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domenica 23 febbraio 2025

Le Vite Parallele - Dimensioni Solari (2010 - registrazioni del 1969-1970)


TRACKLIST:

01. Strega d'Aprile
02. Il Buco nel muro
03. Sui Balzi Rossi
04. Per Mike McCoy
05. In questa selva
06. Croce pesante
07. Per Deola
08. I Dabi Lama Linde
09. La vecchia e la storia
10. Scimmie nude
11. Calci in faccia
12. Di Erika
13. Le mele d'oro


Non è cosa rara la scoperta di qualche vecchia registrazione rimasta nel cassetto per decenni. Questa volta è il turno delle Vite Parallele, gruppo assolutamente sconosciuto fino al 2010 quando la AMS Records pubblicò questo CD. Per presentarli mi sono affidato a due fonti, entrambe autorevoli. la prima è quella del nostro amico e guru Augusto Croce, la seconda è la stessa etichetta AMS.
Iniziamo da Augusto e da "Italian Prog".

"Un gruppo torinese che realizzò all'epoca solo un 45 giri uscito per promuovere tre candidati della Democrazia Cristiana alle elezioni comunali del giugno 1970. Il genere era un folk rock con molti riferimenti "sixties". Insieme ai due brani del singolo, risalenti al 1969, il trio ne registrò molti altri e otto di questi compaiono nel CD "Dimensioni solari" pubblicato nel 2010. Lo stesso CD contiene altri cinque brani del 1970 registrati per un demo con formazione a cinque comprendente Maolucci e Fiori insieme a Giorgio Bianco (armonica), Mario Sala (chitarra) e Beppo Laudano (percussioni).
Tutti i brani del CD provengono da acetati e la qualità non perfetta delle registrazioni, oltre alla mancanza di produzione, rendono questo disco una testimonianza piuttosto acerba della transizione tra le sonorità beat e il primo progressive. Enzo Maolucci ha poi proseguito la propria attività in campo musicale con una produzione di diversi LP e singoli a partire dal 1976. Un altro gruppo di nome Le Vite Parallele, che realizzò un 45 giri, Ingenuità/Ciao Amor‎e (M.E.C. MC4003) nella seconda metà degli anni '70, non era collegato con questo". Fin qui Augusto Croce, preciso e dettagliato come sempre.


La AMS, all'atto della pubblicazione, promosse il CD con queste parole:

“Le Vite Parallele sono una scoperta sensazionale, perché si tratta di un concept album registrato a Milano tra il 1969 e il 1970, e mai pubblicato prima! Formato dal cantante Enzo Maolucci e registrato nella famosa Basilica” di Mina, arrangiato da Nando De Luca (quello di “Azzurro”!) e quasi pubblicato da Sandro Colombini, boss della famosa etichetta “Numero Uno”, questo lavoro è notevole anche per la meravigliosa copertina realizzata da Tullio Rolandi: quando Alberto Radius vide gli schizzi, lo contattò immediatamente, ed è così che nacque l'artwork del famoso “Dies Irae” della Formula Tre.
Questo disco è un documento notevole perché arriva in un momento in cui i dischi prog italiani si contavano sulle dita di una mano. Ancora più sorprendente che si tratti di un concept album! Musicalmente è fortemente incentrato sulle melodie, con tracce relativamente brevi, ma arrangiamenti barocchi e un uso delle tastiere che preannuncia la scena prog sinfonica che di lì a poco sarebbe stata sviluppata dai grandi. Quindi questo è un passaggio fondamentale per comprendere l'evoluzione del prog italiano ai suoi inizi ed è ancora incredibile come un'opera così fondamentale sia stata lasciata nell'oblio per tutti questi anni."

front cover singolo 1970

Non vorrei sembrare cattivo, ma dopo l'ascolto di questo CD una domanda mi sorge spontanea: sarà proprio un'opera fondamentale (e quasi imprescindibile) come descritto nelle sopracitate note della AMS? Aspetto i vostri commenti al riguardo. Intanto...buon ascolto.

back cover singolo 1970


Post by George

sabato 16 giugno 2012

Enzo Maolucci - Varie & Eventuali (Superpost)

