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27 gennaio 2021

Chilli Beef Soup with Corn Frittas & Guacamole


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... ovvero Zuppa di Manzo piccante con Crostini di Polenta e Guacamole.
Sono state giornate molto fredde quelle appena trascorse, pare quasi di sentirlo di più quest'anno. Ora abbiamo recuperato qualche grado ma c'è un vento forte che penetra in ogni piccolo angolo non si copra per bene; a vantaggio, però, di giornate limpide e serene, che regalano albe e tramonti di fuoco, con colori quasi abbaglianti e che riscaldano i cuori e gli animi, anche ai più insensibili. La natura sa veramente regalarci momenti indimenticabili ed abitando via dalla pazza folla sono grata di poterne godere ogni giorno, quasi come una self ricarica dell'anima.
Sentimenti a parte, dicevo che ha fatto e fa ancora freddo, freddissimo, per cui cosa meglio la sera di una zuppa confortante, riscaldante, corroborante? Ci ha pensato il Club del 27 che non poteva scegliere argomento più azzeccato per questo mese di transito tra l'anno vecchio e il nuovo, qui troverete la raccolta finale. Tutte le ricette in lista sono fatte dal libro All Time Best Soups, e fra le varie possibilità ho scelto questa zuppa di manzo piccante (quanto piccante va a proprio gusto :-)), presentata nell'introduzione come una zuppa perfetta ovviamente per chi ama i sapori forti e decisi, perfetta per le Notti dei Falò (nei paesi anglosassoni chiamate Bonfire Night, caratterizzate da falò e fuochi d'artificio) o qualsivoglia festa invernale, o semplicemente per una sfiziosa coccola rinvigorente in una particolare serata fredda della settimana.

Considerazioni: zuppa molto buona, un pochino diversa dal solito e può essere considerata egregiamente come piatto unico. Il grado di piccantezza va a piacere. Avrei omesso il concentrato di pomodoro e forse utilizzato un pochino meno passata. Una via di mezzo tra il classico Chili di carne e il Gulasch. I crostini di polenta si possono tranquillamente friggere anche in olio di semi (in alternativa al burro), più facilmente gestibile del burro che in fretta si deteriora, a meno che non venga utilizzato quello chiarificato. In alternativa al Manchego si può utilizzare una ricotta salata da grattugiare (anche affumicata) o un caprino/ovino stagionato a pasta dura (anche se i nostro tradizionali Parmigiano o Grana Padano male non ci stanno :-)). I fagioli rossi, se introvabili, possono essere sostituiti dai nostrani borlotti.


chilli beef soup


Per la zuppa:
2 cucchiai di olio di mais 
2 cipolle rosse, tritate 
400 g di carne macinata 
1 patata dolce, sbucciata e tagliata a cubetti 
mezza zucca violina, sbucciata, privata dei semi e tagliata a cubetti 
1 peperone rosso, privato dei semi e tagliato a dadini 
2 spicchi d'aglio, tritati 
1o 2 peperoncini rossi, tritati finemente 
1o 2 cucchiaini di cumino macinato 
qualche rametto di origano fresco, solo foglie, o 2 pizzichi di essiccato 
2 cucchiai di concentrato di pomodoro 
900 ml di passata di pomodoro 
800 ml di brodo di manzo 
2 lattine fagioli rossi, scolati 
1 cucchiaino scarso di zucchero 
peperoncino a piacere (facoltativo) 
sale e pepe

 
Per i crostini di polenta:
175 g di farina precotta di di mais fine
1 litro di acqua 
100 g di Parmigiano grattugiato 
1 peperoncino rosso, tritato finemente 
un mazzetto di prezzemolo fresco, tritato 
75 g di burro 
sale 

Per servire:
formaggio Manchego grattugiato 


chilli beef soup
 

Crostini di polenta

In una casseruola portare l'acqua a ebollizione e aggiungere un po' di sale. Versare la polenta a pioggia, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. La polenta è cotta quando inizia a staccarsi dai lati della padella, circa 5 minuti di cottura. Spegnere il fuoco ed unire il parmigiano e il peperoncino, a seguire anche il prezzemolo. Distribuire la polenta su una teglia leggermente inumidita o su carta forno a uno spessore di circa 2 cm e lasciar raffreddare per almeno 45 minuti. Quando ben fredda e rappresa, tagliarla in piccoli triangoli. Sciogliere il burro in una padella antiaderente e friggere la polenta in modo uniforme su entrambi i lati fino a farla diventare croccante e dorata. Questi crostini si possono preparare in anticipo e riscaldarli in forno quando necessario. 


Zuppa

Versare l'olio in una casseruola grande, aggiungere le cipolle e cuocere per pochi minuti, fino a quando si saranno ammorbidite. Unire la carne di manzo e rosolarla per qualche minuto, mescolando sempre. Aggiungere tutte le verdure, l'aglio, il peperoncino e il cumino. Mescolare sul fuoco ancora per qualche minuto, quindi unire l'origano, la passata e il concentrato di pomodoro, ed infine il brodo. Coprire  e cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti. Verso la fine, togliere il coperchio e lasciare che la zuppa si riduca un po' perché dovrebbe essere piuttosto densa e sostanziosa. Aggiungere i fagioli e lo zucchero, sobbollire ancora qualche minuto e condire a piacere: se piace più forte, unire ancora peperoncino.
Servire la zuppa con i crostini di polenta e una buona spolverata di Manchego. Una cucchiaiata di guaiamole a lato arricchisce davvero la zuppa e la rende un pasto completo.


Chill Beef Soup with Corn Fritters and Guacamole


chilli beef soup


This is a great spicy little number, good for Bonfire Night or winter parties, or just a fun supper dish to liven up a week night! Serves 6–8. Recipe from All Time Best Soups.
 
