Visualizzazione post con etichetta Fonderia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fonderia. Mostra tutti i post

lunedì 20 marzo 2023

Fonderia feat. Rodolfo Maltese - Live Prog Day, Lecco, 29 gennaio 2005 (concerto tributo al Biglietto per l'Inferno)

 

Come aveva anticipato nei commenti del precedente post "Fonderia Story", il nostro amico Frank-One non poteva esimersi dall'arricchire la discografia della Fonderia con questo graditissimo contributo. Grazie amico mio per questo regalo che diventa a tutti gli effetti un'appendice del corposo post dedicato al quartetto/quintetto romano. Qui siamo nel 2005, per la precisione il 29 gennaio e la Fonderia aveva alle spalle un solo album, quello eponimo pubblicato nel 2002. Il gruppo venne invitato al Prog Day di Lecco in occasione del concerto tributo ad uno dei mostri sacri del prog italiano, il Biglietto per l'Inferno. Il concerto, con la presenza di numerosi ospiti, venne pubblicato dalla BTF in formato DVD, nello stesso anno in cui si svolse, nel 2005. 


Le limer notes, curate dal grande Matthias Scheller (direttore artistico della BTF e, se non vado errato, buon amico di Frank-One) riportano che "Il concerto tributo al Biglietto per l'Inferno si tenne al Teatro della Società di Lecco. L'idea, sorta dopo la pubblicazione del triplo cofanetto dedicato al Biglietto in occasione del loro trentennale, era di rendere omaggio ad una formazione seminale del hard prog italiano e per raccogliere e valorizzare i tanti riconoscimenti ricevuti negli ultimi 30 anni, quasi tutti fuori tempo massimo, successivi allo scioglimento". Pubblico qui di seguito il libretto, in modo tale che possiate completarne la lettura.



All'evento presero parte numerosi ospiti. Li citerò tutti, per correttezza: Ubi Major, Greenwall, Paolo Tofani, Patrizio Fariselli, Fonderia con Rodolfo Maltese, Destabanda, GAS con Tony Pagliuca e, infine, Claudio Rocchi. Il set della Fonderia, della durata di oltre 30 minuti, è particolarmente interessante. Di seguito la tracklist.


TRACKLIST:

01. Dubbio II
02. R.I.P.
03. Confessione
04. Ansia
05. Non mi rompete


La Fonderia apre il suo set con Dubbio II, brano tratto da quello che allora era il solo album pubblicato. Dopo la presentazione e l'ingresso sul palco di Rodolfo Maltese (che sarà poi ospite della Fonderia nel secondo album, "Re>>enter" del 2006) il gruppo propone una "umile" versione, come dicono loro, decisamente riarrangiata, di R,I.P., uno dei capolavori del Banco. Seguono, senza soluzione di continuità (per non rovinare la sequenza ho evitato di suddividere le tracce) "Confessione" e "Ansia", cover di due brani provenienti dal primo album del Biglietto del 1974. Il finale è lasciato al tema portante di "Non mi rompete", ancora dal repertorio del Banco del Mutuo Soccorso. Devo dire che l'amalgama dei suoni prodotti dalla Fonderia e da Rodolfo Maltese è veramente di alto livello. D'altronde siamo in presenza di grandi musicisti e strumentisti. E ora passo la palla a voi augurandovi buon ascolto.
Alla prossima.



Post by George - Music by Frank-One

venerdì 17 marzo 2023

"Fonderia" Story 2002-2010 (post by George & Osel)

 

Qualche tempo fa l'amico Marco Osel mi inviò i file dei quattro album realizzati dalla Fonderia, un gruppo che conoscevo solo superficialmente. Fatti i debiti approfondimenti e ultimato l'ascolto degli album, che ho trovato particolarmente interessanti, eccoci qui, pronti per condividere con gli amici della Stratosfera la loro produzione dal 2002 al 2010. Questo lavoro inizia con la biografia della band che, tra l'altro, ha un suo sito web che vi invito a consultare (qui). Le informazioni, che ovviamente non mi invento, le ho attinte sia da Wikipedia che dal sopracitato sito. 


