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16 ottobre 2022

Torta zuccherata delle sorelle Simili

 

Ci siamo! Oggi è il World Bread Day, la Giornata Mondiale del Pane.
E come ogni anno, mi unisco all'invito di Zorra a sfornare qualcosa di fragrante e confortante per tutti noi.
Quest'anno ho voluto dedicare questa lodevole giornata alle mie Maestre, anzi, le nostre Maestre perchè sono state amate, rispettate, condivise da migliaia se non milioni di persone nel mondo: le sorelle Simili. Esempio di grande umiltà e generosità, hanno saputo coinvolgere coi loro insegnamenti e la loro infinita pazienza anche chi pensava non sarebbe mai riuscita a sfornare qualcosa di buono. Personalmente sarò loro sempre molto grata e ogni volta che impasto il mio pensiero e la mia riconoscenza va sempre là, in quel di Bologna dove ho lasciato il mio cuore.
Ho scelto questa Torta Zuccherata che forse è una delle poche loro ricette mai provate e mi ha letteralmente stregato: un pan brioche morbidissimo, facile anche da fare (con un'impastatrice davvero davvero), reso più goloso dalla glassa zuccherosa, perfetto in ogni momento della giornata (qua è stato addentato ancora tiepido ed è durato dall'oggi al domani :-)).
Ho voluto trascrivere la ricetta paro paro come l'hanno scritta loro nel libro "Pane e roba dolce", a pag. 73 nell'edizione con la copertina arancione, credo del 2007, per rendere omaggio anche al loro modo garbato di scrivere e spiegare come procedere nella ricetta, dispensando consigli ogni qualvolta ce ne fosse stato bisogno. Inconfondibili anche in questo ;-)

Un grazie di cuore, care Margherita e Valeria, per le vostre insuperabili bontà che ogni volta ci confortano e abbracciano nel vostro amorevole ricordo!


torta zuccherata


E' una focaccia da servire per merenda o prima colazione. Pasta lievitata veloce, non eccessivamente condita e con un formato divertente da fare e facile da servire. Se disponete le palline, da cui è costituita, in piccoli stampini di stagnola da crème caramel a porzione e le farcite con crema pasticciera o marmellata, avrete una foccaccetta individuale veramente deliziosa.
 
Lievitino:
150 g di farina di forza
20 g di lievito di birra
80 g di latte
 
Impastare velocemente in una ciotola e lievitare fino al raddoppio (circa 1 ora).

torta zuccherata
 
Impasto:
450 g di farina
200 g di acqua, circa
3 tuorli
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 limone, la scorza
100 g di burro a temperatura ambiente (per l'impasto)
50 g di burro fuso (per ungere le palline)
 
In una ciotola sciogliere il lievitino con l'acqua, aggiungere i tuorli (attenzione poichè, se mettete i tuorli direttamente nella farina, questi si ammassano direttamente e non riuscirete più a scioglierli, avrete così una focaccia a pois) poi tutti gli altri ingredienti, tenendo per ultimo il burro.
Battere energicamente per 8-10 minuti finchè l'impasto si staccherà dalle pareti della ciotola, metterlo sul tavolo, batterlo sollevandolo con le due mani e scagliandolo sul tavolo. L'impasto risulterà tenero, cio nonostante è necessario cercare di non unire troppa farina. Rimetterlo in una ciotola unta di burro e lasciare lievitare 1 ora circa. Rovesciare sul tavolo, lavorare brevemente e molto velocemente, poi formare 16 palline. Tuffare le palline nel burro fuso e disporle in una teglia rotonda di cm 26 circa, coprire a campana e far lievitare 25-30 minuti. Cuocere nel forno a 200° per 30 minuti. Sfornare e, appena tiepida, pennellare con la glassa.
 
torta zuccherata


Per ottenere foccaccette monoporzione procedere come segue: passare una pallina nel burro, toglierne un pezzetto e mettere il resto nello stampino, fare un buco al centro facendo salire la pasta sulle pareti fino a rivestire lo stampo, riempire il buco con la crema e coprire il tutto con il pezzetto di pasta tenuto da parte appiattendolo con le dita e fissandolo ai bordi pizzicandolo.
 
Glassa:
150 di zucchero a velo
3-4 cucchiai di chiara d'uovo
1 cucchiaio di Rum
 
Stemperare lo zucchero in una tazza con la chiara e il Rum battendo, deve risultare colante. Se quando la mettete sulla torta la vedete scorrere troppo velocemente unire ancora un poco di zucchero, se al contrario scivola via troppo lentamente unire un poco di Rum.

torta zuccherata

 
Considerazioni:
- ho lavorato col Ken e l'impasto si è incordato bene, nessun bisogno di aggiungere farina. Poi ho comunque battuto l'impasto a mano per 6/7 volte, come mi hanno insegnato le sorelle;
- sono riuscita a fare 17 palline di circa 63 g cadauna, così una l'ho messa nello stampino individuale (ma senza crema o marmellata);
- ho preparato la glassa con meno zucchero, circa 125 g, e aromatizzata con un liquore di arancia, deliziosa. Si potrebbe tranquillamente diminuire la dose di zucchero a 100 g e usare qualche cucchiaio di acqua o latte se non si vuole utilizzare l'albume crudo;
- si mantiene soffice coperta a campana o in un sacchetto di nylon per alimenti per uno o due giorni (ma qua il giorno dopo era già finita); volendo si può intiepidire nel microonde per qualche secondo e risulta come appena sfornata.



Sugared Cake
(recipe by Simili sisters)


torta zuccherata



This is a Brioche, a sweet and soft focaccia to serve at teatime or breakfast.  Pretty quick to make and in a funny shape. If you arrange the dough balls, stuffed with custard or jam, in individual small crème caramel foil molds, you will have a truly delicious individual foccaccetta (literally small focaccia).
 
