Visualizzazione post con etichetta gironzolando. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gironzolando. Mostra tutti i post

4 agosto 2013

Marketing in London


Non posso lasciare il Regno Unito senza spendere due parole sulla città che amo di più al mondo e che ne è anche la capitale, Londra.
Me ne sono innamorata da liceale, ci ho vissuto per sei mesi dopo il liceo e ogni volta che ci ritorno è sempre più affascinante e coinvolgente.
Ora ho il mio quarto figlio che ci abita e lavora, ha deciso di prendersi un anno sabbatico per fare esperienza, imparare meglio la lingua e magari, se le cose dovessero girare per il verso giusto, anche decidere di risiederci più a lungo. A me non dispiacerebbe, anzi, il mio sogno nel cassetto contemplerebbe un figlio sistemato in ogni continente della terra, così non avrei che l'imbarazzo della scelta di dove andare a svernare :-).
Per chi vuole visitare Londra, non c'è che l'imbarazzo della scelta talmente sono tante le cose che si possono vedere e fare, dai monumenti ai musei, dagli spettacoli teatrali ai parchi cittadini, ogni angolo, ogni zona merita una visita o un approfondimento.
Ed un buon paio di scarpe comode aiutano a muoversi con scioltezza a piedi, osservando, ammirando, apprezzando le varie architetture così diverse dalle nostre che gli edifici offron.
E poi c'è la cosa più divertente, spensierata ed allettante: lo shopping!
I negozi si susseguono a dismisura, i grandi magazzini fanno a gara nell'offrire le più luccicanti ed accattivanti vetrine, ogni guida segnala il più antico, il più reale, il più British, il più modaiolo, il più cool, il più trendy; e si possono fare ottimi affari, soprattutto in periodo di saldi.

C'è una cosa che a me piace fare, se possibile, in ogni città che visito: andar per mercati.
Mi piace curiosare tra i banchi, di qualunque genere siano (alimentare e non), mi piace guardare ed ascoltare le persone che scelgono, comprano, alle volte contrattano; se poi sono persone del luogo, mi sembra quasi di farne parte anche io, anche solo per il semplice bighellonare tra le merci esposte.

A Londra ci sono mercati in ogni zona della città, basta digitare mercati a londra su Google e si apre una pagina di informazioni a riguardo, oppure navigare sul sito a loro dedicato, ed anche Wikipedia ne fornisce una pagina ben fornita. O ancora se ne può venire a conoscenza mentre si passeggia tranquillamente in riva al Tamigi.


to visit next time


Camden Town e Petticoat Lane sono un ricordo di gioventù, e mi è spiaciuto a Natale non aver fatto in tempo a rivederne almeno uno.
Spitafield raccoglie in zona tanti bei negozietti carini ed originali, peccato che quando si è in giro con gli uomini bisogna far finta di aver gli occhi bendati!


@ the market, with an eye to the shard
al mercato con un occhio anche allo Shard
inaugurato il 5 luglio 2012, 310 metri d'altezza, 
è il più alto grattacielo dell'Unione Europea ed è 45esimo del mondo


Pochi giorni prima di Natale abbiamo visitato il Borough Market, grazie anche ad aperture straordinarie per il periodo festivo, un mercato dove fare comodamente la spesa, pranzare anche all veggie, degustare un ottimo e tradizionale fish&chips, perdersi tra i mille colori e profumi di ogni prelibatezza offerta,dove poter trovare anche le Rolls Royce dei tacchini!


rhug organic turkeys


Non si può uscire a mani vuote da questo mercato, ed è quasi obbligatorio assaggiare qualcosa nei vari stand, o perlomeno fino a quando ci si riesce!
Per chi volesse fare un giro virtuale al mercato tutte le foto sono qui (non sono riuscita a fare lo slide-show con il nuovo look di Flickr).

Ma il mercato che mi ha veramente affascinato 3 anni fa è stato Broadway Market.
Ne avevo già parlato qui, ma riporto volentieri quello che avevo scritto, aggiungendo però che è meglio andare a stomaco vuoto e magari a metà mattina, in modo da poter rimanere per il pranzo, perchè le cucine offerte sono veramente tante, varie, golose, invitanti che vale la pena approfittarne!