For the soup:
2 tablespoons corn oil

2 red onions, chopped

400 g minced/ground beef

1 sweet potato, peeled and diced

1⁄2 butternut squash, peeled, deseeded and diced

1 red pepper, deseeded and diced

2 garlic cloves, chopped

1–2 red chillies, finely chopped

1–2 teaspoons ground cumin
a few sprigs of fresh oregano, leaves only, or 2 pinches of dried 
2 tablespoons tomato purée/paste

900 ml passata (Italian sieved tomatoes)

800 ml beef stock

2 x 400 cans red kidney beans, drained
1⁄2–1 teaspoon sugar
dried chilli/hot pepper flakes, to taste (optional)

sea salt and ground black pepper 

For the corn fritters
175 g polenta flour/fine cornmeal 
100 g grated Parmesan cheese

1 red chilli, finely chopped

a bunch of fresh parsley, chopped 
75 g tablespoons butter sea 
salt 

To serve:
grated Manchego cheese 
 
To make the corn frittas, put the polenta flour in a jug/pitcher so that you can pour it easily. Bring 1 litre/4 cups water to a simmer in a saucepan and add a little salt. Pour the polenta into the simmering water in a steady stream, stirring all the time. This will erupt and bubble, so stand back and be careful not to let it get too hot. Keep stirring until it is very smooth. The polenta is cooked when it falls away from the sides of the pan – this should take about 3–5 minutes. Stir in the Parmesan and chilli, then remove from the heat, season and stir in the parsley. Spread the polenta out on a prepared baking sheet to about 2 cm thick and leave to cool for at least 45 minutes. When cold and set, cut the polenta into small triangles. Heat the butter in a non-stick frying pan and fry the polenta evenly on both sides until crisp and brown. These can be set aside and reheated in the oven when needed. 
 
To make the the soup, heat the oil in a large saucepan, add the onions and cook for a few minutes, until softened. Add the beef and cook for a further few minutes until browned, stirring all the time to break up the meat. Add all the vegetables to the pan, along with the garlic, chilli and cumin. Stir over the heat for a few more minutes, until all the ingredients begin to look a little cooked, then add the oregano, tomato purée/paste, passata and stock. Cover the pan and simmer gently for about 30 minutes. Towards the end of the cooking time, remove the pan lid and allow the soup to reduce a little as it is intended to be quite thick and hearty! Add the kidney beans and sugar and season to taste. If more heat is needed, add a few dried chilli/hot pepper flakes, to taste. 
Serve the soup topped with the polenta croûtons and a good sprinkling of grated Manchego. A dollop of guacamole on top really enriches the soup and makes it a meal in itself. 

 

25 febbraio 2017

Fried Chicken, ovvero il (buon) pollo fritto per l'MTC#63


Si fa presto a dire Pollo Fritto... ma come farlo bene, come solo nel paese a stelle e strisce sanno fare il vero Fried Chicken?
Ci pensa l'Mtchallenge, nella persona di Silvia, vincitrice della scorsa sfida sui Macaron, a svelarci trucchi e segreti con questa nuova sfida di Febbraio, dedicata appunto a questo povero volatile da cortile (beh, forse una volta :-)), fritto e rifritto a puntino da tutta la Community che si è poi sbizzarrita ad abbinarlo alle salse più classiche e/o più fantasiose.
E così ci illustrano segreti ed accostamenti per una perfetta marinatura, quale miglior grasso poter usare, e aggiungono nientepopodimeno che un mini trattato sulla frittura assoluta, quella nel glucosio monoidrato.
Tutto bello e facile, a parole.
Parole che mi stampo, mi appunto, mi tengo vicino con le pagine salvate sull'iPad, sull'iPhone, sull'iMac... ma niente, è un pollo sbadato il mio, campagnolo e ribelle, anticonformista e forse anche un pochino menefreghista, convinto di saper predicare bene e razzolare ancora meglio...e probabilmente ha razzolato bene, tenace come si è presentato alla cottura!

Ho seguito alla lettera le indicazioni date da Silvia per la versione classica con la panatura di sola farina, mentre ho preferito usare la mia panatura speziata preferita (con cui faccio il pollo fritto non fritto, ma quella è un'altra storia, a breve sul blog, stay tuned :-)) per la versione a fantasia personale, aromatizzando ulteriormente anche la marinatura.

Presumo, (con innata (falsa) modestia o scellerata spavalderia? :-)), di aver fatto confusione con le foto richieste e quindi di giocarmi la sfida fuori concorso. Ma tant'è, il pollo fritto e mangiato fu, il lavoro tanto e (abbastanza) meticoloso, la stesura del post lunga e laboriosa (un abbraccio virtuale consolatorio e la fascia di #super-lettrice-consolidata-che-non-si-ferma-alle-immagini per chi riesce ad arrivare alla fine!) che mi sono autoimposta di pubblicare comunque, quali che siano poi le conseguenze.

I consigli di Silvia per fare il latticello in casa
Per conferire al pollo fritto morbidezza durante la cottura è necessario che la carne venga sottoposta a marinatura preferibilmente con il latticello per un minimo di 4 ore fino a una notte intera.
Il latticello, in inglese buttermilk, è il residuo della trasformazione della panna in burro, dal sapore acidulo; si usa in pasticceria per rendere le preparazioni morbide e soffici, inoltre è utilizzato per marinare carni e selvaggina per ammorbidirne la consistenza e mantenerne l’umidità al cuore durante la cottura.
Si può tranquillamente fare in casa, scegliendo il metodo più a noi consono. 

Ingredienti per 500 g circa di latticello:

1) 1 l di panna fresca

Versate la panna nella planetaria e montatela a velocità media per 20 minuti circa, fino a quando la parte grassa diventerà burro e si separerà dalla parte liquida, il latticello. Filtratelo con un colino a maglie strette e strizzate bene il burro.
Sciacquate il burro sotto l’acqua fredda e riponetelo in un contenitore in frigo; versate invece il latticello sulla carne ricoprendola interamente, coprite con la pellicola e mettete in frigo per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.

2) 250 g di latte parzialmente scremato
    250 g di yogurt magro
      10  ml succo di limone filtrato

In una ciotola versate lo yogurt e il latte e stemperateli, infine aggiungete il limone. Lasciate a temperatura ambiente per 15 minuti circa e poi versatelo sulla carne, coprite con la pellicola e mettete in frigo per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.


Scansafatiche io, che nei supermercati di zona lo trovo facilmente, dato l'elevato numero di turisti tedeschi onnipresenti. Quindi di getto, senza neanche guardare perchè so dov'è, com'è, l'ho già preso mille altre volte, mi sono fiondata a occhi bendati sul banco frigo ed ho afferrato il consueto barattolo targato Mila. La sorpresa a casa: hanno cambiato leggermente il prodotto, ora si chiama Perla di latte, ed è anche molto più denso. Ma ormai la carne era già avvolta da questa morbida nuvola bianca e così la lasciai; in fin dei conti, avrebbe comunque reso egregiamente il suo servizio. Ho dovuto solamente tamponare i pezzi di pollo con carta da cucina per eliminare la crema dopo averli lasciati scolare sulla gratella.

