio e Nico. Nel finale grandi assoli di chitarra da parte di Andrea Maddalone e Michele Bon, col suo guitar simulator.
b) Gioco di bimba, col flauto di Vittorio De Scalzi e le due voci di Vittorio e Fabio Trentini.
c) Una miniera, con Vittorio al canto e alla chitarra acustica, Nico ai vocalizzi e Trentini ai cori insieme a Vittorio.
d) Sguardo verso il cielo, dove le tastiere di Michele Bon duettano col flauto di Vittorio. Una bella nuova verniciata per questo storico brano. 
Siamo alla fine: le immagini di questo post, relative al tour "Prognight 2013" le ho tratte dal sito "Globus Magazine" che ha pubblicato un'ottima recensione del concerto al Teatro Odeon di Catania. Vi rimando qui per la lettura dell'articolo. 
Ringrazio ancora una volta Frank-One per la condivisione dei file che, oltretutto, ci ha dato la possibilità di ricordare ancora una volta il grande Vittorio De Scalzi., A voi tutto buon ascolto.





Post by George - Music by Frank-One

sabato 29 ottobre 2022

Piazza delle Erbe - 1977 - Saltaranocchio (vinyl)

 

TRACKLIST:

91. Un tempo lontano (Bellani) - 4:13
02. Saltaranocchio fammi divertire! (Mori) - 1:33
03. La fiaba (Diliberto - Mori) - 8:53
04. Una festa ci sarà (Mori) - 2:11
05. Scimmioni incatenati!?! (Bellani - Diliberto - Mori) - 5:03
06. Fiabe (Bettinelli) - 2:37
07. Presagi (Diliberto - Mori) - 6:34
08. La festa (Mori) - 1:17
09. Manca poco alla mezzanotte (Bettinelli) - 2:23
10. L'arte del buffone (Bellani) - 4:04
11. La vendetta (Diliberto - Mori) - 5:15


FORMAZIONE:

Michele Diliberto - voce, flauto, sassofono
Andrea Bellani - voce, chitarra
Bruno Mori - voce, basso, mandolino
Flavio Arpini - voce, tastiere, violoncello
Giorgio Bettinelli - voce
Roberto De Giuseppe - voce
Stefano Erfini - percussioni, chitarra
Lucio Fabbri - voce, violino, tastiere
Lisi Gallini - voce
Mario Petrò - batteria, percussioni


Questo album è rimasto relegato nella mia collezione di vinili per anni. Mi sono ricordato della sua esistenza grazie all'amico Osel che qualche giorno fa mi ha inviato i file, rippati direttamente dal vinile. Dopo averlo riascoltato ho capito perché è rimasto confinato nel "dimenticatoio" e non è stato (almeno fino ad oggi) oggetto di pubblicazione sulla Stratosfera. Si tratta di un album decisamente bruttino, piuttosto noioso, che non ha molto a che vedere col progressive degli anni '70 (è stato definito folk-prog), con l'unico merito di avere ospitato tra le sue fila il violinista Lucio Fabbri. Augusto Croce è stato più generoso e sulla sua bible "Italian Prog" così riporta "L'album si basa su una novella di Edgar Allan Poe, ed è un lavoro piuttosto discontinuo con lunghe parti vocali (ben 8 dei 10 componenti del gruppo cantano) e musicalmente ispirato da melodie folk e medievali. Un album non molto convincente, che è stato la loro unica prova discografica". E così è. Questo unico LP dei Piazza delle Erbe venne pubblicato nel 1977 dall'etichetta indipendente Intingo di Ricky Gianco e mai più ristampato, né in vinile né tantomeno in CD. Cosa abbastanza strana, visto che quasi tutta la produzione discografica prog italiana degli anni '70 è stata oggetto di ristampa (anche con qualche interessante bonus track). Il disco è di non facile reperibilità e anche il mercato dell'usato è piuttosto avaro, L'ho visto in vendita a 259 euro. Cifra del tutto ragguardevole. Non vi sono immagini del gruppo, pertanto mi sono ingegnato a postare quello che ho trovato (evitando però la celebre Piazza delle Erbe di Verona). 

