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mercoledì 29 marzo 2017

Serie "Bootleg" n. 234 - Claudio Simonetti's Goblin - Live at the Mob - Palermo, 18-03-2017


Ricevo e pubblico con grande piacere questa bellissima registrazione, risalente a una decina di giorni fa, di un concerto di una delle tante incarnazioni (o reincarnazioni?) dei Goblin, ovvero i Claudio Simonetti's Goblin. Onore al merito all'amico Nonseinormale65, abituale commentatore del nostro blog, autore della registrazione dal sound cristallino, ascoltare per credere. Visto la speciale occasione, ho chiesto ad un vecchio amico, che già aveva collaborato con noi ere geologiche fa, di scrivere gentilmente un testo per l'occasione. Tra i suoi mille impegni, egli è riuscito a trovare qualche ora da dedicare a noi (e voi). E non è poco avere un testo di Red Goblin, autore del imprescindibile volume "Goblin - Sette note in rosso" e del blog ad esso collegato, considerato unanimamente il massimo esperto sulla storia del Goblin. Per cui ringrazio i 2 amici citati qui e vi lascio alle autorevoli parole di Red, che naturalmente non mancherete di ringraziare nei commenti, vero?


TRACKLIST CD 1 :

1 - Mater lacrimarum
2 - Demoni
3 - E suono rock
4 - Roller
5 - L'alba dei morti viventi
6 - Zombi
7 - Aquaman
8 - Non ho sonno/Death farm
9 - Opera


TRACKLIST CD 2 :

1 - Gamma
2 - Chi parte 1
3 - Chi parte 2
4 - Suspiria
5 - Tenebre
6 - Phenomena
7 - Profondo rosso
 8 - Death dies
9 - Zaratozom


E’ con vero piacere che, su invito di Roberto, torno su questo fantastico blog che ormai da svariati anni si occupa di prog italiano, ospitando rarità discografiche e registrazioni live a dir poco strabilianti, accompagnate da note introduttive scritte con passione, competenza e modestia, virtù che ben di rado viaggiano assieme... L’occasione è la registrazione ‘audience’, qualitativamente assai buona, di un recentissimo concerto tenuto dai Claudio Simonetti’s Goblin in quel di Palermo, per l’esattezza il 18 marzo 2017 al Mob Club.
 
Volendo riassumere in poche parole gli anni che sono seguiti alla pubblicazione dell’ultimo prodotto discografico realizzato dai Goblin veri e propri, vale a dire la colonna sonora del film di Dario Argento Nonhosonno (2001), disseminati di clamorose litigate, reunion impensabili, voltafaccia e prese per i fondelli al vetriolo sui social, possiamo dire che attualmente la galassia Goblin è formata da: Goblin 4 (ex BackToTheGoblin) di Massimo Morante, Fabio Pignatelli, Agostino Marangolo e Maurizio Guarini; Goblin Rebirth di Fabio Pignatelli ed Agostino Marangolo; Claudio Simonetti’s Goblin (ex Daemonia / Simonetti Project) di Claudio Simonetti e Cherry Five di Carlo Bordini e Tony Tartarini. Manca all’appello solo Il Reale Impero Britannico ma non è mai detto! Nemmeno i New Trolls dei tempi d’oro erano riusciti a far di meglio… Ognuna di queste band ha pubblicato nel 2015 degli album con materiale inedito di ottimo livello, ad eccezione dei Claudio Simonetti’s Goblin che continuano per ora a riproporre su disco riesecuzioni di brani del repertorio dei Goblin ma, in compenso, la compagine simonettiana è la più presente sui palcoscenici, non solo italiani. 