Il pollo fritto nella sua versione più semplice, viene infarinato perfettamente e immerso in olio bollente, ottenendo una crosticina sfogliata, asciutta, sottile e croccante. E’ consigliato friggere massimo 3/4 pezzi di pollo alla volta in una padella dai bordi alti, dove la carne è completamente immersa nell’olio, ad una temperatura compresa tra i 180° e i 190°. Non avendo a disposizione un termometro per verificare che l’olio sia abbastanza caldo per immergere il pollo, basterà mettere un piccolo pezzo di pane vecchio nell’olio e quando dorerà sapremo che l’olio è a temperatura.


POLLO FRITTO
(infarinato, come da ricetta di Silvia)


pollo fritto-fried chicken


 Ingredienti:

1000/1300 g di pollo con ossa e pelle
(cosce, sovracosce ed ali)
1,5 l di olio per friggere *
200 g farina
sale/pepe


Il pollo va messo a marinare a pezzi:  personalmente divido le sovracosce e le ali a metà (la punta finale di queste ultime va scartata).
Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo infarinato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciatelo scolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’ora almeno (per me anche tamponato, vista la notevole cremosità del latticello usato). Preparate una ciotola abbastanza capiente per contenere 3/4 pezzi di pollo alla volta e metteteci la farina con il sale e il pepe; in alternativa mettete farina, sale e pepe dentro un sacchetto alimentare capiente.
Prendete 3 pezzi di pollo, metteteli nella farina ed infarinateli pressando leggermente le carni oppure inseriteli nel sacchetto, chiudetelo ed agitate finché tutti i pezzi non saranno ben infarinati.
Scuoteteli per eliminare la farina in eccesso ed appoggiateli sul piatto preparato in precedenza.
Procedete panando il resto del pollo.


pollo fritto-fried chicken


In una casseruola dai bordi alti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180° circa. Se non avete il termometro mettete un pezzo di pane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo.
Immergete nell’olio 3 pezzi di pollo alla volta. Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandi e man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più. Quando il pollo avrà una colorazione dorata ed omogenea, ci vorranno circa 6/8 minuti di cottura a seconda della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.
Una volta asciutto, se desiderate potete tenerlo al caldo nel forno preriscaldato a 120° circa, infornandolo sulla placca da forno.


pollo fritto-fried chicken



* ho voluto sperimentare la frittura in grasso profondo con il graisse de canard che avevo preso in Francia mescolato a quello che avevo recuperato dalla cottura del nostro ultimo tacchino.
In questo breve video si vede il pollo che frigge allegramente; però l'odore di questo grasso è molto forte e non so ancora se mi sia piaciuto o meno; anche perchè, purtroppo, avendo poco grasso a disposizione, ho fatto solo 4 pezzi e la coscia è rimasta indietro di cottura, nonostante i 10 minuti buoni che ha fritto. Ma cuocerla di più l'avrebbe carbonizzata esteriormente; probabilmente bisognava mantenere la temperatura sui 170° e non oltre.
Oltretutto, il pollo comperato al supermercato (scelto dietro consiglio del macellaio, nato, cresciuto semilibero, macellato in Italia e nutrito non so con cosa) doveva essere di tipo semiruspante, perchè faticava a cuocere (anche il rimanente che ho messo in forno); da qui la conclusione che, probabilmente, per una cottura più veloce servano i polletti meno pregiati, quelli che non danno soddisfazione alle mascelle, ma si sciolgono come neve al sole (e non è un pregio, sia ben chiaro :-)).



POLLO FRITTO SPEZIATO
(my way)


pollo speziato fritto-mtc63



Ingredienti:

1000/1300 g di pollo con ossa e pelle
 (cosce, sovracosce ed ali)
3/4 uova medie
pepe di Timut, per la marinatura
coriandolo in semi, per la marinatura

per il pane speziato:
pane grattato
spezie a sentimento *

2 l di olio per friggere


Marinatura: 6 ore in latticello (per me Perla di latte Mila) aromatizzata con semi di coriandolo pestati e pepe di Timut macinato (pepe provieniente dal Nepal, con bacche più piccole e scure del cugino di Szechuan. Aroma più intenso e forte, con un'incredibile nota agrumata che ricorda il pompelmo e il  profumo del frutto della passione. Scoperto in Francia, me ne sono innamorata: lo consiglio vivamente!).

Pane speziato: ne preparo sempre in quantità e lo conservo in frigorifero, in un vasetto ermetico, sempre pronto all'uso. Fantastico anche per dare uno zic diverso ed accattivante alle solite cotolette. Regalo sempre apprezzato dagli amici che siedono alla nostra tavola :-))
Confesso che non è mai lo stesso della volta precedente, anche se comunque resta sempre molto simile, perchè le spezie vanno e vengono (soprattutto in quantità) conforme l'estro del momento... o l'occhio poco vigile che vede e non vede i vasetti sulla mensola.
Unità di misura è il cucchiaino da tè (intero, metà, la punta), prova d'assaggio... il mio naso :-))

Curcuma, curry di Goa, paprika dolce, paprika forte, paprika rosa, mix chili dolce (chili, paprika, pepe, pepe della Giamaica, coriandolo, chiodi di garofano, cunmino, sale, aglio), mix 4 épices (pepe nero, chiodi di garofano, cannella, noce moscata), galanga, fenugreek, coriandolo, zenzero, coriandolo, mango... mi sembra di averli nominati tutti.



marinatura mtc63



Il pollo va messo a marinare a pezzi:  personalmente divido le sovracosce e le ali a metà (la punta finale di queste ultime va scartata).
Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciatelo scolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’ora almeno (per me anche tamponato, vista la notevole cremosità del latticello usato). Preparate un piatto per appoggiare il pollo impanato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
Mettete le uova in una ciotola che possa contenere almeno 3/4 pezzi di carne alla volta e sbattetele bene con una forchetta. Ponete il pan grattato in una ciotola capiente.
Prendete un pezzo di pollo alla volta, immergetelo nell’uovo e passatelo nel pan grattato speziato, pressando bene le carni. Appoggiate il pollo sul piatto e procedete con la panatura dei pezzi rimanenti.
In una casseruola dai bordi alti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180° circa. Se non avete il termometro mettete un pezzo di pane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo.
Immergete nell’olio 3 pezzi di pollo alla volta. Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandi e man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più. Quando il pollo avrà una colorazione dorata ed omogenea, ci vorranno circa 6/8 minuti di cottura a seconda della grandezza del pezzo (per me quasi 15!), scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.
Una volta asciutto, se desiderate potete tenerlo al caldo nel forno preriscaldato a 120° circa, infornandolo sulla placca da forno.