For the starter:
150 g strong flour
20 g fresh yeast
80 g milk
 
Knead quickly all ingredients in a bowl and rise until doubled (about 1 hour).
 
For the dough:
450 g all-pupose flour
200 g water
3 yolks
2 tbs of sugar
1 teaspoon salt
1 lemon zest, grated
100 g butter at room temperature (for the dough)
50 g melted butter (to grease the balls)


torta zuccherata
just out the oven
 

In a bowl, dissolve the starter with the water, add the yolks one at a time then all the other ingredients, keeping the butter last.
Beat vigorously for 8-10 minutes until the dough comes off the sides of the bowl, put it on the working surface, beat it by lifting it with both hands and throwing at once on the table. The dough will be tender, however it is necessary to try not to combine too much flour. Put it back in a bowl (greased with butter) and let it rise for about 1 hour. Turn over on the working surface, work briefly and very quickly, then shape into 16 balls. Dip the balls into the melted butter and place them in a round pan of about 26 cm diameter, cover with another high pot and let rise for 25-30 minutes. Bake in the oven at 200° for 30 minutes. Remove from the oven and, just warm, brush with the icing.
 
To obtain single-portion foccaccette proceed as follows: dip a ball in the butter, remove a small piece and put the rest in the individual mold, make a hole in the center making the dough rise on the sides of the mold, fill the hole with the cream or jam and cover with the piece of dough kept aside by flattening it with your fingers and pinching it to the edges.
 
Icing:
150 powdered sugar
3-4 tablespoons egg white
1 tbs Rum
 
Dissolve the sugar in a small bowl with the egg white and the Rum mixing well with a fork or spoon, it must be dripping. If it runs too quickly when poured on the cake add a little more sugar, if too slowly add a little Rum.
 
Considerations:
- I worked with my stand mixer and the dough came out very well, no need to add flour. Then I still beat the dough by hand 6/7 times, as the sisters taught me;
- I managed to make 17 balls of about 63 g each, so I put one in the individual mold (but without cream or jam);
- I made the icing with less sugar, about 125 g, and flavored with an orange liqueur, delicious. You could easily reduce the sugar dose to 100 g and use a few tablespoons of water or milk if you don't want to use raw egg white;
- it remains soft if stored in a nylon food bag for one or two days (but here the next day was already all gone :-); if you want, you can warm it in the microwave for a few seconds and it looks like freshly baked.




Banner World Bread Day, October 16, 2022

Qui il form da compilare per partecipare

#wbd2022 #worldbreadday #worldbreadday2022

16 ottobre 2019

Treccia di pane tricolore per il World Bread Day 2019


Ci risiamo!
L'annuale celebrazione mondiale della Giornata del Pane è finalmente arrivata, la più spettacolare e unanime festa che riesce ad unire panificatori amatoriali e non in una sfornata infinita di fragranti bontà da tutte le latitudini del globo!
Anche quest'anno la nostra capitana Zorra ci ha invitato a partecipare e guidati dalla sua straordinaria ospitalità riusciremo davvero ad avere una visione ed un assaggio virtuale di cotante squisitezze che blogger da ogni dove e con solerte impegno riusciranno a portarle oggi.
Info e dettagli su come partecipare qui.
Per me oggi una treccia di pane tricolore, semplice nella sua realizzazione, della quale però vi lascio le dosi leggermente modificate, o meglio, doppia dose perchè ho trovato un pochino difficoltoso lavorare così poca quantità di verdura, come da ricetta originale, in un terzo dell'impasto fatto: penso che già partire con 3 impasti diversi sia più semplice ed avere, in un colpo solo, doppia dose sia poi più soddisfacente. Vedremo il risultato stasera durante il corso di pane che ho organizzato per festeggiare questa giornata, quindi... stay tuned sui social :-))


treccia di pane tricolore


Ingredienti per ogni impasto:
350 g di farina 0
80 g di acqua
60 g di latte intero
7 g di lievito di birra
7 g di sale

30 g di barbabietola cotta e frullata
50 g di spinaci cotti e frullati
50 g di zucca cotta e frullata

2 stampi da plumcake circa 25 cm di lunghezza



facendo treccia di pane tricolore


Per ogni impasto colorato: impastare insieme la farina, il lievito, l'acqua, il latte, la verdura corrispondente frullata e il sale e lavorare fino finchè ben liscio ed omogeneo (si può frullare la verdura prescelta in metà dose di acqua dell'impasto per una colorazione più omogenea).
Lasciar riposare separatamente i tre impasti una buona mezz'ora a temperatura ambiente, in una ciotola leggermente unta e coperta da pellicola.
Riprendere poi gli impasti e dividerli a metà. Rotolare ogni pezzetto sotto i palmi delle mani, allungarli, disporne 3 di colore differente vicini e formare due trecce (partendo dalla metà, girando poi la treccia sopra/sotto ed intrecciando la parte rimanente per avere una treccia più simmetrica).
Trasferire ogni treccia nello stampo foderato di carta forno o leggermente unto e lasciar lievitare ben coperto 2/3 ore in luogo caldo e riparato e comunque fino al raddoppio.
Cuocere a 200° per circa 20-25 minuti.




treccia di pane tricolore


Facendo una treccia unica, la cottura potrebbe richiedere qualche minuto in più; controllare col termometro, quando il pane raggiunge i 94° al cuore è pronto. Se colora troppo, si può coprire con un foglio di alluminio. E perchè non si appiattisca troppo in cottura, si potrebbe contenere in uno stampo per pane a cassetta oppure rialzare i bordi della carta forno sui lati lunghi ed appoggiare esternamente qualcosa che faccia da sostegno (sassi, oppure dei rotoli fatti con alluminio).


treccia di pane tricolore



Happy World Bread Day!

World Bread Day, October 16, 2019

#wbd2019 #worldbreadday #worldbreadday2019

23 settembre 2019

World Bread Day - Giornata Mondiale del Pane 2019




 Ritorna la Giornata Mondiale del Pane, unisciti a noi nel World Bread Day 2019!

