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Il complesso The Bumpers durante l'esecuzione della prima messa beat nel 1966
Viene denominato Messa beat un particolare filone della musica beat sviluppatosi in Italia a partire dalla metà degli anni '60, caratterizzato dall'associare a testi con tematiche cristiane o, più in generale, religiose, questo stile musicale, allora molto diffuso ed amato, soprattutto nel mondo giovanile.
Più in generale (sebbene in maniera impropria), il gergo in uso fra i collezionisti di vinile tende a denominare "messa beat" tutte le varie correnti di musica religiosa "leggera" (con sonorità pop, rock, jazz, spirituals, etno ecc.), sviluppatesi negli anni successivi, a fianco del canto gregoriano e della musica sacra più tradizionale. Si tratta della corrente del Rinnovamento, tuttora molto vivace e con svariate decine di autori e compositori coinvolti, ma con sound radicalmente evolutosi e con ogni evidenza assai diverso dall'originaria "messa beat". |
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Incoraggiato dai risultati, Giombini decide di scrivere La Messa dei Giovani, divenuta la "messa beat" per antonomasia. Tiziano Tarli riferisce che ne fu ispiratore mons. Sinaldo Sinaldi, un padre domenicano vicino al mondo del cinema (quale noto critico e autorevole componente del Centro Cattolico Cinematografico), il quale conosceva sicuramente Giombini come compositore.
La Messa dei Giovani viene eseguita per la prima volta presso l'Aula Borrominiana dell'Oratorio di San Filippo Neri alla Vallicella, il 27 aprile del 1966, alla presenza di un foltissimo pubblico (2000 persone non riuscirono ad entrare e fu necessario allestire degli altoparlanti per l'esterno) e dei mass media, compresa una troupe televisiva della RAI. |
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Per l'occasione vengono reclutati, oltre ai ricordati The Bumpers, i complessi Angel and the Brains e I Barritas. |
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Ai testi collaborarono ben tre autori: Giuseppe Scoponi, il prof. Tommaso Federici e padre Carlo Gasbarri. Scoponi introdusse alcune modifiche anche alle formule sancite dall'ordinarium missae, lasciandone comunque inalterato il significato. I brani erano volti a sottolineare i momenti della celebrazione liturgica secondo lo schema trazionale:
Introito: Penso pensieri di pace (autore testo: Carlo Gasbarri) - interpretato da Angel and the Brains Gloria: Gloria al Signore (testo dall'ordinarium missae con modifiche di Giuseppe Scoponi) - I Barrittas Graduale: Con voci di gioia (testo: Tommaso Federici) - Angel and the Brains Credo: Io credo (testo dall'ordinarium missae con modifiche di Giuseppe Scoponi) - The Bumpers Offertorio: A te offro mio Dio (testo: Tommaso Federici) - Angel and the Brains Sanctus: Santo (testo dall'ordinarium missae con modifiche di Giuseppe Scoponi) - The Bumpers Pater Noster: Tu che sei nei cieli (testo dall'ordinarium missae con modifiche di Carlo Gasbarri) - I Barrittas Agnus Dei: Agnello di Dio (testo dall'ordinarium missae con modifiche di Giuseppe Scoponi) - I Barrittas Communio: Rendete grazie a Dio (testo: Giuseppe Scoponi) - The Bumpers |
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Sebbene il sound beat venne presto superato sia nella musica liturgica sia nel panorama della musica profana, La Messa dei Giovani non si rivelò una semplice ed effimera moda, ma rappresentò una svolta, destinata a contrassegnare profondamente la musica liturgica che, da quel momento, non fu mai più la stessa. Le sonorità destinate ad accompagnare il canto dell'assemblea subirono profondi sconvolgimenti, mal tollerate dai tradizionalisti, inesorabilmente legati alla musica gregoriana, genus unicum, e alle forme canore intimamente fedeli.
L'evento incusse infatti una forte spinta verso una profonda evoluzione del canto liturgico, favorita dal clima innovativo postconciliare. In quegli anni, le celebrazioni eucaristiche proponevano frequentemente questa nuova forma musicale.
La grande attenzione suscitata e il successo ottenuto fanno sì che i tre complessi siano chiamati a rappresentare La Messa dei Giovani anche all'estero, e così Angel & The Brains, nel settembre 1966, tengono alcuni concerti alla Royal Albert Hall di Londra. Fa seguito un tour di tre settimane in Belgio, Olanda e paesi scandinavi, conclusosi all'Olympia di Parigi.
Nella primavera del 1967 Angel & The Brains vengono invitati a Broadway, per pubblicizzare l'edizione del disco pubblicata negli Stati Uniti; in queste esibizioni vennero aggiunti alcuni salmi musicati dal maestro Giombini, di cui però non esiste la registrazione discografica. |
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Side 1 1 Angel & The Brains - Introito (Penso pensieri di pace) 2 I Barritas - Gloria (Gloria al Signore) 3 Angel & The Brains - Graduale (Con voci di gioia) 4 The Bumpers - Credo (Io credo)
Side 2 1 Angel & The Brains - Offertorio (A te offro mio Dio) 2 The Bumpers - Sanctus (Santo) 3 The Bumpers - Pater Noster (Tu che sei nei cieli) 4 I Barritas - Agnus Dei (Agnello di Dio) 5 The Bumpers - Communio (Rendete grazie a Dio) |
Il parere del GROG: io me le
ricordo queste Messe, non dal 1966, ma le ho ben presenti. Quando un
giorno a Modena nella mia parrocchia si intrufolarono alcuni giovani con
chitarre acustiche tastiere e batteria, noi fedeli restammo un po'
allibiti, pensateci, passare dalle messe in latino alle messe cantate e
con testi ben diversi da quelli delle Scritture fu un bel salto. Devo
dire il mio parere, non mi piacevano allora e non mi piacciono oggi,
forse perchè essendo stonato non potevo mai partecipare a nessun canto,
ma comunque imperversando nelle funzioni religiose queste hanno avuto un
merito, mi hanno allontanato dalla Chiesa, dal mio punto di vista non
hanno nulla a che vedere con le Messe Liturgiche... e sono una scusa bella e buona per non seguire la Messa e fare dell'esibizionismo...
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GROG |