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martedì 2 dicembre 2014

The Decemberists nella macchina del tempo

Nel nuovo video della band di Portland, Colin Meloy viene teletrasportato nel 1977 in Germania per partecipare allo show musicale The Old Blue Rock Palace Show, dove presenta il nuovo singolo Make you better. Una divertente parodia dei programmi musicali giovanili anni '70.

L'album (il settimo in studio dal 2002) uscirà il 19 gennaio con il titolo di What a Terrible World, What a Beautiful World.
The Decemberists è una delle band che mi manca e che mi piacerebbe sentire dal vivo; dopo otto anni ritornano in Italia, però purtroppo con una sola data, a Milano il primo marzo 2015.

giovedì 14 aprile 2011

Come the war, come the avarice, come hell

Due gruppi di ragazzi contrapposti in una metafora sui conflitti e sull'intolleranza umana che ci riporta purtroppo al nostro presente.
Evidente l'ispirazione a Il signore delle mosche di William Golding.
E' uscito oggi il video di This is why we fight, splendido brano dei Decemberists che non ha bisogno di tante presentazioni.
Come the war / Come the avarice / Come the war / Come hell



In concomitanza con il Record Store Day, Meloy e soci hanno inciso un EP con sette canzoni (Live at Bull Moose), tutte tratte dall'ultimo album The King is Dead, tranne la ballata country If I Could Only Win Your Love.

sabato 12 febbraio 2011

Weekend con Decemberists, Arcade Fire, G. Allman e PJ



KCRW, la radio del Santa Monica College in California, ha sempre nei suoi studi delle chicche live. Il 10 febbraio hanno suonato The Decemberists esordendo con una bella cover dei R.E.M (Cuyahoga) e presentato il nuovo album. link

Prendete gli Arcade Fire e rinchiudeteli nel piccolo studio della radio KROQ ed avrete un fantastico mini live acustico. Ready to Start - Month of May.
Per il weekend consiglio un disco che mi ha conquistato. Il vecchio Gregg Allman se n'è uscito (con la supervisione di T-Bone Burnett) con una serie di brani intrisi di anima blues: Low Country Blues.
Dulcis in fundo, il nuovo PJ Harvey che ho appena iniziato ad ascoltare. Direi che per il weekend basta e avanza; poi non dite che in giro non c'è buona musica!

giovedì 13 gennaio 2011

Il coraggio della semplicità

Sul fatto che Colin Meloy sia un cavallo di razza non ci sono dubbi. Dopo l'azzardo concept che in molti aveva destato perplessità (ma non al sottoscritto che l'ha amato), ci si attendeva forse un ritorno alle antiche strade ed invece si sono materializzate dieci canzoni acustiche che hanno dato vita a The King is dead, il nuovo album dei Decemberists. Un bel disco easy ispirato al primo Neil Young e in generale al folk rock acustico americano, con brani di tre minuti che dopo un paio di ascolti ti catturano e ti ritrovi a cantare.
Un esercizio in apparenza semplice che in realtà racchiude l'essenza stessa dell'abilità compositiva unita all'umile esercizio della sottrazione. Probabilmente una parentesi in attesa di un nuovo cambio di rotta; nel frattempo perché non gustarsi queste semplici portate fatte con ingredienti genuini? Non è detto che siano le più facili da cucinare.
Abbiamo voluto suonare qualche canzone più nella norma, scoprendo che è molto più arduo farne di semplici che di complicate.

venerdì 19 novembre 2010

Uscite attese: The Decemberists e Marlene Kuntz

The King is dead  (18 gennaio 2011)
Down by the water (il brano in anteprima) non sarà niente di originale, ma a me piace da morire.



Ricoveri virtuali e sexy solitudini (23 novembre 2010)



mercoledì 3 novembre 2010

The Decemberists - Down by the water

Nonostante gli scarsi riconoscimenti avuti anche nella blogosfera, al sottoscritto The Hazards of love era piaciuto un sacco. Ora i Decemberists torneranno a gennaio con un nuovo disco che si intitolerà The King is dead. Speriamo sia un titolo preveggente sulle vicende italiane e non solo una risposta maschile al famoso album degli Smiths. A dargli man forte ci saranno Robyn Hitchcock e Peter Buck dei R.E.M.
Intanto un bell'assaggio:
The Decemberists - Down by the water (tasto destro per salvare)

mercoledì 8 aprile 2009

L'invasione musicale primaverile

La primavera è un momento prolifico per le nuove uscite. Ho fatto una selezione delle cose che ho più ascoltato ultimamente.

PJ Harvey & John Parish - A Woman A Man Walked By
Forse io sono rimasto fermo con una mia idea, mentre lei è andata oltre. Mi piace sì, ma non con l'entusiasmo di un tempo. Ci sono episodi strabilianti e qualche brano che mi convince meno. Comunque PJ è sempre PJ: una spanna sopra alle sue colleghe.

Silversun Pickups - Swoon
- Sembra una donna con la voce da uomo; anzi no sembra un maschio con la voce da femmina. Due anni fa in auto, ascoltandoli per la prima volta io e il resto della ciurma a discutere senza trovarsi d'accordo. Arrivato a casa, scopro che sono di Los Angeles e il cantante dalla voce molto particolare si chiama Brian Aubert. A questo loro secondo lavoro forse manca un po' della freschezza del loro primo Carnavas. Indie rock, dream-pop, alt-rock, neo-gaze: le solite insulse etichette-gabbia. Io li trovo divertenti ed estremamente "californiani"; forse leggermente adolescenziali, ma ogni tanto ci sta.
Panic switch mp3

Bat
for Lashes - Two suns
Vocalità molto originale (in certi passaggi ricorda Kate Bush) per Natasha Khan, musicista anglo-pakistana che ama le sonorità eteree, le percussioni tribali e sipingersi il viso come una dea pagana. I Radiohead l'hanno voluta come supporter al loro ultimo tour. Questo secondo disco cresce ad ogni ascolto e conferma le sue doti.
Glass mp3
Moon and moon mp3

The Decemberists - The hazards of love

Ne ho già parlato pochi giorni prima della sua uscita: per me finora il miglior disco del 2009.

Cursive - Mama I'm Swollen
Ho conosciuto per caso questo gruppo americano del Nebraska vedendoli suonare al David Lettermann Show. E dire che sono già al sesto album. Dal vivo mi sono parsi interessanti, ma il disco, in cui comunque spiccano buone canzoni, non mi ha convinto del tutto; non ho ritrovato quel phatos che avevo intravisto dal vivo.