E' giunto di nuovo il momento: festeggiamo insieme la Giornata mondiale del pane il 16 ottobre!
La giornata mondiale del pane è l'evento culinario preferito di Zorra. Non c'è niente di meglio che sfornare una buona pagnotta fatta in casa: il suo profumo in cottura e la sua crosta croccante poi sono una sensazione impagabile!
Siamo giunti già alla quattordicesima edizione di questo giorno speciale in onore del pane e Zorra ci invita tutti ancora una volta a partecipare con entusiasmo e fragranti bontà.
Contribuire è molto semplice: si fa un pane e lo si  pubblica sul proprio blog il 16 ottobre. Dando un'occhiata in archivio alle edizioni passate si possono trovare suggerimenti, idee, ispirazioni e capire come funziona il World Bread Day. Se ci sono domande, Zorra e io siamo sempre a vostra disposizione.

Come partecipare?

  • Preparare un pane, scattare una foto e pubblicare la ricetta mercoledì 16 ottobre 2019. Non prima e non dopo questa data e solo una preparazione per blog, per favore.
  • La ricetta deve essere un nuovo post appositamente scritto per questo evento e non può essere inserito in altri eventi/contest.
  • E' obbligatorio il link nel post all'annuncio ufficiale di Zorra.
  • E' obbligatorio compilare il modulo di partecipazione (sarà online dal 14 ottobre nel post di Zorra e in questo) per avere la ricetta aggiunta nella raccolta finale.
  • I moduli di adesione saranno accettati solo fino al 17 ottobre.
  • Il post può essere scritto in qualsiasi lingua, purchè nel blog sia indicato un traduttore (ad esempio, Google translate).
  • La raccolta finale sarà pubblicata da Zorra a fine ottobre.
  • Utilizzare #wbd2019 #worldbreadday2019 sui social media; taggare @zorrakochtopf su Instagram e
  • @zorra.kochtopf su Facebook, in modo che Zorra sia agevolata nel rintracciare le partecipazioni.


    Potete voi stessi pubblicizzare l’evento sul vostro blog 
    copiando e incollando questo annuncio e il logo dell’evento.

    Per il logo aggiungete il codice seguente: 

    World Bread Day, October 16, 2019





    Per qualsiasi domanda o suggerimento non esitate a contattare Zorra 
     scrivendo una mail a kochtopf(at)gmail.com
    Potete seguire il World Bread Day anche su Facebook e Pinterest.

    16 ottobre 2018

    Angelica di Pan Brioche con pesto di semi di zucca e prezzemolo


    It's World Bread Day!
    E' la Giornata Mondiale del Pane!

    http://cindystarblog.blogspot.com/2018/09/world-bread-day-giornata-mondiale-del.html
    scroll down for English version

    Come annunciato il mese scorso, Zorra ci  ha invitato anche quest'anno a partecipare al World Bread Day 2018, la Giornata Mondiale del Pane. E' dal 2006, quindi per per la tredicesima volta (!!), che Zorra si dedica a questo evento esortandoci a preparare un pane in questo giorno speciale. Ogni anno centinaia di blogger da ogni dove seguono questo invito; speriamo che la grande ola panificatrice si alzi anche quest'anno. 
    C'è tempo fino alla mezzanotte di oggi per postare il proprio pane, tutte le info e il regolamento su come partecipare qui.

    Anche quest'anno mi unisco a questo richiamo panoso e per l'occasione porto una Angelica di Pan Brioche farcita con un pesto di semi di zucca e prezzemolo; da un'idea di Giorgia Lagosti, fatta con un altro pesto in un suo corso sui Semi oleosi, ripresa poi da me con questo pesto in un corso dedicato ai Pani farciti.


    angelica pan brioche con pesto


    Per la pasta:
    400 di farina (metà 0 e metà Manitoba)
    15/18 g di lievito di birra *
    100 g di acqua tiepida
     3 uova
    150 g di burro morbido, a pezzetti
    1 cucchiaio di malto d’orzo
     un pizzico abbondante di sale
    latte per pennellare

    Per il pesto:
    1 mazzetto di prezzemolo
    2 spicchi di aglio schiacciato, facoltativo
    6 cucchiai di semi di zucca
    80 g di Parmigiano Reggiano, a cubetti
    8 cucchiai di olio extravergine di oliva
    sale marino integrale
    pepe macinato al momento

    * si può dimezzare o ridurre al minimo la quantità di lievito utilizzata lasciando lievitare più a lungo l'impasto

    Pesto: in una padella antiaderente tostare i semi di zucca senza aggiungere grassi. Frullare prezzemolo, aglio e Parmigiano con i semi, unendo l’olio a filo. Regolare di sale e pepe.


    facendo angelica con pesto


    Direttamente nel boccale della planetaria sciogliere il lievito nell’acqua con il malto. Unire le farine e gli altri ingredienti, tranne il burro, e lavorare finchè non si ottiene un primo impasto. Unire poi il burro, poco alla volta, e continuare ad impastare a lungo finchè ben amalgamato, liscio ed omogeneo, anche 20 minuti. Sistemare l’impasto in una ciotola unta d’olio e farlo lievitare fino al raddoppio coperto (circa un’ora e mezza).
    Capovolgere poi la pasta sul piano di lavoro, sgonfiandola leggermente con le mani. Stenderla in un rettangolo, cospargerla con il pesto, arrotolarla dal lato lungo e dividerla in due pezzi, sempre dal lato lungo, con un coltello non seghettato, in modo da ottenere due semirotoli uguali. Separare le due metà e rivolgere la parte tagliata verso l’alto. Intrecciare sovrapponendole una con l’altra, sempre mantenendo le parti aperte verso l’alto.
    Richiudere le estremità formando una ciambella, sistemare sulla teglia del forno rivestita di carta forno e lasciare lievitare ancora 30 minuti. Per evitare che mantenga una bella forma e non si spatasci troppo in larghezza, si può lasciare lievitare (e cuocere poi) in uno stampo rotondo, foderato sempre con carta forno.
    Pennellare col latte ed infornare a 180° per circa 25/30 minuti.
    Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia. 


