Le scarpe tu ce l'hai
Puoi andare dove vuoi
Puoi fare ciò che vuoi
Perché tu non lo fai
Perché non te ne vai
Perché?
Parlare di Riki Maiocchi vuol dire ripercorrere la storia di uno di quei personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano. E' possibile che le giovani generazioni non lo conoscano per nulla, e forse anche noi che abbiamo qualche anno in più ci si siamo dimenticati della sua grandezza e della sua originalità creativa. Proprio per queste ragioni, consapevole che Riki Maiocchi è stato marginalizzato in questi ultimi anni, ho pensato di rendergli il giusto omaggio, sulle pagine di questo blog, proponendo la sua intera discografia. Una ricerca musicale e iconografica piuttosto lunga e impegnativa: il risultato, per me soddisfacente, è questo superpost che racchiude tutti i singoli, da solo e con i Camaleonti, l'album antologico della CGD del 1988 e, infine, l'ultimo suo album datato 1998, dove Riki ripropone i sui vecchi successi con nuovi arrangiamenti. La sua biografia proviene dal sito ufficiale di Riki Maiocchi che vi invito a visitare cliccando qui.
Iniziamo con questi due CD che raccolgono la sua produzione discografica a 45 giri.
I SINGOLI 1964-1976
DISC 1
01. La tua vera personalità (lato A, 1964)
02. Giovedì non mancare (Did He Call Today Mama di Randy Newman) (lato B, 1964)
03. Non dite a mia madre (The House of Rising Sun degli Animals) (lato A, 1964)
04. P.S. I Love You (cover dei Beatles) (lato B, 1964)
05. La casa del sole (The House of Rising Sun degli Animals) (lato A, 1965)
Lato B - P.S. I Love You
06. Quella che cerchi (Stop Feeling For Yourself di Adam Faith) (lato A, 1965)
07. Mai finirà (Forbidden) (lato B, 1965)
08. Ti saluto (con I Camaleonti - lato A, 1965)
09. Ti dai troppe arie (Really Mistified dei Merseybeats) (con I Camaleonti - lato B, 1965)
10. La libertà (con I Camaleonti - lato A, 1966)
11. Non c'è più nessuno (con I Camaleonti - lato B, 1966)
12. Chiedi chiedi (con I Camaleonti - lato A, 1966)
13. I ragazzi del Grab (con I Camaleonti - lato B1, 1966)
14. Dimmi ciao (con I Camaleonti - lato B2, 1966)
DISC 2
15. Uno in più (lato A, 1966)
16. Non buttarmi giù (Don't Bring Me Down degli Animals) (lato B, 1966)
17. C'è chi spera (lato A, 1967)
18. Sono il tuo poeta (lato B, 1967)
19. Prendi fra le mani la testa (lato A, 1967)
20. Prega (Beggin' dei Four Seasons) (lato B, 1967)
21. Ma l'amore no (lato A, 1967)
22. Un'altra vita (Free Me di Paul Jones) (lato B, 1967)
23. Il re della solitudine (Sons and Lovers di Paul Jones (lato A, 1968)
24. E volerai (lato B, 1968)
25. Io sono qui (Peace Brother Peace di Paul Jones) (lato A, 1969)
26. Tu vedi mai cerchi bianchi e neri? (Feelin' Alright di Joe Cocker / Traffic) (lato B, 1969)
27. Aiutami (lato A, 1972)
28. Mary Jane (lato B, 1972)
29. Rock 'n' Roll (lato A, 1976) - lato B- P.S. I Love You
Bonus Tracks
30. Chiedi chiedi (con I Camaleonti - live Cantagiro 1966)
31. C'è chi spera (Marianne Faithful, Sanremo 1967)
Biografia
Riki nasce a Milano il 27 maggio 1940. All'alba degli anni Sessanta comincia a frequentare l'ambiente musicale milanese, inizia la sua attività artistica frequentando il locale Santa Tecla, tempio milanese della musica jazz, dove ha l'opportunità di conoscere altri personaggi che si affermeranno come protagonisti della canzone italiana quali Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, formando alcune precarie formazioni e facendosi notare da qualche discografico. Nel 1964 esordisce su vinile: La tua vera personalità e Giovedì non mancare (cover di Randy Newman), non sono proprio due canzoni di notevole spessore, ma gli danno modo di farsi conoscere. L'anno successivo comincia ad arrivare dall'oltremanica il beat. Riki rimane folgorato da Beatles, Rolling Stones e Animals. Di questi ultimi, infatti, riprende The House Of The Rising Sun che da noi diventa Non dite a mia madre, dal testo crudo e subito censurato, cambiato poi nel popolare La casa del sole, che nel frattempo venne incisa anche dai MarceIlos Ferial, i quali presentandola al Cantagiro '65 oscurarono, purtroppo, la versione di Riki. Sul retro compare una versione italiana di P.S. I Love You, dei Beatles, in cui Riki risulta accompagnato dai Mods. Il gruppo non è altro che il nucleo da cui nasceranno i Camaleonti. Contemporaneamente incide l'ultimo singolo per la Columbia (Quella che cerchi e Mai finirà). Dotato di una forte personalità Riki assieme a Livio Macchia fonda il gruppo musicale I Camaleonti con i quali diffonde in Italia le versioni in italiano di brani del nascente beat inglese, che egli stesso scopre e conosce attraverso frequenti viaggi in Inghilterra, spinto da una curiosità e un interesse per il nuovo che lo hanno sempre contraddistinto.