Dopo notti piene di dubbi amletico/fantozziani posto il postabile di questo signore.
Un altro 1 -2 anche 3 dopo quello di MessiGrog.
Non aggiungo niente a quanto già detto da di cui sopra e da Prof.De Giorgis e quindi, sempre per ciancie bandate, ecco a Voi:

1982 - Immaginata

tracklist

01-IMMAGINATA
02-AIRA
03-DOLCE TENERA SIGNORA
04-BARRACUDA
05-UNA DONNA CHE SIA
06-AD AMARTI ORA
07-COME PIOGGIA NEL PINETO
08-AMORE SEMPRE MIO


Musici

Voce: Enzo Maolucci
Tastiere: Silvano Borgatta (1-2-5-6), Aldo Russo (8)
Piano: Silvano Borgatta (4-5-6), Sygfryd Wandowsky (3)
Chitarre: Aldo Russo e Gigi Venegoni (2-7)
Chitarra elettrica: Gigi Venegoni (3), Aldo Russo (4-5-6), Marcello Capra (8)
Chitarra acustica: Enzo Maolucci (5-6), Aldo Russo (8)
Basso: Roby Favaro (2-3-4-5-6-8), Roby Celio (7)
Sax: Maurizio Giannotti (3-4-5)
Batteria: Louis Atzori (2-3-4-5-6-7-8)
Percussioni: Louis Atzori (2-4-7)
Effetti: Louis Atzori (6-7), Enzo Maolucci (7), Aldo Russo (7)



1985 - Tropico del Toro

Tracklist :

01-E GIOCO ANCORA
02-FILIPPO DA GRANDE
03-PICCOLA REGINA
04-LA MIA IDEA
05-CITTA' DI FRONTIERA
06-INSOPPORTABILE BLU
07-DOLCEMENTE STUPIDA
08-PREGHIERA DI JACQUES
09-TORINO, FASCINO DI-VINO

cosa e chi suona :

Voce e parole: Enzo Maolucci
Musica: Enzo Maolucci (1-2-4-5-6-7), Marco Nieloud (3-9), Aldo Russo (6-7-8)
Arrangiamento: Silvano Borgatta (1-3-4-5), Aldo Russo (6-7-8), Marco Nieloud (9), Claudio Chiara (2)
Tastiere: Silvano Borgatta (1-2-3-4-5-6-7-8)
Saxofono: Claudio Chiara (1-2-3-5-7)
Trombe: Sergio Bongiovanni (2)
Tromboni: Johnny Capriuolo (2)
Piano: Silvano Borgatta (2-4-8)
Chitarra: Aldo Russo (6)
Batteria: Louis Atzori (9)
Cori: Enzo Maolucci (5), Marco Nieloud (5-9)
Percussioni: Louis Atzori (6)
Basso: Marco Nieloud (9)
Violino: Maria Ormezzano (9)



1991 - Generazione Mia

Tracklist :

1 - ...E GRAZIE MILLER
2 - BARADEL
3 - LA MIA IDEA
4 - TORINO CHE NON E' N.Y.
5 - AL BAR ELENA
6 - BARBARI E BAR
7 - IL CINEMA
8 - IMMAGINATA
9 - DOLCE TENERA SIGNORA
10 - BARRACUDA
11 - UNA DONNA CHE SIA
12 - AD AMARTI ORA
13 - COME PIOGGIA NEL PINETO
14 - AMORE SEMPRE MIO
15 - CITTA' DI FRONTIERA
16 - FILIPPO DA GRANDE
17 - E GIOCO ANCORA
18 - INSOPPORTABILE BLU
19 - PREGHIERA DI JACQUES
20 - BELLA GENERAZIONE MIA

Trattasi di raccolta. I primi 6 brani, originariamente presenti su L'industria dell'obbligo e Barbari e bar, sono stati incisi riarrangiati da Maolucci, con lievi modifiche apportate anche a qualche testo.


questa cover mi avanzava

+ un divertissement:

1982 - The Rams

A - American football game
B - Touch down
niente, niente ce lo ritroveremo nella prox compilation?
Ci sarebbero poi 2 video amatoriali dove il ns. esegue delle covers dei Beatles in versione "classica" con alcuni musicisti. Non mi sembra il caso di postarlo qui ad intasare, metto il link nei commenti e non se ne parla più.
p.s. nei files da scaricare ci sono anche i testi.
ciao
Apprendista Rattus Italicus studente fuori corso


giovedì 14 giugno 2012

Enzo Maolucci - De-Liberata-Mente



Da "La Brigata Lolli"
di Davide Nixon

Il disco si chiama: "De-Liberata-Mente", anche se il titolo non convince affatto il suo autore e forse sarà cambiato, è composto da dieci brani- il decimo però è una bozza che non ha soddisfatto del tutto i musicisti in studio,ma che Maolucci intende finire al più presto-e suona rock. Quello classico:che sa di esperienza e vita vere e vissute,che è urticante e malinconico nello stesso tempo,che è lontano dal mondo plastificato e ridicolo di un Ligabue,perché riprende la tradizione di raccontare e non di farsi raccontare.

Un disco di memorie senza “nostalgismo”,di sentimenti senza cadere in tentazioni smielate e da fotoromanzo rosa, la vita di un uomo che rivede la sua militanza politica-e non sempre siam concordi con il suo pensiero- che rivede i suoi rapporti di amicizia e famigliari. Dall’iniziale “il sordo e la leggenda”,dove si parla di sordità reale e metaforica- sordi nei confronti di un mondo alla deriva e profondamente sbagliato-fino ai bellissimi ricordi politici e di amicizia :”Vecchio Playboy”manifesto di stima nei confronti di gente che non si allinea a una vita sentimentale borghese,ma sperimenta libertà e libertinaggio, a “Ripensando a te” ricordi di un amico andato e dei sogni ribelli e “guevaristi”. Questa canzone cita chiaramente un grandissimo del rock’n’roll americano: Bob Segeer.

Brano emozionante .Altri ricordi e altra citazione –questa volta i byrds- per “Teste dure” ancora un affettuoso ritratto di un amico e di un tempo che speriamo si possa ripetere ancora. Infine, il capolavoro del disco,un brano che da solo spazza via ogni velleità artistica dei presunti cantautori odierni:Canard-l’alito del drago. Testo visionario, onirico, possente. Dedica a un amico speciale che nasce come una ballata pianistica e poi si evolve in un epico brano rock di atmosfera- da brividi il coro finale. Non mancano momenti di vero e selvaggio rock ‘n’roll come “Ladri del mio tempo” brano contro la burocrazia e la gente che ci fa perdere tempo. Un po’ grillesca,forse populista,ma funziona benissimo come sano divertimento.

Toccanti per linguaggio e melodia le canzoni che Maolucci dedica alla moglie e alla figlia.La prima “Sierra madre” oltre a citare nel ritornello il bellissimo film di Houston con Bogart, è la canzone più anti-conformista,anti-convenzionale, e nello stesso tempo romantica che si sia mai scritta nel nostro paese,la seconda “Indefinibile” è una poetica e dolcissima canzone per la giovane figlia.

Ultima chicca: ”Buffalo Bill a Torino” canzone in dialetto su una base musicale folk-blues, che parla del povero Tunin abbandonato dalla sua Rosina che scappa con un cowboy del circo portato in città dal famoso yankee.

Che dire? Imperdibile, per la bellezza dei testi,per la voce mai pacificata e addomesticata, per l’intensità delle melodie,per la bravura della band che sostiene con impeccabile precisione e bravura il lavoro di Enzo Maolucci. Brani che vanno dal 1987 fino al 2007, ma non è una raccolta !Bensì un formidabile lavoro rock ,un viaggio senza cedimenti alla faciloneria sentimentalista nel privato che diventa pubblico e ricordo generazionale.