pollo fritto-fried chicken


Queste cosce sono risultate cotte meglio delle precedenti (alette e sovracosce a metà non hanno avuto mai problemi, essendo più piccole): ho mantenuto volutamente la temperatura leggermente più bassa, sui 170°, ed ho allungato leggermente i tempi, non di molto per non avere poi dei pezzi carbonizzati esteriormente.
Come dicevo prima, il pollo comperato al supermercato (scelto dietro consiglio del macellaio, nato, cresciuto semilibero, macellato in Italia e nutrito non so con cosa) doveva essere di tipo semiruspante, perchè faticava a cuocere (anche il rimanente che ho messo in forno); da qui la conclusione che, probabilmente, per una cottura più veloce servano i polletti meno pregiati, quelli che non danno soddisfazione alle mascelle, ma si sciolgono come neve al sole (e non è un pregio, sia ben chiaro :-)).
O molto probabilmente, nei locali specializzati in queste pietanze, può essere che diano una precottura al pollo (il problema sono le cosce), forse anche a vapore, chissà... bisognerebbe fare un'incursione spionistica da KFC :-))



MY COLESLAW


Da quando ho assaggiato l'originale in gioventù non l'ho più perso di vista. Ideale con il fritto perchè fresco e molto appetibile e pulisce la bocca dall'untuosità rilasciata dal pollo. Questa insalata è buona anche il giorno dopo, ma le verdure perdono un pò in croccantezza.


my coleslaw



Ingredienti per circa 600 g di verdure:

cavolo cappuccio verde
cavolo cappuccio rosso
carote
mela granny smith
sedano
4 cucchiai colmi di maionese (homemade) *
4 cucchiai colmi di panna acida o yogurt magro
3 cucchiai di aceto di mele
2/3 cucchiaini di zucchero
1/2 cucchiaini di senape
sale/pepe (di Timut)


coleslaw


Tagliare tutte le verdure a julienne (a coltello o col robot), carota e mela anche con una grattugia a fori larghi.
Preparare la salsa unendo la maionese con la panna acida (sempre in uguale quantità) e condirla con l'aceto, lo zucchero, la senape. Salare e pepare: assaggiare e correggere a proprio gusto.
Condire l'insalata con questa salsa e porre in frigo per un paio di ore.

* Maionese homemade: 1 uovo e 1 tuorlo - 250/300 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo - succo di limone- aceto di mele - senape - sale/pepe.
Si può usare un mixer ad immersione o il Bimby: scaldare metà olio in un pentolino fino a 121°. Nel frattempo iniziare a montare le uova con un cucchiaio di succo di limone, sale e pepe; unire l'olio caldo a filo molto lentamente. Proseguire unendo anche l'olio freddo finchè la salsa sarà ben emulsionata. Assaggiare ed aggiustare di limone e/o aceto di mele e/o senape a proprio gusto. Lasciar raffreddare e conservare in un vaso ben chiuso in frigorifero.



CONSERVA DOLCE DI CIPOLLE DI TROPEA


La nostra preferita, che abbiniamo indistintamente a carne e formaggi.



salad & dipping


Ingredienti:

500 g di cipolle di Tropea
250/300 g di zucchero
1 mela sbucciata e grattugiata
il succo di un limone
una foglia di alloro
qualche grano di pepe selvaggio del Madagascar (Voatsiperifery)


Affettare le cipolle finemente. Metterle in una casseruola con lo zucchero, la mela e il succo di limone. Unire anche alloro e pepe precedentemente avvolti in una garza legata. Far prendere bollore e cuocere semicoperto a fiamma medio/bassa per circa un’ora: la conserva è pronta quando le cipolle sono diventate traslucide. Eliminare gli aromi.
Invasare a caldo (nei vasetti sterilizzati 10 minuti in forno a 100°), chiudere bene, capovolgere, coprire con un panno fino a completo raffreddamento.
Sottovuoto si conserva per lungo tempo, ma una volta aperto il vasetto meglio conservarlo in frigo e consumare la conserva entro 15/20 giorni.



SALSA PICCANTE AL POMODORO


La tradizionale pommarola, il sugo al pomodoro casalingo onnipresente su tutti i fornelli, aggiustata a piacere con una nota speziata semipungente. Una specie di BBQ sauce de noantri, da fare quando avanza del sugo preparato in precedenza.


Ingredienti:

aglio
cipollotto
olio extravergine di oliva


* miscela di erbe e spezie argentina, ora diffusa in tutto il Sud America: mix composto da sale fino, cipolla, origano, aglio, prezzemolo, pepe nero e paprika dolce.

Soffriggere leggermente l'aglio spremuto e il cipollotto tagliato fine in un paio di cucchiai di olio, ammorbidendo poi il soffritto con un goccio di acqua al bisogno. Unire poi i pelati tagliati fini e salare col dado (per gli irriducibili a cui è altamente antipatica l'acidità del pomodoro si può aggiungere anche un pizzico di zucchero). Cuocere brevemente a fiamma media finchè la salsa si sia ritirata alla giusta consistenza. Lasciare intiepidire la salsa e poi unire il mix di spezie a piacere, assaggiando fino ad ottenere l'intensità desiderata.



ROSE DI PATATE


Doveva essere una quadriglia di patate per avere un arcobaleno di colori, ma quelle viola sono risultate introvabili. Un'alternativa molto decorativa per far colpo sui vostri ospiti (se sono pochi, perchè necessitano di perderci un pochino i tempo).


potato roses


Ingredienti:

patate a buccia rossa
patate a buccia gialla
(non) patata americana (batata)
patate viola (non trovate)
sale aromatico
olio extravergine di oliva
timo fresco
pepe, facoltativo


Lavare bene le patate, strofinando la buccia con una paglietta fina. Affettarle sottili con una mandolina. Tuffarle in acqua bollente leggermente salata per un paio di minuti e scolarle su un telo.
Preparare un paio di strisce di carta forno lunghe circa 50 cm e larghe circa 8. Sistemare le fette di patate in fila sopra alla carta sovrapponendole, salare e pepare e aggiungere qualche fogliolina di timo. Avvolgere la striscia a spirale ben stretta, aiutandosi con la carta. Sistemare ogni rosa ottenuta in uno stampo antiaderente da muffin precedentemente oliato o imburrato (senza la carta). Condire con un filo di olio ed infornare a 180° finchè ben dorate e cotte, circa 25/30 minuti. Estrarre con delicatezza e servire.