Edgar Allan Poe

Per tornare al nostro gruppo, ricordo che si formò a Cremona nel 1971. Nel 1973 alcuni componenti scrissero la colonna sonora per uno spettacolo del Teatro Zero di Crema, "Saltaranocchio", ispirato, come già evidenziato, ad un racconto di Edgar Allan Poe. Seguì la loro partecipazione, nello stesso anno, al III Festival di Musica d'avanguardia e di nuove tendenze, che si svolse a Napoli dal 7 al 10 giugno 1973 presso la Mostra d'Oltremare. Nel 1976 prepararono un'ulteriore colonna sonora per un nuovo spettacolo teatrale basato su "La tragica storia del Dottor Faust" di Christopher Marlowe, e l'anno successivo pubblicarono il loro unico 33 giri. il concept album "Saltaranocchio" (ovvero la colonna sonora di quattro anni prima), prodotto da Lucio Fabbri. Vi invito, infine, a leggere l'ottima recensione sul sito "John's Classic Rock" che troverete qui. Buon ascolto e ci risentiamo nei commenti, se volete. Sono curioso di conoscere il vostro parere al riguardo.

Giorgio Bettinelli


Post by George - Music by Osel

giovedì 13 ottobre 2022

Consorzio Acqua Potabile (C.A.P.) - Il Teatro delle Ombre (vinyl version 2015) + Da Odisseo a Katayama Gorobei (per Asylah- El Hedei) (CD Limited Edition 2008)

 

TRACKLIST

Lato A
01. Vivendo un giorno solo di niente >
02 Robin delle Stelle
03. Soli sull'Olimpo (parte I)

Lato B
04. Soli sull'Olimpo (parte II)
05. Adagio Magrebino (previously unreleased track)


FORMAZIONE

Bass – Luigi "Gigi" Secco
Drums – Maurizio "Mux" Mussolin
Electric guitar, acoustic guitar – Enrico "Chicco" Mercandino*, Massimo Gorlezza
Keyboards – Giovanni Dibiase
Keyboards [Vintage], electronic wind instrument [MIDI Wind] – Maurizio Venegoni
Lead vocals – Maurizio Mercandino
Recorder, backing vocals – Silvia Carpo


Ritorna in scena il Consorzio Acqua Potabile, meglio conosciuto come C.A.P., uno tra i migliori gruppi di rock progressivo italiano, ancora oggi attivo ma con radici che affondano nei lontani anni '70. Molti di voi ricorderanno senz'altro il loro album di esordio, quel "Sala Borsa Live '77", pubblicato solo nel 1993, ma registrato da vivo a Novara ben 16 anni prima. Lo ritroverete qui, insieme ad un bootleg, con link ancora attivi. Il gruppo ha una storia ancora più antica, risalente al 1973, quando tenne i primi concerti a Rimini. Ed è così che per celebrare 40 anni di onorata carriera, il CAP ha pubblicato "Il Teatro delle Ombre" - sottotitolo "Quarant'anni controluce", in versione singolo LP, in vinile 180 grammi, e nel più pretenzioso cofanetto composto da ben 4 CD più un booklet di 200 pagine. Il boxset venne pubblicato nel 2014, il vinile nel 2015, entrambi ad opera dell'etichetta '70- Do Not Forget Them". 


Ho scelto il disco per la ovvia ragione che è più snello e contiene solo le  nuove registrazioni di alcuni successi del passato. Il cofanetto propone invece tantissimo materiale raro, mai pubblicato fino ad ora, inclusi molti brani live tra cui "Il cavaliere mascherato" risalente niente meno che al 1973 e facente parte dell'opera rock "Gerbrand" rimasta inedita. Il vinile presenta però una piccola ma significativa differenza, rispetto al monumentale boxset: contiene un brano inedito (o quasi, poi vi spiegherò le ragioni) dal titolo "Adagio Magrebino", posto in chiusura del lato B, che non è stato inserito nel cofanetto. Le nuove registrazioni, realizzate da una line-up che nel corso del tempo è mutata completamente, sono state effettuate dal vivo al "Maestro di Casa Studios" a Lessona, in provincia di Biella, tra il 2011 e il 2012. 


