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19 giugno 2009

Quando si dice l'entusiasmo


A quanto pare in Iran la popolazione ha un tale entusiasmo per la democrazia che in alcune regioni ha votato più del 100% della popolazione. E poi le solite malelingue dicono che non erano elezioni libere.

01 maggio 2009

Il cavallo di Caligola


Un'avvertenza prima di cominciare: questo post è almeno in un certo senso complottista. Non perchè si parli degli anziani di Sion, degli illuminati, delle scie chimiche, del signoraggio sbroc sbroc, ma più semplicemente perchè si fanno delle ipotesi non suffragate da fatti, il cui unico supporto è fornito da quella che a me sembra essere una certa coerenza e logica interna. In altre parole, non disturbatevi a commentare che sto scrivendo cazzate: potrei solo rispondere che è possibile, lo so, grazie.

A scuola ci insegnano quanto era cattivo Caligola, e soprattutto quanto era matto, tanto matto da far nominare senatore il suo cavallo preferito. Diventati più grandicelli, ovviamente, abbiamo scoperto che Caligola tanto matto poi non era, e la nomina a senatore del suo cavallo era un gesto plateale mirato a mostrare ad un Senato troppo irrequieto e arrogante che lui, Caligola, deteneva il potere effettivo, poteva far nominare senatore chi gli pareva, e il Senato aveva così poco potere che doveva star zitto e sopportare l'affronto. Quella nomina fu un plateale schiaffo ai senatori e un modo non troppo sottile per rendere pubblica l'opinione che l'Imperatore aveva di quell'augusto organo dello Stato.

Adesso leggiucchio sui giornali che Berlusconi aveva deciso di far eleggere al Parlamento Europeo una schiera di veline, letterine, vallettine, mignottine e altro bestiame da monta perchè lui è così, è un po' puttaniere e gli piacciono le belle ragazze. Mica perchè voleva mettere in chiaro con l'opposizione (esterna e soprattutto interna) che lui è quello che decide, in Italia, chi viene eletto e chi no, fosse anche il suo cavallo preferito o una diciottenne che sorride e gorgheggia quando lui allunga le mani, mica perchè voleva far sapere sia a Bruxelles e Strasburgo, sia a Roma, cosa pensa lui dell'Unione Europea, mica perchè voleva mettere in chiaro di quanta autorità l'Europa goda dalle parti sue. No, perchè è puttaniere. Certo.

E poi la signora Veronica, dalla principesca villa di Arcore, fa sapere che she is not amused, e come in una commedia all'italiana il cavaliere, un po' Lando Buzzanca un po' Renzo Montagnani, prende su e in mezza giornata rifà le liste togliendo culi e tette e mettendoci politici. Perchè la signora si è incazzata, certo, mica perchè hanno cominciato a fioccare critiche politiche dall'interno, mica perchè magari qualche sondaggio (della cui esistenza, sia chiaro, non ho prove) ha cominciato a dire che il cavaliere stavolta aveva fatto il passo più lungo della gamba, e gli italiani forse non avrebbero votato con tanto entusiasmo per una batteria di candidate messe in lista esclusivamente e (soprattutto) dichiaratamente per meriti orogenitali. No no, sicuramente le liste son cambiate perchè donna Veronica is not amused ed è andata a dirlo a Repubblica, che è una cosa che tutte le mogli di leader politici fanno regolarmente.

Boh, sarà che sto diventando complottista ma a me tutta questa storia convince poco.

05 novembre 2008

Confronti


Desidero far presente a commentatori e conoscenti che, alla luce di questo fatto, nonchè del raffronto fra questo qui:


e questo qui:


il prossimo che, sul blog o di persona, mi tira la solita menata pseudoprogressista sugli USA fascisti e razzisti e retrogradi e per fortuna noi in Europa invece siamo colti e tolleranti e beviamo Beaujolais e non cocacola, si prende del cretino, pubblicamente e con ampia facoltà di prova.

Prime reazioni


Berlusconi annuncia: "Ho un nonno negro".

Veltroni telefona a McCain e gli fa i complimenti per la vittoria.

Bossi dichiara guerra all'America.

Mara Carfagna e Gabriella Carlucci lavoreranno alla strategia per "Palin 2012"

24 ottobre 2008

Il mio candidato


È un po' tardi, ma ho appena deciso per chi voterei alle presidenziali USA se fossi cittadino americano:


Fra l'altro, "So say we all" come slogan mi piace di più di "Yes we can"

Hat tip: Grendel

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It's a little late in the run, but I've just decided how I'd cast my vote if I was a US citizen.


"So say we all", too, sounds way cooler than "Yes we can".

09 ottobre 2008

"Un simbolo di tutto quel che c'è di sbagliato"


Ho scoperto di essere un fan di Matt Taibbi, redattore della sezione politica di Rolling Stone, commentatore politico e attivista radicale.

