TRACKLIST:
Lato A
01. Iandimironnai 18:14
Lato B
01. S'abba De Su Nie 4:08
02. Li To' Labbri 2:40
03. Dugu Dugu 5:34
04. Gobbula 3:27
05. Estrella Del Sur 5:24
FORMAZIONE
Mauro Palmas - chitarra, mandolino, voce, launeddas
Roberto Palmas - chitarra
Alberto Susnik - chitarra, voce
Elena Ledda - voce
Giovanni Piga - basso
Eugenio Luglie - flauto
Alberto Cabiddu - percussioni, voce
Mauro Palmas |
PREMESSA
In questi giorni drammatici si riscoprono valori di cui ci eravamo in parte dimenticati. Anche la musica fa la sua parte. Il ritrovarsi sui balconi a cantare le canzoni più amate, le radio che all'unisono trasmettono i classici della musica leggera italiana sono solo un esempio di come la nostra cultura, la voglia di sentirsi uniti trovi una perfetta sintesi nella musica e nella canzone. In questi giorno sono stato posto in quarantena cautelativa per essere stato a contatto, in ambito lavorativo, con soggetti positivi al coronavirus. E quindi, in questo riposo forzato, sto riscoprendo piccoli piaceri e attività da anni dimenticati e trascurati: oltre alla lettura (appuntamento quotidiano), sto riscoprendo vinili, CD e vecchie registrazioni su cassetta ancora da digitalizzare. Tanto materiale, "tanta roba", come si dice, che prima o poi riuscirò a condividere con voi, Almeno lo spero.
Scusatemi per questa premessa, forse non dovuta, ma comunque sentita.
Proprio per le ragioni di cui sopra, cosa c'è di meglio se non unirci intorno ad un buon vecchio disco di musica italiana, registrato ben 36 anni fa, ma ancora fresco e attuale come non mai?
La vicenda dei Suonofficina, i protagonisti di questo post, riprende dal punto in cui l'avevamo lasciata, in quei giorni del 2013 quando presentammo "Pingiada", l'opera prima pubblicata nel 1979 (qui).
Roberto Palmas |
Rispetto al primo album la formazione guidata da Mauro e Roberto Palmas è arricchita dalla presenza della cantante Elena Ledda, una istituzione nell'ambito della musica folk (anche se il termine è riduttivi). Vorrei spendere qualche riga su di lei. Elena Ledda, nata alla periferia di Cagliari nel 1959, ha alle spalle un percorso di studi in oboe e canto presso il locale conservatorio. La scelta artistica ha però privilegiato la musica folk, arricchita di ricerca e sperimentazione. Nel 1979 inizia una stretta collaborazione artistica con Mauro Palmas, che sarà una presenza fondamentale per la sua carriera: con lui lavorerà nei Suonofficina, band nella quale sperimenterà un'evoluzione della musica sarda che in futuro la porterà dentro l'ambito della cosiddetta world music.
"In un certo senso le elaborazioni musicali del canto sardo, fatte da Elena Ledda e Mauro Palmas, pare che derivino, oltre che dalla tradizione, dall'esperienza delle Folk Songs (1964) che Luciano Berio scrisse per Cathy Berberian, nel quale elaborò canti popolari provenienti da differenti paesi. Fra questi vi era un canto sardo "Motettu de tristura", eseguito dalla mezzosoprano con grande maestria, in cui si apprezzavano un particolare utilizzo della voce e degli arrangiamenti che molto probabilmente influenzarono le esperienze del cross over nella musica folk dei decenni successivi". (fonte Wikipedia)
Elena Ledda, oltre alla collaborazione con i Suonofficina e alla sua produzione solista,
continua la sua ansia di ricerca colta collaborando con artisti del calibro di Andreas Vollenweider. In questo stesso periodo i Suonofficina evolvono nei Sonos, un progetto di gruppo aperto con la finalità di sperimentazione della musica etnica sulla base del patrimonio tradizionale della Sardegna.
Negli anni novanta la carriera di Elena prosegue con la pubblicazione di "Incanti" (1993) mentre continua un'attività dal vivo che la porterà ad esibirsi in tutto il mondo. All'inizio del nuovo millennio la cantante raggiunge un notevole apprezzamento da parte della critica. Il suo ultimo album risale a tre anni fa. Faremo sicuramente una incursione nella discografia solista di Elena Ledda. Ne vale veramente la pena. Vi rimando alla pagina in cui presentammo, tempo fa, Elena Ledda al fianco di Andrea Parodi (qui)
Il suo apporto nell'album "Iandimirannai" è fondamentale. Brilla la omonima suite che occupa l'intero lato A, densa di sperimentazioni, di sapori e profumi mediterranei, di repentini cambiamenti di ritmi e di sonorità, Vera e propria pietra miliare per lo sviluppo futuro della musica etnica. La seconda facciata si compone di 5 brani, molto suggestivi, con suoni acustici e percussioni che si amalgamano con la splendida voce di Elena.
Un capolavoro. Da ascoltare con grande attenzione per coglierne tutte le sfumature.
L'album, proveniente dai miei scaffali, e quindi rippato appositamente per essere condiviso sulla Stratosfera, non è mai stato ristampato. Nel 1987 ne venne pubblicata una versione per il mercato tedesco (fonte Discogs) per l'etichetta Biber Records col titolo "Musik Aus Sardinien". Sempre a beneficio di noi perfezionisti, l'intero disco venne pubblicato nel 1984 nel boxset di 3 LP intitolato "Sardegna ieri e domani", in condivisione con Luigi Lai ed Elena Ledda.
Di seguito le copertine.
Buon ascolto
Post by George