... però, perchè tanta fatica quando ci si può riuscire con meno stress? :-)))


1 marzo 2015

Tortilla Chips e Guacamole


Anche la permanenza in Messico, con l'Abbecedario Culinario Mondiale,volge alla fine.
Ancora poche ore e poi saremo definitivamente in partenza verso un'altra affascinante meta.
Giusto il tempo di un aperitivo prima dell'imbarco, con l'intingolo più famoso e le chips più golose.
Aperitivo perfetto da abbinare con Tequila Puerto Vallarta.






L'intingolo più tipico messicano che deve le sue origini addirittura agli Aztechi.
Gli ingredienti principali sono l'avocado, il succo di lime, sale e pepe nero macinato fresco, ma le varianti sono molteplici e le aggiunte possono essere fatte con i pomodori ciliegia, il coriandolo fresco, aglio, cipolla, peperoncino.
Il succo di lime è molto importante: dà sapore alla salsa e impedisce che questa si ossidi e cambi colore, mantenendola invece di un bel verde vivo. 

Da Wikipedia: il guacamole è una salsa di origine messicana a base di avocado la cui origine risale al tempo degli Aztechi. Oltre agli avocado, gli ingredienti principali sono succo di lime, sale e abbondante pepe nero (il pepe è previsto per l'autentico guacamole, anche se il pepe nero non era conosciuto in Messico ai tempi degli Aztechi). Il termine guacamole deriva dallo spagnolo messicano via Nahuatl: AhuacamOlli, da Ahuacatl (="avocado") + molli (="salsa").
Variazioni della ricetta includono pomodori, coriandolo, cipolla, aglio, peperoncino e altre spezie. Viene solitamente accompagnato con tortilla chips e servito con altri piatti della cucina messicana. Nel guacamole possono essere aggiunte panna acida o maionese, ma preparazioni di questo tipo sono considerate inferiori perché mascherano e coprono il sapore dell'avocado. Inoltre, panna e maionese non vengono usate nella ricetta originale; si tratta di un adattamento statunitense o Tex-mex della ricetta.
I Messicani talvolta si riferiscono al guacamole diluito servito in modeste taquerias come “aguamole”, una parola che nasce dall’unione di agua (acqua) e guacamole. Per preparare il guacamole, è necessario innanzitutto schiacciare gli avocado con la forchetta e aggiungere succo di lime o di limone. L’aggiunta di succo acido, oltre a insaporire la salsa, serve a evitare che il guacamole cambi colore e si ossidi. Gli altri ingredienti vengono sminuzzati e aggiunti poi alla base di avocado. Il metodo tradizionale di preparazione del guacamole comporta l’uso del molcajete (mortaio e pestello tipici messicani) per schiacciare e mischiare gli ingredienti.





Ingredienti:

un avocado maturo *
mezza cipolla piccola
mezzo spicchio d'aglio
un peperoncino fresco
alcuni pomodorini
sale/pepe
alcune foglie di coriandolo fresco o prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
succo di lime
* avvolgere l'avocado in fogli di giornale per portarlo a giusta maturazione


Tagliare a metà l'avocado, sbucciarlo e schiacciarne 2/3 con una forchetta, il rimanente terzo tagliarlo in piccoli cubetti.
Irrorare subito con il succo di lime.
Affettare finemente l'aglio, la cipolla, il peperoncino, il coriandolo e tagliare i pomodori a dadini: aggiungere il tutto alla salsa.
Aggiustare di sale e pepe, aggiungere l'olio, mescolare bene e lasciare riposare mezz'ora prima di servire.



Tortilla Chips


Uno snack fragrante, perfetto con qualsiasi salsina, fatta con la stessa pasta delle tortillas.





Ingredienti:

stessa quantità di farina di mais precotta e acqua calda
(io ho però aggiunto un goccio in più)
un pizzico di sale
olio di semi di arachide per friggere


Amalgamare acqua, farina e sale e lasciare riposare l'impasto mezz'ora in una ciotola coperta. Stendere un po' di impasto alla volta in uno strato sottile, meglio se tra due fogli di carta da forno, e tagliare in triangoli con una rotella (l'impasto non è così perfetto e malleabile, può creparsi, ma non c'è da preoccuparsi, si tagliano i triangoli che si riesce, poi si riimpasta, aggiungendo alcune gocce di acqua se necessario). 
Friggere in poco olio per qualche minuto, scolarli bene su carta assorbente e servire.



21 luglio 2012

Salsa barbecue - BBQ Sauce for WHB # 343



La carne alla griglia è uno dei piaceri gastronomici preferiti dalla mia banda di uomini, e per me decidere di pranzare o cenare in questo modo è oltremodo festa grande: da quando sono cresciutelli, tutto il lavoro è appannaggio loro, dalla marinatura alla cottura completa, a me resta da pensare solo al contorno. Se poi decido di optare anche per le verdure grigliate, allora posso quasi vergognarmi di non muovere neanche un dito … ed aver la sicurezza che la cucina sarà pulita rigovernata in un lampo :-). 
Macs è uno dei più afecionados alla griglia, e direi quasi il più bravo in cucina in senso lato, spesso prepara il pranzo per sé e i fratelli che rientrano più tardi dalla scuola. A lui devo la ricerca per questa classica salsa da barbecue, per variare anche le solite marinature di casa. 
Molto semplice da fare, ma molto gustosa. Devo però confessare un tragico mio errore la prima volta che l'ho preparata: Macs mi aveva mandato solo gli ingredienti per sms ed io, ignara di doverla cuocere, l'avevo semplicemente assemblata. All'assaggio era risultata un po' troppo pesante e carica … beh, è proprio vero che in cucina non si finisce mai di imparare!


 salsa bbq


Perfetta per accompagnare ogni tipo di carne alla griglia, ma anche spalmata su costine o bracioline prima di griliarle.
Si conserva in frigo per qualche giorno in un vaso ben chiuso.