Questo è quello che dice di Sarah Palin:

Sarah Palin è un simbolo di tutto quel che c'è di sbagliato negli Stati Uniti di oggi. Come rappresentante del nostro sistema politico raggiunge livelli inesplorati di malignità rettiliana, l'ultimo, cinico capolavoro di burattinai come Karl Rove. Ma più di questo, è un orrido simbolo di quanto poco siamo disposti a chiedere in cambio della totale rinuncia al nostro potere politico. Sarah Palin non è solo una truffa, è la truffa più scadente e peracottara che si possa immaginare, 20 piani sotto il minimo comune denominatore, un personaggio troppo stupido persino per i talk-show da casalinghe - e questa nazione si berrà tutto, inneggiando al suo successo per tutto il tempo, e tutto perchè la maggioranza degli americani non ha più energia se non per sprofondare sul divano e lasciarsi masturbare dagli astuti delinquenti che gestiscono questo paradiso del consumatore che chiamiamo una nazione.

e più giù

La cosa veramente disgustosa di Sarah Palin non è che non ha nessuna qualifica, o che è una fanatica religiosa, o è sposata ad un secessionista, o incapace di fornire un minimo di educazione sessuale alla sua stessa figlia, o che è una finta conservatrice che ha alzato le tasse e si è pappata milioni di dollari di bilancio federale ogni volta che ne ha avuto l'occasione. No, la cosa più disgustosa di lei è quello che dice di noi: che ci potete inculare a sangue per otto anni filati, e non solo vi ringrazieremo per il disturbo, metteremo firma per farvi continuare per altri otto, a patto che ci carezziate nel punto giusto per qualche ora in periodo elettorale.

Vale comunque la pena di leggere l'articolo per intero.

Per converso, questo è quello che dice ad un complottivendolo dell'11 Settembre, il famigerato David Ray Griffin, esperto di crollo degli edifici in quanto professore universitario (di teologia).

Esattamente, quale significato attribuisce allo scadente curriculum di pilota di Hanj Hanjour? Crede che qualcun altro stesse pilotando l'aereo? Crede che non ci fosse affatto un aereo? Perchè non lo dice apertamente? Perchè una cosa la sappiamo: qualcuno ha pilotato un aereo di linea fino al Pentagono, e quel qualcuno ha fatto tutto sommato un buon lavoro. Ha qualche importanza che il supposto pilota abbia un cattivo curriculum? Cosa importa? Perchè a meno che lei abbia prove concrete che qualcos'altro è successo quel giorno, che non erano fondamentalisti musulmani ma qualche altro terrorista suicida (perchè chiunque fosse, doveva essere suicida) il dettaglio è irrilevante. Ma lei non ha neanche una teoria su quel che è successo quel giorno. O ce l'ha? (Nota: mi aspetto che lei risponda "non sta a noi rivelare quel che è accaduto, noi ci limitiamo a fare domande". Che è un modo molto conveniente di dire una di queste due cose: o che le sue supposte prove non portano a nessuna storia coerente, o che lei non ha il coraggio di dire in pubblico quale ricostruzione le sue prove supportano. La prego, mi contraddica)

e in un diverso articolo

Non ho dubbi che ogni volta che una testa di caxxo che ha visto troppe volte Loose Change apre la bocca, un candidato repubblicano da qualche parte si mette in tasca altri cinque voti.

Anche qui, val la pena di leggere tutto. Il modo in cui Griffin cerca di svicolare è a tratti irritante ma spesso esilarante, come anche la descrizione della seduta di pianificazione del complotto nell'altro articolo.

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I think I've just become a fan of Matt Taibbi, Rolling Stone's political editor.

This is what he says of Sarah Palin:

Sarah Palin is a symbol of everything that is wrong with the modern United States. As a representative of our political system, she’s a new low in reptilian villainy, the ultimate cynical masterwork of puppeteers like Karl Rove. But more than that, she is a horrifying symbol of how little we ask for in return for the total surrender of our political power. Not only is Sarah Palin a fraud, she’s the tawdriest, most half-assed fraud imaginable, 20 floors below the lowest common denominator, a character too dumb even for daytime TV — and this country is going to eat her up, cheering her every step of the way. All because most Americans no longer have the energy to do anything but lie back and allow ourselves to be jacked off by the calculating thieves who run this grasping consumer paradise we call a nation.

and, further down

The truly disgusting thing about Sarah Palin isn’t that she’s totally unqualified, or a religious zealot, or married to a secessionist, or unable to educate her own daughter about sex, or a fake conservative who raised taxes and horked up earmark millions every chance she got. No, the most disgusting thing about her is what she says about us: that you can ram us in the ass for eight solid years, and we’ll not only thank you for your trouble, we’ll sign you up for eight more years, if only you promise to stroke us in the right spot for a few hours around election time.

The entire article is worth reading.

On the other hand, this is what he had to say to David Ray Griffin, nutjob-in-chief of the 9/11 trooferforce and expert of building collapse by virtue of being a university professor (of theology)

Exactly what do you believe is the significance of Hani Hanjour's record of poor piloting? Do you believe someone else was flying the plane? Do you believe it wasn't a plane at all? Why don't you just come out and say what you think? Because we know this much: somebody piloted a jet liner into the Pentagon, and that somebody did a pretty good job of it. What does it matter if the ostensible pilot had a poor flying record? Who cares? Because unless you've got hard evidence that something else happened that day, that it wasn't Muslim hijackers but some other fanatical suicidal terrorist (for whoever it was was a fanatical suicidal terrorist) the detail is irrelevant. But you don't even have a theory about that day. Or do you? (Note: I fully expect you to respond by saying, "It's not our job to reveal what happened, it's only our job to raise questions." Which is a very convenient way of saying one of two things: either your evidence doesn't add up to any kind of coherent story, or you don't have the nerve to say in public what you really think the evidence suggests. Please, please disappoint me!).

and in a different article:

I have no doubt that every time one of those Loose Change dickwads opens his mouth, a Republican somewhere picks up five votes.

