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02 maggio 2011

De tu querida presencia...

...comandante Bin Laden

Si, cioè, cazzo, compagni, cazzo, porcoddio, si tratta di disinformazione della CIA, cioè, se Bin Laden era un agente della CIA e le Torri Gemelle sono state un'operazione false flag progettata come Operazione Northwood e Al Qaeda significa "la base" cioè il database della CIA di tutti i falsi terroristi che lavoravano per loro cioè mi sembra evidente che devono averlo ammazzato perchè gli era diventato scomodo.

Cioè in sostanza lo hanno ammazzato come Che Guevara.

Cioè comunque cazzo compagni mi sembra chiaro che le istanze di quella che i servizi hanno bollato come "Al Qaeda" sono istanze di riforma che sono comuni ai popoli musulmani e quindi ammazzando i leader riformisti quello che si ottiene è di rendere impossibile il dialogo che era l'obiettivo degli angloamericani che hanno bisogno di una guerra per uscire dalla crisi e costruire i loro oleodotti e soprattutto prendere possesso delle fonti d'acqua. L'hai visto Beppe Grillo l'altra sera? La terza guerra mondiale si farà per l'acqua.

E voglio dire, poi in sostanza mi sembra un'operazione di facciata, cioè a noi che ce ne frega se Bin Laden è vivo o morto, gli americani pongono tanto l'accento su questo ma poi alla fine cosa cambia degli equilibri politici?

E poi cioè compagni, andiamo, ma non vi sembra strano che l'abbiano "ammazzato" a praticamente una settimana dai referendum per l'acqua e il nucleare?

E poi comunque io non ero d'accordo con molte cose che diceva ma di base si è sempre coerentemente battuto contro l'imperialismo yankee. Io comunque ho comprato il poster.

Certo poi se vogliamo credere che il Mossad non c'entra niente...

P.S. Se credete che stia esagerando, andate a leggere i commenti sul manifesto e sul Guardian. E, mi dicono, su Facebook.

P.S. Tante scuse a tutti quelli che, via posta, Facebook e blog, ho ignorato nelle ultime settimane. È stato un periodo veramente d'inferno

04 agosto 2010

Quizzetto


Piccolo concorso a premi per i lettori di questo blog.

"La razza XXXX è il cancro della storia umana"

Una pinta va a chi sa dirmi

a) a che "razza" si riferisce la frase
b) chi l'ha pronunciata, scusandosi in seguito per la scarsa sensibilità dimostrata nei confronti dei malati di cancro

Avete tempo fino a quando Restodelmondo legge questo post e risponde.

17 luglio 2010

The plane nutter


Abbiamo appurato che gli dei, forse perchè sono ateo, mi odiano. Mi sembra che non ci siano altre spiegazioni possibili. Ho già spiegato in separata sede la mia convinzione che il QI medio della specie umana oscilli fra 75 e 80, ma anche così il numero di imbecilli e dementi che mi ritrovo regolarmente fra i piedi è in seria violazione del principio di uniforme distribuzione degli idioti.

Voglio dire, già uno che sta tornando dalle vacanze ha i fatti suoi a cui pensare: due progetti in ritardo, il Blackberry che ronza in sala d'attesa per informarmi che ci sono 750 email di lavoro in attesa di esser lette - inclusa quella che mi informa dello slittamento della consegna di mezzo milione di sterline in hardware critico per quello che in questo momento è il progetto più importante della mia unità - la schiena che brucia un po' per ricordarmi che anche in Piemonte il sole italiano non è quello inglese, e 5 ore in piscina all'aperto prima o poi si pagano...

Insomma, se c'era una cosa di cui proprio non avevo bisogno era di fare il viaggio in compagnia dell'idea platonica della lettrice dell'Independent.

È stato, per certi versi, illuminante. La realizzazione del fatto che per tutti questi anni ho vissuto nella caverna, limitandomi ad osservare l'ombra, moltiplicata mille volte, di questa donna che leggeva l'Independent (e mangiava insalata di farro biologico e germe di soia, bevendo acqua carbon-neutral a zero calorie (*) ), è stata un'autentica folgorazione.

No, non era seduta vicino a me. Gli dei, crudeli e maligni, mi hanno fatto cullare fino a dopo il decollo nell'illusione di aver conquistato uno spazio idiot-free per tutta la durata del volo, fino a quando l'Idea non mi si è piazzata di fianco, nel corridoio, in coda per il bagno, tenendomi all'altezza dell'orecchio una piccola bomba batteriologica frignante.

L'Idea ha passato la maggior parte del volo in coda per il bagno, portando avanti e indietro (e per qualche misterioso motivo, fermandosi quasi sempre alla mia altezza) un bebè dell'apparente eta' del piu' piccolo dei miei nipoti, fra uno e due anni, diciamo, completamente ricoperto di eruzioni cutanee, sfoghi e pustole, una manifestazione assolutamente spettacolare di vaccapi' quale malattia esantematica con, a quanto pare, complicazioni a gola e naso e forse ai bronchi.

L'Idea aveva un'amica al seguito (la chiameremo, per brevità, Idea2, per quanto sembri il nome di un mobilificio) con cui chiacchierava in continuazione ad un volume talmente elevato che, non fosse stato per l'accento decisamente british upper class, l'avrei presa per americana.

L'Idea stava commentando con Idea2 quanto fosse preoccupata per il pargolo, a cui i fiori di Bach sembravano non fare alcun effetto, quanto stesse diventando necessario andare in bagno a cambiargli i pannolini ogni 10-20 minuti, e si chiedeva se fosse il caso di cominciare ad usare anche la tintura ayurvedica che il medico (!) le aveva consigliato in caso di complicazioni. Posso solo sperare che quando parlava di "medico" si riferisse ad uno dei tanti ciarlatani che in questo Paese e non solo svolgono un'opera tanto meritoria quanto misconosciuta in aiuto dell'evoluzione della specie - ma conoscendo il sistema sanitario inglese, temo che parlasse in realta' proprio di un tizio con tanto di laurea in medicina.