Ingredienti:

una cipolla tritata molto finemente
2 o 3 spicchi d’aglio tritati molto finemente
1 tazza e mezza di ketchup - 430 g
mezza tazza di aceto di mele - 100 g
1/4 tazza salsa Worcestershire - 60 g
1/3 tazza di zucchero, anche di canna - 70 g
peperoncino in polvere
pepe di cayenna, facoltativo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva

Scaldare l’olio a fuoco medio in una casseruola, aggiungere la cipolla e l’aglio e cuocere a fuoco dolce, mescolando ogni tanto, per circa 5 minuti. Aggiungere il ketchup, l'aceto, la salsa Worcestershire, lo zucchero, la polvere di peperoncino e pepe di Caienna (dosare questi ultimi secondo il proprio gusto di piccantezza). Abbassare il fuoco al minimo e far cuocere la salsa, parzialmente coperta, per almeno 20 minuti o finchè ben addensata. 


bbq




BBQ Sauce


Grilled meat is one of the gastronomic pleasures of my whole family, all men and all meat lovers :-).
And I like to have lunch or dinner in this way because it's a sort  of celebration for me: it's all men's work, from marinade to cooking, I have to think only at the veggies. And should I decide for grilled vegetables, then I can almost feel ashamed I won't move even a finger … and be happy my kitchen won't get a mess but soon washed up in a flash :-).
Macs is one of the most aficionados to BBQ, and I would say very confident with cooking anyway, he often prepares lunch for himself and his brothers who come home later from school. He searched on internet for a classic barbecue sauce and found this very simple but tasty recipe.
But I must confess a tragic mistake occurred to me when I first prepared it: Macs sent me a sms with only ingredients and I just combined them, don't even imagine I had to cook them. Well, it wasn't that bad, a little heavier and stronger … but then we cooked it!
Anyway, it is really true that you never stop learning in the kitchen!

Perfect to accompany any type of BBQ meat, but also spread on ribs or chops before grilling.
Can be stored in the refrigerator for a few days in a tightly closed jar.


salsa bbq


1 onion, very finely chopped
2 or 3 cloves garlic, finely 
1 ½ cup ketchup - 430 g
half cup apple cider vinegar - 100 g
1/4 cup Worcestershire sauce - 60 g
1/3 cup caster sugar or sugar cane - 70 g
chili powder
cayenne pepper, optional
2 tablespoons extra virgin olive oil

Heat oil over medium heat in a saucepan, add onion and garlic and cook at low heat, stirring occasionally, for about 5 minutes.
Add ketchup, vinegar, Worcestershire sauce, sugar, chili powder and cayenne pepper (the amount according to your taste).
Lower the heat and simmer the sauce, partially covered, for at least 20 minutes or until well thickened.


salsa bbq



Questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario Mondiale per la tappa in Usa ospitata da Simona.



This recipe is my personal entry to WHB # 343
hosted this week by  Cleare from Il Pomodoro Rosso
  both Italian & English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules
 

7 maggio 2012

Salsa ghiotta umbra per l'Abbecedario Culinario


Sì, sì, lo so, sono in ritardissimo ma ... gentilmente giustificata da Cristina e Aiuolik che molto carinamente mi stanno aspettando per questa ultima ricettina umbra che andrà ad arricchire il nostro crescente Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, poi il testimonial va a Kri che ha già annunciato la regione ospitante di queste prossime due settimane. 
Ci tenevo a fre questa ricetta salata (dopo la dolce Ciaramicola e i golosi Baci) perchè mi incuriosiva molto (e poi non c'è due senza tre! :-). ma essendo stata via il week-end ho dovuto rimandare a stamane la sua preparazione, peraltro semplicissima. La gusteremo stasera, non so ancora che carne cucinerò ma ho ancora tempo per prendere una saggia decisione :-).
All'assaggio è molto gustosa e profumata, è consigliata per accompagnare cacciagione e arrosti, ma la vedo bene anche con un filetto di maiale o due bracioline velocemente passate in padella ed arricchite con la salsa.
E' una ricetta del vecchio libro del Bimby del 2002 La Cucina Regionale Italiana, ma si può tranquillamente fare anche in pentola e poi frullare con un mixer.

salsa ghiotta umbra 


Ingredienti:

200 g di vino rosso
200 g di vino bianco
50 g di aceto (ho usato quello di mele)
50 g di prosciutto (non avevo crudo, ho usato cotto)
mezzo limone, senzabuccia e parte bianca e semi
3 foglie di salvia
gli aghi di un rametto di rosmarino
3 spicchi di aglio schiacciato
3 bacche di ginepro
2 fegatini di pollo
sale/pepe (non ne ho messo, è saporita già di suo)


salsa ghiotta umbra


Nel boccale: tutti gli ingredienti tranne i fegatini, 25 min. 100° vel. 1, lasciando il misutino inclinato.
Eliminare le acche di ginepro e l'aglio, aggiungere i fegatini: 5 min. 100° vel. 1.
Amalgamare il tutto portando da vel. 1 a vel. 8 per un minuto o finchè ben omogenea.
Mi sembrava troppo liquida, per cui ho meso due cucchiaini di maizena e cotto altri 5 min. a vel. 2.

salsa ghiotta umbra


Ed ora tutti al mare con Kri!!!

8 maggio 2011

Salsa tzatziki ... o quasi - WHB # 282


Auguri a tutte le mamme del mondo!

alzatina di rose


Oggi è stata una bellissima giornata, a dire il vero sarei dovuta andare a Milano a godermi il TuttoFood, che iniza proprio oggi, ma, visto il bel tempo, ieri ci siamo messi a sistemare giardino e piscina, e oggi dovevamo proprio finire quello iniziato. Ma non tutto il male viene per nuocere, sono stata in costume e mi sono un pochino abbronzata (quanto mi piace il primo sole, non fa ancora caldissimo ed è un piacere sentirlo che ti scalda dentro!)
Ieri era il compleanno della mia cara amica Elena, ormai da qualche anno anche mia quasi vicina di casa, abitiamo veramente a due passi una dall'altra. Ma tra amiche abbiamo festeggiato qualche giorno prima, dopo la camminata che facciamo sempre insieme al nostro fedele istruttore di nordic (che spesso ci bacchetta per le troppe chiacchiere e ci "castiga" con salite così erte da ammutolirci di colpo). Dato che non potevo camminare per il mio ginocchio capriccioso (che però la risonanza ha rilevato non intaccato da qualcosa di grave, per fortuna) l'ho aiutata a preparare il brunch. e la tavola. Le ho preparato un colorato centrotavola con le rose del mio giardino, infilandole nella spugna bagnata sopra ad un'alzatina in ferro battuto: al centro le  rose rosso cardinale profumate, a seguire i boccioli delle gialle thea e le profumatissime Clair Matin rosa, tutto intorno a ghirlanda i grappoli gialli della vigorosa rampicante Banksia Luthea, ogni tanto qualche ramettino di ederina variegata e qualche rametto di pyracantha, che spezzava un pochino l'atmosfera rosea con i suoi fiorellini bianchi. Sotto l'alzatina una decorazione di edera con rami profumati fioriti di robinia (pseudoacacia). Sulla tovaglia petali di rose arancio (quelle ribacchiate al vicino, ma erano sfiorite). In cucina l'ho aiutata preparandole l'aperitivo (una delizia locale inaugurata da poco, a breve la ricetta!), una focaccia senza impasto, una pannacotta sprint con coulis di fragole (arriva anche lei a breve!) e i microdessert al cioccolato e questa deliziosa salsina (ormai conosciutissima) per accompagnare il pinzimonio di verdure.
Lo tzatziki è originario della Grecia e della Turchia, dove viene chiamato Cacik, ed è una salsa/condimento a base di yogurt e cetrioli. Non manca l'aglio (e la quantità dipende anche dal gusto  e/o sopportazione personale!) e di solito viene aromatizzato con menta fresca o aneto. In questa stagione a me piace sostituire la menta con l'erba cipollina e i suoi fiori, molto aromatici e saporiti, che danno anche un tono colorato piacevole e vedersi. Molto rinfrescante, è particolarmente indicata nella stagione calda che sta arrivando.