Both articles are worth reading. The way Griffin tries to weasel out of each question goes from irritating to hilarious, and the description of the original conspiracy planning session is priceless.

08 ottobre 2008

Senza parole



Hat tip: the Trots

13 settembre 2008

Femminista?


Non riuscirò mai, temo, a capire il motivo di un certo innamoramento di alcuni progressisti e di altre persone per altri versi razionali per Sarah Palin, una fondamentalista religiosa che fa sembrare Nazinger tollerante, La Russa progressista e la Carfagna colta e intelligente, ma tant'è, la gente è strana.

Tocca però lanciare un appello: almeno risparmiatemi le sbrodolate sul presunto "femminismo" della Palin e dei repubblicani. Mica per altro, a sentire il mio medico esiste una dose giornaliera massima consigliata di antiemetici.

Per la brava signora Palin, a quanto pare, quando una donna viene violentata (e il suo Stato ha il record di violenze sessuali negli USA) deve pagarsi da sè il "rape kit", le medicazioni e gli strumenti forensi per raccogliere prove e tracce - un costo variabile fra i 500 e i 1200 dollari.

La Palin nega di aver avuto parte nella faccenda, ma a quanto pare i dati di bilancio del comune di cui era sindaco la smentiscono.

Ma perchè? Forse perchè il kit contiene una pillola del giorno dopo - che non induce l'aborto ma impedisce il concepimento, quindi se la Palin non fosse troppo stupida/ignorante per capire la differenza, non dovrebbe avere neanche niente in contrario - ma la Palin, mi sa, aveva un QI troppo basso persino per passare il provino da velina, il che spiega come mai come sbocco lavorativo le sia rimasto solo fare la token female cutout shape nel partito repubblicano.

Quindi, fate la cortesia: dite che vi piace la Palin perchè rappresenta, a differenza della Clinton, esattamente ciò che una donna dovrebbe essere - graziosa, obbediente, orgogliosa della propria sottomissione e incommensurabilmente stupida; dite che una donna non si tocca neanche con un fiore e quindi McCain deve vincere perchè sennò, poverina, lei piange; ma non venite a parlare di "successo delle donne" o di femminismo, che fate ridere, questa può piacere al massimo al pensionato fascista che continua a cercare di infestare i commenti - e solo perchè è praticamente l'unica figura pubblica di sesso femminile che non lo fa sentire intellettualmente inferiore.

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I'll never be able to understand the infatuation of so many progressive commentators and otherwise rational people for Sarah Palin, a fundamentalist nutter who makes Ratzinger look tolerant, Ignazio "fascism wasn't that bad" La Russa progressive and Mara "blowjob" Carfagna intelligent - but never mind.

I'd like to use this blog for a simple appeal: please, i beg you, spare me the gushing praise for Palin's "feminism". There's a limit, my doctor says, to the anti-emetic pills I can pop in a day.

According to Ms. Palin, it appears, when a woman is raped (and her state holds the current US record for sexual assault on women) she, or if she's not in the poorer 20% of the population, her medical insurance, should be charged the full price of the rape kit, between $500 and $1200.

Palin denies any role in the issuing of the new rules, but apparently the budget papers of the town where she mas mayor say otherwise.

Why charge the victims? Perhaps because the kit contains a morning-after pill - which does not induce an abortion but simply prevents conception, so if she werent too stupid/ignorant to understand the difference she would probably have nothing against it; but it looks like Palin's IQ was too low even for a professional beauty queen, which explains why she ended up working as token cutout female shape in the Republican Party.

So, do me a favour: say that you like Palin because, unlike Hillary Clinton she's exactly what a woman should be, cute, obedient, proud of her submission, unbearably stupid; say that women should be protected so let's vote for McCain, otherwise we'd make her cry, the poor thing; but don't give me any more bullshit about "women's triumph" and feminism, it's getting more and more ridiculous.

09 settembre 2008

Le donne non si toccano


Sto compilando una lista di gente che merita testate in bocca due per volta finchè diventano dispari, composta di tutte le teste di caxxo che hanno ammorbato il mondo con insinuazioni e luoghi comuni di un maschilismo pressochè berlusconiano finchè si parlava di Hillary Clinton, e adesso si strappano le vesti sulla Palin - di cui non si dovrebbe poter dire nulla perchè è donna, anche quando in discussione non sono le sue gonadi ma il fatto che è una demente, una fanatica religiosa e una cretina di un'ignoranza disarmante persino per una reginetta di bellezza americana.

E ci metto alcuni dei miei autori preferiti nella lista, come Christopher Hitchens, e blogger che seguo regolarmente, come il collettivo di Harry's Place (sebbene quest'ultimo, a giudicare dai commenti, stia cominciando a sembrare indistinguibile dalla rubrica delle lettere del Daily Heil).