    World Bread Day, October 16, 2018


    #worldbreadday #worldbreadday2018
    World Bread Day on Facebook



    Recipe in English

    brioche braid with pesto


    For the dough:
    200 flour all-purpose flour
    200 g Manitoba flour
    15/18 g fresh yeast *
    100 g warm water
    3 free-range eggs
    150 g soft butter, diced
    1 tbs barley malt
    a pinch of salt
    milk for brushing


    For Pesto:
    1 bunch parsley
    2 cloves crushed garlic, optional
    6 tbs pumpkin seeds
    80 g Parmesan, diced
    8 tbs extra virgin olive oil
    salt
    fresh ground pepper


    * the amount of yeast can be halved or reduced to minimum if you leave the dough to rise longer


    Pesto: toast the pumpkin seeds in a non-stick pan without adding any fat. Blend parsley, garlic and Parmesan with the seeds, addinge oil little by little. Season with salt and pepper.


    facendo angelica con pesto


    Dissolve yeast in water with the malt in the bowl of your stand mixer. Combine flours and other ingredients, except the butter, and work until a first dough is done. Then add the butter, a little at a time, and continue to knead for a long time until well amalgamated, smooth and homogeneous, even 20 minutes. Place the dough into a greased bowl, cover with a lid or clinging film and let it rise until doubled (about an hour and a half).
    Then transfer the dough onto the board and lightly deflate it with your hands. Roll it out into a rectangle, sprinkle with the pesto, roll it up starting from the long side and then divide it into two pieces, still in the long side, with a sharped knife, in order to have two equal half-rolls. Separate the two halves and turn the cut sides upwards. Start making a braid, overlapping one piece with the other, always keeping the parts open upward.
    Close the ends shaping into a donut, place on the oven tray lined with parchment paper and leave to rise again for 30 minutes. For a better shape while leavening and baking, you can transfer the bread to rise (and then bake) into a round cake mold, lined with parchment paper.
    Brush with milk and bake at 180° for about 25/30 minutes.
    Remove from oven and allow to cool on a grill.

    26 settembre 2018

    World Bread Day - Giornata Mondiale del Pane 2018



    Il pane fatto in casa ha un buon sapore ed è probabilmente il miglior cibo al mondo! Non c'è niente di meglio, infatti, dell'odore del pane appena sfornato in cucina! Lo pensate anche voi? Ecco, se condividete questo principio, Zorra ci invita anche quest'anno il 16 ottobre a partecipare al World Bread Day 2018, la Giornata Mondiale del Pane.
    Dal 2006, per la tredicesima volta (!!), siamo chiamate a preparare un pane in questo giorno speciale. Ogni anno centinaia di blogger da ogni dove seguono questo invito; speriamo che la grande ola panificatrice si alzi anche quest'anno. L'organizzazione del World Bread Day è un lavoro impegnativo per Zorra, ma le piace ancora tanto ed è sempre molto entusiasta e curiosa di vedere le creazioni di tutti gli appassionati panificatori sparsi in ogni continente.

    Il vero pane ha bisogno solo di lievito, farina, acqua e sale. Non sono necessari potenziatori artificiali, come usano le panetterie commerciali. Il World Bread Day è l'occasione per mostrare al mondo quanto sia facile e divertente sfornare un pane casalingo!
    Mancano idee su che pane preparare per questo giorno speciale? Potrebbe essere un semplice pane bianco, o con lievito madre, o ancora una saporita pagnotta piena di cereali, semi o verdure; o magari piccoli panini o una pagnotta speziata per brindare nel fine settimana. La scelta è vasta e assolutamente libera. Per trovare ancora più ispirazione, si possono consultare i World Bread Roundups (l'archivio delle raccolte) degli anni passati sul blog di Zorra o su Pinterest, sono sempre un valido aiuto.
    In bocca al lupo, anzi, al forno! Zorra è impaziente di vedere le meraviglie che saremo capaci di sfornare per lei!

    Si prega di leggere e seguire attentamente le istruzioni di seguito. E' obbligatorio compilare il modulo di partecipazione (sarà online dal 14 ottobre) e aggiungere il link all'invito ufficiale di Zorra; mancasse anche solo una di queste voci, il proprio pane non comparirà nella raccolta finale. Grazie per la vostra comprensione.

    Come partecipare?

    • Preparare un pane, scattare una foto e pubblicare la ricetta martedì 16 ottobre 2018. Non prima e non dopo questa data e solo una preparazione per blog, per favore.
    • La ricetta deve essere un nuovo post appositamente scritto per questo evento e non può essere inserito in altri eventi/contest.
    • E' obbligatorio il link nel post all'annuncio ufficiale di Zorra.
    • E' obbligatorio compilare il modulo di partecipazione (sarà online dal 14 ottobre) per avere la ricetta aggiunta nella raccolta finale.
    • I moduli di adesione saranno accettati solo fino al 17 ottobre.
    • Il post può essere scritto in qualsiasi lingua, purchè nel blog sia indicato un traduttore (ad esempio, Google translate).
    • La raccolta finale sarà pubblicata da Zorra a fine ottobre.
    • Utilizzare #wbd2018 #worldbreadday #worldbreadday2018 sui social media; taggare @zorrakochtopf su Instagram e @kochtopf su Facebook, in modo che Zorra sia agevolata nel rintracciare le partecipazioni.

    Potete voi stessi pubblicizzare l’evento sul vostro blog 
    copiando e incollando questo annuncio e il logo dell’evento.