Cambiando argomento ogni tanto, Idea & Idea2 (sì, ok, lo so, sembrano davvero punti vendita di mobilifici, povero Platone) commentavano entusiasticamente il ricevimento nuziale a cui erano state. In Piemonte, splendida regione - mica come i chav (**) che vanno a sposarsi in Toscana, eh, una cosa raffinata, bellissima, con due menu, uno vegetariano e uno vegan (che poi, imporre un menu vegetariano ed uno vegan ad uno chef piemontese: immagino che adesso il poveretto sia in cura per sindrome da stress postraumatico) e soprattutto con il tocco di classe di una sacerdotessa di Gaia ad officiare il rito.

Giuro.

L'hanno detto. Così, come se niente fosse, "they brought the Gaia priestess from home with them, they have known her for years", o qualcosa del genere. In piedi lì mentre il bimbo rigorosamente mai vaccinato e curato con i fiori di Bach e la tintura ayurvedica omeopatica cristalloterapica frignava, vestite di seta grezza dello Shenyang prodotta da cooperative ecosostenibili e di cotone equo e solidale del Mozambico (in prima classe su un Boeing di British Airways, ma suppongo che non si possa avere tutto dalla vita - potendo scegliere avrebbero preso un volo ecosostenibile su un aereo assemblato artigianalmente da comunita' indigene di Irian Jaya), si complimentavano a vicenda per far parte dell'elite che va ai matrimoni officiati dalle sacerdotesse di Gaia. Purtroppo, tragicamente, l'aereo non si è spezzato a metà come quello di Lost, risucchiandole nel vuoto come avrebbero meritato in un universo retto da principi di giustizia. Invece, quel che è successo è che ho messo le cuffie per non sentirle, e mi son messo a guardare un film sul portatile.

Non l'avessi mai fatto.

Tap tap, mi fa un dito su una spalla. "Yes?" chiedo io al dito. Guardo su, e la proprietaria equa e solidale del dito, la nostra amica Idea, mi guarda col bel faccino corrucciato ancorchè sapientemente truccato con cosmetici cruelty-free prodotti da cooperative artigiane di... vabbe', insomma, ci siamo capiti. Idea trova disturbing che io stia guardando un film di guerra mentre lei tiene in braccio il pargolo in una posizione da cui potrebbe vedere lo schermo. Idea, mi spiega, non vuole che la delicata psiche del pargolo venga influenzata da scene di violenza. Trattengo l'impulso a spiegarle che il pargolo dovrebbe reputarsi fortunato se riesce a farsi influenzare i lobi frontali da qualcosa, qualsiasi cosa, prima che vengano irreparabilmente danneggiati dalla febbre altissima di tutte le malattie infantili che lo colpiranno, e che mammina cara si rifiuterà categoricamente di curare con qualunque cosa non sia piscio di serpente. Ci proverei anche, ma so che alle parole "lobi frontali", che danno troppo di scienza, il suo cervello andrebbe in shutdown di emergenza e mi troverei a parlare con la rubrica degli editoriali dell'Independent. Mi limito quindi ad osservare che ha due gambe perfettamente funzionanti, che può usare per a) spostarsi e b) girare leggermente su se stessa fino a che Baby Bioweapon non sia più esposto alle immagini di violenza che emergono dallo schermo del mio computer.

Idea non è soddisfatta dalla mia offerta di compromesso, scodella il pargolo a Idea2 e parte alla ricerca di una hostess, alla quale spiega concitatamente il problema. La hostess viene verso di me, guarda me, guarda Idea, guarda Idea2, fa un attimo di aritmetica mentale per calcolare chi di noi abbia maggiori probabilità di scassarle (figurativamente) la minchia fino all'atterraggio se non ottiene quello che vuole, si china verso di me con un sorriso di scusa e mi spiega, porella, che sa di non avere il diritto di chiedermi alcunchè, ma per amore di quieto vivere, potrei essere così gentile da guardare qualcos'altro, o almeno da mettermi in una posizione da cui lo schermo non sia visibile dal corridoio?

Anche qui, potrei farle notare che, a lungo termine, darla vinta a bulli e ragazzine isteriche e viziate non aiuta il quieto vivere, ma mi rendo conto che non è il momento e il luogo per una discussione del genere - e poi la hostess è davvero graziosa nonostante l'uniforme di BA (notoriamente erotica come una gigantografia di Bruno Vespa) e non mi va di litigarci o di farla litigare con Idea. Insomma, spengo il portatile e mi metto a leggere. Questo libro qui, assicurandomi che Idea ne veda il titolo - anche se, ovviamente, è fisiologicamente incapace di capire di cosa parla.

(*) Lo so, state pensando che vi piglio per il culo. Se riesco a ritrovare il Fresh & Wild in cui ho visto le bottiglie gli faccio una foto

(**) Coatti, versione inglese

15 luglio 2010

E' poi facile...


...come dice il mio amico Claudio, mettermi di buonumore.

Saletta riunioni al quarto piano, televisore LCD nuovo fiammante da 50 pollici, partita dell'Italia. In teoria dovrei essere l'unico a guardarla, solo i cittadini delle nazioni che giocano sarebbero autorizzati a interrompere il lavoro, e in questo palazzo sono l'unico italiano; ma vallo a spiegare alla dozzina di persone gia' li'. Entro nella sala mentre i giocatori arrivano in campo ed una graziosa ragazza indiana della contabilita', in cui mi sono imbattuto due o tre volte da che lavoro qui, li indica ed esclama sdilinquita "Oh, I love Italians, they all look so hot! Have you checked out the new guy in XXX XXX?"

Silenzio imbarazzato - era quasi l'unica che dava le spalle alla porta e non mi aveva visto entrare. Il piu' silenziosamente possibile, esco senza dire una parola e girello per il corridoio prima di rientrare al fischio d'inizio. E il mio ego, per quest'anno, e' a posto.

21 maggio 2010

Se le auto fossero open source



Tutti conoscono quella vecchia storiella (falsa, ovviamente) in cui Bill Gates avrebbe detto, durante un intervento al COMDEX, che se l'industria automobilistica avesse cavalcato il progresso tecnologico bene quanto l'informatica, oggi le auto costerebbeto 30 dollari e farebbero 3000 chilometri con un litro di benzina, ricevendo come risposta l'osservazione che, se l'industria automobilistica avesse seguito lo stesso percorso di quella informatica:

1) Le auto si schianterebbero due volte al giorno per nessuna ragione apparente.