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I'm compiling a list of people i'd love to headbutt until they grow a nose on the other side - all those d*ckheads who've been regaling us with the most appallingly chauvinistic drivel against Hillary Clinton and now cry foul because we dare (oh, the nerve, the nerve!) say something against Sarah Palin, who is apparently untouchable on account of her gender, in spite of the fact that criticism is not aimed at her gonads but at the fact that she's a god-bothering nutjob whose cretinous ignorance is amazing even for an American beauty queen.

And in that list, I'm sorry to say, there are a few of my favourite authors, like Christopher Hitchens, and bloggers I follow regularly like the Harry's Place collective (although the latter, at least in the comments, is becoming harder and harder to tell apart from the Daily Heil's letters column).

22 maggio 2008

Segnalazioni a caso


Un'altra di quelle giornate in cui non si ha quasi letteralmente il tempo di far nulla. Segnalo un paio di cosette che mi sono capitate sotto gli occhi durante la pausa pranzo:

Un articolo di Ali Eteraz su Comment is Free, la recensione di un libro che dimostrerebbe come l'interpretazione islamista del Corano sia, oltre a tutto il resto, dottrinariamente errata, e che gli stessi compagni e successori di Maometto (pace e brioscia su di lui) avessero un concetto molto più laico dello Stato di quanto la moderna dialettica islamista cerca di far intendere - a volte, sostiene l'autrice, anche facendo ricordo a traduzioni o interpretazioni volutamente errate del Corano. Purtroppo il libro è scritto da una donna musulmana, per giunta residente negli USA; i miei tre lettori sono invitati ad elencare tutti i modi in cui i vari gruppi islamisti e i loro compagni di strada antagonisti la bolleranno di tradimento, eresia, asservimento alla cospirazione massonico-rettiliana degli Illuminati sionisti e probabilmente pedofilia.

Intanto Harry's Place parla di Press TV, l'emittente satellitare impiantata e finanziata in Gran Bretagna dal governo iraniano, e dei neonazisti che ci lavorano, da Lady Renouf a Nicholas Kollerstrom (che, incidentalmente, incontriamo anche qui: piccolo il mondo).

Più vicino a casa (vostra), Rosalux dà spazio a Rachel Barnacle per una risposta che potrebbe anche essere la mia: anch'io, votando per la SA, ho in certa misura contribuito al successo di Berlusconi: lo so, me ne vergogno il giusto, e forse l'ho fatto solo perchè non mi devo sorbire cinque anni di leggi razziali e Commissari Straordinari Per Persone Con La Pelle Di Un Colore Che Non Ci Piace Troppo Ma Non Siamo Razzisti, Lo Facciamo Per L'Ordine Pubblico; con tutto questo, la risposta di Rachel è in parte anche mia.

(e no, non mi sento come i comunisti tedeschi nel '33: la nostra fortuna è che questi qui, a differenza dei Goebbels e degli Eichmann e dei Rosenberg, sono degli incompetenti e non riuscirebbero a organizzare una sbronza in una fabbrica di birra, figuriamoci un campo di sterminio)

Buona lettura

08 maggio 2008

Gordon Obama


Non so perchè, ma ho sempre di più la sensazione che Barack Obama sia una specie di Gordon Brown americano. Bisogna dire che è in gamba, ed ha una macchina propagandistica a prova di bomba. È quello che ha di gran lunga ricevuto più finanziamenti ed è riuscito a dipingere Hillary Clinton come pagata dalle lobby. È quello che vuole lasciare fuori 20 milioni di americani dalla sanità pubblica ed è riuscito a dipingere (almeno sui giornali) Hillary Clinton come la candidata che non si preoccupa dei poveri. È quello che sistematicamente non riesce a catturare il voto operaio - non è un caso che la Clinton abbia stravinto in tutti gli stati operai meno due - ed è riuscito a farsi dipingere come il candidato del popolo contro l'elitaria Hillary. È quello che ha ripetuto e fatto ripetere in tutte le salse che "se sei nero devi votare Obama" ed ha dipinto Hillary come quella che ha giocato la carta proibita delle divisioni razziali.

E a me sembra, sempre di più, un candidato costruito a tavolino, pompato dalla stampa (Olly è sempre esilarante), che non ha mai catturato il voto delle grandi masse operaie eccetto che in Illinois, il suo stato, e North Carolina, dove i predicatori neri hanno polarizzato il voto sulla base di quelle divisioni che sostiene di voler superare, ed ha vinto in massima parte dove l'elezione era affare degli attivisti. Un candidato la cui forza non sta nel sostegno popolare ma nelle simpatie catturate con la stampa e all'interno della macchina elettorale democratica: in altre parole, un Gordon Brown americano, presentato dall'intellighentzia come un uomo nuovo, beniamino dei progressisti, che ci guiderà verso un radioso sol dell'avvenire di cui, purtroppo, abbiamo solo un'immagine estremamente vaga.

Spero di sbagliarmi, perchè se fosse veramente un Gordon Brown americano, l'ipotesi ottimista sarebbe che perdesse contro McCain - e altri 4 o 8 anni di presidenza Bush non li auguro veramente a nessuno.

