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13 marzo 2008

Curva nord, curva sud


Se potessi parlare 10 minuti con il direttore di Repubblica (o del Corriere, della Stampa o praticamente di qualunque altro giornale italiano)...

InMinoranza: Stai seguendo la campagna elettorale americana?

Direttore: Ma certo! O-ba-ma! O-ba-ma! O-ba-ma!

InMinoranza: Ah, sostieni Obama?

Direttore: Ma certo! Tutti sostengono Obama! E' il migliore! Obama! Obama! Facci sognare!

IM: Sarà... però non sono convinto. Voglio dire, il piano di sanità nazionale di Obama si basa sempre sull'adesione facoltativa a uno di diversi provider a pagamento, lascia scoperti 20 dei 45 milioni di cittadini che al momento non hanno copertura assicurativa. Il piano della Clinton copre tutti i 45 milioni di persone perchè si basa sul concetto di single provider, non ha bisogno di un'azione deliberata da parte del cittadino ed è sostenuta dalla fiscalità invece che da un pagamento volontario - molto simile ai servizi sanitari nazionali europei, anche se con l'intervento di un soggetto (o di un consorzio di soggetti) privato.

D: Ma questi sono dettagli! O-ba-ma! O-ba-ma!

IM: Sì, però, scusa, il NAFTA? È vero che Bill Clinton l'ha firmato, ma Hillary ha detto chiaro che bisogna correggerlo, ed è l'unica ad aver ricordato che i correttivi possono essere sostenuti dalle tasse di chi grazie al NAFTA ci ha guadagnato - e che cancellarlo completamente porterebbe all'esplosione della disoccupazione ad esempio in Texas (e danneggerebbe non poco il Canada, e ora come ora gli USA hanno bisogno di tutti gli amici possibili). Obama ora dice una cosa, ora un'altra, prima dice che bisogna cancellarlo, poi in Texas si rimangia tutto, poi ci ritorna su, poi manda quell'email al ministro canadese in cui sostanzialmente dice che quelle sono "solo" promesse elettorali e non vanno prese troppo sul serio...

D: Vabbe', la politica si fa così, sei troppo bacchettone, non capisci certe realtà! O-ba-ma! O-ba-ma! E poi l'Iraq? Barak ha votato contro! O-ba-ma! O-ba-ma! Fuori dall'Iraq!

IM: Ecco, proprio lì ti volevo. Hai letto l'intervista del Times a Samantha Power, la donna che doveva diventare Segretario di Stato di Obama? Quella dove diceva che la "promessa" di lasciare l'Iraq entro un anno era solo lo scenario del caso migliore e "ovviamente" le cose potevano cambiare in ogni momento, non c'era un piano ben definito? Quella che subito dopo è stata dimissionata, ufficialmente perchè ha detto una cattiveria su Hillary?

D: O-ba-ma! O-ba-ma! Obama è pacifista! La Clinton è guerrafondaia!

IM: Ma come fai a dire queste cose? Un pacifista che porta nel suo staff falchi della Guerra Fredda come Brzezinsky?

D: Lalalalalalala! Non ti sento! O-ba-ma! O-ba-ma!

IM: Scusa, smetti di gridare un attimo, vogliamo parlare almeno dei mercenari? La Clinton ha già sul tavolo una proposta di legge per impedire che il governo USA usi massicciamente mercenari come ha fatto e sta facendo in Iraq. Quando hanno chiesto a Obama la sua posizione sui contractor ha risposto che continueranno ad avere "un ruolo chiave" nelle operazioni oltremare.

D: O-ba-mà! O-ba-mà! Faccela vede'! Faccela tocca'!

IM: Ma scusa, e la posizione sulla diatriba scienza/religione? La Clinton è l'unica candidata che abbia detto chiaramente che la ricerca scientifica e l'insegnamento della scienza hanno un ruolo chiave nel futuro dell'America, e fra l'altro è l'unica che si sia espressa chiaramente a favore dell'insegnamento dell'evoluzione nelle scuole; nel tentativo di corteggiare il voto nero, Obama sta facendo la questua da tutti i grossi predicatori neri del Sud - molti dei quali si sono spostati visibilmente a destra negli ultimi 10 anni.

D: Hahahaha che figura di merda la Clinton, col sostenitore che va a puttane!

IM: Ma ti rendi conto di quello che dici? Hai un governatore ultra-progressista, fra l'altro uno dei pochissimi, forse l'unico, che ha le palle di partecipare all'Abortion Day, che viene incastrato da un'operazione dell'FBI che puzza di macchinazione politica lontano un chilometro, e voialtri vi ci buttate addosso come neanche Sean Hannity di Fox News solo perchè sosteneva Hillary? Lo dipingete come una specie di mostro, fate una campagna contro di lui, tutte le menate sulla moglie, articoli di un moralismo vomitevole, solo perchè alle primarie
sosteneva la senatrice del suo Stato?