2) Ogni volta che rifanno la segnaletica orizzontale bisognerebbe comprare una nuova auto.

3) A volte, eseguire una normale manovra come svoltare a sinistra farebbe irreversibilmente spegnere l'auto e non ci sarebbe altra via d'uscita che reinstallare il motore.

4) Ogni volta che l'auto si spegne senza ragione in autostrada, gli automobilisti dovrebbero essere preparati a riavviarla senza protestare ed accettare il fatto come una normale parte di qualsiasi viaggio.

5) In auto ci potrebbe essere solo una persona per volta, salvo comprare Car95 o CarNT [la storia e' vecchiotta, NdE] ed acquistare a parte sedili supplementari.

6) Apple produrrebbe un'auto ad energia solare, affidabile, cinque volte piu' veloce e due volte piu' facile da guidare, ma costerebbe 100 volte di piu' e potrebbe viaggiare solo sul 5% delle strade [ed eseguire solo le manovre che Steve Jobs approva, NdE].

7) Le spie di olio, temperatura e alternatore verrebbero sostituite da una singola spia di "errore irreversibile dell'automobile".

8) I sedili sarebbero conformati in modo da costringere tutti ad avere il sedere delle stesse dimensioni.

9) L'airbag chiederebbe "Sei davvero sicuro? SI/NO" prima di gonfiarsi.

10) Occasionalmente, e per nessuna ragione apparente, l'auto vi chiuderebbe fuori e si rifiuterebbe di farvi rientrare a meno che afferriate l'antenna della radio mentre girate la chiave e tirate la maniglia dello sportello.

11) Ogni volta che un nuovo modello viene introdotto, bisognerebbe reimparare a guidare perche' nessuno dei controlli funzionerebbe alla stessa maniera di prima [questo gia' succede se si compra un'auto francese, NdE].

12) Bisognerebbe premere il bottone "Start" per spegnere il motore.

Tutto vero e divertente, ma in realta' ci dice solo cosa succederebbe se l'industria automobilistica avesse seguito il pattern di sviluppo di Microsoft (ed Apple, vedi punto 6), non quello dell'industria informatica in generale.

Sono sicuro che alcuni dei miei colleghi seduti ad una o due scrivanie da me potrebbero raccontarvi cosa sarebbe oggi l'industria automobilistica se avesse seguito il pattern di sviluppo dei mainframe IBM - ad esempio, ne sono certo, che l'auto puo' svoltare solo se una formale richiesta di cambio di direzione viene presentata due giorni prima ed approvata da tutti i passeggeri; ma da stamattina ho cominciato a chiedermi cosa succederebbe se l'industria automobilistica fosse open source. Linuxiana, diciamo. L'idea, onestamente, mi riempie di terrore.

1) Le auto sarebbero distribuite gratuitamente. Chiunque sarebbe in grado di assemblarle in modo che riescano a fare il giro dell'isolato prima di perderne completamente il controllo e doverle ricostruire da zero. Pochi, strapagati ingegneri diventerebbero ricchi assemblando auto personalizzate per i clienti che hanno bisogno di arrivare dal punto A al punto B senza esplosioni.

2) Ogni auto avrebbe comandi radicalmente differenti: alcune avrebbero uno sterzo, alcune una cloche, alcune una colonna di controllo e una pedaliera come gli elicotteri, alcune una tastiera con cui introdurre l'angolo di cui si intende variare la direzione attuale. In radianti. Senza una macro per pigreco.

3) Ogni scelta costruttiva verrebbe difesa ad oltranza come l'unico modo logico in cui una persona anche solo lontanamente sana di mentre potrebbe voler controllare un veicolo, salvo essere abbandonata nella versione successiva.

4) Quasi nessuna auto avrebbe un manuale di istruzioni. Gli acquirenti verrebbero incoraggiati a passare il proprio tempo in un'apposita stanza della concessionaria, in cui tutti gli altri guidatori discutono delle varie caratteristiche di quel modello e/o di altri modelli simili, nella speranza di cogliere un brandello di conversazione inerente a quel che desiderano sapere.

5) Nelle poche auto che ne hanno uno, il manuale di istruzioni raramente conterrebbe le informazioni a cui siamo abituati. Piuttosto, sarebbe costituito da una trattazione di 3-4 pagine sulle proprieta' chimiche dello strato di vernice antiruggine, da una dettagliata spiegazione su come svitare i bulloni per cambiare una gomma, e da 10 pagine di minuta descrizione del funzionamento delle serrature degli sportelli, con un rapido excursus sulla teoria e storia delle chiavi e delle tecniche del loro intaglio [per chi pensasse che questa e' un'esagerazione, vi invito tutti a dare un'occhiata alla "documentazione" di quello che sta diventando lo standard open source per la gestione dei data center, RackTables. Che e' una fantastica applicazione, beninteso. NdE].

6) Ad ogni automobile mancherebbero delle caratteristiche essenziali. I progettisti ovvierebbero alla mancanza in maniere che renderebbero orgogliosi Dastardly & Muttley. Ad esempio alcune auto sarebbero incapaci di svoltare a sinistra, ma verrebbero modificate con un complicato sistema di regolazione della velocita' e freno a mano servoassistito per andare in testacoda (semi)controllato e cambiare orientamento verso sinistra quando necessario.

7) L'autoradio di UbuntuCar si guasterebbe ogni volta che si fa benzina o si cambia l'olio.

8) RHELCar sarebbe open source, ma dovreste pagare una fortuna per fare benzina o gonfiare le gomme.

9) Molti guidatori sarebbero fieri ed orgogliosi di fare gratis da manichini per crash-test in FedoraCar e deriderebbero i "servi delle multinazionali" che pagano per godere dei risultati dei crash-test in RHELCar.

10) Dopo ogni incidente non potreste mai dare la colpa a guasti meccanici o difetti dell'auto, pena essere circondati da progettisti, ingegneri e altri automobilisti che vi sottopongono ad un linciaggio morale e vi accusano di essere troppo stupidi per godere del privilegio di guidare un'auto open source. Dovreste invece sottoporvi ad un rituale di purificazione in cui sostenete che il posto ideale per mettere una mina antiuomo e' in effetti proprio sotto l'acceleratore, e vi scusate per essere stati cosi' stupidi da non capirlo prima.

