Visualizzazione post con etichetta marmellate. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta marmellate. Mostra tutti i post

21 aprile 2020

Scottish Empire Biscuits


scroll down for English version

94 gloriose candeline.
Tante ne dovrà spegnere in un sol soffio oggi la mia amata Queen Elizabeth II, donna esemplare e coraggiosa oltre a icona di stile per più di mezzo secolo. Sarà un compleanno sui generis anche per lei, in esilio volontario a Windsor, accompagnata solo dal marito e pochi fedeli servitori. Lo festeggerà come tutti noi in questi giorni sospesi, con gli affetti vicini solo virtualmente grazie alle videochat ma lontani fisicamente, ogni famiglia in quarantena nelle proprie residenze. Non riecheggeranno nel cielo di Londra i canonici colpi di cannone previsti per festeggiarla, prima volta in 68 anni di regno, per sua stessa richiesta, un piccolo gesto di rispetto verso i suoi sudditi in questo grave momento storico. E molto probabilmente si rinuncerà anche alla tradizionale parata militare Trooping the Colour, istituzionalmente celebrata il secondo sabato di giugno, che da sempre rende onore ufficialmente al compleanno della sovrana/o.




Ma sicuramente oggi non rinuncerà al suo abituale Afternoon Tea, ed insieme ai tradizionali scones che tanto adora (con la cui ricetta Darren Mc Grady, al servizio di Sua Maestà per 15 anni, ha inaugurato il suo canale YouTube), le voglio donare un vassoio di questi fragranti biscotti scozzesi, un sandwich di shortbread farcito con confettura di lamponi e decorato con glassa candida e mezza ciliegina candita.



empire biscuits



Per circa 16/18 biscotti:

225 g di burro ammorbidito
100 g di zucchero Zefiro
250 g di farina per dolci, setacciata
10 ciliegie candite, tagliate a metà
confettura di lamponi
zucchero a velo
latte
coppapasta rotondo 5 cm diametro


empire biscuits



Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema soffice e spumosa.
Unire gradatamente la farina ed amalgamare per avere un impasto omogeneo. Trasferire in un sacchetto per alimenti e far rassodare leggermente in frigorifero.
Su una superficie leggermente infarinata, stendere la pasta ad uno spessore di 5 mm, ritagliare i biscotti ed adagiarli su una teglia rivestita di carta forno.
Cuocere in forno precedentemente riscaldato a 180°  per 8-10 minuti. Lasciare raffreddare i biscotti sulla teglia per 5 minuti prima di trasferirli su una griglia per raffreddarli completamente.
Accoppiare i biscotti spalmando un cucchiaino di confettura di lamponi nel mezzo.
In una ciotolina amalgamare un pochino di latte con lo zucchero a velo per avere una glassa abbastanza densa. Ricoprire i biscotti e decorare ognuno con una mezza ciliegia finchè la glassa è ancora morbida. Lasciare asciugare completamente prima di degustare.
Si conservano in una scatola di latta o in un contenitore a chiusura ermetica.

Un Empire Biscuit (chiamato anche Imperial biscuit, Imperial cookie, double biscuit, German biscuit, Belgian biscuit, double shortbread, Empire cookie o biscuit bun) è un biscotto dolce tradizionalmente degustato in Scozia e in altri paesi del Commonwealth. È popolare anche nell'Irlanda del Nord ed è un dolce iconico a Winnipeg, in Canada. Era inizialmente noto come Linzer biscuit, e in seguito come Deutsch biscuit. Con l'avvento della Prima Guerra Mondiale fu ribattezzato in Inghilterra come Empire biscuit, in Scozia come Belgian biscuit perchè il Belgio era appena stato invaso, mentre in Irlanda del Nord rimane come German biscuit o biscuit bun. In Scozia il nome ora varia a seconda della regione, con il Nord-est che in genere lo chiama double shortbread e l'Ovest Empire biscuit. Nell'Irlanda del Nord si trova di solito con una marmellata e glssa al cocco. È chiamato anche Belgian biscuit perché viene decorato in modo simile al Belgian bun, una specie di panino dolce rotondo o quadrato con uvetta ricoperto di glassa fondente e mezza ciliegia candita. Assomiglia di base al Jammie Dodger, che nel 2009 era il biscotto per bambini più venduto in UK.
Il caratteristico Empire biscuit prevede uno strato di marmellata tra due biscotti di frolla (generalmente shortbread). La parte superiore è poi ricoperta di glassa bianca e decorata con mezza ciliegia candita al centro, talvolta sostituita da piccole gocce di gelatina. Assomigliano, quindi, a una Linzer Torte austriaca in miniatura.
In Nuova Zelanda è conosciuto come Belgium o Belgian biscuit, guadagnando popolarità verso la fine della Grande Guerra e si trova anche a forma di fetta. I biscotti, spesso speziati, sono riempiti con marmellata di lamponi e decorati con glassa rosa o bianca, con cristalli di gelatina di lampone sparsi sulla parte superiore invece della ciliegia. Leggermente diversi quindi dagli originali Empire, più somiglianti ai nazionali Shrewsbury (da wikipedia).