    Per il logo aggiungete il codice seguente: 


    World Bread Day, October 16, 2018





    Per qualsiasi domanda o suggerimento non esitate a contattare Zorra 
     scrivendo una mail a kochtopf(at)gmail.com. 
    Potete seguire il World Bread Day anche su Facebook.

    25 settembre 2018

    Il Cestino del Pane per MTC-S-COOL#1


    Settembre, si torna tutti a scuola, anche all'MTC :-)
    Per 9 mesi andremo a lezione e ci sfideremo sui banchi della MTC-S-COOL.
    Come prima lezione è stato scelto il Cestino del pane,
    complemento immancabile di ogni nostro pasto:
    un cestino completo, con 4 o 5 elementi diversi,
    per accompagnare equilibratamente un menù a nostra scelta.

    E' Autunno, la natura si prepara piano piano al lungo riposo invernale e ci regala le sfumature più accese e colorate di tutte le stagioni. Ogni singola foglia si trasforma, prima di cadere, omaggiandoci di gradazioni e variazioni infinite che dal verde si tramutano in giallo, oro, rosso, ruggine, bronzo, marrone: una varietà infinita che, avendo un giardino, posso ammirare giorno per giorno, quasi un regalo diverso che mi sorprende ogni mattina.
    E dal mio giardino mi pace attingere per ornare la mia tavola. E se mi manca qualcosa, ho la fortuna di abitare in campagna: una breve camminata nei dintorni armata di cesoie e cestino potrà soddisfare al meglio la mia sete di ornamenti :-) Attenzione, però, non tutte le piante sono indicate ad essere utilizzate a contatto coi cibi perchè tossiche o addirittura velenose (come l'edera, per esempio, e il finto gelsomino (Rhyncospermum jasminoides).

    cestino del pane



    E così anche al Cestino del Pane piace addobbarsi per l'occasione e diventare un protagonista importante sulla tavola: sarà perfetto anche come decorazione centrale, e poco importa se mani affamate lo denuderanno in fretta, in cucina manterremo una buona scorta riparatrice :-)
    Ho così cercato fra le mie inuumerevoli caccavelle quella più adatta: un tegame basso ovale in alluminio a due manici e l'ho foderato con foglie di Vite canadese (la mia è la varietà  Ampelopsis veitchii tricuspidata, per la caratteristica foglia a 3 punte), che inizia ora a cambiare colore e coi primi freddi virerà al rosso scuro piu intenso, una meraviglia! 
    Il menù scelto a cui si abbina questo cestino dorato è un classico di Casa Cortella: siamo una famiglia numerosa e siamo abituati ai gandi numeri. Ogni occasione è buona per invitare gli amici, i figli, gli amici dei figli e riunirli intorno al nostro grande tavolo.


    mr. turkey-guest star


    E ogni pretesto è valido per proporre il nostro amato e sempre gradito Signor Tacchino, che ogni volta riesce a sorprenderci e a farci dire: questo è buonissimo, meglio di quello prima! :-))
    E' lui il grande protagonista dei nostri convivi, la guest star sempre tanto acclamata e desiderata. A contorno, cose semplici e familiari, per non disturbare la sete di protagonismo di Mr. Turkey :-)
    Non mancherà un altro abituè per aprire le danze: chiaro e fresco Aperol Spritz come se piovesse, accompagnato da praline di uva al formaggio e frutta secca (o semi) e involtini di prugne e pancetta. Certo, ci sarà anche un pezzetto di Parmigiano a farsi torturare a suon di pizzichi e briciolone. Passatelli in brodo prepareranno lo stomachino che non vuole appesantirsi, ma vivaci Tortelli di zucca al burro e salvia allieteranno i più affamati e golosi. Poi tocca finalmente a lui, al nostro insuperabile (scusate la modestia) Mr. Turkey, primo attore di così tanti ritrovi, feste, compleanni, onomastici (tra poco è S. Martino e ne abbiamo 2 in casa :-), che ancora domina il palcoscenico culinario senza ritegno o vergogna alcuna! (e pare non abbia nessuna intenzione di abdicare a più novelle specialità gastronomiche). Non avrebbe bisogno alcuno di accompagnamento, generoso porta in grembo un ripieno di frutta speziata a contrasto con le sue dolci carni. Ma noi siamo ingordi e mai sazi e una teglia di Verdure arrostite al miele (con quanto offre la stagione: zucca, scalogni, finocchi, patate, cavolfiori) gliela mettiamo sempre vicina.
    E al dolce si manifesta tutta la nostra anima vintage, offrendo ai commensali il classico Crème Caramel della nonna Lilli, con cui mai si sbaglia e si accontenta tutti. E poi, con quel suo bel pantone dorato, chiude armonicamente il nostro menù autunnale, dai colori caldi e avvolgenti, dai sapori di casa e di famiglia, dai profumi gagliardi, leggermente speziati ma mai troppo forti o fastidiosi.


    cestino del pane


    Ho seguito le ricette consegnate cercando di cambiare farina per ogni preparazione, prediligendo quelle più rustiche e integre, per avere più carattere e gusto in ogni preparazione. La zucca nella focaccia insaporisce e dona un bel colore dorato, i semi così diversi nei crackers li rendono più appetitosi, il pizzico di spezie dorate nei grissini offrono un piacere gustativo vivace ai più curiosi, i panini morbidi accontentano i più piccoli, i biove naturali equilibrano tutto l'insieme.







    24 settembre 2018

    Il Biove delle sorelle Simili per MTC-S-COOL#1


    Settembre, si torna tutti a scuola, anche all'MTC :-)
    Per 9 mesi andremo a lezione e ci sfideremo sui banchi della MTC-S-COOL.
    Come prima lezione è stato scelto il Cestino del pane,
    complemento immancabile di ogni nostro pasto.
    Sarà un cestino completo, con 4 o 5 elementi diversi,
    per accompagnare equilibratamente un menù a nostra scelta.