 tzatziki - whb282


Ingredienti:

un vasetto di yogurt greco, 200/250 g
uno o due cetrioli sbucciati
uno spicchio di aglio tritato
sale/pepe
qualche foglia di menta fresca
(o erba cipollina e qualche fiore)
olio extravergine di oliva


Grattugiare il cetriolo, salarlo e metterlo in un colino a scolare (più lo si lascia scolare meglio è).
Amalgamare tutti gli ingredienti, aggiustando di sale e pepe, tagliuzzando la menta o l'erba cipollina, spelucchiando i fiori di quest'ultima, condendo con un filo di olio e guarnendo con un fiore.
Mantenere al fresco in frigo ben sigillata fino al momento di servire.



erba cipollina in boccio





This recipe is my personal entry to WHB # 282 hosted by
Astrid from Paulchen's Foodblog for English edition,
Kris from Tutto a occhio for Italian edition,
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Brii for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!



Tzatziki


Today is Mother's Day in Italy and I'd like to send my best wishes to all Moms in the world!

alzatina di rose


A few days ago we celebrate Elena's birthday, one of my best friend. I helped her in the kitchen and decorating the table. For the occasion I made a colorful compositions with different roses from my garden: very fragrant red ones, delicate yellow thea and the sweet smelling pale pink Clair Matin, all around the little bunches of yellow Banksia Luthea. Some little sprigs of English Ivy and Pyracantha, which is in bloom now. At the bottom, English Ivy and Black Locust (Robinia pseudoacacia). On the table petals of orange roses all around.
Regarding the kitchen I baked a No-Knead Focaccia, served a fresh and sparkling Cocktail (very soon the recipe, it's a new entry!), made a quick Pannacotta with strawberry coulis and a little chocolate dessert (very soon these recipes as well!) and this fresh dip we all enjoyed so much.
Tzatziki is a very popular Greece and Turkey (where it is called Cacik) dip.
It's a sort of cold sauce/dressing made of yogurt and cucumbers. Garlic is never missed, and its amount depends on your personal taste and how much you can cohoperate with it!. It is usually flavored with fresh mint or dill. In this season I like to replace the mint with the chives and its flowers, very aromatic and flavorful, which also give a nice color tone to the sight. Very refreshing, it is especially suitable in Spring and Summer, when warm weather is finally arriving.

 
 tzatziki - whb282


You need:

 a small pot of greek yogurt, 200/250 g 
one or two cucumbers, peeled 
a clove of minced garlic 
salt and pepper 
a few leaves of fresh mint 
(or chives with a few flowers) 
extra virgin olive oil


Grate cucumber, season with salt and place in a colander to drain (the more you leave the better). 
Mix all ingredients and season with salt and pepper, add shredded mint or chives, even the pertals of chive's flowers, a drizzle of oil and garnished with a flower. Keep tightly closed in the refrigerator until ready to serve.


Questa ricetta partecipa all'Abbecedario della Comunità Europea per la Grecia ospitata da Resy.

27 gennaio 2011

Cose turche in tavola!


English version here


Terza tappa del Tour Culinario Finale di Joan, l'affascinante e misteriosa Turchia!
Confesso che quando ho letto la destinazione di questa gita non ho avuto il minimo dubbio a chi rivolgermi, e l'idea del mio invito a pranzo, anzi dell'autoinvito a casa sua, è stato "amichevolmente" calcolato ... ma Susy è sempre molto disponibile, ed ero certa che alla sola parola "cucina medio orientale" avrebbe accettato senza esitazioni! Non siamo amiche da molto, nel senso che ci conosciamo da neanche due anni, ma è stato subito amore a prima vista, sono quelle sensazioni a pelle che senti immediamente e di cui difficilmente hai poi da pentirtene! E la cucina è parte intrigante di questa bella amicizia, sedersi insieme a tavola, ma prima lavorare insieme, accumuna gli animi e rende più facile ed intima ogni conversazione, confidenza o scambio di opinioni. Lei è nata in California (ed è ancora cittadina americana), da genitori Magiari (ungheresi) che si erano rifugiati là a seguito della rivoluzione ungherese del 1956. Ha vissuto anche in India per diversi anni, da qui il suo entusiasmo per le cose speziate, e mi ha poi spiegato che i Turchi invasero e regnarono in Ungheria per più di 300 anni,llasciando molte tracce del loro dominaziolne nella cultura e nelle tradizioni, cibo compreso. E' stata, quindi, la migliore compagna di cucina che potessi avere per questa gita, ed inoltre possiede una miriade di servizi ed accessori per la tavola da tutte le parti del mondo, cosa che ci avrebbe permesso di organizzare una bella tavola in stile: la borsa sotto i candelabri e i bicchierini per il tè sono originali turchi!
E' bastata una telefonata veloce per decidere il menu, ancora meno per fare la lista della spesa e gli acquisti gastronomici, ma è stata decisamente una lunga e piacevole mattinata insieme trascorsa in preparativi e chiacchiere. Con noi si sono poi uniti Leo, suo marito, ed Emy e molto carinamente hanno apparecchiato e sistemato la tavola (Leo è un architetto, quale persona migliore per decidere accostamenti di colori e forme?).
Cari amici che mi seguite, mettetevi comodi, anzi, aggiungete una sedia a tavola, sarà un po' lunghetto leggere tutte le ricette, ma non abbiamo fretta, vero?... il volo verso la Turchia ci lascerà tutto il tempo di godere assieme questo pranzetto orientaleggiante!