06 maggio 2008

E ora tocca a McCain


A questo punto, chiunque vinca la nomination democratica, l'elezione di McCain sembra inevitabile.

Come faccio a saperlo? Perchè ascolto Democracy Now, e quindi so delle iniziative della sinistra radicale americana. Sinistra radicale che ha deciso di lanciare un'iniziativa nazionale chiamata Recreate '68, mirante a far convergere sulla convention democratica, che si terrà a Denver, attivisti da tutti gli Stati. Recreate '68 ha un sito, che chiarisce che lo scopo dell'iniziativa è proprio la protesta contro il Partito Democratico, non abbastanza progressista. Il progetto, esplicitato in interviste proprio a Democracy Now qualche giorno fa, è di disturbare e per quanto possibile bloccare i lavori della convention democratica, in una riedizione delle proteste che nel 1968 resero impraticabile la convention di Chicago e misero in stato d'assedio la città. Le proteste del 1968 sono ricordate come uno dei momenti più fulgidi della lotta della sinistra radicale americana, una grande vittoria degli attivisti, un momento di grande visibilità dell'antimperialismo che portò ad un risultato i cui effetti si sentirono per anni e anni a venire...

...um...

...la scomparsa politica dei democratici e l'elezione di Richard Nixon.

Sarà un trionfo, compagni.

04 maggio 2008

Comunque


Sì, lo so, Boris ha vinto, siamo in democrazia, adesso ce lo teniamo. Vorrei solo mettere in chiaro che tutti i londinesi che negli ultimi 8 anni hanno fatto una passeggiata sulla South Bank, preso un autobus, attraversato il centro di Londra in taxi senza raggiungere l'età della pensione in coda a un semaforo, trovato lavoro in qualcuna delle piccole imprese nate grazie alla LDA, e poi hanno votato per Boris, a mio modestissimo parere non brillano per astuzia. E temo che non ci metteranno molto ad accorgersene pure loro...

02 maggio 2008

Magre consolazioni


Dando prova delle mie proverbiali capacità di analista politico internazionale, grazie alle quali ho già infallibilmente previsto in passato la nomination repubblicana a Mitt Romney, prevedo che Boris sarà stasera sindaco di Londra e che David Cameron sarà fra due anni primo ministro.

Alla disperata ricerca di aspetti positivi del disastro, qualcosina salta all'occhio.

OK, Boris è stato licenziato per incompetenza da tutti i lavori che ha fatto finora, tranne, forse, i brevi contratti televisivi per i quali era perfettamente qualificato - doveva fare il buffone - e tutto sommato sta lì giusto perchè è andato a Eton con David Cameron. Ciononostante, ha una indiscutibile caratteristica positiva: non è Gianni Alemanno, e stasera a Trafalgar Square non ci saranno folle di giovani e democraticissimi attivisti di una destra moderna e liberale a fare il saluto romano e a gridare "Duce duce" (e neanche "Mosley Mosley", si spera - non quello che si fa frustare dalle squillo, suo nonno). Non è molto, lo riconosco, ma è qualcosa. E poi va in bicicletta. Nessuno che vada in bicicletta a Londra può essere interamente cattivo.

Allo stesso modo, David Cameron essenzialmente sta lì perchè è parente alla lontana della Regina, è andato a Eton, poi a Oxford, è telegenico ed ha una voce simpatica; in fin dei conti, le sue qualifiche consistono nel sembrare credibile e vagamente progressista rispetto alla vecchia guardia Tory - il che non è particolarmente difficile, è come cercare di sembrare meno bizzoca della Binetti, alla maggioranza della popolazione riesce naturale. Tocca consolarci, le cose potrebbero essere peggiori: non fosse per la Glorious Revolution, Cameron adesso sarebbe Principe di Galles (e anche quello, poi, non sarebbe il peggio: il principe Carlo sarebbe comunque un parassita dotato di titolo, ma almeno non sarebbe pagato con le mie tasse, e potrebbe fare molta meno pubblicità all'omeopatia, al feng-shui e a tutto il resto della fuffa che gli sta tanto a cuore). E poi, se David Cameron non avesse guidato la scalata al potere di quelli che vengono chiamati piuttosto pateticamente i New Tories (tutto sommato, un tributo alle capacità politiche blairiane), adesso grazie ai disastri di Mao-Tze-Brown il suo partito sarebbe comunque in testa, e solo Manitù sa chi sarebbe stato eletto segretario dalla vecchia guardia: la mummia di Gengis Khan, probabilmente.

Come si dice a Roma, credo, ariconzolamoce co l'ajetto.


22 aprile 2008

What he said


Non ho modo di essere in Italia per il 25 aprile, ma se ci fossi sarei perfettamente d'accordo con Mmax. Quella del 25 aprile è una ricorrenza troppo importante per trasformarla in una ripicca ritualizzata

Un Berlusconi di sinistra


Su Comment is Free qualche giorno fa c'era un bell'articolo di Sunny Hundal, che spiegava con più chiarezza di quel che potrei fare io perchè non solo io darò il mio secondo voto a Ken Livingstone (1), ma trovo che un Livingstone italiano sia la miglior cosa che potrebbe mai capitare alla sinistra.