I primi Camaleonti con Riki Maiocchi: erano i tempi del beat |
Nel 1966 i Camaleonti, nel giro di una settimana, sfornano ben due prodotti validi. Il primo ad uscire è uno tra i migliori esordi a 33 giri dal titolo "The best records in the world", già postato sulla Stratosfera. Brani come Se ritornerai, Non sperarlo più e Io lavoro, mettono in luce sia la grinta e la determinazione del gruppo, sia la rabbia con la quale Riki Maiocchi li interpreta. La dimensione "live" (i pezzi sono registrati dal vivo in studio) non fa che sottolineare le capacità dei cinque. Successivamente, viene pubblicato il primo dei due dischi Tris, con tre pezzi estratti dall'LP sopra citato; i tre episodi sono Io Lavoro, Come mai e i Capelloni. Con l'estate arriva anche il Cantagiro, al quale i Camaleonti prendono parte con Chiedi chiedi (inclusa nelle bonus tracks) che, insieme a Dimmi ciao e I ragazzi del Grab, compongono l'ultimo disco con Riki.
La sua scelta artistica sempre in fermento, lo spinge ad intraprendere la carriera solista nell'autunno del 1966. Riki, confermando la sua fama di innovatore, allestisce un gruppo di musicisti (The Trip) composto inizialmente da giovani inglesi da lui scoperti, fra cui spicca il chitarrista Ritchie Blackmore, il quale al termine dell’esperienza italiana tornerà a Londra per formare i Deep Purple. La sua costante ricerca del nuovo lo porta sulle tracce di un allora sconosciuto Lucio Battisti al quale chiede, grazie anche alla conoscenza e collaborazione di Mogol, un brano fortemente innovativo. Nasce così la canzone Uno in più destinata a diventare un simbolo sonoro per una generazione di giovani italiani, inno di un' epoca felice e carica di belle speranze. Uno in più rimane il suo maggiore successo sia per le vendite realizzate che per la popolarità conseguita.
Nel 1967 Riki tenta la carta Festival di Sanremo con C'è chi spera, partecipandovi con l'allora compagna di Mick Jagger. Marianne Faithfull (vedi bonus tracks). La mossa sembra solamente pubblicitaria ma, in realtà, la canzone proposta dai due è una delle più interessanti in gara. I successi di vendita sono scarsi. Riki raggiunge allora Londra dove rafforza il suo amore per il british blues, incontrando personaggi del calibro di Jimi Hendrix, Eric Burdon e Van Morrison.
Se volete approfondire il periodo Trip (nulla a che vedere con la band di Joe Vescovi) visitate i siti Athos di MAT2020 e Chitarra lampo.
Riki Maiocchi con Jimi Hendrix a Londra, nel 1967 |
Al ritorno da Londra Riki partecipa al Festivalbar con Prendi fra le mani la testa, uno dei capolavori da lui incisi, composta dalla premiata ditta Mogol-Battisti (Lucio la inciderà nel 1973 sul suo LP "Il nostro caro angelo"), insieme ad una bella cover, Beggin' dei Four Seasons, dal titolo Prega e che incontrerà un successo immediato. Richiestissimo nei locali alla moda di allora, primi fra tutti i Piper di Roma e Milano, nel 1967 registra il suo brano più commerciale, Ma l'amore no (di Giovanni D'Anzi); sul lato B appare Un'altra vita, brano cantato da Paul Jones (Free me) nel film "Privilege". La canzone è la descrizione della sua avventura nel sistema discografico e Riki decide di non scendere più a compromessi: vuole decidere direttamente cosa interpretare, senza la ricerca del successo ad ogni costo. Qualcuno lo taccia di presunzione e dopo tre o quattro singoli realizzati in un anno, nel 1968 vedrà la luce solo un 45 giri, Il re della solitudine.
Riki Maiocchi, Sanremo 1967 |
Marianne Faithfull, 1967 |
Cominciano a mancare gli ingaggi e Maiocchi viene indicato sempre di più come un personaggio difficile da gestire. Solo la Carosello gli consentirà di realizzare un singolo che passa inosservato, ingiustamente, dato lo spessore delle composizioni. Io sono qui e Tu vedi mai cerchi bianchi e neri? (Feelin' Alright di Joe Cocker, poi ripresa dai Traffic). Testimoniano come si sia evoluto e ampliato anche il gusto musicale di Riki, dagli Animals ai Traffic, dal beat a qualcosa di diverso, che non era rock e non era blues. Dal 1969 al 1972 non si hanno più notizie del cantante milanese, se non per un singolo inciso per la CGD. I due pezzi, di cui il migliore (in pieno spirito Joe Cocker) è Aiutami di Bardotti-Shapiro (l'altro è Mary Jane), non ridestano attenzione per il personaggio Riki Maiocchi.