Scottish Empire Biscuits

empire biscuits

 recipe from allrecipes.co.uk

Preheat oven to 180°. Line baking trays with baking parchment.
Cream together butter and sugar until fluffy and light. Gradually stir in the flour until well blended. On a lightly floured surface, roll the dough out to 5mm thickness. Cut into circles using a pastry/cookie cutter.
Bake in preheated oven for 8 to 10 minutes. Allow biscuits to cool on baking trays for 5 minutes before removing to a wire rack to cool completely.
Sandwich one teaspoon of jam between two biscuits. Repeat with remaining biscuits.
In a medium bowl, mix together icing sugar and milk to form a spreadable icing. Spread on top of the biscuit sandwiches. Top each biscuit with half a cherry whilst the icing is still wet.

29 agosto 2013

Confettura di ribes rosso - Röda Vinbär Marmelad - Redcurrant Jam


Ho finalmente trovato il ribes rosso, e ad un prezzo ragionevolissimo, per cui ho provato a fare la confettura da abbinare ai piatti salati nordici dei paesi europei che stiamo visitando con l'Abbecedario della Comunità Europea, da pochi giorni arrivato in Svezia.
Ed ho provato a farla senza zucchero, per rimanere nella tabella degli alimenti permessi di Salutiamoci, che questo mese ospita  la raccolta dei frutti rossi.
Semplicissima e velocissima, si potrà fare anche fresca al momento del bisogno, oppure conservarla per l'inverno invasandola calda nei vasi sterilizzati in forno e capovolgendoli fino a completo raffreddamento, oppure sterilizzando i vasi di confettura a bagnomaria (consigli preziosi per buone e sane conserve qui).
Ideale con piatti di carne o selvaggina, come il soufflé di fegato provato nei giorni scorsi.

röda vinbär-redcurrant-ribes rosso


Per un vasetto di confettura:

300 g di ribes rosso
100 ml di succo di mela bio
100 g di malto di mais (o riso)
un cucchiaio scarso di succo di limone


röda vinbär marmelad-redcurrant jam-confettura ribes rosso


Sgranare il ribes passando una forchetta lungo il rametto dei frutti, ed eliminare eventuali piccioli.
Oppure si può congelare il ribes e poi facilmente sgranarlo, usando subito i piccoli frutti.
Riunire ribes, succo di mela e di limone in una padella e portare a bollore, far bollire solo un paio di minuti, giusto che i frutti rilascino sapore e colorino il succo.
Scolare il ribes e mettere da parte.
Aggiungere anche il malto e far ridurre a fiamma vivace fino alla consistenza desiderata (questione di pochi minuti davvero). 
Rimettere i frutti rossi in padella, mescolare bene e lasciare insaporire un minuto (questa volta a fuoco basso, altrimenti asciuga troppo) ed invasare.


röda vinbär marmelad-redcurrant jam-confettura ribes rosso




Redcurrant Jam


A typcal Scandinavian compote to be served with meat and/or game dishes, like the Liver Flan we tried a few days ago.
Simple and fast, you can be made fresh when needed.


röda vinbär marmelad-redcurrant jam-confettura ribes rosso


 For each jar:

300 g red currants
100 ml sugarless apple juice
100 g rice or corn malt
a tablespoon of lemon juice


Wash the currants and remove them from their stems.
You can either use a fork along the branch or you can freeze the currants and then easily remove the little fruits from the stems (no need to thaw the fruit, just go ahead with the recipe).
Combine currant, apple juice and lemon juice in a pan and bring to a boil, cook only a couple of minutes, the fruits will release flavor and color to the juice. Drain the currants and set aside.
Add the malt to the juice and reduce over high heat  to the desired jelly consistency (just a matter of few minutes actually).
Place the red fruits in the pan, mix well and cook a minute over low heat: the compote is now ready to be potted.





This recipe is my personal entry to WHB #399
hosted by Graziana from Erbe in Cucina,
both Italian and English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

18 agosto 2013

Sugarless Strawberry Jam, second experiment


la ricetta in italiano qui

The first strawberry sugarless  experiment was very positive, but I used some pectin in it and read afterwards it contained a very very small amount of sugar anyway.
So I did try again without any sugar contamination, and it was a very positive try indeed!
Pretty fast too,  in half an hour you will be able to fill three jars of nicely perfumed and consistent red berries jam,  flavored with a hint of dried elder flowers.
If you like it sweeter, simply increase the dose of malt, but believe me (and the picture is just as real), it is so good the way it is. 


 confettura fragole senza zucchero


For 3 small/medium jars:

800 g trimmed strawberries
the juice of half a lemon
250/300 g rice malt syrup
80 g organic apple juice
2 or 3 pinches of dried elder flowers, optional


confettura fragole senza zucchero


Cut the strawberries in half, place in a bowl, cover with rice malt and let soak covered overnight, preferably in the fridge after a couple of hours at room temperature.
Transfer to a wide shallow pan (or wok), add lemon and apple juice and bring to a boil.
Boil over high heat for 5 minutes, then drain the strawberries with a slotted spoon and place in a strainer over a bowl to catch the juice they release (which will be gradually put back in the pan).
Let simmer over high heat until the juice is reduced to about half/one third, you see it is ready when syrup bubbles change andjuice consistency is very syrupy (it will take about 15 minutes).
Pour the strawberries back in the pot, cook a couple of minutes, remove from heat, add the elderflower and give a good stir, the jam is ready for the jars!
It's up to you the storage method to follow: sterilize the jars in a water bath or close and place them upside down until completely cooled (in this case the jars must be first sterilized in oven at 100° for at least one hour and lids boiled for 15 minutes in water).


confettura fragole senza zucchero








This recipe is my personal entry to WHB #397
hosted by Lynne from Cafe Lynnylu.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

3 agosto 2013

Celebrations in UK! - part 2


Continua il viaggio nel Regno Unito per l'Abbecedario della Comunità Europea, ospiti di Alex di Food 4 Thought.
E dopo le celebrazioni saporite di ieri, ecco una carrellata più dolce e forse più golosa della tradizione anglosassone.


pancake cake
Pancake Cake

Il Martedì grasso (Shrove Tuesday) è detto anche Pancake Day dai nostri amici inglesi, perchè la loro tradizione vuole che si debba festeggiare questo giorno degustando soffici pancakes. E con la ricetta del simpatico Jamie il successo è assicurato!



frollini di zenzero
Gingerbread Cookies

I frollini più festaioli di tutto il mondo anglosassone!



brownies annetta

Non poteva mancare il dolce cioccolatoso più semplice ma nel contempo più buono della tradizione dolciaria inglese: magiche crepe fai-da-te racchiudono un cuore morbido e libidinoso, difficile resistergli!



DB June 2009 - Bakewell Tart

Piccole tartellette di frolla ricoperta di frangipane e filetti di mandorle che racchiudono una dolce sorpresa di lamponi



muffins alla zucca

Non potevano mancare i muffins, in questo caso in abito autunnale alla zucca, seguendo la ricetta del gran simpaticone di  Jamie .



orange marmalade - whb 226

La regina delle confetture inglesi, in particolar modo questa ricetta di famiglia la rappresenta al top!
Proviene dalle abili mani conserviere della nonna inglese di un'amica francese (ma che abita a Roma) ed è così buona che la faccio e rifaccio da anni, ottenendo sempre un grande successo all'assaggio.
Non ho mai amato la marmalade, ma per questa faccio colazione anche due volte!