Fra i tanti mercati da vedere, ho scelto di visitare Broadway Market, e ne sono rimasta totalmente affascinata!
Per fortuna non è ancora conosciutissimo dalle orde turistiche e per questo ancora vivo e pulsante di very British style!

old butcher


Fred Cooke iniziò a vendere le anguille in gelatina in questo mercato più di un secolo fa. Aprì anche il ristorante per nutrire la folla che affollava il primo mercato di strada. E' cresciuto negli anni per servire i pastori che guidavano i loro greggi fino a Londra. Questa via è sempre stata una strada vivace, a volte anche bordello e rifugio di ubriaconi, il cuore della comunità di East London, che cercava in qualche modo di sopravvivere alle prime agitazioni sociali e alle bombe delle due guerre mondiali. Ma verso gli anni Novanta,questa comunità si stava sgretolando: chi poteva, si trasferiva nell' Essex (contea a nordovest di Londra). Poi, nel 2004, i volontari della Broadway Market Traders e dell'Associazione Residenti sono riusciti a ripopolare il quartiere, che è cresciuto oltre le aspettative. Broadway Market è ora riconosciuto come il mercato comunitario di maggior successo a Londra. E Bob, nipote di Fred Cooke, sta ingolosendo le nuove generazioni con le sue torte e i suoi liquori - e naturalmente le anguille in gelatina.
Il buon cibo è il fulcro di Broadway Market. Le indagini dimostrano che più del 90 per cento dei clienti vengono qui a fare la spesa settimanale: frutta e verdura, carne, pesce, pane e dolci, e molto altro ancora. La maggior parte di loro scelgono coscienziosamente di spendere qualcosina in più per avere la carne bovina biologica, le mele dai frutteti di Kent, il pesce della costa meridionale, e il formaggio locale più fresco. Questi banchi sono la felicità sia dei neo vegetariani che dei carnivori più incalliti! Voglia di qualcosa da sgranocchiare mentre si fa la spesa? o da portare a casa per un pranzo diverso? Sarete sommersi da mille profumi e colori da ogni parte del mondo: cucina africana, francese, inglese, caraibica, asiatica - i gusti sono molteplici e impressionanti. Iniziate da una parte del mercato con il più tipico maiale arrosto e ... finirete in fondo alla via con i funghi più magici del mondo!


 

having a coffee


Broadway Market è un punto nevralgico di ciò che rappresenta la moda nell' East London. E' luogo di incontro, di lavoro e di residenza per alcuni dei migliori giovani designer del paese. I modaioli vengono qui a fare incetta di cappelli, scarpe e abiti. L'inventiva si basa sui pezzi retrò e vintage. Ce n'è per tutti i gusti, sia per adulti che per bambini a prezzi accessibili. Ma la verità è che molti vengono qui al sabato solo per guardare, sfilare ed ostentare: la cultura a ruota libera di Hackney offre la massima libertà nel vestire o addirittura nel travestirsi. L'ultima sosia di Amy Winehouse vista a passeggiare si rivelò poi essere un uomo ... peccato si fosse dimenticato di farsi la barba!


Three years ago I was in London with a dear friend of mine for a short holiday. So many things to do and so many place to see, so many markets to choose the most characteristic. My decision brought us to Broadway Market, London E8, just off London Fields and Regent's Canal. It's open on Saturdays and is one of the best place to buy organic farmers' food, and something more. You can read on their site all about its origin, food, fashion, community and location. Please have a trip on the slideshow above, sure you will be delighted as we were that day!

market


    Un grazie di cuore ad Alex di Food 4 Thought che ci ha generosamente ospitati nel Regno Unito per l'Abbecedario della Comunità Europea.