Ken Livingstone è, alla base, un Berlusconi di sinistra. Non nel senso che è un ladro, un mafioso e un corruttore che usa metodi spesso illegali per arrivare al potere attraverso l'istupidimento degli elettori, ma nel senso che è riuscito a compiere, a Londra, un operazione uguale ed opposta a quella compiuta da Berlusconi in Italia: ha spostato a sinistra la mentalità, la percezione, la dialettica politica, ad un punto tale che oggi qui vince il candidato che si propone come più progressista.

Ken Livingstone non avrà il mio primo voto, perchè onestamente non sono d'accordo con lui semplicemente su troppe cose (che Sunny elenca sapientemente nel suo articolo): l'amicizia con Al Qaradawi e Tamimi, la diffamazione sistematica di attivisti come Peter Thatchell, il malaffare rappresentato da Lee Jasper, la campagna di diffamazione, pagata oltretutto con fondi pubblici, ai danni di Trevor Philips. Ciononostante, Ken ha causato una rivoluzione copernicana nel pensiero dei londinesi, fino a costringere Boris Johnson a rimangiarsi, nel corso della campagna elettorale, praticamente ognuna delle posizioni espresse in passato come parlamentare e giornalista: sullo Spectator ha scritto e commissionato i soliti articoli paraleghisti sulla "minaccia" dell'immigrazione, per poi dichiarare in campagna elettorale una sanatoria per tutti gli immigrati irregolari nel territorio della Greater London; ha scritto dopo il 7/7 che "l'Islam è il problema" per poi rimangiarsi tutto e proclamare di avere un nonno musulmano; il multiculturalismo era uno dei problemi di Londra e magicamente è diventato un punto chiave del suo programma.

Red Ken ha in meno di dieci anni alterato radicalmente il panorama politico londinese, spostando l'intera discussione a sinistra in una maniera che in Italia, ad esempio, sarebbe inconcepibile: perchè in Italia è successo l'esatto opposto, il discorso si è spostato a destra in maniera visibilissima, i progressisti sono paralizzati e da almeno dieci anni a questa parte non fanno che concedere alla detsra la scelta del terreno dello scontro, legittimandone implicitamente le campagne in maniera inconcepibile in altri Paesi, dove chi ci prova viene esposto sistematicamente al pubblico ludibrio. Quando un immigrato commette un reato la stampa conservatrice e quella progressista non discutono di emarginazione, di abbandono del territorio, di povertà: discutono se elettrificare (Lega) o no (PD) il filo spinato intorno ai CPT; e poi Vartere si stupisce che si perdano le elezioni. Caro Vartere, se fai a gara con i leghisti a chi è più razzista, vincono loro: perchè sono più bravi e c'hanno più esperienza, e se convinci la gente che il razzismo e la chiusura contro gli immigrati è la risposta, quelli voteranno per i professionisti, non per gli ultimi arrivati.

P.S. Il troll che alligna da queste parti può consolarsi col fatto che probabilmente i suoi camerati del BNP prenderanno un consigliere a Barking. Con un po' di culo gli mandano due skin a casa a sprangarlo, così lo fanno felice.

(1) La scheda elettorale per il sindaco della Greater London permette di esprimere due voti. Se nessun candidato (contando solo il primo voto espresso sulle schede) raggiunge il 50%+1, i due candidati più votati ricevono i secondi voti espressi dagli elettori degli altri candidati (che a questo punto vengono esclusi dalla corsa). In questa maniera è possibile votare per un candidato con poche possibilità di successo senza il timore di sprecare il proprio voto.

16 aprile 2008

La democrazia bisogna meritarsela

Il post qui sotto viene da qui, inclusi i refusi. Mi sono limitato a cambiare il nome della nazione ed il soggetto politico di cui si parla, e ad aggiungere l'ultima riga, peraltro perfettamente in tono col resto del post. Quando l'ho letto la prima volta mi ha fatto un po' incazzare, ma ricontestualizzato in effetti sembra avere senso. E buona fortuna all'autore originale: vive esattamente nel Paese che si merita.


Si può dire che il fatto che l'abbiano fatta fuori nè mi sorprende nè mi addolora?

Hanno ammazzato la sinistra italiana.
Quindi? ora che succede, devo mostrarmi triste e rassegnato perché lo dicono tutti?

Bene. sia chiaro, fottesega come incipit e si può partire in quarta.

non-me-ne-frega-un-cazzo.

La martire Sinistra Arcobaleno studiò alle Frattocchie e vide mille e mille crhistmas nella lussuosa e scintillante Roma.

Poi, dopo svariate vicissitudini politiche strategiche decide di sottrarsi all'inciucio prodiano e tornare alla lotta, perché evidentemtnte il berlusconi è sufficientemente ammanicato da reggere il colpo.

La SA è consapevole di due cose. Se vive persegue il suo obiettivo democratico, se muore ne fanno una martire della "democrazia". Le è stato garantito, questo è poco ma sicuro. aggratis nessuno fa più niente, nemmeno gli arabi, figuriamoci farsi trombare alle elezioni.
Borsellino, ancor più di Falcone (Falcone immaginava ma non sapeva, Borsellino immaginava e sapeva) erano perfettamente consapevoli che la loro morte avrebbe avuto un significato particolare.