E domani facciamo insieme un giretto nella mia amata swinging London! :-)
See you soon!


31 maggio 2013

Confettura di fragole senza zucchero, secondo esperimento ... eureka!


English recipe here

Sono proprio contenta e ultrasoddisfatta! :-)
Dopo il primo esperimento fragoloso senza zucchero (ma con aggiunta di pectina leggermente zuccherata) ci ho voluto riprovare, vietandomi ogni possibile contaminazione illecita.
Ho attuato allora un piccolo stratagemma che avevo imparato anni fa (ma perchè non ci ho pensato subito? :-) per un'altra confettura di fragole, che mi ha aiutato nella gelificazione naturale senza bisogno di aggiungere polverine equivoche o alghe misteriose con cui devo ancora fare profonda amicizia.
Ed ecco che in mezzora di orologio si riuscirà a riempire tre vasetti di profumata e consistente marmellata rossamente fragolosa, questa volta aromatizzata con un pizzico di fiori secchi di sambuco (che sono riuscita a seccare in questi giorni approfittando delle schiarite di sole tra un temporale e l'altro :-).
Per chi la volesse ancora più dolce (tipo i miei familiari che mi guardano straniti e mi prendono per aliena quando produco poco dolce) basterà aumentare la dose di malto, ma credetemi sulla parola, anzi sulla foto, è buona così.

confettura fragole senza zucchero


Per tre vasetti medio/piccoli:

800 g di fragole mondate e pulite
il succo di mezzo limone 
250/300 g di malto di riso
80 g di succo di mela bio
2 o 3 pizzichi di fiori di sambuco secchi, facoltativi
 

 confettura fragole senza zucchero

Tagliare le fragole a metà, sistemarle in una bacinella, ricoprirle col malto di riso e lasciarle macerare coperte fino all'indomani, meglio in frigo dopo un paio di ore a temperatura ambiente.
Trasferire in una padella bassa e larga (o nel wok), aggiungere il succo di limone e di mela e portare a bollore.
Bollire a fiamma vivace per 5 minuti, quindi scolare le fragole con un mestolo forato e metterle in un colino a maglie strette sopra una bacinella per recuperare il succo che perdono (che andrà mano a mano rimesso in padella).
Lasciare sobbollire a fiamma vivace il succo finchè si riduce a circa metà/un terzo, si vede che è pronto perchè cambiano le bolle e la consistenza del succo è sciropposa (ci vorrà circa 15 minuti).
Rimettere le fragole in pentola, cuocere un paio di minuti, togliere dal fuoco, aggiungere i fiori di sambuco e dare una bella mescolata: la marmellata è pronta per essere invasata!
Libertà di scelta se sterilizzare i vasetti a bagnomaria o chiuderli e metterli capovolti fino a completo raffreddamento (in questo caso i vasetti devono essere prima sterilizzati in forno a 100° per almeno un'ora).

Consigli preziosi per la buona riuscita di conserve dolci (e anche non) qui.


 confettura fragole senza zucchero


La ricetta va a Nicole di  Ricetteveg per la raccolta fragolosa di Salutiamoci.




6 maggio 2013

Sweet Danish Braid


la ricetta in italiano qui


The Culinary ABC of the European Community, created by Trattoria MuVarA, is still in Denmark this week, and we are having some local specialties at home.
I don't know very much about this region, just driven through during our long journey to the snow-covered peaks of Norway in April 2006: we jumped out the ferry in Rødby, it was early morning, dawning and we were tired and still and reached Copenhagen in a sweet succession of low, green and quiet hills, silent tiny houses, nobody on the road, almost like an Andersen's fairy tale!
And then in front of us one of the most fascinating and incredible feats of engineering of this new millennium in Europe appeared in all its magnificence: the Øresund Bridge.
For us Italians, who have been debating for decades without any conclusion about bridge yes or no bridge over the Strait of Messina, this miraculous and spectacular passage between Denmark and Sweden is breathtaking, at least the first time you cross it.
The route is impressive: you get into a tunnel lying on the bottom of the sea about 6 km long, then go back to sea level and gradually climb onto the bridge, with its colossal arches, which also allow the passage of ocean cruise liners.