    20 giugno 2012

    Black & White Wednesday - Week # 38



     An inviting tour @ Marché de la Bastille,
    boulevard Richard-Lenoir between rue Amelot and Saint-Sabin,
    on Thursdays: 7am to 2:30pm and Sundays: 7am to 3pm
     a very lively market,
    the perfect place to shop around for fresh local products,
    putting up a gourmand lunch in a few stops.


    bread
    pain à l'ancienne - old style bread

    mushrooms
    fresh mushrooms, different varities

    tomatoes and spring salad
    salads and vegetables

    a bunch of flowers
    a bunch of flowers to decorate the table

     olives
    which olive for the aperitif?

     fish
    ready cut for a fish tartare

     fish
    but also any kind of fish

     spices
    to be spiced

     aromatic herbs
    or flavored with your favorite herb

    attention :-)
    but please, be polite and queue here

     libanese streetfood
    a Libanese speciality for impatient bellies

     making gallettes
    or rather a French galette saucisse

     moroccan specialities
    or else Moroccan take-away food

     african specialities
    or better African delights?

    cider
    rosé cider

     champagne 
    or more luxurious champagne?

    italian food
    peculiar corner for nostalgic Italians :-)




     For lovely Susan and BWW, her weekly culinary photo event, 
     this week guest hosted @ My Spicy Kitchen

    14 giugno 2012

    Black & White Wednesday - Week # 37


    A weekend in Paris is always worth,
    relaxing and  exciting at the same time,
    always something new to see and enjoy,
    just strolling in rues, places and boulevards is always fun. 

    is a must-to-visit place,
    each Saturday and Sunday of the year, 
    holidays included, sunny or rainy,
    you will happily browse among the stalls of the market,
    choosing among thousand must-to-have items
    the best deal of your life :-)

    I found a large fish kettle for 10 euros!


     vintage cutlery

     vintage bone china tableware


     vintage bone china tableware in white&blue

    fish boxes

    vintage paper bags
     vintage paper bags

    vintage cooking book

    vintage madeleines mold

    vintage lady fingers mold
    vintage lady fingers mold 


     For lovely Susan and BWW, her weekly culinary photo event, 
     this week guest hosted @ My Diverse Kitchen.

    19 maggio 2012

    Una gita a Bordighera, gustando ottimi calamari, per l'Abbecedario Culinario


    Non ho mai avuto un particolare feeling con la Liguria, mi ha sempre dato una sensazione inquietante quella piccola striscia di terra che lambisce il mare, dalla sabbia scura e ciottolosa, con i binari della ferrovia quasi a toccare dove si infrangono le onde, ed alle spalle le colline che salgono erte a circondarla come per proteggerla da possibili improvvisi disastrosi fortunali. E' anche vero che la conosco poco, ci sono sempre stata di passaggio per raggiungere la più dolce Côte d'Azur, e le mie brevi visite si limitano a  Portofino e le Cinque Terre, peraltro luoghi incantevoli, ed una toccata e fuga a Sanremo. Oltre a Genova, dove sono ritornata anche l'anno scorso per rivisitare l'Euroflora, la quinquennale mostra florovivaistica più grande d'Italia. Questa volta ho trascinato quasi a forza (ma era il prezzo da pagare per poi proseguire per l'Elba :-) anche i ragazzi più piccoli, che sono rimasti poi felici e contenti delle meraviglie colorate e profumate che hanno visto. E affascinati lo siamo stati tutti dopo la visita, quasi irrinunciabile visto che era a due passi due di numero dal nostro albergo, al mercato orientale, un brulichio di sapori e profumi, un cicalecchio gioviale, una voglia irresistibile di trascinare un carrellino pieno di invoglianti primizie e bontà locali :-). E poi la colazione in una delle pasticcerie storiche della città.
    Ecco, appunto di Genova mi ha sempre sbalordito l'autostrada che passa praticamente quasi in centro città, si incanala stretta tra i condomini arruffati uno vicino all'altro (al mio grande dilemma non ho ancora trovato risposta: ma sono state costruite prima le case o l'autostrada?), c'è una curva addirittura andando verso ponente che se presa troppo allegramente si rischia di entrare dritto nel salotto di quelli che abitano ai primi piani :-).

     spiaggia

    Recentemente guidavamo tranquilli in direzione Francia, era quasi ora di pranzo e un certo languorino si faceva sentire a piccoli borbottii. La decisione è stata rapida e fulminea, usciamo a Bordighera (che ho imparato essere il comune più a meridione della Liguria), così poi facciamo l'ultimo tratto di litoranea fino al confine. 

     ristorantino spiaggia

    Non so se il navigatore era impazzito, ma ci ha fatto fare una stradina a serpentina così scoscesa per arrivare giù al mare che mi sembra quai impossibile non esista un variante. Una piccola passeggiata sul lungomare deserto e scalfito da un vento poco primaverile (ma quanto mi piace però il mare fuori stagione!), il passaggio del treno così vicino da riuscire quasi a toccarlo, uno scorcio alla caratteristica chiesetta di Sant'Ampelio, patrono della cittadina.