    IL BIOVE
     
    il biove


    Il Biove è un pane piemontese dal sapore neutro, adatto ad accompagnare tutti i menù: la sua composizione a base di farina 0 (più profumata della 00), acqua, lievito di birra e strutto lo rende adatto a esaltare i sapori di un po’ tutti i piatti. E’ un pane a impasto diretto, dove cioè il lievito di birra viene aggiunto subito in quantità importanti, dando inizio immediatamente alla fermentazione (qui la classificazione di impasti diretti e indiretti).
 Come in tutti gli impasti lievitati le quantità di lievito di birra possono essere diminuite anche in modo drastico, aumentando i tempi di lievitazione: questo riposo extra consentirà all’impasto di maturare, sviluppando appieno tutti gli aromi apportati dai suoi singoli componenti. Il lievito stesso, se l’impasto ha il tempo di maturare, sviluppa degli aromi peculiari che, combinandosi con quelli della farina e del grasso scelto, donano al pane un profumo unico: in particolare l’umami, il cosiddetto quinto sapore, si sviluppa nel corso della maturazione lenta grazie a una parziale autolisi delle cellule di lievito di birra e dona al pane una pienezza e rotondità di sapore estremamente soddisfacenti per il palato. Diminuire la quantità di lievito di birra inoltre influisce enormemente sulla conservabilità del pane: meno lievito si usa, più a lungo il pane si conserverà morbido, perché la glicerina (uno dei residui dell’attività metabolica dei lieviti) avrà modo di svilupparsi e di prolungare la vita del prodotto finito.
    La ricetta originale del Biove prevede l’uso dello strutto; questo può essere sostituito anche con il burro, dal profumo dolce e delicato o da un buon olio extravergine di oliva delicato, come quelli del Garda o liguri. Il pane all’olio tuttavia avrà un sapore leggermente più marcato e una mollica dalla consistenza diversa, più friabile. Va da sè che lo strutto, per svolgere il suo compito senza farsi sentire, deve essere fresco e di ottima qualità, quindi comprato dal macellaio di fiducia piuttosto che al supermercato :-))
    Prima di preparare il pane meglio setacciare 2 o 3 volte la farina, in modo da ossigenarla e favorire l’assorbimento dei liquidi. La quantità di acqua è sempre indicativa, in quanto l’assorbimento dipende da tanti fattori, non ultimo le condizioni meteorologiche: se piove la farina richiederà meno acqua, se il clima è caldo e secco ne richiederà un po’ di più. Buona cosa è tenerne da parte un cucchiaio della dose indicata quando si impasta: una volta che l’impasto si sarà formato, si valuterà se è il caso di aggiungerla o meno.

    La ricetta sotto riportata è quella originale del libro, con cui si ottengono 4 pani grandi: nulla impedisce di dividere l’impasto in 3 o 4 pezzi anziché in 2, ottenendo panini più piccoli e più graziosi.


    il biove


    Ingredienti:

    250 g di farina bio 0 Molino Rosso
    250 g di farina tipo 1 Mulino Caputo
    280 ml di acqua

    20 g di strutto
    (o burro o olio extravergine di oliva)
    20 g di lievito di birra
    (si può ridurre anche a 10 o 5)

    10 g di malto
 d'orzo
    8 g di sale fino


    Setacciare la farina e formare una fontana sulla spianatoia; fare una fossetta su un lato e mettervi il sale. Sbriciolare il lievito di birra nel centro e versare l’acqua con delicatezza per non farla tracimare.
 Sciogliere bene il lievito, poi raccogliere un poco di farina dall’interno dell’anello della fontana e cominciare a impastare, aggiungendo via via altra farina; unire il sale, lo strutto e il malto, continuando a incorporare altra farina fino a quando non si ottiene una pastella abbastanza consistente, quindi coprire tutto con la farina della fontana.
    Aiutandosi con il tarocco, sollevare parte della pastella e premerla sulla cima della montagnetta; proseguire in questo modo lungo tutto il perimetro della fontana, in modo da fare assorbire l’acqua dalla farina, quindi coprire tutto con la farina della fontana.
    Cominciare a impastare con le mani e valutare se è il caso di aggiungere un altro poco di acqua: si deve ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Per tutta questa fase di impasto si può usare la planetaria. Lavorare e battere la pasta con forza sul piano di lavoro per 8-10 minuti; infine dare all'impasto la forma a palla, coprire a campana con una ciotola e far riposare 20 minuti.
    Dividere poi l’impasto in due (o in 3, come ho fatto io, o 4), stendere ogni singolo pezzo, uno alla volta, in un rettangolo, arrotolare strettamente ogni rettangolo dal lato lungo ottenendo dei salsicciotti lunghi 30/35 cm e stretti.


    facendo il biove


    Stendere un filoncino alla volta in rettangoli molto lunghi (1,5-2 metri) e sottili (3-4 mm di spessore), larghi 6 o 7 cm. A mano a mano che si stendel’impasto, arrotolarlo come se fosse una garza, senza cioè che le punte sporgano: si otterranno delle grosse chiocciole.
    Disporre un canovaccio pulitissimo sulla teglia del forno e infarinarlo abbondantemente (metà farina e metà semola rimacinata). Appoggiare dal lato più lungo (ma sotto il canovaccio, in modo che non venga a contatto col pane) un supporto pesante, tipo un pacco di zucchero o di farina.
    Adagiare sul canovaccio un rotolo di impasto, tenendo la falda sotto e appoggiando la chiocciola contro il lato dove c’è il supporto. Sollevare un lembo di tessuto dall’altra parte della chiocciola creando un divisorio. Appoggiare la chiocciola del secondo rotolo di pasta contro il divisorio di tessuto infarinato, sollevare il canovaccio all’altezza della seconda chiocciola e appoggiare contro il secondo supporto. Questa disposizione consentirà di dare all’impasto una spinta anche in verticale in fase di lievitazione. Se si hanno più chiocciole da disporre, usare 2 teglie oppure usare due canovacci leggermente sovrapposti per un'unica teglia grande.
    Coprire gli impasti con un altro altro canovaccio e fare lievitare, al riparo da correnti d’aria, per 30-40 minuti o più, se si usa meno lievito, devono comunque raddoppiare di volume.
    Preriscaldare il forno a 200° in modalità statica.
    Prendere delicatamente le chiocciole di impasto e tagliarle a metà per il lungo (dovrà risultare divisa a metà) aiutandosi con il tarocco di alluminio o con un coltello a lama larga e liscia.
    Sistemare i pani su una teglia (rivestita di carta forno) con il taglio rivolto verso l’alto e inciderlo ulteriormente con una lametta per 1 cm di profondità.
    Infornare subito i pani e lasciarli cuocere per 25-30 minuti.
Estraerli dal forno e bussare con le nocche sul fondo: se suona vuoto è cotto, altrimenti rimetterli in forno, abbassare la temperatura di 10° e cuocere in forno fino a cottura ultimata.
    Fare raffreddare i pani su una gratella prima di servirli.