E veniamo al concerto oggetto di questo post. I Claudio Simonetti’s Goblin si presentano sul palco introdotti dalle note di Mater Lacrimarum, un pezzo dei Daemonia dalla colonna sonora de La terza madre, utilizzando i sample del brano originale relativi ai cori operistici ed alla voce di Dani Filth. La band di Simonetti, ridotta ad un power trio dopo la defezione del recidivo bassista Federico Amorosi, fa sistematico ricorso a parti pre-registrate sia relativamente alle tastiere (decisamente troppe per due sole mani) che alle voci ed al basso. Segue Demons, altro pezzo dalla carriera solista di Simonetti, tema principale della colonna sonora di Demoni dagli inserti classicheggianti, sempre ben accolto dal pubblico ed eseguito al meglio. Si apre poi una sezione gobliniana con …E suono rock (da ‘Il fantastico viaggio del ‘bagarozzo’ Mark’) con Simonetti che sfodera un bel sample di organo Hammond, replicando nota per nota l’assolo del brano originale. Dopo una presentazione di Simonetti (come sempre simpatico e disponibile con i fan) che sottolinea come sia il primo concerto della band a Palermo (i Goblin suonarono invece in questa città il 16 dicembre 1975, al Teatro Biondo), lo show prosegue con Roller ed è drammatico sentire la base di basso preregistrata perché, nonostante il pezzo sia firmato da Simonetti e Morante, sono proprio le scale onnipresenti di Pignatelli a costituire la cifra del brano. Segue il medley del dittico L’alba dei morti viventi e Zombi che mantiene l’arrangiamento dei Daemonia, inclusa la parentesi funkeggiante. E’ poi la volta di Aquaman (ancora da Roller) con l’assolo di Previtali, una versione che fa gridare “capolavoro!” a qualcuno del pubblico assai vicino all’autore della registrazione! Altro medley per Nonhosonno e Death farm da Nonhosonno, due pezzi sempre difficili da rendere dal vivo ed infatti l’esecuzione non è proprio perfetta. Segue poi una netta cesura nella set-list con Opera di Simonetti dal film omonimo di Argento, introdotta al piano con la voce registrata della soprano, l’arrangiamento del CD ‘Dario Argento Tribute’ ed un assolo melodico di chitarra elettrica e quindi con Gamma di Enrico Simonetti, un omaggio di Claudio al padre, un brano dalle atmosfere malinconiche.

Il 28 ottobre 2016 i Claudio Simonetti’s Goblin si erano esibiti al Club Città di Kawasaki e per l’occasione avevano inserito in scaletta vari brani mai eseguiti prima dal vivo, tra cui una mini suite da Dracula, Epopea (dall’album ‘Perché si uccidono’) e Chi? parte 1 / Chi? parte 2. Questi ultimi pezzi, originariamente eseguiti dai Goblin per la sigla del quiz televisivo giallo Chi? abbinato alla lotteria nazionale ed inserito nella prima edizione di Domenica In (non Fantastico come ricorda male Simonetti), vengono eseguiti in un’ottima versione live anche a Palermo con Previtali che passa al basso. Il recupero filologico del singolo Chi? (i due temi sono firmati da Caruso e Baudo, si proprio loro, ma l’arrangiamento e la mano è quella dei Goblin dell’epoca ‘Roller’) è davvero un bel recupero per ogni fan della band. Segue Suspiria in una versione che non regge il confronto con l’originale e con qualche problemino nell’esecuzione. Tenebre è preceduta come di consueto per Simonetti da qualche facezia al vocoder, prima di intonare ‘p-a-u-r-a’, un brano che riscuote sempre successo ad ogni latitudine, a cui segue Phenomena con l’arrangiamento metallaro consueto delle esecuzioni live. Il nastro di School at night introduce Profondo rosso con Previtali che torna al basso Rickenbacker. Come bis i Claudio Simonetti’s Goblin eseguono una bella versione di Death dies (da Profondo rosso), anche se la deriva jazz finale non è esattamente nelle corde del batterista Titta Tani e quindi il trascinante assalto rock di Zaratozom (da Zombi, anticipata dal ritornello di Joca jouer!) con assoli incrociati di chitarra elettrica e tastiere. Spero di non avervi annoiati troppo e vi auguro un buon ascolto!

Red Goblin



Post by Nonseinormale65 (Good Music), Red Goblin (Beautiful Texts) & Captain (Stratospherisation and Liasons)