I brani contenuti nel disco provengono da album storici: Vivendo un giorno solo di niente appariva originalmente su "Nei gorghi del tempo" del 1993, primo album in studio della band; Robin delle Stelle (che viene proposta senza soluzione di continuità rispetto al brano precedente) dall'omonimo album del 1998; Soli sull'Olimpo, qui divisa in due parti, tra le due facciate del disco, per ragioni di lunghezza, proviene anch'essa da "Robin delle Stelle". Si chiude con Adagio Magrebino, indicato come inedito, ma in realtà già apparso sul disco "Da Odisseo a Katayama Gorobei" del 2008. Ricordo che questo vinile è stato pubblicato anche in versione "orange", in edizione limitata.

Consorzio Acqua Potabile - 2008
Da Odisseo a Katayama Gorobei (per Asilah-El Hedei)


TRACKLIST:

01. Sulle ali del sogno
02. Adagio Magrebino
03. Alla corte degli eroi: 1550 periodo Sengoku


Si tratta di un album di difficile reperibilità, stampato in tiratura limitata a sole 200 copie, pubblicato in Giappone per il locale fan club. Il CD contiene due lunghe suite: Sulle ali del sogno della durata di oltre 28 minuti e Alla corte degli eroi di 27 minuti. Il terzo brano è Adagio Magrebino, che finirà sull'antologia "Il Teatro delle Ombre", versione vinile, del 2015. Le suite sono semplicemente meravigliose: la summa del vero e grande prog anni '70. Ascoltatele e mi direte. 
E' tutto. Buon ascolto.


LINK Il Teatro delle Ombre 
LINK Da Odisseo a Katayama Gorobei

Post by George

lunedì 30 maggio 2022

Genarcobaleno - 1979 - La tua storia (musicassetta)


TRACKLIST:

01. Albero della vita: idoli, apatia, violenza, la vita 
02. Una lacrima 
03. Samba 
04. Il gabbiano 
05. Sono un verme 
06. Preludio in La minore
07. La tua storia 
08. H100 
09. E' meraviglioso 
10. Il buon ladrone


FORMAZIONE:

Giampiero Avruscio (chitarra, voce)
Mario Serico (chitarra, voce)
Roberto Benetti (flauto, voce)
Gianfelice Vaccher (sax)
Cesare Borin (tastiere)
Lorenzo Cazzador (tastiere)
Paolo Serico (basso, voce)
Francesco Barin (batteria, voce)