La Fonderia, band originaria di Roma, si forma nel 1994 dall'unione di due componenti del gruppo funk-rock "Atto Terzo" (Emanuele Bultrini e Federico Nespola) con Stefano Vicarelli, all'epoca attivo in diverse formazioni di rock-progressive a Roma. Come il nome suggerisce, la Fonderia si propone fin dall'inizio di prendere ispirazione da diversi generi musicali, fondendone le caratteristiche per creare un sound originale e non collocabile in nessun categoria predefinita. Proprio l'iniziale mancanza di un background musicale comune tra i componenti della band ha costretto il gruppo a un grande utilizzo delle varie tecniche dell'improvvisazione, ancora oggi tra le caratteristiche salienti del sound tipico della Fonderia. 


Nel 2001 entra stabilmente nella formazione Luca Pietropaoli, e un anno dopo esce il primo disco dal titolo omonimo (Fonderia), il quale ottiene un ottimo riscontro da parte del pubblico e un'accoglienza entusiastica dalla critica italiana ed estera. Il disco riceve il Premio Darwin come miglior lavoro del 2003, e il suo successo porta la band a suonare in giro per l'Italia, toccando vari festival, come Arezzo Wave (Arezzo, 2004), Strade del Cinema (Aosta, 2003) e Cantieri Sonori (Lecco, 2005).

Fonderia - 2002 - Fonderia (1st album)


TRACKLIST:

01. Tevere (6:06)
02. Dubbio II (8:27)
03. Deep Blue (6:43)
04. Piazza Vittorio (6:04)
05. Dubacord (7:47)
06. Afa II (4:24)
07. Ora legale (7:18)
08. Dante, at last (8:03)
09. Aniene (2:41)
10. Statico (7:41)


FORMAZIONE:

Emanuele Bultrini - chitarre elettriche e acustiche, zither, flauto tenore, samples
Federico Nespola - batteria, samples
Luca Pietropaoli - tromba, flicorno, contrabbasso
Stefano Vicarelli - Rhodes, Hammond C3, Minimoog, Clavinet, Korg MS2000, melodica, piano, Theremin, Moog Prodigy, samples

Ospiti
DJ Mada - turntables (1)
Chris Blazen - block (10)


L'opera prima della Fonderia, dall'omonimo titolo, viene pubblicata nel 2002 dall'etichetta Bizzarre Productions e successivamente ristampato dalla BTF nel 2004. "Fonderia" è composto da 10 tracce, tutte strumentali (a parte un recitato in lingua inglese nella track 8). Quella dell'assenza di un vocalist è una caratteristica che si ripeterà anche nel secondo disco del 2006. Iniziamo dall'esame della strumentazione utilizzata dal quartetto, elemento utile per capire il suo orientamento musicale. Oltre a chitarra acustica ed elettrica, Emanuele Bultrini suona il flauto tenore, un flauto dritto decisamente meno diffuso del flauto dolce o di quello traverso, e lo zither, una cetra da tavolo utilizzata in Germania, Tirolo e Slovenia nella musica popolare. Luca Pietropaoli è invece alle prese con tromba, flicorno e contrabbasso (niente basso elettrico tradizionale. I suoni del basso provengono in gran parte dalle tastiere). Infine vorrei porre particolare attenzione alla marea di tastiere utilizzate da Stefano Vicarelli: Hammond. Fender Rhodes, minimoog, clavinet, piano e, in ultimo, il glorioso Theremin, il più antico tra gli strumenti elettronici (fu inventato nel 1919), molto utilizzato nelle colonne sonore dei film di fantascienza. 


A cosa può condurre la fusione di questi strumenti? Ad un suono fuori dagli schemi, non catalogabile e non collocabile (come spesso si usa, per comodità) in un preciso ambito. Qui il progressive, il jazz, la ambient, il rock, la musica popolare si amalgamano e si condensano in un suono originale e ricercato. Non ho citato la batteria, ma va da sé: Federico Nespola crea un tappeto percussivo, con suoni spesso filtrati da strumenti elettronici, che danno il perfetto sostegno alla struttura dei brani. Questo debut album ha ottenuto l'attenzione di molte riviste e siti specializzati italiani e stranieri (tra cui Rockerilla, Il Mucchio, Arlequins, che ha pubblicato una lunga intervista rilasciata dal quartetto, ecc.). 