D: O-ba-ma! O-ba-ma! Gli studenti votano per lui! O-ba-ma! O-ba-ma! Non è compromesso col grande capitale! O-ba-ma! O-ba-ma!

IM: Non è compromesso? Ma mi prendi per il culo? In Texas, e non solo, ha speso il doppio di Hillary in pubblicità elettorale - da dove credi che vengano quei soldi?

D: O-ba-ma! O-ba-ma!

IM: No, guarda, non mi hai convinto. Capisco che i progressisti europei abbiano quest'antipatia radicata per Bill Clinton che si trasmette sulla moglie, e che l'immagine di una donna forte e ambiziosa sia allarmante per un uomo, ma qui si esagera.

D: O-ba-ma! O-ba-ma! Ma che sei laziale? O-ba-ma! Chi non vota Obama è laziale! Hahahahahahaha!

05 ottobre 2006

Coerenza?


Non so se ne è arrivata voce in Italia, ma nel mondo anglosassone ha fatto molto scalpore un docudrama trasmesso pochi giorni fa dalla ABC, The Path to 9/11. L'oggetto del contendere sono le accuse all'amministrazione Clinton di aver, sostanzialmente, posto le basi per l'11 Settembre, bloccando una serie di iniziative e programmi antiterrorismo, rifiutandosi di perseguire Bin Laden ed Al Qaeda anche dopo che questi erano stati identificati come una delle maggiori minacce alla sicurezza nazionale, vietando ogni azione contro gli Stati, come Afghanistan e Sudan, che offrivano aiuto e rifugio ai terroristi, e finanche "strozzando" la rappresaglia dopo gli attacchi alle ambasciate in Africa e alla USS Cole.

Tutto verissimo, ovviamente, basta andare a rileggere i giornali dell'epoca per rendersene conto. Clinton ha delle colpe gravissime. Soprattutto, ha la colpa di aver ceduto ai ricatti del Congresso a maggioranza repubblicana e alle pressioni della stampa di destra, Fox News in testa.

Eh già, perchè ricordiamocelo, quelli erano gli anni in cui la destra americana strillava allo scandalo per un pompino nello Studio Ovale, e chiedeva indagini e commissioni d'inchiesta, e quando la Casa Bianca autorizzava una qualsiasi azione contro Al Qaeda e i Talebani in Afghanistan c'era una coda interminabile di giornalisti (uso il termine nell'accezione più generosa possibile, ovviamente) del calibro di Bill O'Reilly che accusavano Clinton di agitare lo spauracchio del terrorismo internazionale per distrarre l'opinione pubblica americana dalle cose veramente importanti - nella fattispecie, la presenza o meno di tracce di sperma sul vestitino di una stagista. Gli USA si ritirarono dalla Somalia sotto la pressione del Congresso repubblicano e della stampa di destra, che accusavano Clinton di sacrificare le vite di soldati americani, ancora, per distrarre l'opinione pubblica, abbandonando la Somalia ad oltre un decennio di guerra civile e fornendo ai terroristi la loro arma propagandistica principale, la prova che per piegare la volontà degli occidentali basta far mandare in onda qualche cadavere in prima serata, la prova che il terrorismo paga.

In pratica oggi la destra americana dà a Clinton la responsabilità per l'11 Settembre accusandolo di aver fatto ciò che la destra chiedeva a gran voce. La gratitudine, diceva Stalin, è una malattia dei cani. Non sappiamo chi possa essere afflitto, invece, dalla piaga della coerenza, ma per fortuna la destra americana, politica e giornalistica, sembra esserne immune.

21 settembre 2006

Presidenti


Grande scandalo in USA per un docudrama di Channel 4 in cui George Bush Jr. viene assassinato. Molti commentatori vedono questa produzione come un invito ad assassinare Bush, un esempio della profonda mancanza di rispetto che gli europei hanno per gli USA ed una prova della incomprensione di base che impedisce agli stessi europei di capire il rapporto quasi mistico che i cittadini americani, indipendentemente dalla collocazione politica, hanno con il proprio governo e la sacralità che attribuiscono alle cariche pubbliche che rappresentano il Paese. Per loro, veder assassinare GWB in TV, anche in una fiction, è un colpo allo stomaco, un attacco ad una figura che rappresenta quel che hanno di più sacro, una violazione inaccettabile.

Apprezzo molto la loro capacità di ammettere i propri errori, devo dire: non posso fare a meno di notare, infatti, che una decina d'anni fa la pensavano molto diversamente e facevano collette di solidarietà per il povero G. Gordon Liddy (di Watergatiana memoria) dopo che questi perse il posto di commentatore alla radio per aver annunciato che, "per prepararsi", faceva regolarmente tiro a segno con le sagome di Bill e Hillary Clinton come bersagli. Ammiro chi è capace di tornare sulle proprie opinioni ed ammettere i propri errori, come sembrano aver fatto i commentatori di estrema destra americani.

Oddio, chissà poi se si ricordano.