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lunedì 16 novembre 2009

Addio mia bella addio....

Oggi è il 16 novembre 2009 e nel Lazio la televisione non c'è più. Per la precisione hanno spento l'analogico. Per me, nella mia farlocchissima mente, si apre un universo felice: posso buttare la tv. Eh sì perché io il digitale non me lo compro. Ho delle ottime scuse pronte per non farlo, ho una lista di priorità pressanti lunga come una parete: devo ricomprarmi lo scooter che il mio sta per esalare, ho da pagare il dentista, mi mancano diversi mobili in casa etc etc etc. La verità è che queste sono tutte scuse, l'unica assoluta incontrovertibile verità è che finalmente mi sento libera di liberarmi del televisore.
Ad un certo punto della mia vita trascorsi diversi anni senza quella cosa in casa, non lo dicevo a nessuno, quando nella conversazione si finiva a parlare di programmi televisivi, io, semplicemente, tacevo. Il fatto è che poi qualcuno se ne accorse, ne parlammo e io spiegai che la tv mi rompeva le scatole, che non mi piaceva, magari mi potevo vedere un film ma sia l'oggetto che i programmi, non mi piacevano. La mia spiegazione venne interpretata immediamente come atto snob. In fondo sei un'intellettuale, tu, per quanto farlocca questo sei, il tuo è un atteggiamento da snob con la evve moscia, la tv non la vuoi vedere perché sei schizzinosa culturalmente ... e giù botte da orbi. Nessuno credeva che la mia fosse pura e semplice noia, no, dietro ci doveva essere qualcosa, un rifiuto, un desiderio di originalità ad ogni costo, come minimo, dettato dalla mia insicurezza-fragilità-cretinaggine (a scelta o tutte insieme fate voi). Hai voglia io a dire che "giuro che non è snobbismo solo appallamento feroce", no mi stigmatizzavano come "pessima-radical chic(???)-intellettuale di merda" etc etc. Me ne diedero talmente tante (metaforicamente parlando) che mi comprai un 14 pollici per non farmi più dare della snob praticamente stronza. Passò del tempo ed andai a vivere con l'uomo di turno. Ad un certo punto cominciarono le difficoltà. Mutismi e silenzi, solitudine da mugugno altrui, da silenzio che diventa come piombo e io riaccesi il televisore. Non era più il 14 pollici comprato per disperazione, bensì un accrocco fatto con video lcd da 17 pollici, dvd-vhs e antenna portatile, il tutto collegato ad uno stereo di ragionevole qualità. Be' i dvd ci si vedevano e ci si vedono bene, canali tv se ne vedevano 4 scarsi ma era un aiuto perfetto per sopravvivere alle difficoltà di relazione. Mi sono sorbettata ore di CSI, dottori sadici e/o talmente buoni da far venire le carie, ma meglio loro che il muro di indifferenza che certi giorni trovavo tornando a casa. Nei periodi buoni però restava di nuovo spenta la macchinetta, al massimo la si accendeva per un film da condividere con schifezze seduti sul divano. Erano belle serate quelle, non guardavamo la televisione, ma condividevamo qualcosa, fosse stata pure una partita a tre-sette a me sarebbe sembrata la cosa più bella del mondo. Alla fine pure quella convivenza finì, l'accrocco video-stereo-antenna-dvd seguì me nella nuova casa. Restava spento quasi sempre, qualche rara accensione quando facevo il cadavere sul divano, o se un ospite voleva proprio vedere qualcosa. Ora, finalmente, potrò buttare quell'antenna portatile che impiccia, l'accrocco lo userò solo per i dvd e quando leggerò un post che non capisco perché pieno di riferimenti tv chiederò serenamente spiegazioni. E non sono più io che sono snob-stronza-radical chic sono loro, cattivi, che mi hanno spento il segnale...