Stessa cosa per la SA. Sa che potrebbe essere eliminata, perché è democratica, candida le donne, che con i principi mediterranei e latini non c'entra proprio un cazzo, ma sa bene che comunque andrà sarà un successo.

Aspetta, il sinistrobenista mi viene a dire che c'è la dittatura, e manca una stabilità democratica. Grave lutto. piangere, piangere.

HEI, MA VAIAFFANCULO, fino a ieri in IRAQ il regime di Saddam era l'unico collante per tenere 3 etnie insieme e che l'importazione democratica era una forzatura di bush.. tutt'un tratto nel paese di cui tutti pensavano di avere il controllo (qualcuno già pensava di programmarci le vacanze, pezzi di merda occidentali del cazzo, li ho sentiti, Firenze piena di inglesi e Venezia di americani) pluf, tutto svanito, hanno ammazzato la sinistra democratica ed è tornato un paese talebano, di colpo è un paese ostile. merda. e ora come si fa? crolla la borsa, si impenna il petrolio, siamo nella cacca.

possibile che nessuno si renda conto delle putttanostronzardate che ci raccontano in televisione?!??!?

basta guardare 5 minuti la CNN, sforzarsi di capire quella cazzo di lingua imperiale e rendersi conto che la guerra in IRAQ, le pressioni sull'IRAN, le inutili puttanate scenografiche dell'aghanistan NON SERVONO A UN CAZZO!!!, il mondo mediterraneo NON VUOLE ESSERE DEMOCRATIZZATO (vivaddio qualcuno che si ribella esiste) E NON VUOLE REGALARE I SUOI TESORI D'ARTE A NESSUNO !!.

Comunque ebbravo italiano mediano, continua a spikkare americano, a ingoiare pasticche e sniffare coca, continua a mangiare amburgher e sognare un biglietto per new york city, può capitare che uno su un miliardo ce la faccia, che tiri coca dalla mattina alla sera, e che sia proprio tu, mentre il resto arranca nelle sabbie mobili della merda del menefreghismo qualunquista ai popoli di mezzo mondo gli fai schifo solo a guardare come ti vesti.

sono esagerato? può darsi, ma mi rompe le palle che non si riesca a non sparlare degli altri o a prendere posizione per loro .

la democrazia è quella merda istituzionale dove tutti posso farsi i cazzi degli altri, e siccome io mi faccio da sempre i cazzi miei preferirei che tutti pensassero un po' di più ai cazzi propri.

E viva Berlusconi, affanculo democrazia e laicità che sono evidentemente estranee alla cultura italiana che non è, non è mai stata e non sarà mai democratica o di sinistra

Dal nostro corrispondente a Londra


L'analisi più precisa fatta finora delle elezioni italiane e del quadro politico che ne emerge l'ho trovata qui.

Traduco per il mio lettore non-anglofono:

Gli italiani si sono messi in coda ai seggi ieri per votare alle ultime elezioni politiche, che decideranno la composizione del prossimo Parlamento e il Primo Ministro. Il nuovo governo sarà il sessantaduesimo in sessantatrè anni. Per risparmiare tempo, gli elettori possono votare per i prossimi tre governi in una sola scheda, il che dovrebbe coprire il periodo fino al Maggio del 2011. Funzionari dell'ufficio elettorale hanno affermato che questo darà al Paese la necessaria stabilità e permetterà ai 158 partiti politici di pianificare la compravendita dei voti con un certo anticipo. Il candidato del centrosinistra ed ex-sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha annunciato oggi di confidare in una vittoria, sebbene i sondaggi diano il suo ppositore, Silvio Berlusconi, in vantaggio. Berlusconi, ex-primo ministro, leader della coalizione di centrodestra e buffone più ricco d'Italia, ha risposto dando fuoco ad una delle sue scorregge.

15 aprile 2008

Aridatece er puzzone - Parte seconda


Finito il circo delle elezioni italiane, e accettati quelli che erano i prevedibilissimi risultati, passiamo ad occuparci di quello spettacolare incidente ferroviario al rallentatore che è il governo del Grande Timoniere Mao-Tze-Brown.

Premetto che Brown non mi è mai piaciuto. Ho, nel mio piccolo, delle cose in comune con lui: anch'io sono stato un nerd che all'università preferiva leggere di analisi funzionale (nel suo caso, credo, saggi su Toynbee o Gibbons) piuttosto che mettersi in macchina il venerdì sera per andare a ballare in una discoteca di Riccione il sabato e farsi menare dai buttafuori; anch'io mi impasticcavo con Tolkien piuttosto che con preparati farmaceutico-ricreativi; anch'io ero socialmente inetto. A mia discolpa, però, posso dire di non aver mai tramato per 10 anni per fregare il posto al tizio che mi aveva nominato Cancelliere, al punto di paralizzare il governo in momenti critici; non ho mai imposto ai londinesi la Public-Private Partnership nel trasporto pubblico che ha semidistrutto la metropolitana e portato al collasso di Metronet; non ho mai aumentato le tasse ai due milioni di inglesi più poveri raddoppiando l'aliquota minima, e contemporaneamente tagliato l'imposta ai cinque milioni più ricchi abbassando l'aliquota intermedia e facendo scattare quella massima quasi 10.000 sterline più su (io pago quasi 400 sterline l'anno in meno; il commesso del McDonald's col minimo sindacale, 250 in più).