Luca Pietropaoli, nel corso dell'intervista di cui sopra ha così definito la musica e le fonti ispirative della Fonderia: "Personalmente mi piace fare un parallelo tra l’affluire delle espressioni musicali nella Fonderia e la struttura a raggiera delle antiche strade consolari che convergono verso Roma. Gli echi del jazz d’avanguardia ed elettrico, l’imprevedibilità di Miles Davis, il minimalismo di Jon Hassell, Dave Douglas, i Weather Report, il funk da Ovest. Nils Petter Molvaer, Bugge Wesseltoft, Eivind Aarset e le atmosfere rarefatte degli ambienti scandinavi Jazzland ed ECM da Nord. La tradizione percussiva e melodica africana da Sud e le gemme preziose dei suoni dell’oud e delle tabla indiane dalle strade dell’Est. A pensarci bene, in fondo tutto questo trova terreno fertile in quella abitudine mediterranea alla cantabilità, in grado di dare forma di canzone anche alle improvvisazioni più estreme".
Un grande album che ha avuto tutto il mio apprezzamento. Spero anche il vostro.


Fonderia - 2006 - re>>enter


TRACKLIST:

01. Re-enter (7:52)
02. Fili kudi (7:30)
03. Roofus (8:01)
04. Grandi novità (6:47)
05. Leonardo (8:46)
06. m2 (5:58)
07. Tor pedone (10:39)
08. Quando ero piccolo (4:42)
09. Magma (6:47)
10. Trastevere (6:19)


FORMAZIONE:

Emanuele Bultrini - chitarre elettriche e acustiche, guitar synth, oud, zither, shaker, live electronics
Federico Nespola - batteria, tabla, samples, live electronics
Luca Pietropaoli - tromba, flicorno, cornetto
Stefano Vicarelli - piano, Rhodes, Hammond C3, Moog Voyager, Clavinet, Theremin, synth, dot com modular synth, beats
Claudio Mosconi - basso elettrico, contrabbasso

Ospiti
Rodolfo Maltese - chitarra acustica ("Grandi novità")
Marcello Allulli - sax tenore ("Leonardo")
Pap Yeri Samb - djembe, shaker ("Fili Kudi")
Angelo Valeri - clarinetto ("Quando ero piccolo"), sax tenore ("Fili Kudi")
Stefania Grillo - violoncello ("Quando ero piccolo")


Nel 2003 nasce il sodalizio con il bassista Claudio Mosconi e la Fonderia inizia le lunghe registrazioni che portano alla realizzazione del secondo album, "re>>enter". L'opera n. 2 esce nel luglio 2006, pubblicata da Vinyl Magic, distribuita da BTF e contiene 10 tracce tutte strumentali. Il nuovo progetto della durata di 73 minuti esplora direzioni musicali nuove rispetto a quello precedente, miscelando sonorità che vanno dal funk all'elettronica, dal jazz al rock. Nel disco trovano spazio rilevante diverse collaborazioni, come quelle con Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso), Marcello Allulli e Papa Yeri Samb (Orchestra di Piazza Vittorio). La nuova strada intrapresa dalla Fonderia è evidente fin dalle prime note. Quattro anni sono lunghi, l'opera prima con le sue originalità è alle spalle, decine di concerti hanno portato a ripensamenti all'interno del gruppo, qui divenuto un quintetto, e la magia del primo album è molto lontana. La tromba e il flicorno di Luca Pietropaoli sono ancora i grandi protagonisti. Il pianoforte è più evidente e il basso elettrico della "new entry" Claudio Mosconi sottolinea con maggiore efficacia la parte ritmica. Siamo comunque di fronte ad un lavoro suonato con grande maestria, anche se un po' ripetitivo, e le illustri collaborazioni lo impreziosiscono (spettacolare l'assolo di chitarra acustica di Rodolfo Maltese nella track 4). Lo voglio interpretare come un album di transizione, in attesa che il gruppo trovi il suo corso definitivo. 


Fonderia - 2010 - My Grandmother's Space Suit


TRACKLIST:

01. Moebius Onion Rings
02. Istanbul
03. Loaded Gun (feat. Barbara Eramo)
04. Gravity Wave
05. Liquid
06. A Billion Electric Sheep
07. Gojira
08. I Can't Believe This Is A Pop(e) Song (feat. Emmanuel Louis)
09. Doctor's Hill


FORMAZIONE:

Emanuele Bultrini - chitarre
Federico Nespola - batteria
Luca Pietropaoli - tromba
Stefano Vicarelli - tastiere

Ospiti
Claudio Mosconi - basso
Barbara Eramo - voce (3)
Emmanuel Louis - voce, chitarra (8)
Cristiano De Fabritiis - vibrafono (1)