    il biove


    Panini per hamburger per MTC-S-COOL#1


    Settembre, si torna tutti a scuola, anche all'MTC :-)
    Per 9 mesi andremo a lezione e ci sfideremo sui banchi della MTC-S-COOL.
    Come prima lezione è stato scelto il Cestino del pane,
    complemento immancabile di ogni nostro pasto.
    Sarà un cestino completo, con 4 o 5 elementi diversi,
    per accompagnare equilibratamente un menù a nostra scelta.



    Panini per hamburger

    panini per hamburger


    Per circa 8 panini:

    200 g di farina Manitoba Mulino Marino
    120 g di farina bio 0 Molino Rosso
    200 ml di latte intero tiepido
    12 g di lievito di birra
    25 g di burro morbido
    1 uovo per l’impasto e 1 per spennellare
    1 cucchiaino di sale
    1 cucchiaio di semi di sesamo


    facendo panini da hamburger


    Setacciare le farine e disporle nella ciotola della planetaria. Sciogliere il lievito nel latte e versarlo a filo sulla farina, iniziando ad impastare con il gancio a velocità bassa. Unire poco alla volta l'uovo sbattuto e il burro, per ultimo anche il sale.
    Lavorare fino ad avere un composto morbido, se necessario aggiungere un cucchiaio di farina in più.
    Formare una palla e metterla a lievitare coperta in una ciotola leggermente unta per un paio di ore.
    Sgonfiare poi la pasta lievitata e impastare di nuovo.
    Formare quindi delle palline di circa 100 g l’una (ma dipende sempre dalla grandezza che si vuole) e metterle in una teglia rivestita di carta forno. Spennellare la superficie con l'uovo sbattuto e cospargere sopra i semi di sesamo. Lasciare lievitare per un’altra ora, coperto, poi cuocere a 200° per circa 18-20 minuti, aggiungendo nel forno un pentolino d’acqua.
    Quando cotti, sistemarli su una griglia a raffreddare.


    panini per hamburger

    Focaccia alla zucca per MTC-S-COOL#1


    Settembre, si torna tutti a scuola, anche all'MTC :-)
    Per 9 mesi andremo a lezione e ci sfideremo sui banchi della MTC-S-COOL.
    Come prima lezione è stato scelto il Cestino del pane,
    complemento immancabile di ogni nostro pasto.
    Sarà un cestino completo, con 4 o 5 elementi diversi,
    per accompagnare equilibratamente un menù a nostra scelta.



    Focaccia alla zucca

    focaccia alla zucca


    La focaccia impastata a mano presenta in impasto diretto con più processi di lievitazione e ossigenazione. L'impasto in sè non è difficile o estremamente laborioso, ma necessita di periodi di riposo a più riprese, che garantiranno una sofficità unica.

    Ingredienti:

    360 g di farina bio 0 Molino Rosso
    240 g di farina Petra 9

    240 g di acqua
    160 g di polpa di zucca cotta *

    8 g di malto d’orzo

    40 g olio extravergine
    12 g di sale
    6 g lievito di birra fresco
    aghi di rosmarino fresco
    una manciata di semi di zucca decorticati, facoltativi
    (dimenticati di inserirli nell'impasto)

     
    * per avere 160 g di polpa cotta occorrerà mezzo chilo circa di zucca con la buccia. Meglio usare una zucca delica o piacentina, le violino sono troppo acquose. Si può cuocere a fette, in forno, in una teglia con due dita di acqua (le fette devono stare in piedi, cioè appoggiare sulla teglia con la buccia), coprendole con alluminio, a 160° per 30/40 minuti oppure su uno strato di sale grosso, facendo attenzione che solo la buccia sia a contatto col sale. Anche la cottura a vapore nelle apposite vaporiere va bene. Una volta cotta , togliere la polpa con un cucchiaio e passarla al setaccio o schiacciarla uniformemente con la forchetta. La colorazione finale della focaccia dipenderà dalla tonalità della zucca; purtroppo la mia era leggermente pù allida e meno aranciata di quella che avevo usato qualche giorno prima per altre preparazioni; ma questo non si può sapere finchè non la si apre :-)

    Per una focaccia alta e più morbidosa usare una teglia in ferro 30x40 per questa dose di impasto; altrimenti, dividerlo a metà in due teglie più piccole, tipo 25x30, per avere una focaccia più bassa e meno mollicosa.