The Øresundsbron, which costed $ 3 billion, is one of the largest infrastructure projects in European history. Its completion has fulfilled the ancient ambition of connecting Sweden and Denmark via the Öresund, linking Copenhagen, the Danish capital, directly with the Swedish town of Malmö.
The connection is formed by a highway and a double track railway. The road through the link is the European Route E20. It is part of the road axis Oresund, which connects the Danish capital Copenhagen with Malmö in Sweden.
From Lernacken, south of Malmö, starts a bridge long 7845 meters above Öresund. 5.35 km of the bridge are in Swedish territory and the high pylon of 203.5 meters is the tallest in the country. The bridge leads to the artificial island of Peberholm, 4.05 km long, after which it continues with an underground tunnel, and then re-emerges at Kastrup Airport in Copenhagen.
The Öresund fixed link allows to 3.5 million inhabitants of the Copenhagen-Malmö area (whose businesses has been suffering for the long crossing times imposed by ferries) to develop a large northern European center for business, transport , research and education.
Along with the bridge over the Great Belt
(in Danish: Storebæltsforbindelsen) it ensures communication between the Scandinavian railway and highway and the European continent.
The Øresund Bridge received the 2002 IABSE Outstanding Structure Award.
In spite of two schedule setbacks – the discovery of 16 unexploded World War II bombs on the seafloor and an inadvertently skewed tunnel segment – the bridge-tunnel was finished three months ahead of schedule! (from Wikipedia).


treccia danese con marmellata


I made substitutions to make it healthier, but between brackets you will find the original ingredients.

Dough:

330 g all-purpose flour
130 g rice or oat milk (cow milk)
50 g organic cold-pressed sunflower oil (butter)
50 g rice syrup (sugar)
10 g fresh yeast
half beaten egg
(the other half is used to brush the cake before baking)
orange zest 

Filling:

a jar of jam, sugarless strawberries for us
sliced ​​almonds
a tablespoon sugar cane


  treccia danese con marmellata


Pour flour in the bowl of the mixer, begin to knead at low speed and add slowly the yeast dissolved in lukewarm milk, rice syrup, oil, half beaten egg and some orange zest.
Knead on low/medium speed until the dough is smooth and homogeneous, then shape into a ball and place in a lightly oiled bowl (covered) to rise for an hour or until doubled.
Roll out the dough on a lightly floured working surface (or directly on parchment paper) into a rectangle about 30x40.
Using a plumcake tin mark the center of the dough (without cutting) and then cut the sides into parallel diagonals strips, as shown in the picture, and make sure you get a small rectangle on top and bottom of the rectangle plumcake mark that will be folded onto the filling to seal tightly the braid.


 facendo treccia danese

   
Do not cut up to the mark of the mold, better to stop an inch ahead, otherwise when making the braid it should happen to have holes on the sides and the filling coming out once in the oven.
Spread the jam in the rectangle previously marked with the mold and sprinkle to taste with sliced ​​almonds (I had almonds and sliced with a sharpened knife).
Fold the top edge and the lower one over the filling, then alternately cross the strips of dough.
If the last ones are too long, you can trim the excess with the scissors (leftover pasta can be bake as cookies), the last two can be sealed under the braid.
If you roll out the dough on a working surface, with some help gently transfer on a baking tray lined with parchment paper.
Brush with the remaining beaten egg, sprinkle with a little sugar cane and let it rest about 15 minutes. Then bake at 180° for about 30 minutes, if it gets colored too quickly cover with foil.
Allow to cool on a wire rack, then serve greedily at breakfast or teatime.


treccia danese con marmellata


My guys suggest to cut it diagonally and alternately, following the braids of the dough: in this way you will not scrambled the cake, it's easier to have proper slices!