11) Richard Stallman al posto di Enzo Ferrari. Non dico altro.


08 aprile 2010

E da questa parte dell'Atlantico...


A parziale risposta al filmato del post precedente, questa pregevole pubblicità progresso di Don Zauker:



Così nessuno può dire "eh, sì, gli ammeregani sono sempre avanti".

04 aprile 2010

Priest Off


Laddove la legge e la politica non possono arrivare a proteggere, interviene la chimica:


14 gennaio 2010

Breve corso di management


Andate a lavorare per un Application Service Provider. Dato che, per la natura del business, un ASP avrà un gran numero di clienti, assicuratevi che per ogni cliente si costruisca una nuova applicazione da zero, non curandovi del fatto che il tipo di applicazione è sempre lo stesso. Il riutilizzo del codice è per i pigri.

In particolare, visto che la piattaforma è costituita da un front-end Windows e un back-end Linux, non assumete specialisti Linux: fate il massimo sforzo possibile per uniformare e standardizzare la parte Windows e mettete insieme la roba Linux un po' come viene e quando serve. A questo stadio è essenziale non avere più di due o tre server con la stessa versione della stessa distribuzione Linux.

Abbiate cura, in questa fase, di non limitarvi a creare una diversa applicazione per ogni cliente: preoccupatevi di usare diverse metodologie per risolvere gli stessi problemi. Per alcune applicazioni, recuperate i dati dal sito o da un feed del cliente; per le altre, ignorate l'esistenza di un analogo sito e costringete il cliente a inviare i dati via FTP una volta al giorno, e costruite una complessa architettura tutta basata su cron script, avendo cura che fallisca miseramente e in maniera assolutamente silenziosa se il cliente invia i dati alle 9:05 invece che alle 9. I cron job, poi, dovranno essere a volte in una directory dedicata inclusa nell'applicazione, a volte in una directory dedicata sotto /root, a volte nella home directory dello sviluppatore (esportata all'uopo via NFS dai server di sviluppo a quelli di produzione), a volte su un diverso server messo su alla bisogna; ed eseguiti ora dall'utente root, ora da un utente standard comune a tutte le macchine, ora dall'ID dello sviluppatore che li ha creati. Altre volte ancora, scrivete un daemon che interroghi ogni 48 secondi un server FTP del cliente e prelevi i dati trasferendoli poi su uno share da cui cron script che girano su un'altra macchina ancora li prelevino e li sottopongano all'applicazione. Non usate mai un solo server per un'applicazione quando potete distribuirla su un numero casuale di macchine in diversi hosting centre. Non usate mai un database quando potete salvare decine di migliaia di file su un fileserver, indicizzati esclusivamente per data di creazione. Non usate mai un singolo logfile quando potete salvare centinaia di migliaia di file di testo, uno per ogni singola transazione, su un fileserver, assicurandovi che l'ID della transazione non venga mai salvato all'interno del file ma solo nel suo nome, per semplificare l'aggregazione dei dati.

In uno sforzo verso la standardizzazione delle applicazioni web, imponete che tutte le opzioni di configurazione vengano impostate in un singolo file, sempre lo stesso per ogni applicazione. Accertatevi che metà delle funzionalità vengano attivate settando il parametro corrispondente a 1, l'altra metà settandolo a 0. Non fate documentare nulla: che bisogno ce n'è, quando lo sviluppatore sa già quali sono i valori giusti?

Spalmate tutta l'infrastruttura, back-end e front-end (distribuita su quattro diverse locazioni), su un'unica rete classe B senza segmenti. Mostrate sorpresa quando gli hub esplodono e/o fondono o il traffico si strozza a 1 byte per secondo. Mostrate ulteriore sorpresa alla scoperta del concetto di latenza.

Una volta arrivati al magico numero di 200 macchine per il back-end, assumete un sistemista Linux. A partire dal terzo giorno, dategli la colpa di tutto quello che va storto. Quando, dopo sei mesi, si dimette, accusatelo di scarsa professionalità e annunciate che in ogni caso fra un mese o due sarebbe stato licenziato per manifesta incompetenza.

Assumete un nuovo sistemista Linux. Dategli l'incarico di standardizzare l'infrastruttura. Quando annuncia che è impossibile farlo nei tempi desiderati (settimane) senza causare falle nei servizi, licenziatelo. Scoprite di non avere avuto una giusta causa. Pagategli un cospicuo indennizzo.

Assumete un nuovo sistemista Linux. Dategli dello stronzo senza ragione ogni mattina. Dategli nuovamente dello stronzo per la ragione che dopo tre giorni non si è più presentato al lavoro.

Assumete un nuovo sistemista Linux. Licenziatelo il giorno prima che entri effettivamente in servizio perchè avete dovuto pagare una multa colossale per violazione di alcune regolamentazioni sulle telecomunicazioni. Mostrate sorpresa quando scoprite che invece di tagliare i costi, con quest'astuta mossa gli avete dovuto pagare una penale che levati, e siete ancora senza sistemista.

Assumete un nuovo sistemista Linux. Dategli la colpa di tutto dal giorno prima di assumerlo. Dategli il compito di portare ogni singolo server allo stesso standard, e contemporaneamente vietategli di standardizzare i server perchè la loro configurazione deve rispecchiare i compiti specifici che devono svolgere. Accusatelo di insufficiente elasticità per non aver capito quello che volevate dire con la frase precedente. Incaricatelo di segmentare la rete. Vietategli di segmentare la rete. Incaricatelo di creare un accesso VPN per permettervi di lavorare da casa. Mandategli una lettera con minaccia di licenziamento per aver creato un buco di sicurezza gravissimo con un accesso VPN che è stato violato quasi immediatamente, a causa del keylogger/bot che gli alieni avevano teletrasportato sul vostro laptop personale con cui pretendevate di collegarvi da casa. Chiedetegli di trasferire tutti i cron job di ogni singolo server su una macchina centrale di servizio da cui dovrebbero poi accedere al server desiderato ed eseguire le azioni necessarie. Dopo due giorni, lamentatevi perchè "ancora non sei riuscito a mettere insieme quella che dopotutto è una semplice crontab".