Trascorrono altri quattro anni (sembra un intervallo definito per la gestazione di ogni nuovo album) finalmente vede la luce la terza opera della Fonderia dal titolo "My Grandmother's Space Suit", pubblicata dalla Biz nel 2010. L'album, almeno a mio avviso, trova una rinnovata freschezza, anche  se i tempi dell'eponimo del 2002, almeno stilisticamente parlando, sono lontani. In queste 9 tracce la Fonderia sintetizza il percorso intrapreso negli otto anni precedenti. La formula è quella di un rock jazz, con influenze funky, elettronica e spiragli di avanguardia, il tutto - come sempre - perfettamente amalgamato, o meglio, "fuso". Se avete notato la strumentazione utilizzata è quella "basic", con chitarra, batteria, tastiere e tromba. Il basso è suonato da Claudio Mosconi, qui in veste di ospite e non di componente effettivo del gruppo romano. In alcune tracce fa capolino la voce (quella di Barbara Eramo e di Emmanuel Louis dei Funk Sinatra), novità assoluta rispetto alle precedenti produzioni. Di questo disco si è parlato molto sui siti web specializzati: vi era una certa attesa e curiosità per questo ultimo lavoro e le aspettative non sono andate deluse. Ecco cosa è stato scritto:


"Raramente si è vista un'opera eclettica come quella di Fonderia. I loro due album precedenti servono come preparazione per quest'ultimo che sembra riassumere perfettamente ciò che è questo gruppo italiano. Jazz, pop, rock psichedelico, elettronico, progressive, funk, musica d'avanguardia e un tocco di umorismo... ci sono poche cose che la tuta spaziale di mia nonna non ha. La cosa più impressionante è, senza dubbio, quanto bene la band riesca ad amalgamare tutti questi stili e generi in un insieme chiaramente omogeneo. Incredibile è anche quanto sia facile ascoltare questa zuppa sonora che Fonderia ha creato nel suo tentativo di esplorare nuovi percorsi musicali".
Le nove tracce, con titoli in inglese, sono state registrate a Bath, in Inghilterra, nei celebri Real World Studios di Peter Gabriel. ll brano-manifesto che sintetizza meglio questa collaborazione è forse quel "Loaded Gun," uscito anche come singolo, che vede alla voce l'ospite Barbara Eramo. Il brano è spazioso e riflessivo, circolare e rarefatto, più interessato a costruire un mood che non a montare un groove. Su YouTube troverete anche il video. 


Al termine delle registrazioni il bassista Claudio Mosconi viene sostituito da Paolo Pecorelli che entra stabilmente nella formazione. Nel 2011 Luca Pietropaoli esce dalla band, che perciò torna ad essere un quartetto. Nel 2013 Bultrini, Pecorelli e Vicarelli formano, insieme a David Nerattini, il gruppo La Batteria, che pubblica quattro  album a partire dal 2015.


Sembrava che l'avventura della Fonderia fosse giunta al capolinea, invece, con una certa sorpresa, il mese scorso (siamo nel febbraio 2023) viene pubblicato il quarto episodio della loro saga. Il nuovo album si intitola "Dinamo", contiene 10 tracce ed è distribuito dalla BTF. L'album è stato anticipato dall'uscita di alcuni singoli. Naturalmente non potrà essere postato su questo blog, quindi vi rimando al solito tubo, dove sono presenti alcune tracce. IL quartetto è oggi composto da Emanuele Bultrini (chitarra elettrica e acustica), Federico Nespola (batteria), Paolo Pecorelli (basso) e Stefano Vicarelli (tastiere). Il grande assente è Luca Pitrpaoli con i suoi fiati, Il sound è completamente rinnovato: ritmi percussivi martellanti. basso incalzante, grande spazio alle tastiere e all'elettronica e ottimi inserti di chitarra. Dieci tracce tutte strumentali, con l'unico difetto di essere un po' troppo ripetitive. Ascoltatelo e giudicatelo voi stessi. Questa la copertina. 


Cari amici, fine della trasmissione. Un ultimo grazie a Osel per il suo prezioso "contributo musicale". 
A voi tutti il mio consueto buon ascolto.


LINK Fonderia (2002)
LINK re>>enter (2006)
LINK My Grandmother's Space Suit (2010)

Post by George - Music by Osel