Gen Fuoco, Gen Rosso, Gen Verde, Gen Arcobaleno, Gen Stella. Ne ho forse dimenticato qualcuno? Probabilmente sì, ma non importa. Sotto il marchio/movimento GEN, sorto negli anni '60, che significa Generazione Nuova, trovano casa questi gruppi ispirati al mondo cattolico. Musicalmente nasce con loro il cosiddetto "catto prog". La maggior parte di essi opera per la casa discografica "Città Nuova" che pubblica anche un mensile di cultura e informazione. Vista l'evoluzione degli strumenti di comunicazione Città Nuova ha anche un suo sito web. Al di là di questo breve inquadramento, ricordo che i Gen Fuoco sono già stati ospitati sulle pagine della Stratosfera. Gli altri mancano all'appello, ma presto ci occuperemo di loro. Gen Rosso e Gen Verde, in particolare, hanno alle spalle una lunga e corposa discografia. Per sapere qualcosa di più sui Genarcobaleno (si scrive così) sono andato a rileggermi su "Italian Prog" quanto scrisse a suo tempo Augusto Croce:
 "Uno dei tanti gruppi nati nell'ambito del movimento cattolico Gen, i Genarcobaleno (o Gen Arcobaleno) si formarono a Trento nel 1967 e, attraverso numerosi cambi di formazione, sono arrivati fino ai giorni nostri. La formazione riportata è quella dell'album "La tua storia" uscito solo su cassetta autoprodotta nel 1979 e venduto in circa 1.000 copie nei loro concerti. Accanto a brani cantati meno convincenti ci sono alcuni eccellenti strumentali in puro stile progressive, come "Albero della vita", lunga 10 minuti, "Preludio in La minore" e "H100". Il gruppo suonò molto dal vivo soprattutto nel Trentino e nel Veneto, e l'organico si rinnovò completamente alla metà degli anni Ottanta con l'ingresso di nuovi e più giovani musicisti, fino ad arrivare al ventunesimo secolo con una formazione di tredici elementi che ha prodotto nel tempo vari altri lavori. Quattro brani da "La tua storia" sono stati ristampati in un EP 7" pubblicato in tiratura limitata dalla Cosmorecord nel 2020 e accompagnato da un CD che contiene gli stessi quattro insieme ad altri due brani".
Il CD citato da Augusto si intitola "Il gabbiano". Purtroppo non possiamo postarlo, tranne che qualche componente del gruppo ci autorizzi. Per tornare a questa rara MC, vorrei ricordare che i contenuti sono stati pubblicati su Youtube, in particolare sul canale Galaxy (è tra i siti segnalati dalla Stratosfera) che vi invito a visitare, perché raccoglie molte altre meraviglie e curiosità. 


A completamento di quanto scritto finora, vi riporto un articolo - molto interessante, anche perché ci fa scoprire alcune produzioni teatrali e musicali non indicate nelle discografie ufficiali - intitolato "Sul “binario del GenArcobaleno", realizzato da Caterina Ruggiu il 10 maggio 2005 e pubblicato dal sopracitato mensile on line "Città Nuova".


"Costa, Castagnole, Bergantino, Dont di Zoldo. Ma anche Mestre, Venezia, Padova, Trento… Così, passo dopo passo (è il ritornello di una loro canzone nota anche oltre i confini del Triveneto dove è nata), hanno attraversato in lungo ed in largo le sale e le piazze di borghi e città delle Tre Venezie. Non sono grandi teatri, quelli in cui danno appuntamento ai loro coetanei. Ma a loro non interessa solo il numero degli spettatori. Importa invece stabilire un rapporto vero di amicizia, di conoscenza reciproca, impegnarsi insieme alla costruzione di un mondo più unito ed in pace. Sono il Genarcobaleno, un complesso musicale giovanile sorto alla fine degli anni Sessanta. Proprio in quegli anni – gli anni della contestazione studentesca – Chiara Lubich aveva dato il via al settore giovanile dei Focolari (i gen, la Generazione nuova). Sulla scia del Gen Rosso e del Gen Verde, nati nella cittadella di Loppiano, sorsero un po’ dappertutto vari complessi musicali giovanili, composti in genere da musicisti non professionisti. Il Gen Sole di Napoli, il siciliano Gen Stella, il Gen Alleluia di Roma (solo per citarne alcuni) hanno fatto, a loro modo, epoca nella storia di tanti giovani, dando vita ad un’originale cultura musicale che meriterebbe forse di essere approfondita. A loro si deve il repertorio di canzoni e musiche di ispirazione gen. Alcune di queste canzoni hanno avuto una straordinaria fortuna e diffusione, che è andata ben oltre i confini locali in cui erano nate. Cosi è stato del complesso Genarcobaleno, nato a Trento nel lontano 1967. Diego Goller di Trento e Roberto Lago di Bolzano – i due capostipiti – narrano ancora con piacere che il gruppo era formato da tre ragazzi che andavano ad animare incontri, gruppi, assemblee varie . Negli anni successivi, il gruppo si arricchisce di nuovi elementi, che portano competenze ed idee nuove. Tanto che, a fine anni Settanta, esce "La tua storia"…, la loro prima fatica discografica. Si legge nella dedica all’interno della copertina: È la storia di ciascuno di noi. Ti dedichiamo questi brani con la speranza che ti aiutino a pensare che anche nei momenti più duri vale sempre la pena di amare. Gli spettacoli si susseguono, in Trentino, nel padovano, nel vicentino. A metà anni Ottanta avviene il secondo cambio generazionale. Una decina di giovani elaborano le musiche ed i testi di "E la strada si apre", questa volta un vero e proprio musical che riscopre i valori alti, nella città tecnologica. Le voci sono accordate da Carlo Bertoni che studia canto lirico. Le scenografie e le coreografie da Maffino Maghenzani, lombardo ma residente a Trento, vera fucina di idee. È un successo: decine di concerti nelle piazze e negli stadi di tutto il Triveneto. 