Assumete un junior sysadmin. Mostrate sorpresa quando vi fa notare che al colloquio nessuno aveva parlato di "portare quotidianamente il caffè ai manager in riunione" come uno dei suoi compiti.

Continuate a sfornare applicazioni ognuna diversa dalle altre e accusate i sistemisti di scarsa professionalità se non riescono a tener dietro a tutte le dipendenze, minuzie e idiosincrasie rigorosamente non documentate di ognuna.

In nome di una maggiore standardizzazione, adottate due diversi database come standard e lasciate assoluta libertà agli sviluppatori di utilizzare l'uno, l'altro o entrambi. Fate girare tutte le istanze di uno sotto Linux, alcune istanze dell'altro sotto una diversa distribuzione di Linux e altre sotto Windows (2000, XP e 2007 Server). Se tutte le applicazioni devono salvare certi dati critici per il business in un database comune, create lo stesso database su ognuna delle tre piattaforme e offrite agli sviluppatori assoluta libertà di scelta, creando poi una complessa architettura al solo scopo di replicare i dati di quel database attraverso tre piattaforme.

Quando un tecnico del supporto vi chiede di mandarlo a fare un corso su Linux, accettate. Addebitategli il costo del corso sullo stipendio, ostentando sorpresa quando lui lo scopre e s'incazza.

Mandate un'altra nota disciplinare/minaccia di licenziamento al senior sysadmin quando una delle vostre applicazioni web viene penetrata. Rifiutatevi di ritirarla quando lui vi fa notare che l'applicazione era stata messa in linea da uno sviluppatore, su vostra autorizzazione, e a sua insaputa perchè utilizzava una piattaforma con vulnerabilità note e ampiamente sfruttate di cui lui aveva espressamente vietato l'installazione. Controbattete che comunque lui è alla fine responsabile di quei sistemi.

Accusatelo di scarsa professionalità quando si dimette.

Restate sei mesi senza senior sysadmin. Accusate il junior sysadmin di generica incompetenza e restringete il più possibile le sue mansioni all'ordinaria manutenzione. Vietate esplicitamente al tecnico di supporto che ha fatto il corso per la certificazione Linux anche solo di toccare una macchina Linux. Fate curare l'installazione e il setup di nuove applicazioni e di nuovi server Linux agli sviluppatori che ne hanno voglia, quando ne hanno voglia.

Assumete un nuovo sistemista Linux. Durante il colloquio, rispondete di sì a tutte le sue domande, soprattutto a quelle relative all'esistenza di un ambiente di test, alla pianificazione dei rollout, alle procedure formali di hand-off delle applicazioni, al sistema di ticketing per il supporto. Non importa che non abbiate idea di cosa stia parlando: è essenziale rispondere di sì a tutto.

Dategli come primo compito quello di riordinare i cron job e gli script che fanno variamente funzionare (o no) ognuna delle applicazioni. Dategli come secondo compito quello di portare tutti i server allo stesso standard per sistema operativo, software installato e versione delle librerie. Per facilitargli la vita, dopo il primo mese licenziate il junior sysadmin e il tecnico di supporto con la certificazione Linux, con la doppia giustificazione (resa pubblica) che comunque Linux è stabile e non ha bisogno di supporto continuo, e che i soldi per lo stipendio del senior sysadmin da qualche parte devono pur uscire.

Quando il sistemista crea una procedura automatica che permette di sfornare un numero arbitrario di server perfettamente standard in un'ora, passate due giorni a farvi spiegare ogni riga dello script kickstart, il funzionamento di DHCP e TFTP, fraintendete tutto il fraintendibile, lamentate che un'ora è troppo, lamentate che non è PCI-compliant, mostrate sorpresa quando scoprite che lo è, fatevi rispiegare cosa significa PCI-compliant, pretendete che ogni singola riga vi venga spiegata nuovamente alla luce di quel che avete appena imparato, mettendoci altri due giorni, e alla fine mandate un'email di fuoco al sysadmin (in copia al resto del management e alle risorse umane) perchè ha finalizzato la procedura una settimana fa, millantandone la velocità, e in una settimana non è riuscito a mettere in linea neanche un server.

Per ogni server portato allo standard, lamentate rumorosamente e pubblicamente sia il troppo tempo speso, sia il tempo insufficiente dedicato al testing. Durante il processo di aggiornamento, rifiutatevi di fornire qualsivoglia informazione sul testing. Chiarite subito che il tempo degli sviluppatori è troppo prezioso e il testing di ogni aspetto (non documentato) delle applicazioni deve essere eseguito dal sysadmin.

Siate apertamente e pubblicamente sospettosi della lealtà del sysadmin per aver avuto precedenti rapporti di lavoro con un cliente molto importante. Quando il sysadmin risolve (ripetutamente) casini che avevano messo a rischio il contratto con quel cliente, accusatelo pubblicamente di essere più leale al cliente che alla compagnia per cui lavora, portando come prova una mail del cliente che ringrazia tutti "e in particolare il sysadmin" per il magnifico lavoro svolto. Mettete il sysadmin a completa disposizione di quel cliente. Fatelo sbattere ripetutamente in giro per l'Europa a risolvere casini accessori del cliente. Accusatelo al suo ritorno di trascurare il lavoro.

Accusate il sysadmin (e gli altri tecnici senior) di scarsa professionalità ed incompetenza, pubblicamente, se possibile sulla lista di distribuzione interna della compagnia, per ogni svista o omissione, anche e soprattutto se priva di conseguenze (e.g. aver usato "reply" invece che "reply all" in uno scambio di email), dilungandovi su tutti i motivi per cui queste sviste denotano che non sono affidabili, mancano di competenza e probabilmente molestano i bambini.

Pretendete di avere l'ultima parola su ogni dettaglio di ogni decisione tecnica. Indite meeting di quattro ore per discutere il fatto che un default gateway abbia indirizzo .1 piuttosto che .254.