Enzo Maolucci - De-Liberata-Mente


01. Il sordo e la leggenda
02. Vecchio play boy
03. Sierra madre
04. Teste dure
05. Buffalo Bill a Torino
06. Ripensando te
07. Indefinibile
08. Ladri del tempo
09. Cafard, l'alito del drago
10. Principio a termine


Musicisti:
Questo album dura circa 45 minuti. I dieci brani che lo compongono sono stati registrati a Torino tra febbraio e luglio 2007 nello studio di Marco Bonino, che ha suonato quasi tutti gli strumenti (chitarre, bassi e tastiere), eseguito le parti corali, programmato le incisioni, effettuato i mixaggi.
Io ho solo cantato, strimpellato e vocalizzato qui e là, stressato Bonino con le mie manie di occupazione dei vuoti musicali e sponsorizzato numerosi “brain-storming” nei bar di San Salvario.
Hanno contribuito alle esecuzioni: Marco Nieloud ( il piano in “Vecchio Play Boy” e “Indefinibile”); Slep (la chitarra Dobro- slide in “Buffalo Bill”, “Indefinibile” e “Ladri del Tempo”); Roberto Padovan (il piano in “Indefinibile”e l’organo in “Ripensando te” e “Buffalo Bill”); Giorgio Bianco (l’armonica in “BuffaloBill”);Rossella Bonino (i cori femminili in “Buffalo Bill”, “Vecchio play boy”e “Ladri del tempo”); Maria Camilla Ormezzano (il violino in “Buffalo Bill”).

Tutte le canzoni sono di Enzo Maolucci (tranne 2 e 7 Maolucci-Nieloud, 4 e 9 Maolucci-Bonino, 6 Maolucci-Segeer-Maolucci, 5 Veritas-Maolucci

GROG

mercoledì 13 giugno 2012

Merdosi Ipocriti Altruisti - Ladies & Gentlemen, Enzo Maolucci (Superpost)

Rock e politica: un filone piuttosto diffuso nel decennio dei '70. Enzo Maolucci fu uno degli alfieri di questo connubio, buon musicista e discreto compositore. Ho avuto occasione di conoscerlo anni fa (molti) in occasione di un suo concerto avvenuto all'incirca nel '78 o '79. Lo intervistai (allora collaboravo con una radio libera, ma libera veramente) e registrai il suo concerto, purtroppo andato perso nei meandri della storia. Wikipedia ne traccia la biografia:
"Fin da giovane si dedica alla musica rock in varie band torinesi, tra cui Le vite parallele, con cui realizza l'album Dimensioni solari (presente sulla wishlist della Stratosfera); il primo brano scritto da Maolucci è Comanchi, uno strumentale per il gruppo beat torinese dei Cocks. Si laurea nel 1971 in Lettere moderne con una tesi sui Beatles (il relatore è Massimo Mila), che è la prima tesi di laurea italiana su un argomento riguardante la musica rock. L'anno successivo pubblica il primo saggio italiano sul rock, Pop Under Rock. Conduttore di trasmissioni musicali radiofoniche per la RAI di Torino e cofondatore nel 1975 della prima emittente libera piemontese (R.T.A.-Radio Torino Alternativa), dopo un contratto con I dischi dello Zodiaco debutta nel 1976 con l'album L'industria dell'obbligo, in cui trae ispirazione dalla realtà della scuola (Maolucci è insegnante nelle medie dal 1972) nella title track e in Baradel, che diventa in breve tempo un discreto successo radiofonico. Altri brani da ricordare sono Rita Fenu', in cui viene affrontato il problema dell'aborto (all'epoca ancora illegale), Musicalmente è interessante la fusione tra la canzone d'autore ed il rock urbano, sul modello di quello che fanno nello stesso periodo Eugenio Finardi e Alberto Camerini; nell'album suonano Tullio De Piscopo alla batteria e Gianfranco Coletta alle chitarre, mentre gli arrangiamenti sono curati da Francesco Anselmo ed Ettore De Carolis (quest'ultimo e Coletta sono due ex componenti del gruppo psichedelico Chetro & Co.). Partecipa al Premio Tenco del 1978, e pubblica Barbari e Bar, album che descrive la realtà metropolitana torinese di quegli anni e che ha in Torino che non è New York e Al bar Elena i suoi punti di forza". La storia musicale di Enzo Maolucci prosegue nel tempo, ma noi ci fermiamo qui, proponendo i suoi primi due album, ritenuti i più significativi, oltre ad essere gli unici incisi negli anni '70. Degna di nota è la recente collaborazione di Maolucci con i Fucktotum, gruppo rock incazz-delirante torinese. Ascoltateli, roba da non credere.