treccia danese con marmellata



 This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting

5 maggio 2013

Sugarless Strawberry Jam, first experiment - WHB # 382


la ricetta in italiano qui


Strawberries season is back!.
And I'm very very happy 'cause I can start to make jams, the jars are impatient to wait in the pantry, sometimes it seems to me they rattle together  to remember me they want to be filled with good things ... and possibly sweets!
After readin Sugar Blues I try to substitute unhealthy sugar with something more appropriate.
And trying to convince my boys too, unfortunately without much success.
Well, sugar obviously has not disappeared from my pantry (as they would buy on their own anyway :-), but when possible I replace it, with more or less satisfactory results ... but tests and experiments continue :-).
No way to say they did not like this jam too much, just spread on bread alone. But as a filling combined with almonds in a braid sweet bread (without b., without s., without m. :-), and only a light dusting of brown sugar on top, has been accepted and the snack guaranteed! Soon the recipe of the braid too.


 confettura fragole senza zucchero


As first experiment I used a little pectin (but once used I read on the box that it contained a little sugar, suppose very little as the bag weighed 25 g :-) … me miserable, it's a strong battle!
But next time will try with kudzu, as not yet much confident with agar agar, still not have a good feeling with algae in general, just the word makes me shiver … the only I liked were the fries I used to eat so many years ago in London at  Mr. Chow.

I preferred to sweeten with a clear rice syrup (cousin of barley malt but blonde color) and apple juice, to be sure they would not alter the color of the fruit (when I used concentrated apple juice to preserve onions it unfortunately darkened to brown the beautiful red onions).


confettura fragole senza zucchero  


For 4 jars:

1 kilo strawberries
20 g pectin
juice of half/one lemon
200 g rice syrup
100 g unsweetened apple juice
a few drops vanilla liquid extract


 confettura fragole senza zucchero


Briefly rinse strawberries, discard petiole and cut into small pieces.
Combine in a large saucepan (I use the bassine à confiture) with the other ingredients, stir well and bring to a boil.
Simmer over medium/high heat for about 10/15 minutes, turn off and let stand covered for half a day.
Bring to the boil again, cook 10/15 minutes more, pour into cleaned jars and sterilize.
Jam can be lightly blended if you do not like pieces.

I can not guarantee a long storage time, as the 4 jars were all gone at once (two jars to my favorite friends, who appreciated very much :-).
If the jars are placed properly read vacuum, there is no danger of contamination, then preservation is assured.
Once you open the jar, better to consume it within 15 days.




This recipe is my personal entry to WHB # 382
hosted by Elena from Zibaldone Culinario
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!



4 maggio 2013

Treccia danese con marmellata


 English recipe here


Sono già quasi due settimane che con l'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, creato dalla mente fervida e inarrestabile della Trattoria MuVarA, siamo approdati in Danimarca, ospiti di Leonilde di Le Affinità Elettive, ed  in casa abbiamo già assaggiato qualche specialità locale.
Ma il tempo è sempre tiranno, quando c'è bello si approfitta per lavorare fuori in giardino, c'è tutto da riportare a nuovo ordine e pulizia. Quando fa brutto c'è tutto da risistemare  e riordinare in casa, ultimamente ho tirato fuori anche la macchina da cucire per disbrigare rammendi e lavori in sospeso da una vita ... insomma, non è mai finita! :-)
E così mi restano pochi giorni per godermi questa regione che conosco poco, ci sono stata solo di passaggio, nel lungo viaggio verso le cime ancora innevate della Norvegia nell'aprile del 2006: all'andata era mattina presto, stava albeggiando, eravamo appena scesi ancora sonnolenti dal traghetto a Rødby e abbiamo raggiunto Copenhagen in un dolce susseguirsi di basse colline verdeggianti e silenziose, casette minuscole e graziose, quasi come in una fiaba di Andersen!
E poi davanti  noi si è materializzata una delle opere ingegneristiche più affascinanti ed incredibili di questo nuovo millennio in Europa: il Ponte di Øresund
Per noi italiani, che sono decenni che ancora discutiamo (forse solo sulla carta :-) se ponte sì o ponte no sullo Stretto, questo miracoloso e spettacolare passaggio tra Danimarca e Svezia lascia senza fiato, almeno la prima volta che lo si attraversa.
Il percorso è suggestivo: ci si immette in un tunnel adagiato sul fondo del mare lungo circa 6 Km, poi si risale al livello del mare e si sale progressivamente sul ponte, con le sue arcate colossali, che permettono il transito anche delle navi transoceaniche.