Pretendete di continuare ad usare nastri DLT da 20 Gigabyte per il backup di una SAN da 16 Terabyte, perchè "il backup funzionava benissimo prima che comprassimo la SAN". Imponete al sysadmin di chiamare il supporto del produttore della SAN e protestare perchè "la SAN ha rotto il sistema di backup".

Stupitevi della perplessità del sysadmin davanti ad un cron job che riavvia un certo daemon (in produzione) ogni minuto, giustificato con "yes, the daemon is a bit flaky, you know". Informatelo che lo sviluppatore ha cose più importanti da fare che trovare qualche stupido bug di un daemon che comunque se viene riavviato regolarmente non causa quasi nessun problema.

Se è un giorno lavorativo dove vi trovate voi, aspettatevi che la gente sia al lavoro anche se nel loro Paese è un giorno di festa. Se siete a Londra, fate una sfuriata agli sviluppatori francesi (sul telefono di casa di ognuno di loro, in teleconferenza) perchè non sono al lavoro il 14 luglio o a Ferragosto. Se siete in Francia, fate una sfuriata agli inglesi che non sono al lavoro ogni Bank Holiday Monday.

Non sforzatevi troppo a cercare di imparare a parlare inglese. Quando non capite qualcosa, potete sempre fare una sfuriata a chi vi sta di fronte e parla un inglese "inutilmente complicato" - ma solo dopo che eventuali malintesi hanno causato danni irreparabili. Non siete mica Shakespeare, come si può pretendere che sappiate che "indeed" significa "esatto, proprio così"?

Il giorno in cui il governo dichiara che chi si prende l'influenza suina deve restare a casa per due settimane, annunciate che i giorni di malattia pagati sono ridotti da quindici a dieci all'anno. Accusate chi viene al lavoro con la febbre di essere distratto e taciturno perchè non ha voglia di lavorare. Quando alla fine uno dei tecnici del supporto finisce in ospedale con la polmonite, abbiate cura di telefonargli per chiarire che i giorni pagati sono comunque dieci indipendentemente dalla gravità della malattia. Visto che ci siete, accusate il sysadmin, che vi fa notare la mancanza di tatto, di aver fomentato una cultura del relax e del dolce far niente fra i membri del suo team.

Licenziate poco meno di metà del personale tecnico della compagnia in un mese, al ritmo di uno al giorno o quasi. Mostratevi scandalizzati ed offesi quando scoprite che qualcuno degli ultimi aveva mandato in giro il proprio CV prima di essere licenziato. Accusateli di scarsa lealtà. Ringraziate pubblicamente i superstiti per la loro lealtà e dedizione. Licenziatene due il giorno dopo. Rimpiazzate tutti i licenziati con diciannovenni americani (inviati dalla nuova proprietà) e francesi (figli di vecchi compagni di scuola) e date la colpa ai "vecchi" per ogni sopravvenuta inefficienza.

Celebrate il fatto che siete riusciti a perdere personale più rapidamente di quanto abbiate perso clienti, realizzando così un profitto col taglio dei costi nonostante il crollo del fatturato. Proclamate che questo prova l'oculatezza della vostra strategia ed un segnale positivo per il futuro.

Mostratevi esterrefatti e feriti negli affetti quando metà dei "vecchi" superstiti si dimettono.

Prendete ogni lamentela dei clienti riguardo alle sopravvenute inefficienze come un attacco personale condito di insinuazioni sulla verginità delle vostre figlie. Per ripicca, cancellate contratti su contratti con i clienti. Fate una sfuriata a chi vi fa notare che rifiutare i soldi di un cliente non è una ripicca efficace.

Riprendete il sysadmin per aver usato la pausa pranzo per pranzare invece di lavorare.

Quando il sysadmin si dimette, accusatelo di scarsa lealtà e competenza, e annunciate che comunque il suo stipendio non era affatto giustificato e sarebbe stato licenziato presto, perchè di un sysadmin Linux non ce n'è veramente bisogno.

Assumete un sistemista Linux... (ad libitum, o fino al fallimento)

13 gennaio 2010

I grandi dubbi


Perchè alla stazione di Euston ci sono quattro reti wireless chiuse e criptate che si chiamano "Maggiore", "Bolsena", "Stromboli" e "Panarea"?

14 ottobre 2009

Segni che è tempo di cambiare lavoro


Una voce che ti chiama dall'altro capo della stanza e fa

"Eugenio! We need the RFC from the PVG for CCB to go in ASAP for the ACW"

27 settembre 2009

iTunes feedback


Per la prima volta in tre anni, ieri sera ho deciso di lasciare del feedback sul sito della Apple dopo l'upgrade di iTunes, che è stato il solito trionfale successo. Ogni volta so che non dovrei aggiornare iTunes, ma dopo duemila volte che la fottuta finestrella modale mi salta su e mi ricorda che una nuova e mirabolante versione è disponibile e non voglio proprio aggiornarla e installare magari anche Safari, Quicktime, l'iPhone iManager e cristolosacosaltro compreso il nuovo iSpring iLoaded iDildo iUnder iYour iChair, alla fine cedo e aggiorno, spinto più che altro dalla curiosità di scoprire quale pezzo della mia esistenza verrà fottuto stavolta. E devo dire che rispetto alle ultime tre volte (il firmware dell'iPod, 75 GB di musica, video e audiobook e il filesystem) m'è andata pure bene.

Dear sirs,

After a few years of use, I feel compelled to inform you that iTunes is, in fact A HUGE STINKING PILE OF SHIT!

I have never, and I mean FUCKING NEVER been able to upgrade iTunes without incurring in some disaster, from it screwing my XP install to it screwing my music collection to it screwing, as is the case today, my playlists. NEVER. Apple has NEVER released an update that worked out of the box in THREE FREAKING YEARS! How fucking incompetent do you need to be to work at Apple? Why does iTunes delete my playlists? Why does it refuse to sync the playlists with the iPod? Why have my "Commute", "Cycling", "News podcasts" and "Onion" playlists disappeared from the iPod? Why all the playlists i create on iTunes aren't transferred to the iPod anymore although I haven't changed ANY OF THE FUCKING SETTINGS? What default have you changed this time? How much time shall I have to waste this time to force something as trivial as an MP3 player to work again?