    In un ciotola capiente mettere l’acqua, il malto e il lievito e sciogliere bene; unire l’olio ed amalgamare con una frusta. Aggiungere la metà abbondante delle farine setacciate insieme e amalgamare velocemente ai liquidi con una forchetta. Unire anche il sale, la polpa di zucca e la restante farina; aiutandovi con una spatola fate dei tagli nell'impasto per incorporare la farina ed unire i semi, se usati. Basteranno pochi minuti per riuscire ad amalgamare il composto; rovesciare poi l’impasto su un piano non infarinato e massaggiarlo, facendo pressione con il polso della mano in tre punti in orizzontale, poi rovesciate l’impasto chiudendolo su se stesso aiutandovi con la spatola. Fare questo passaggio altre due volte. Dopo la terza volta l’impasto inizierà ad avere un po’ di elasticità (premendo con un polpastrello non rimarrà la fossetta ma l’impasto tenderà a rialzarsi). Dare ora all’impasto una forma leggermente ovale e con la mano iniziare ad arrotolarlo dall’alto in basso dando una leggera pressione. Ruotare l’impasto, appiattirlo leggermente (quel tanto da renderlo un po’ ovale) e ripiegarlo poi su se stesso fino a chiuderlo bene. Chiudere sotto anche i lati del rotolo con i palmi delle mani, creando un impasto a palla. Trasferirlo in una ciotola leggermente infarinata, coprire con pellicola e lasciare lievitare per un'ora.



    facendo focaccia alla zucca



    Rovesciare l’impasto lievitato sul piano di lavoro leggermente infarinato.
 Con delicatezza picchiettare con i polpastrelli tutto l’impasto, formando tante fossette. Arrotolare l’impasto su se stesso partendo dall’alto e chiudendolo senza stringere. Trasferirlo nella ciotola, con la chiusura in basso e lasciarlo lievitare coperto per un'ora.
    Ripetere questa ossigenazione della pasta per altre due volte a distanza di un'ora.

    Dopo il riposo della terza ossigenazione l’impasto è pronto per essere messo nella teglia: ungere bene con olio extravergine la teglia, rovesciarvi delicatamente l’impasto e picchiettarlo con i polpastrelli, partendo dal centro verso i quattro angoli, premendo solamente senza allargare, la pasta un po’ alla volta si allargherà. Quando si sarà già abbastanza allargata è il momento di girarla: con attenzione appoggiare un lembo dell’impasto sull’avambraccio e alzandolo con l’impasto ruotare la pasta. Riprendere a picchiettare la pasta, se non si allarga molto, non tirarla ma lasciarla riposare 10 minuti, poi si riuscirà a stenderla bene. Coprire e lasciarla riposare 30 minuti.

    Irrorate poi la focaccia con un'emulsione di 3 cucchiai d’olio e 3 cucchiai d’acqua e cospargere sopra un pizzico di sale dolce di Cervia. Coprire e mettere a lievitare per un’ora.
    Cuocere in forno a 250° per 13/15 minuti. Quando pronta (94° al cuore) trasferirla su una griglia a raffreddare e decorare con gli aghi di rosmarino.

    Per una gestione più ottimale (senza perdere l'intera giornata per le 3 ossigenazioni) si potrebbe impastare la sera ed arrivare alla seconda o terza ossigenazione (giust il tempo per un bel film :-)); trasferire poi l'impasto in frigo, riuscirlo la mattina seguente, aspettare che si riacclimiti a temperatura ambiente e proseguire come da ricetta dal punto in cui ci si è fermati.


    focaccia alla zucca



    23 settembre 2018

    Cracker ai semi di lino, nigella e sesamo umeboshi per MTC-S-COOL#1


    Settembre, si torna tutti a scuola, anche all'MTC :-)
    Per 9 mesi andremo a lezione e ci sfideremo sui banchi della MTC-S-COOL.
    Come prima lezione è stato scelto il Cestino del pane,
    complemento immancabile di ogni nostro pasto.
    Sarà un cestino completo, con 4 o 5 elementi diversi,
    per accompagnare equilibratamente un menù a nostra scelta.



    Crackers ai semi
    di lino, nigella e sesamo umeboshi

    crackers ai semi



    Ingredienti:

    150 g di farina tipo 2 Molino Rachello
    150 g di farina di miglio
    50 g di parmigiano grattugiato
    100/120 g di vino bianco secco
    30 g di acqua
    40 g di olio extra vergine d’oliva
    6 g di sale

    5 g di lievito di birra
    50 g di semi misti: lino, nigella e sesamo umeboshi *
    sale dolce di Cervia


    facendo crackers ai semi


    * sesamo alla prugna Ume (frutto dell'albicocco giapponese dal sapore acidulo molto particolare), un seme simpatico da sgranocchiare anche da solo

    Setacciare la farina in una ciotola, fare la fontana nel centro e versarvi l'acqua dove si è sciolto il lievito di birra, il vino e l’olio e con una forchetta iniziare a raccogliere la farina dall'interno dell'anello (per praticità si può lavorare in una ciotola se si preferisce). Unire poi il sale e i semi. Quando l'impasto inizia ad essere amalgamato, trasferire sul piano di lavoro ed impastare fino ad ottenere una massa morbida, che si stacchi facilmente dalle mani. Formare una palla, trasferire in una ciotola, coprire e lasciar lievitare fino al raddoppio.
    Rovesciare poi l’impasto sul piano da lavoro, appiattirlo e stenderlo col matterello (meglio se su carta forno) fino ad ottenere una sfoglia sottile. Tagliare i crackers della forma desiderata (per me quadrati e triangolari) con una rotella dentellata o con un coppapasta e bucherellare la superficie con i rebbi di una forchetta o l'apposito attrezzo. Trasferire nella teglia rivestita di carta da forno.
    Fare un’emulsione con 30 g di olio e 30 ml di acqua e spennellare i crackers; spolverizzare con poco sale. Infornare a 200° e cuocere per 10 minuti, fino ad ottenere una doratura uniforme (se necessario a metà cottura girare la teglia ed eventualmente spostare anche i crackers, portando i centrali ai lati esterni e viceversa, perchè i laterali colorano più in fretta).
    Togliere dalla teglia e lasciar raffreddare completamente. Conservare in un contenitore a chiusura ermetica.

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