    sant'ampelio

    Bordighera, chiamata anche regina delle palme, gode di un clima privilegiato che le regala inverni miti ed estati fresche e ventilate. Ciò ha permesso negl anni uno sviluppo eccezionale di una ricca e folta vegetazione, dai profumi e colori inebrianti, dove la macchia meditarranea si confonde con quella tropicale, con spesso essenze rare portate nei secoli addietro dai marinai fenici prima e poi dai botanici dell'800 dai loro viaggi in Oriente.
    A fine '800 si inaugurò la linea ferroviaria Grand Express Calais-Roma e, complice anche la pubblicazione del celebre romanzo di Giovanni Ruffini "Il Dottor Antonio", avvenuta ad Edimburgo nel 1885, gli inglesi rimasero affascinati dalle bellezze di questa cittadina e soprattutto dal clima, tanto da sceglierla come loro residenza d'inverno. Cominciarono così ad arrivare intellettuali ed aristocratici da ogni parte d'Europa: l'architetto Garnier, il botanico Winter, Monet, Pasteur, il banchiere Bischoffsheim (che ospitò anche la Regina Margherita nei suoi primi soggiorni bordigotti), De Amicis ... lasciando tracce indelebili del loro passaggio (come il Museo Bicknell, piccolo giardino di rarità botaniche) ... Bordighera divenne così cosmopolita, e noi possiamo solo immaginare come potesse essere la vita mondana di allora con le feste da ballo nelle grandi ville od alberghi, le partite ai circoli di tennis (nel 1878 gli inglesi fondano il Lawn Tennis, primo club italiano e secondo in Europa dopo Wimbledon), le passeggiate o cavalcate in campagna, i raffinati picnic in quelle meraviglie fiorite (il sentiero del Beodo è una vetrina di mimose, ginestre, piante grasse ed un'infinita varietà di palme).
     
    fiori e rocce


    E poi ancora il Paese Vecchio, antico borgo arroccato fondato nel 1471, circondato ancora da mura mediovali. Tre porte permettono l'entrata e la scoperta di vicoli e vicoletti (i tipici carrugi) e piazzette caratteristiche, dove si affacciano botteguccie, ristorantini e caffè, e dove d'estate si tengono manifestazioni e spettacoli all'aperto.

    tetti liberty
    E poi, a naso, la scelta cade su un ristorantino dal nome quasi seducente Le Chaudron (il calderone, ma non è più soave detto in francese? ... o è la nostra tipica italiana esterofilia che ce lo fa piacere di più?) ... ma siamo a due passi dalla Francia e comunque sia, la scelta non poteva che essere più fortunata.

    entrata esterno

    Ambiente piacevole e confortevole, curato nei dettagli, rustico ma con garbo raffinato.

     sala

    tavola

    tavola

    Appena seduti, un piccolo assaggio di benvenuto con una fresca bollicina piemontese, 
    una carineria che apprezzo sempre molto volentieri.

    aperitivo

    Uno sformato di carciofi per me e tonno fresco in crosta per il marito,
    entrambi ottimi.
    (devo recuperare la foto del tonno :-)

    sformato di carciofi

     Pane fatto in casa, ottimo.
    Poi ci siamo divisi una dekicata frittura di scampi e calamaretti,
    accompagnata da confettura di cipolle.

    piccola frittura mista

     E il marito ha proseguito con i calamari alla piastra,
    presenti anche nel menu bordigotto,
    veramente eccellenti.

     calamari alla piastra

    Abbiamo pasteggiato con le bollicine piemontesi dell'aperitivo,
    la lista dei dolci era molto invogliante,
    ma mi sono limitata ad un carpaccio di ananas,
    per il marito caffè e sambuca.