Nel 1976 la Columbia gli da ancora la possibilità di incidere l'ultimo meraviglioso 45 giri: Rock'n'Roll che parla dell'odio, ma anche dell'amore, di Riki nei confronti della musica. Inizialmente il testo originale nacque da una collaborazione con Gian Pieretti, ma quello che ne venne fuori fu un testo decisamente "contro" che venne così rielaborato fino alla sua versione definitiva. Resta da apprezzare, oltre alla voce, la coerenza alle sue idee, anche a costo di cadere nel dimenticatoio di un mercato che non perdona chi non si piega alle sue regole. La sua maturità musicale ed intellettuale lo ha portato sicuramente al di là del tempo in cui stava vivendo, essere troppo avanti con i gusti musicali rispetto al momento. Consapevole di aver detto quello che aveva da dire e assolutamente contrario ad una routine nostalgica, Maiocchi lascia l’ambiente musicale. Ripetute insistenze lo portano, verso la fine degli anni ottanta, a compiere alcune apparizioni televisive che contribuiscono ad accrescerne la stima ed il rispetto per sua coerenza artistica e per le scelte coraggiose compiute.
L’ultima testimonianza della sua arte risale al 1998 quando, sollecitato da numerosi suoi estimatori, incide il meglio della sua produzione con le moderne tecniche di registrazione e con gli arrangiamenti di Alberto Radius, uno dei maggiori chitarristi italiani. La presentazione del CD avviene, nello stesso anno, durante una serata in suo onore organizzata nel locale milanese Blues House alla presenza di un numeroso pubblico composto da esponenti di una generazione per i quali Riki Maiocchi ha rappresentato e continuerà a rappresentare un personaggio di culto. Nel 2004 muore al Policlinico di Milano, stroncato dal solito male incurabile, lasciando in eredità un patrimonio musicale di lata levatura, che noi oggi possiamo apprezzare in tutte le sue sfumature.
Link Singoli CD1
Link Singoli CD2
Una delle ultime immagini di Riki Maiocchi |
RIKI MAIOCCHI - 1988 - RIKI MAIOCCHI
TRACKLIST:
01. Prendi fra le mani la testa
02. Sono il tuo poeta
03. Aiutami
04. Mary Jane
05. Il re della solitudine
06. Uno in più
07. Non buttarmi giù
08. C'è chi spera
09. Ma l'amore mo
10. E volerai
Questo disco antologico, pubblicato nel 1988, raccoglie una serie di singoli di grande successo (o presunti tali). L'album è fuori catalogo da anni e non e mai stato stampato in versione CD.
Link LP 1988
RIKI MAIOCCHI - 1998 - UNO IN PIU'
(pubblicato anche con il titolo "Il meglio"
TRACKLIST:
01 Uno in più
02 Tu vedi mai ...
03 Rock n' Roll
04 La casa del sole
05 Prendi fra le mani la testa
06 Un'altra vita (Privilege)
07 Quella che cerchi
08 I ragazzi del Grab
09 Il re della solitudine
10 Stesso giorno, stessa ora
11 Sha - la - la la
12 Prega
13 Io lavoro
14 C'è chi spera
Il testamento discografico di Riki Maiocchi: 14 brani che ripercorrono la sua carriera musicale, sia quella solista che con i Camaleonti, in versioni diverse, appositamente ri-registrate e mixate nel 1998 presso lo Studio Radius a Milano, con la supervisione di Alberto Radius, per l'appunto, e di Mauro Cazzola. Molti brani sono stati profondamente riarrangiati (La casa del sole, ad esempio, è quasi irriconoscibile) e ci fanno rimpiangere le versioni originali. Si salva la voce di Riki, sempre calda e intensa, anche se - per dirla tutta - potevamo fare a meno di questa discutibile operazione discografica. E comunque...grazie Riki per tutto quello che ci hai dato. Non a caso si organizzano ancora tributi in suo onore, come quello riportato nel poster che trovate qui sotto.
Link CD Il meglio 1998
Per completezza di informazioni, vi ricordo che Riki Maiocchi appare anche sulla compilation dal titolo "Riki and Beat vol. 24" con alcuni brani, tutti editi, al fianco di altri artisti quali Martò, The Renegades, Vanna Scotti, Sonia e Le Sorelle, Ralph e i Copertoni, Nico, Johnny e i Marines. Questa è la copertina. Siamo giunti alla fine di questo viaggio. Non ci restano che questi quattro CD, per ricordare un grande artista e rendergli giustizia.
Buon ascolto, amici.
Post by George