Enzo Maolucci - 1976 - L'industria dell'obbligo


TRACKLIST :

01. Baradel (pubblicato anche come 45 giri con "Omicidio e rapina" sul lato B)
02. Rita Fenu' (Ninna nanna per un figlio che non doveva nascere)
03. La mia idea
04. Omicidio e rapina
05. L'industria dell'obbligo
06. Al limite cioè (Ninna nanna per un cane sciolto)


FORMAZIONE

Enzo Maolucci: voce e chitarra acustica
Francesco Anselmo: tastiere
Giorgio Baiocco: sassofono soprano
Glauco Borrelli: basso elettrico
Gianfranco Coletta: arrangiamenti, chitarra acustica e elettrica
Tullio De Piscopo: batteria e percussioni

Ecco il commento di Enzo Maolucci su questo album: "L'industria dell'obbligo non è solo la scuola media in cui da troppi anni milita anche la mia scandalosa immagine culturale (il romantico stipendio che mi concede lo stato è molto più letterario delle mie lezioni) ma è soprattutto Torino con la sua produzione di mostri infelici che trovi ormai in ogni ambiente urbano e che cominciano a strillare finalmente anche in questa storica palestra di tensioni. La vocazione a "sentirsi obbligati" fino ad ora ha condizionato la mia città, i suoi abitanti ed i suoi artisti al silenzio, alla compostezza, al grigiore piacevolmente provinciale che i nostri leggiadri e illuminati signori di cremeria finora avevano buon gioco a diffondere per imbellettare la Fiat, l'integrazione e la violenza ambientale. Ma l'assenteismo dei "bugia nen" sta per essere ormai stuprato e sorge prepotente la voglia di "fare insieme" per vincere la solitudine e l'isolamento. Voglio dare in questo lavoro una testimonianza di me e di Torino. Dieci anni passati a scordare chitarre elettriche sbraitando "Beat and Roll", a subire la follia dei perdenti, a conoscere i nuovi santi tra una birra e un nervoso cappuccino nei bar del '68. E altri sette anni passati a riaccordare chitarre elettriche e infilare esperienze e storie vere nel filo di una crescente coscienza politica, che può fare a meno di un'assemblea al giorno. Lo spettro di una pensione statale davanti alla demoralizzante figura sordido-ìetteraria di un cantautore trentenne, alle spalle, un Rock genetico che mi prude nel sangue, minaccia di sguinzagliare ad ogni istante tutta la mia fottuta istrioneria. Tutto questo è stato consumato con la complicità di amici assetati di gioia e delirio, anche da quelli che nel dubbio tra il votarsi seriamente alla lotta di classe o vivere differentemente la loro rivoluzione, finora hanno scelto soltanto un viaggio in Marocco all'anno e qualche cena surgelata in casa di compagni sposati da poco e già in crisi".
Enzo Maolucci


Enzo Maolucci - 1978 - Barbari e Bar


Secondo LP, con una vena più rock rispetto al precedente. Nel 1979 Maolucci pubblica un 45 giri, rimasto inedito, comprendente "Bella generazione mia" sul lato A e "Passionee follia" sul lato B (un roccaccio 3 accordi 3 che farebbe impallidire i Ramones). Entrambi i brani sono presenti come bonus tracks.

TRACKLIST

01. Torino che non è New York
02. Al bar Elena
03. Un giorno da leone
04. Chi ha interrotto Stockhausen
05. Il barbaro Ulisse
06. Al bar di Vasco
07. ...e grazie Miller
08. Barbari e Bar
09. Bella generazione mia (bonus track)
10. Passione e follia (bonus track)

FORMAZIONE

Enzo Maolucci: voce e chitarra ritmica
Flaviano Cuffari: batteria
Marcello Capra: chitarre
Angelo Girardi: basso
Giorgio Baiocco: sax
Alberto Mompellio: tastiere
Pepe Maina: percussioni
Francesco Anselmo: interventi ritmici.