Gordon Brown, se fosse un personaggio di un film, sarebbe i Seal di The Rock - per chi se lo ricorda, il film con Nicholas Cage e Sean Connery ambientato ad Alcatraz. Sarebbe uno di quei commandos che accompagnano Nicholas Cage: si passa circa mezz'ora ad ammirare quanto sono cazzuti, quanto sono preparati, quanto sono delle perfette macchine per uccidere, ci si carica per una scena di sfracelli, per uno scontro finale che infiammerà l'intera prigione, combattimenti cella-per-cella, ultime eroiche resistenze e tutto il resto... e invece arrivano nel primo stanzone, si fanno circondare e massacrare tutti senza manco ferire uno dei cattivi. Ecco, uguale: tranne che Gordon Brown sarebbe scivolato su una buccia di banana e si sarebbe rotto l'osso del collo verso la fine del primo tempo, senza neanche incontrare i cattivi.

I fedelissimi di Brown hanno cominciato intorno al 1998 a dirci quanto fosse meglio la visione di Brown per una New Britain, quali grandi progetti avesse, quanto incommensurabilmente migliore sarebbe stato il lavoro di un primo ministro sinceramente e profondamente laburista come lui. Dopo 10 anni di intrighi, finalmente Gordon Brown è diventato Primo Ministro quasi un anno fa, nel tripudio generale della stampa e della BBC, e improvvisamente, e piuttosto dolorosamente, abbiamo scoperto che la visione che Brown aveva per la nuova Gran Bretagna non andava molto oltre l'immagine di lui che traslocava al numero 10 di Downing Street. Già arrivati a Whitehall l'immagine diventava piuttosto sfuocata.

L'economia dà segni netti di cedimento, e quando l'affare Northern Rock è scoppiato, Gordon Brown ha mostrato al mondo di ignorare la regola basilare della leadership: in una crisi, il modo migliore per peggiorare le cose è far vedere a tutti che il leader non sa cosa fare. Il governo ci ha messo mesi a prendere una decisione che probabilmente era quella giusta, facendo di gran lunga più danni all'economia nel suo complesso che se avesse preso la decisione sbagliata mentre le code davanti alle agenzie di Northern Rock cominciavano a formarsi. Identicamente, davanti ad una scuola sempre più allo sfascio, il governo rimane a guardare, proponendo misure idiote tipo facilitare gli esami per ridurre le bocciature, e semplificare i programmi scolastici per evitare l'abbandono scolastico dovuto a scoraggiamento; una sanità ansimante, che appena cominciava a riprendersi dalla cronica carenza di personale e finanziamenti, riceve un'altra mazzata col blocco delle assunzioni; e si potrebbe continuare a lungo: questo governo, diventa ogni giorno più chiaro, non ha un programma, non ha una visione, non ha idee, e in breve non sa cosa fare. Gordon Brown ha passato tanti anni a lavorare per arrivare in cima da aver perso di vista il motivo per cui la gente ci arriva, in cima.

Le cose sono talmente al disastro che persino un partito senza idee, ridotto negli ultimi anni a cambiare un leader all'anno nella disperata ricerca di una faccia, un messaggio, qualcosa che lo tirasse fuori dal baratro, oggi ha un vantaggio di 16 punti percentuali: i Tories, se si votasse domani, non avrebbero il minimo problema a formare un governo. Solo due anni fa rischiavano di essere il terzo partito, superati persino dai Lib-Dem, che pure non formano un governo fin dalla Prima Guerra Mondiale.

I 16 punti percentuali sono dati da un sondaggio commissionato dal Sunday Times a YouGov. I risultati, che si possono trovare qui, sono un'interessante lettura: la maggioranza assoluta degli intervistati pensa che Cameron stia facendo un buon lavoro come segretario Tory, e i due terzi pensano invece che Brown non stia lavorando bene come segretario Labour - la stessa percentuale che ritiene che l'accoppiata Brown+Darling non sia in grado di guidare l'economia inglese attraverso la crisi. Un elemento interessante è che quando agli intervistati è stato chiesto quali di un certo numero di qualità Brown possedesse, qualità come onestà, decisione, carisma, affidabilità in tempi di crisi, fedeltà alle proprie idee, il 45% degli intervistati ha risposto "None of the above".

Un dato, però, è particolarmente rivelatore. Alla domanda "quale partito voteresti oggi", il 44% degli intervistati hanno risposto Tory, il 28% Labour e il 17% Lib-Dem. Alla domanda "Quale partito voteresti oggi se Tony Blair fosse ancora primo ministro" il 39% ha risposto Tory, il 34% Labour, il 15% Lib-Dem. Quei 16 punti percentuali si riducono miracolosamente a 5. Non stupisce che gli unici a premere più dei fedelissimi di Brown perchè Blair se ne andasse fossero gli esponenti conservatori.

Aridatece er puzzone.

Democrazia


Sistema che garantisce ad ogni nazione il governo che si merita.