 immagine da wikipedia

L'Øresundsbron, costato 3 miliardi di dollari, è uno dei più grandi progetti infrastrutturali nella storia europea. Il suo completamento ha soddisfatto l'antica ambizione di collegare Svezia e Danimarca attraverso l'Öresund, mettendo in comunicazione Copenaghen, la capitale danese, direttamente con il capoluogo regionale svedese di Malmö.
Il collegamento è formato da una autostrada e da una ferrovia a doppio binario. La strada che attraversa il collegamento è la Strada Europea E20. Esso è parte dell'asse viario dell'Oresund, che collega la capitale danese Copenaghen con Malmö in Svezia.
Da Lernacken, a sud di Malmö parte un ponte lungo 7845 metri sopra Öresund. 5,35 km del ponte sono in territorio svedese e il pilone alto 203,5 metri è la costruzione più alta del Paese. Il ponte porta fino all'isola artificiale di Peberholm, lunga ben 4,05 km, dopo la quale prosegue con un tunnel sotterraneo, per poi riemergere vicino all'aeroporto Kastrup di Copenaghen.
Il collegamento fisso dell'Öresund permette a 3,5 milioni di abitanti dell'area Copenaghen-Malmö (le cui attività commerciali soffrivano per i lunghi tempi di attraversamento dello stretto imposti dai traghetti) di sviluppare un grande centro nordeuropeo per gli affari, i trasporti, la ricerca e l'educazione.
Insieme al ponte sul Grande Belt assicura inoltre la comunicazione ferroviaria e autostradale tra la penisola scandinava e il continente europeo.
Nonostante le due battute d'arresto durante i lavori - la scoperta di 16 bombe inesplose della seconda guerra mondiale sul fondo del mare e un segmento di tunnel involontariamente distorto - il ponte fu finito tre mesi prima del previsto! (da Wikipedia).

Dando una sbirciata in rete alla ricerca di qualcosa di sfizioso e danese mi sono imbattuta per caso in questa ricetta trasmessa da Benedetta Parodi, che ogni tanto allarga i suoi orizzonti verso cucine e terre straniere, un pò come noi con l'Abbecedario ... ed un po' come per il nostro ponte, c'è la fazione culinaria pro Parodi e quella contro ... ma non è questo nè il momento nè il luogo più adatto per discuterne, prendiamo la ricetta per come ci viene offerta, anzi, sostituiamo alcuni ingredienti con altri un pochino più salutari (e coi quali sto facendo stretta amicizia :-) ed il risultato sarà in ogni caso sorprendente e buono!


 treccia danese con marmellata


La ricetta originale qui,
per quelli che osano ecco la mia versione:


330 g di farina 0
130 g di latte di riso o avena
50 g di olio di girasole bio spremuto a freddo
50 g di sciroppo di riso
10 g di lievito fresco
mezzo uovo sbattuto
(l'altra metà serve per pennellare il dolce prima di infornare)
scorza di arancia per profumare

per la farcia:
un vasetto di marmellata a piacere, noi fragole senza zucchero
mandorle a lamelle
un cucchiaio di zucchero di canna


treccia danese con marmellata   


Mettere la farina nella ciotola dell'impastatrice, iniziare ad impastare ed aggiungere a filo il lievito sciolto nel latte appena tiepido, lo sciroppo di riso, l'olio, il mezzo uovo sbattuto e la scorza di arancia.
Impastare a velocità bassa finchè l'impasto è liscio ed omogeneo, quindi formare una palla e metterla in una ciotola leggermente unta con olio e lasciare lievitare coperto per un'oretta o fino al raddoppio.
Stendere la pasta su una spianatoia leggermente infarinata (o direttamente sulla carta forno) formando un rettangolo di circa 30x40.
Segnare con uno stampo da plumcake rovesciato il centro della pasta (senza tagliarla) e poi con una rotella ritagliare ai lati delle strisce parallele diagonali, come nella foto; in partenza e all'arrivo fare in modo di ottenere un piccolo rettangolo che verrà ripiegato sul ripieno in modo da sigillare bene la treccia.