Salsa di zucca e cumino
ricetta da Taste

per 6/8 persone

500 g di zucca, sbucciata, senza semi e tagliata a pezzettoni
2 cucchiaini di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di cumino in polvere
1 spicchio di aglio tritato
2 cucchiai yogurt greco
1 cucchiaio di coriandolo tritato (o prezzemolo)
sale e pepe nero macinato fresco

cumin & pumpkin dip

- Cuocere la zucca, meglio se a vapore: metterla in un cestello metallico in una pentola alta, col livello dell'acqua fino alla base del cestello. In pentola a pressione cuoce in 5/8 minuti dal fischio, in pentola tradizionale 15/20 minuti con coperchio.
- Scaldare l'olio in padella di media a fuoco medio. Aggiungere il cumino e l'aglio e rosolare, mescolando, per un minuto. Aggiungere la zucca e far insaporire sempre mescolando, per pochi munuti. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
- Mettere il composto e lo yogurt in un frullatore e amalgamare bene, ma è così tenero che io l'ho fatto tranquillamente con una forchetta. Aggiustare di sale e pepe. Unire il coriandolo. Coprire con pellicola trasparente e conservare in frigorifero.


Salsa di carote e cumino
ricetta da Taste

per 8/10 persone

1 kg di carote tagliate a pezzettoni
60 ml di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di cumino in polvere
3 spicchi di aglio tritati
sale e pepe nero macinato fresco

cumin & carrot dip

- Cuocere le carote a vapore: metterle in un cestello metallico in una pentola alta, il livello dell'acqua fino alla base del cestello. In pentola a pressione cuociono in 10 minuti dal fischio, in una pentola tradizionale 20/30 minuti (finchè sono tenere) con coperchio. Lasciare raffreddare un pochino e poi sbucciarle.
- Mettere le carote, l'olio, il cumino e l'aglio nel frullatore ed amalgamare bene. Aggiustare di sale e pepe.
- Si può preparare questa salsa anche 2 giorni prima. Conservare in un contenitore ermetico in frigorifero. Togliere dal frigorifero 15 minuti prima di servire.


Focaccia Turca - Pide
ricetta da Taste

7 gr di lievito secco (1 bustina)
nmezzo cucchiaino di zucchero
250 ml di acqua tiepida
450 g di farina 0
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di yogurt naturale, meglio se greco
1 uovo leggermente sbattuto
2 cucchiaini di semi di sesamo

turkish pide-focaccia turca

- Mettere il lievito, lo zucchero e 2 cucchiai di acqua tiepida in una piccola ciotola, mescolare fino a quando si scioglie il lievito. Far riposare in un luogo caldo e al riparoda correnti per 10 minuti o finchè diventa bello spumoso.
- Setacciare la farina e il sale in una ciotola grande . Fare un buco al centro e aggiungere l'acqua rimanente, l'olio, lo yogurt e il lievito fermentato. Mescolare inizialmente con un cucchiaio di legno, poi, quando ben amalgamato, trasferire l'impasto su una superficie leggermente infarinata e impastare per 10 minuti, finchè ben liscio ed elastico.
- Oppure mettere tutti gli ingredienti in un' impastatrice e lavorare per 8 minuti.
- Ungere una ciotola con poco olio, mettere la pasta nella ciotola girandola sottosopra per oliarla tutta. Coprire con pellicola trasparente e far lievitare in un luogo caldo e riparato per 2 ore o fino al raddoppio.
- Preriscaldare il forno a 230°. Sgonfiare la pasta con un pugno, trasferirla su una superficie leggermente infarinata e impastare per 2/3 minuti. Dividere l'impasto in due parti uguali e stendere col matterello in 2 rettangoli di 30x15 cm. Schiaccire la pasta con la pinta delle dita x formare dei piccoli incavi. Spennellare con l'uovo e cospargere di semi di sesamo (io li ho tostati leggermente in una padella antiaderente). Coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare in un posto caldo e riparato per 20/30 minuti, la pasta deve leggermente alzarsi.
- Cuocere in forno a 230° per circa 20 minuti, deve dorare e dare un colpo sordo se battuta sul fondo (questo non l'ho provato ma si vede ad occhio che è pronta!). Togliere dal forno e disporla su una griglia a raffreddare. Tagliare a fette e servire con le salse.



Cacik

Una specie di insalata di cetrioli come il Raita indiano o lo tzatziki greco, ricetta di Susy

yogurt greco
cetrioli pelati
aglio tritato finemente
menta tritata finemente
sale e pepe nero macinato fresco

cacık

- Tagliare i cetrioli a fettine sottili, salare e lasciare riposare a temperatura ambiente per almeno mezz'ora in modo che spurghino tutta l'acqua in eccesso.
- Scolarli ed inn una ciotola unirli con lo yogurt, l'aglio e la menta, aggiungere ancora sale se necessario e cospargere con pepe nero e paprica, se piace.

Köfte

Polpette di carne tradizionali, che possono essere preparate in diversi modi a seconda della regione. Gli ingredienti principali sono carne tritata, prezzemolo, uova, pangrattato, cipolle, aglio e spezie varie (cumino, origano, menta, pepe, peperoncino). Noi le abbiamo fatte seguendo il nostro istinto e l'ispirazione turca della giornata, le abbiamo servite con riso basmati speziato.


400 g di carne di manzo macinata
1 cipolla grande, tritata finemente
uno o mezzo peperoncino verde piccante tritato finemente
prezzemolo tritato
1 uovo
40 g di pane raffermo, tagliato a cubetti
pangrattato
un pochino di latte
sale/pepe
olio extravergine di oliva
spezie preferite (noi abbiamo usato jeera indiano)

- Versare il pane e tanto latte fino a coprirlo in una casseruola e cuocere a fiamma bassa fino a farlo diventare una crema collosa (5/1010 minuti potrebbero bastare). Lasciare raffreddare.
- Soffriggere la cipolla in poco olio, aggiungendo un po' di acqua alla volta, deve stufare e ammorbidirsi. Lasciate raffreddare.
- In una ciotola mettere la carne, il pane ammollato, la cipolla, il sale, il pepe, il peperoncino, l'uovo, il prezzemolo, le spezie e mescolare bene. Formare delle palline, rotolarle nel pangrattato e poi appiattirle leggermente. In una padella versate l'olio e cuocere le polpette a fuoco medio, girandole spesso ma con delicatezza, facendo attenzione che non si rompano.


ginger tea
un rinfrescante tè indiano allo zenzero fresco alla fine del pasto



più foto su flickr


arrivederci alla prossima settimana in Giappone!

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