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08 dicembre 2006

Dei dossier e delle spie


Maedhros mi chiede perchè liquido il dossier Mitrokhin con un lapidario "bufala". In effetti è una buona domanda; soprattutto perchè l'espressione che ho usato è almeno in parte inappropriata.

Personalmente credo che il dossier Mitrokhin sia una commistione, più o meno curata, di verità, mezze verità e invenzioni mirate: un perfetto esempio, in altre parole, di disinformazione.

Tanto per cominciare, ci sono i numeri. Il compagno Mitrokhin, nel giro di 10 anni, ha messo insieme un dossier di 300.000 pagine; in 10 anni ci sono 3650 giorni, togliendo domeniche, ferie, un'influenza qua e là abbiamo 3000 giorni: questo significa che Mitrokhin avrebbe copiato per 10 anni a mano 100 pagine al giorno. A mano, sì, visto il controllo rigidissimo a cui in un posto come la Lubyanka erano e sono tuttora sottoposte le fotocopiatrici. In pratica Mitrokhin per 10 anni invece di lavorare avrebbe fatto il piccolo scrivano moscovita senza che nessuno se ne accorgesse. Mi spiace, continuo a trovarlo poco credibile.

Il problema del dossier Mitrokhin, in poche parole, è che non avrebbe potuto essere realizzato nei tempi e nei modi in cui si sostiene sia stato realizzato; mi pare peraltro di non essere l'unico a nutrire dubbi sulla sua affidabilità, visto che anche qui in UK, alla fine, non è che abbia portato a chissa quali stravolgimenti della vita pubblica.

Personalmente, sono convinto che Mitrokhin abbia fornito informazioni reali, che qui per esempio hanno portato diversi giornalisti a perdere il lavoro, e che poi il suo dossier sia stato rimpolpato dal MI6 e/o dal governo Major su richiesta di vari committenti.

Perchè i lavori della commissione Mitrokhin sono coperti da segreto? La tua ipotesi, caro Maedhros, è buona quanto la mia: forse perchè c'è qualcosa sotto; forse perchè non tutti sono convinti che il caso sia chiuso, e non è il caso di spaventare la lepre (se pure c'è una lepre); forse per lo stesso motivo per cui sono ancora coperti da segreto i nastri di un sacco di telecamere che avrebbero o non avrebbero ripreso l'impatto dell'aereo col Pentagono: imbecillità burocratica e chilometri e chilometri di quello che qui si chiama red tape.

Quanto alla famosa, o famigerata, seduta spiritica, sono più che altro sorpreso che ancora se ne parli. Credevo fosse ormai acquisito che l'informazione era arrivata attraverso un telefono senza fili dall'area dell'Autonomia ai socialisti e da lì a Prodi. A quel tempo alcuni esponenti del PSI, soprattutto Claudio Martelli ed altri astri nascenti della futura corrente craxiana, erano molto vicini a figure dell'Autonomia (non è un caso che tanta gente poi sia finita nel PSI da Autonomia e LC); non dimentichiamo che questa era proprio una delle ragioni per cui il PSI era il partito della trattativa: era il primo tentativo di fare da ago della bilancia, negoziare una tregua fra lo Stato e le BR. L'informazione arrivò a Martelli o a chi per lui da persone dell'Autonomia vicine alle BR; Martelli non poteva andare alla polizia, nè poteva mandarci altri socialisti, il partito avrebbe perso ogni credibilità con la sinistra extraparlamentare; d'altra parte, la soffiata doveva arrivare da una fonte autorevole: l'unica era coinvolgere esponenti politici vicini al PSI ma parte del governo, in altre parole la sinistra DC di Prodi e Zaccagnini.

Fra l'altro, spero sia chiaro a tutti e tre i miei lettori che la storia della seduta spiritica è quella riferita a giornali e telegiornali, non certo quella data alla polizia.