I swear to whatever deity is listening, I'd rather be buggered by a herd of Cape buffaloes than buy ANYTHING from Apple again. Fuck Jobs. I hope next time he needs a transplant he receives one Apple-style and they replace his liver with a testicle because it's more stylish and marketing approves.

Yours somewhat disgruntedly

Eugenio Mastroviti

24 settembre 2009

Giochi di società


Gioco inventato dalla nostra cliente K. e che coinvolge anche me e il mio collega C. mentre i rispettivi boss si perdono in interminabili meeting.

Aggiungere alla propria pagina iGoogle il feed "Top News". Al via, prendere le tre notizie in mostra e costruire in meno di 45 minuti un'ipotesi di complotto a partire da tutte e tre. Questa mattina:

Scienziati scoprono vaccino che previene l'infezione da HIV (The Guardian)
Acqua in abbondanza scoperta sulla Luna (Daily Telegraph)
La Russia considera sanzioni contro l'Iran (flash di agenzia)

Sbizzarritevi nei commenti. Punti extra per il coinvolgimento degli Illuminati o degli alieni, punti in meno se vi ispirate ad una leggenda metropolitana esistente (tranne se riuscite a "dimostrare", come ha fatto C. una volta, che la leggenda metropolitana è stata messa in giro dal Mossad per screditare l'ipotesi di complotto). Il complotto più carino verrà inviato in forma anonima a Luogocomune e Massimo Mazzucco ci farà un DVD.

21 settembre 2009

La fine della satira


Con la satira ho sempre avuto un buon rapporto, mi fa ridere quella di costume, trovo esilarante quella politica - anche e soprattutto quando colpisce la mia parte politica - e adoro quella religiosa. Non sono riuscito finora a trovare della satira sugli atei, il che non mi stupisce - sono soprattutto i religiosi integralisti ad avere motivo di praticarla, e per l'integralista medio un autodafè o una lapidazione è il massimo dell'umorismo.

È stato bello, insomma, il mio rapporto con la satira, ma ormai è finita. Da oggi non ci sarà più satira che possa farmi ridere, il mitico Visti da Lontano di Serra con Natta che punta agli studenti fuori corso del DAMS come il nuovo target elettorale del PCI, il Mistero Buffo di Fo, Avanzi, Cuore, il Daily Mash, Private Eye. Sono arrivato alla fine della satira, il punto estremo, e oltre non c'è nulla.

Ho scoperto il Santissimo Prepuzio.

Cioè, non è che l'ho scoperto personalmente. Ne ho scoperto l'esistenza. Ho scoperto che si venera il Santissimo Prepuzio di Gesù.

No, un attimo, tornate su e rileggete, lentamente. Si... venera... il... Santissimo... Prepuzio... di... Gesù. Ed è vero, non è satira! Lo tengono in chiesa come reliquia! Anzi ne hanno otto o dieci o tredici, non ho capito, e si danno dei bugiardi a vicenda, e uno l'hanno pure rubato trent'anni fa!

E da oggi in poi se dovessi leggere una nuova poesia di Rocco Smitherson, un nuovo racconto di Stefano Benni, non potrò non pensare, "Sì, ma venerano il Santissimo Prepuzio?" e stringermi nelle spalle senza neanche sorridere.

E a voi, fa ancora ridere Paolo Rossi? Mah.

28 agosto 2009

Baby boom


Apparentemente la Gran Bretagna è in mezzo ad un nuovo baby-boom, avendo appena raggiunto quota 61 milioni di abitanti . Quando la notizia è apparsa nel feed della BBC, almeno cinque o sei teste si sono silenziosamente girate verso A., che ha qualche anno meno di me, è cattolico, dello Yorkshire e sua moglie ha appena avuto il settimo figlio.

14 luglio 2009

Sciopero


Che si sappia, per protesta contro il decreto Alfano per una settimana salterò cappuccino e cornetto.

29 maggio 2009

Cose che non sopporto degli inglesi, n. 345


I condizionatori d'aria a propulsione nucleare spinti a tutta potenza, che ti costringono a stare alla scrivania con un maglione in Polartec quando fuori ci sono 25 gradi.

11 maggio 2009

Tignoserie


Prima tignoseria:

il Gentile Concessore Francese ha scoperto che il software di aggregazione dei log che usiamo ha una simpatica feature che permette di monitorare dei file critici in modo che un log separato riporti ogni occasione in cui sono stati modificati; volendo, può inviare e-mail periodiche con l'elenco dei file modificati. Sentito ciò, ha deciso che vuole essere informato via email, in tempo reale, ogni volta che un qualsiasi file viene modificato su uno qualsiasi dei nostri oltre 500 server di produzione. Io quasi quasi lo accontento.

Seconda tignoseria:

Mrs. Inminoranza deve registrarsi presso un prestigioso ente accademico britannico, e le hanno mandato dettagliate istruzioni sulle caratteristiche della foto che gli deve mandare: faccia seria, sfondo bianco, primo piano, capo scoperto a meno che lo si debba coprire per ragioni religiose. È una settimana che sto cercando di convincerla a mandargli una foto con un cappello da pirata adducendo come ragione la sua adesione al pastafarianesimo.

29 aprile 2009

Nomina sunt consequentia rerum


Il rabbino capo di Gerusalemme protesta perchè l'influenza suina si chiama suina e, se non ho capito male, l'esistenza della parola "suino" offende ebrei e musulmani.

Il prelato ha sicuramente le sue ragioni, però si deve anche render conto che non è facile, a questo punto, trovare un nuovo nome per un'infezione che potrebbe in teoria estendersi a tutto il pianeta sterminando decine di milioni di persone. Soprattutto tenendo conto che "religione" è già preso.

22 aprile 2009

Oi Dialogoi (puntata numero ho perso il conto)

Scena: i giorni del G20, City di Londra, un posto qualsiasi

Poliziotto: Buongiorno manifestante

Manifestante: Buongiorno poliziotto. Mi auguro che le dimostrazioni di oggi si svolgano senza incidenti e che l'insensata violenza repressiva del potere non sfoghi la sua sete di sangue su di noi mentre esprimiamo una giusta e comprensibile irritazione per la situazione internazionale

P: Eh?