    Prezzi medi o qualcosina in più se si mangia alla carta
    (noi abbiamo speso 90 eu),
    ma c'è la possibilità di  gustare il menu del giorno per 25 eu, bevande escluse.

     menu del giorno

    Ristorante Le Chaudron
     Piazza Bengasi, 2 - 18012 Bordighera
      Tel.: +39 (0)184263592




    Ed ora la ricetta per l' Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, ospitato in questi giorni da Kri: c'è ancora tempo fino alla mezzanotte di domani per mandare le ricette  di questa regione.
    Non so se posso chiamarla propiamente ricetta, visto che è una semplice cottura alla griglia :-).
    Aromi per la marinata a proprio gusto, l'abbinamento col rosmarino è una libera interpretazione di Simone Rugiati.


    Ingredienti:

    calamari piccoli
    rosmarino
    olio extravergine di oliva
    sale/pepe
    aceto balsamico

    Pulire e lavare i calamari, con la punta del coltello incidere leggermente la parte superiore con dei tagli incrociati (avendo i calamari come una seconda piccola pelle protettiva queste incisioni faciliteranno una cottura uniforme, parola di Simone :-). Disporli su un piatto, cospargerli con aghi di rosmarino, poco sale e pepe, una bel giro di olio e con le mani amalgamare la marinata. Coprire con pellicola e trasferire in frigo a riposare (almeno mezzora).
    Scaldare bene la padella in ghisa o la piastra apposita (questa grigliatona della Ballarini è eccezionale) sul fuoco, cospargere ancora di rosmarino e cuocere i calamari da entrambi i lati per qualche minuto. 
    Servire con un'insalatina novella di stagione ed una riduzione di aceto balsamico, facendolo rapprendere a fiamma semivivace fino alla densità desiderata.

    3 maggio 2012

    La Ciaramicola per l'Abbecedario Culinario


    Dopo la mia amata Toscana, l'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, ha proseguito il suo viaggio, sempre nel centro Italia ed è arrivato in Umbria, dove siamo ospiti già da una decina di giorni di Cristina (però c'è tempo fino alla mezzanotte di domenica  6 maggio per postare le nostre gustose ricettine :-).
    Ho avuto un pochino da fare in questi ultimi giorni e sono anche mancata da casa, per cui non avevo ancora trovato un momentino di calma per dedicarmi a questa regione che conosco poco,  ma di cui imparerò molto una volta che la raccolta completa sarà pubblicata.
    Mi porterò sempre nel cuore un weekend goliardico e culinariamente esagerato trascorso un paio di anni fa (anzi, sono già tre!) con amici bloggers, alcuni conosciuti, altri presentati in loco per la prima volta, presso la bellissima Locanda Settimo Cielo (sì, sarebbe in provincia di Viterbo, ma è proprio sul confine con l'Umbria, infatti si esce ad Orvieto, e da lì sono pochissimi kilometri  :-), dove la cucina, la nostra cucina l'ha fatta da padrone assoluto e ci ha costretti a moltelpici abbuffate generose, coordinate sempre da un buon vinello e qualche fresca bollicina! Non per niente Jajo ha poi soprannominato l'evento il Grande Fornello! :-)
    Quello stesso anno, a fine settembre,  siamo andati per un lungo weekend a Positano, e guidando verso Sud ci siamo fermati all'ora di pranzo ad Orvieto.

     duomo

    Mio suocero è incredibile perchè conosce ogni angolino di questa bella Italia, sa dove fermarsi a colpo sicuro in lungo e in largo per tutta la penisola, se non avesse dedicato la sua vita all'amata bottega avrebbe incarnato il gastronomade perfetto!

    Untitled
    aperitivo quasi d'obbligo alla cantina Foresi

    Untitled

    una breve passeggiata per le viuzze adiacenti al Duomo,
    dove aprono i battenti bottegucce di artigiani locali
    dalle quali sono stata brutalmente trascinata via a forza :-),

    Untitled

    ed il maestoso Duomo, che fa capolino lucente anche dagli angoli più nascosti,
    ci ha guidati fino alla tavola di Maurizio,
    un mix di tradizione e innovazione per esaltare sapori e profumi di questa regione.

    duomo    



    Per cercare una ricetta umbra ho dapprima sfogliato il vecchio libro del Bimby del 2002 La Cucina Regionale Italiana, da dove proviene questa ricetta. Male feci a non documentarmi anche su internet, dove avrei appreso, sia dalle immagini che dai testi inseriti, che sarebbe stato più indicato uno stampo a ciambella e che l'impasto avrebbe dovuto essere più liquido.


