Tutto sommato...
È da qualche tempo che va di moda l'equazione "sinistra=fighetti che bevono Chablis, mangiano tartine alla crema di melanzane boliviane biologiche eque e solidali, vivono in attici con vista su Piazza di Spagna/Belgravia/Times Square, praticano il rebirthing omeopatico carico di energie vibrazionali positive"; è una cosa che mi dà profondamente sui nervi per diversi motivi, primo fra tutti il fatto che io mi considero politicamente "a sinistra" senza rientrare assolutamente in quella descrizione (con la possibile eccezione dello Chablis), e non sono certo un caso unico; ma ancora di più perchè da qualche tempo alcune parti, per così dire, in vista della sinistra fanno il possibile per alimentare quella descrizione, dando spazio, credibilità e voce a quei pochi a cui effettivamente si adatta.
Per questo sono particolarmente contento quando il Guardian presenta, nella sua rubrica You ask, they answer, dei perfetti venditori di piscio di serpente come Neal's Yard, catena di negozi di prodotti omeopatici equi, solidali, sostenibili ed etici per la salute e la bellezza, e succede il casino.
You ask, they answer è una rubrica curata dal redattore responsabile per la fuffa il consumo etico e sostenibile; ogni settimana viene presentata una ditta o catena di negozi che produce qualcosa di relativamente inutile che però ci fa sentire tanto buoni e probabilmente fa sorridere i cuccioli di San Bernardo (con la possibile eccezione di Divine Chocolate, che è veramente buona ed è al 45% proprietà di una cooperativa di coltivatori africani, e infatti i farlocchi si scazzano perchè non costringe i contadini del Ghana ad adottare coltivazioni biologiche a basso rendimento): l'idea è che i lettori fanno domande nei commenti, e i responsabili della ditta rispondono. Ora, la vulgata corrente vuole che essendo lo zoccolo duro dei lettori del Guardian spostato decisamente a sinistra, fuffologi come Neal's Yard ricevano una calorosa accoglienza e la sessione di domande e risposte sia poco più che una masturbazione collettiva della durata di una settimana.
E qui casca l'asino. Perchè presentando un negozio che vende alternative omeopatiche ai pericolosissimi vaccini, libri sul riallineamento dei chakra, rimedi omeopatici alternativi alla profilassi antimalarica (questo, per fortuna, hanno dovuto ritirarlo dal mercato dopo che qualcuno ci ha quasi rimesso la pelle per non aver letto l'avvertimento in caratteri piccoli che diceva che è efficace se non ti fai pungere dalle zanzare), il Guardian si aspettava una specie di Woodstock telematica, e invece si sono ritrovati in mezzo a Desert Storm. Con Neal's Yard nella parte dell'esercito iracheno.
I commenti vanno dal velenoso all'esilarante, le domande, in buona parte retoriche, sono brucianti ("cos'è l'energia di guarigione? In che unità viene misurata?"), gli incaricati di Neal's Yard non hanno pubblicato neanche una risposta, e dopo due soli giorni la redazione ha chiuso i commenti.
Per chi parla inglese, vale veramente la pena di andare a dare una scorsa al thread dei commenti, ce n'è per tutti i gusti, da quello che chiede se sbriciolando una pillola di Extasy nella vasca da bagno può produrre Extasy omeopatica per tutto il vicinato, e se riuscirebbero tutti a sballarsi - o, se no, perchè - a quello che, considerando che il corpo umano è composto d'acqua per oltre il 60% ed è stato in contatto con un sacco di sostanze, chiede se lui stesso non sia diventato un medicinale omeopatico e se dovrebbe farsi pagare da chi magari accidentalmente lo tocca o dalle donne che lo baciano. Il mio preferito, comunque, è quello che fa sapere che la certificazione di omeopata professionale non ti viene consegnata come i normali diplomi: la seppelliscono sotto una montagna di carta da macero e ti chiedono di credere intensamente che sia lì; però anche quello che protesta perchè ha cercato di suicidarsi col paracetamolo omeopatico non è male.
Seriamente, due considerazioni. La prima è che bisogna chiedersi cosa gli sia preso, al redattore, per proporre una cosa del genere, soprattutto con una ditta come Neal's Yard che, insomma, ha anche avuto i suoi guai con la giustizia (il rimedio contro la malaria che dicevamo sopra). Possibile che ci sia gente che l'equazione di cui parlavo ad inizio di post non solo la considera vera, ma la prende come un complimento? Quanto bisogna essere staccati dalla realtà per credere che i lettori più affezionati del giornale per cui scrivono Ben Goldacre e Charlie Brooker si bevano questa fuffa senza protestare, e si limitino a chiedere se per la polmonite è più efficace un farmaco omeopatico o la cristalloterapia?
La seconda considerazione, comunque, è che la base sembra ancora messa bene: basta confrontare i commenti sul Guardian con i commenti agli articoli della Oriana Fallaci inglese, Melanie Phillips, che da qualche anno ha lanciato la sua personale crociata contro la laicità e la scienza, e in particolare contro le vaccinazioni e in favore dell'Intelligent Design. Da questa parte rimane abbastanza spirito critico da riconoscere la fuffa per quello che è, da quella si spellano le mani per applaudire una demente che col giornale per cui scrive è responsabile della prima epidemia di morbillo in vent'anni - col normale strascico di morti e danni cerebrali permanenti.
Al di là dei luoghi comuni, insomma, si direbbe che non siamo noi Guardianistas quelli con un rapporto difficile con la realtà, chiusi nella torre d'avorio delle nostre illusioni e via sbroccando...