M: Voglio dire che siamo pacifici manifestanti e quegli scudi e quei manganelli non hanno ragione d'essere

P: Lo so, è per questo che la maggior parte dei miei colleghi non hanno caschi o scudi, si tratta di una manovra non provocatoria che...

[SBONK]

P: ...che è stato?

M: Una tua collega senza casco nè scudo ha provocatoriamente cercato di limitare il nostro diritto alla protesta fermando con il naso un mattone destinato ad una vetrina. George Monbiot sta già preparando l'interrogazione parlamentare con cui la farà sospendere.

[SBONK]

P: E quello?

M: Un provocatore, probabilmente infiltrato, che cercava di filmare la poliziotta colpita ed è stato giustamente trattenuto dai compagni della manifestazione, che non vogliono che i media di regime la facciano passare per una vittima dopo che ha aggredito quel mattone[1]

P: Mi sembra che i tuoi compagni si stiano un po' scaldando

M: Assolutamente no, la manifestazione procede pacificamente

P: E quelli lì che stanno sfondando le vetrine di quel negozio?

M: Quelli non sono manifestanti, sono dei provocatori, probabilmente degli infiltrati, e comunque non possiamo certo essere ritenuti responsabili di quello che fanno pochi facinorosi

P: Sì, ma non ce l'avete un servizio d'ordine? Non potreste fermarli? Isolarli, almeno?

M: Non puoi certo chiederci di sostituirci alla polizia. Fermare i violenti è compito tuo, non nostro, soprattutto quando questi violenti sono degli infiltrati estranei alla manifestazione e ai suoi ideali. Difendici da loro, incapace!

P: Vabbe', allora scusa un momento, vado lì e li arresto

M: Non ti azzardare!

P: Come, scusa?

M: Come osi intervenire in una manifestazione tutto sommato pacifica con la scusa di isolati atti di violenza?

P: Ma mi hai chiesto tu di difenderti da quei violenti perchè voi non li potevate isolare...

M: Io? Ma quando mai. E poi io mica ti chiedevo di fermare quelli, io volevo che fermassi quelli di prima.

P: Ma sono gli stessi!

M: Come fai a dirlo? Quelli di prima erano evidentemente degli infiltrati, questi sono dei compagni che sfogano la loro giusta rabbia rivoluzionaria sfasciando quella tavola calda.

P: E quelli di prima dove sono andati?

M: E che ne so? Probabilmente li ha portati via un elicottero invisibile della CIA.

P: Vabbe', ma che c'entra quel bar con la rivoluzione?

M: Tu non lo sai, ma il proprietario di quel bar è un ebreo sionista che compra personalmente cluster bomb da sganciare sugli asili palestinesi[2]

P: È per questo che stanno scrivendo "Juden Raus" sul muro di fianco[3]?

M: Come dice Ken Loach[4], l'antisemitismo purtroppo è causato e giustificato dai crimini della nazione che chiamo Isreal perchè anche scriverne correttamente il nome è blasfemo[5]. La loro è una legittima protesta contro i crimini del sionismo.

P: Vabbe', mi spiace, mo' basta, adesso è il momento di intervenire con decisione. Facciamo un cordone quadrato di quattro-cinque file di poliziotti tutt'intorno a chi sta menando, così non possono far danni, e restiamo lì finchè non vi stancate di sprangare i nostri scudi

M: Aaahhh! Inaccettabile violenza! Il mio diritto a manifestare sta venendo violato! Io voglio solo manifestare pacificamente!

P: E infatti noi stiamo facendo un cordone intorno a quelli che menano, mica ai manifestanti pacifici

M: Ma io sono pacifico! Mi sono andato a mettere in mezzo a quelli che menano ma sono pacifico e mi avete bloccato qui! E poi quelli non stavano menando nessuno, sono giocolieri, hanno i birilli ancora in mano!

P: Hanno i birilli in mano, li hanno riempiti di sabbia e continuano a tirarli ai poliziotti, col compare che li riprende quando poi vengono arrestati. Dacci un taglio che non ci crede nessuno, tranne la BBC, il Guardian, l'Independent e ITV[6]

M: E che succede se rimane bloccata qui anche una donna incinta? Eh? Eh?

P: E che ci fa una donna incinta fra i picchiatori in passamontagna? Comunque se una donna incinta rimane bloccata la lasciamo uscire dal cordone

M: Ecco, lo sapevo! Trattate diversamente una donna incinta perchè è incinta e dunque conforme al modello sessista di famiglia riproduttiva[7]! Sessisti! Il sessismo è una forma di razzismo! Polizia razzista! Polizia razzista! We shall over-co-o-o-me... We shall over-co-o-o-me

P: Sì, sì, vabbè, aspetta un momento... signore? Signore? Di qui non si può passare...

P: Signore? Signore, non lo vede che si stanno menando? No, non si può passare di qui... signore? Ma mi sente?

P: Signore?... madonna... ma quanto ha bevuto questo[8]?... Signore, cambi strada per favore...

P: Signore, non si avvicini al cordone... non si avvicini! Per l'ultima volta...

[SBONK]

M: Assassini! Assassini! Quel poveretto voleva solo andare a casa passando proprio in mezzo alle risse e al cordone di polizia e l'avete ucciso con una manganellata!

P: Ma è morto un'ora dopo di attacco di cuore! Come ha fatto a morire un'ora dopo di infarto per una manganellata ad una spalla? Che cazzo è, il manganello di Ken il Guerriero?

M: Assassini! Assassini! Intollerabile violenza! Isolati episodi di eccessiva aggressività da parte dei dimostranti non giustificano certo l'adozione di un provvedimento estremo come la formazione di un cordone di polizia che impedisce loro di muoversi anche per ore[9]!

[1] Esperienza personale, May Day 2001
[2] Cfr Indymedia
[3] Cfr stampa locale, mailing list antirazziste
[4] Vero!
[5] Cfr. Comment is Free, Guardian
[6] Esperienza personale, May Day 2003
[7] Dibattito parlamentare, ieri
[8] Rapporto dello stesso testimone che ha filmato l'incidente
[9] Dibattito parlamentare, ieri.

07 aprile 2009

Almeno servono a qualcosa...