Migliaia i giovani incontrati. Vengono invitati pure in Sicilia, dove intervengono ad un meeting di giovani. La formazione, insomma, funziona. Il gruppo ha il giusto tiro. Le voci sono ben amalgamate. Si pensa a un inedito: uno spettacolo su Maria. Affascina questa figura di donna speciale. Nasce "Trasparenz", raccolta di canzoni sulla Madre di Gesù, che il Genarcobaleno porta in tournée, costatando con sorpresa che, quanto piaceva la carica esplosiva di E la strada si apre, altrettanto affascina il raccoglimento, il clima particolare di Trasparenza. L’ultima apparizione di questa formazione fu al Genfest ’90, il convegno mondiale dei giovani dei Focolari che ha luogo ogni cinque anni. Toccò a loro accogliere con una canzone Giovanni Paolo II, giunto al Palaeur per incontrare i giovani del movimento. In quell’anno così ricco di eventi imprevisti, per la prima volta, anche i giovani provenienti dai paesi dell’Est ebbero modo d’incontrare il papa, liberamente poterono sventolare le loro bandiere, fermarsi senza timore a conversare con gli altri giovani. Fu un’esperienza straordinaria, che avrebbe segnato in profondità la vita di queste generazioni. 


Non a caso, la parola libertà risuona tanto di frequente nel repertorio del Genarcobaleno. Il titolo stesso del loro ultimo cd, "Binario 1", evoca l’appuntamento dato, il solco tracciato (senza binario il treno non va). Ma, allo stesso tempo, consente di percorrere, se lo si vuole, insieme un tratto di strada, di continuare a camminare, a vivere. Perché – come dire? – per noi del complesso non si tratta solo di una raccolta di canzoni. Esso rappresenta un po’ la nostra storia, che non è incominciata con noi, e che con noi non si fermerà . Così Massimo, voce del gruppo, impiegato in un’azienda. Sono esperienze – prosegue – che abbiamo vissuto. Canzoni che danno voce a tante vite che si sono intrecciate con le nostre. Strano modo davvero di comporre una canzone. Dove molto spesso non si sa chi è l’autore, ma dove tanti hanno offerto il contributo di una nota, una parola, un timbro, per raggiungere il risultato finale. Bisognerà aspettare il ’98 per vedere il Genarcobaleno edizione Duemila. Attualmente la formazione è composta da tredici ragazzi che, quanto a carica, non hanno nulla da invidiare ai loro padri del ’67. Il motore – dicono – è come allora l’amore evangelico e la speranza di un mondo migliore, che si fa vita ogni giorno. Sicché, dopo trent’anni, questo complesso di ventenni continua ancora a portare su e giù per i monti e le valli del Triveneto l’anelito di libertà, di pace, di unità per il quale è iniziato nel lontano 1967, quando loro non erano ancora nati".

E' tutto, cari amici. Vi lascio con il mio consueto buon ascolto.
Ci risentiamo dopo il 7 giugno, almeno per quanto mi riguarda. Ciaone


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Post by George