     ciaramicola

    E' questo il tipico dolce pasquale di Perugia e la tradizione vuole che le ragazze in età da marito lo regalassero ai propri innamorati il giorno di Pasqua. E' una grossa ciambella dall'aspetto festoso e invitante, coperta da una glassa bianchissima cosparsa di confettini multicolori.
    La pasta all'interno è di un bel rosa acceso, dato dall'alchermes, che amalgama un composto di farina, uova, burro e lievito in polvere.
    Il rosso ed il bianco sono i colori della città di Perugia, mentre i confettini, di color giallo, verde ed azzurro, richiamerebbero il frumento maturo, i pascoli delle montagne e le acque del vicino Lago Trasimeno.
     L’impasto dovrà risultare alquanto molle. Una parte dell’impasto viene lavorato a forma di un bastone di circa 5 cm di diametro con il quale si formerà una ciambella che viene sistemata su una teglia ben unta; con un’altra parte di impasto si formano due rotolini di circa 2 cm di diametro, che verranno sistemati a croce nel centro della ciambella. Con la restante pasta si formano 5 sfere da poggiare sugli incroci e al centro della croce. Con le forbici si intagliano i bordi e le sfere della ciaramicola. Tutte queste operazioni vengono fatte molto rapidamente altrimenti il lievito perderà la sua azione.
    La ciaramicola si cuoce in forno caldo a 180°-200° C; a cottura ultimata, ancora bollente, viene spennellata la glassa sopra la ciaramicola decorata con confettini colorati. La glassa si rassoderà con il solo calore della torta appena sfornata, oppure viene rimessa in forno tiepido per pochi minuti.

    Ma sbagliando si impara, ed anche distraendosi ci si accorge poi che la meringa sembrava pochina perchè ... ho dimenticato un albume! :-)
    Volutamente ho diminuito la dose di Alchermes perchè temevo un sapore troppo forte e particolare (anche se a me ricorda tanto quando ero bambina, una volta era un passe-partout in pasticceria!) che non sapevo se fosse poi piaciuto ai ragazzi, ho sostituito la parte mancante con del latte, ma sicuramente è la caratteristica principale che dà quel bel colorino rosa alla torta ... che la mia ovviamente non ha.


    ciaramicola

    Ingredienti:

    3 uova intere
    1 albume
    130 g di zucchero
    70 g di burro morbido
    300 g di farina
    1 bustina di lievito per dolci
    la scorza grattugiata di un limone
    1 bicchierino di Alchermes
    mezzo bicchierino di rhum
    confettini colorati
    80 g di zucchero a velo
    1 pizzico di sale

     ciaramicola

    Nel boccale con farfalla: 2 uova, 1 tuorlo e lo zucchero, 3 min. vel. 3/4, fino ad ottenere una bella crema spumosa (anche qualche minuto in più se necessario).
    Unire il burro, 30" vel. 3.
    Togliere la farfalla ed aggiungere la farina, il sale, la scorza di limone e i liquori: 1 min, vel. 6, aggiungendo il lievito dopo 30".
    Versare l'impasto in una teglia di 28 cm. di diametro (secondo me è troppo grande, meglio da 26, ma io non l'avevo) e cuocere a 180° per circa 40 minuti, se colora troppo coprire con dell'alluminio.
    A me si è leggermente bruciacchiata in qualche angolo (già, ma un cerchio ha gli angoli ? :-), ma con un coltellino seghettato ho grattato via facilmente le parti troppo scure.
    Preparare la meringa montando gli albumi a neve ed aggiungendo lo zucchero a velo poco per volta finchè ben fissi e spumosi (col bimby mettere albumi e zucchero a velo nel boccale pulito con farfalla, anche un pizzico di sale, 3 min. vel. 2/3, ma io non mi fido molto e li monto con un frullino a parte).
    Cospargere la torta con la meringa, distribuire i confettini e rimettere in forno a 150° per circa 10 minuti, la meringa deve rassodare ma rimanere bianca (in caso abbassare la temperatura o spegnere addirittura il forno).

    Seguendo la stessa sequenza si può usare qualsiasi robot/impastatrice, oppure farla a mano.

    ciaramicola

    Template Design | Elque 2007