 facendo treccia danese


Non arrivate con il taglio fino al segno dello stampo, meglio fermarsi un paio di centimetri prima, altrimenti quando si intrecciano resta un buco sul fianco e il ripieno uscirà in cottura.
Stendere la marmellata nel rettangolo precedentemente segnato con lo stampo e cospargere a piacere di lamelle di mandorle (avevo quelle intere, le ho filettate a coltello).
Ripiegare sul ripieno il bordo superiore e quello inferiore, poi alternativamente incrociare una striscia di pasta sull'altra.
Se le ultime saranno troppo lunghe si possono ritagliare le eccedenze con la forbice (e cuocere gli avanzi di pasta da soli, come biscottini), le ultime due si possono sigillare sul fondo.
Se non si è stesa la pasta sulla carta forno, con un aiuto e delicatezza trasferire la treccia sulla teglia da forno rivestita di carta forno.
Pennellare con l'uovo sbattuto rimasto, spolverare con pochissimo zucchero di canna e lasciare riposare un quarto d'ora. Infornare e cuocere a 180° per circa 30 minuti, se colora troppo in fretta coprire con stagnola.
Far raffreddare su una griglia, quindi servire golosamente a colazione o a merenda.


 treccia danese con marmellata


Da sola non ci ero arrivata, i ragazzi mi hanno consigliata di tagliarla in diagonale e alternativamente, seguendo le trecce di pasta: in questo modo non si strapazza, resta più ordinata ed è anche più facile!



treccia danese con marmellata



3 maggio 2013

Confettura di fragole senza zucchero, primo esperimento


English recipe here


Primo sole, primi caldi, prime fragole buone.
E inizia così la stagione delle conserve, i vasetti sono impazienti di aspettare belli puliti e in ordine (o quasi :-) in dispensa, alle volte mi pare che tintinnino tra di loro perricordarmi che hanno voglia di essere riempiti di cose buone ... e possibilmente dolci!
Già, le marmellate se non sono dolci che marmellate sono? ... è il tormentone che perennemente mi canticchiano le mie amate bestioline da quando sto cercando di svezzarli (purtroppo senza molto successo) da quella brutta bestia malsana che è lo zucchero. 
Che ovviamente non è scomparso dalla mia dispensa (anche perchè se lo comprano da soli :-), ma dove posso sostituirlo lo faccio, più o meno con risultati soddisfacenti ... ma le prove e gli esperimenti continuano :-).
Questa confettura, ovviamente, a loro non è piaciuta molto, almeno così da sola spalmata sul pane. Ma come ripieno insieme alle mandorle in una treccia di pan brioche (senza b., senza z., senza l. :-), e solo una leggera spolverata di zucchero integrale Gulamerah per caramellizzare, è stata accettata e la merenda assicurata!


 confettura fragole senza zucchero

Come primo esperimento ho usato una bustina di pectina che ancora vagava solitaria in dispensa chissà da quando, accorgendomi solo dopo averla sciolta che tra gli ingredienti, anzi l'ultimo ingrediente è lo zucchero ... me tapina! :-)))
Non per discolparmi, ma su 25 g di bustina, quelli dello zucchero saranno stati proprio poca cosa ... speriamolo!

Per dolcificare ho preferito un prodotto chiaro e limpido come lo sciroppo di riso (cugino del malto d'orzo ma di colore biondo) e il succo di mela, perchè volevo avere la sicurezza che non si alterasse il colore della frutta (avevo provato ad usare il succo di mela concentrato per la conserva di cipolle e purtroppo mi aveva scurito il bel rosso delle cipolle).

Appena ritrovo fragole buone e mature voglio riprovare a farla usando il kuzu, visto che con l'agar agar ci litigo sempre, non ho ancora un buon feeling con le alghe in generale, solo a pronunciarle mi fanno venire i brividi ... mi piacevano solo quelle fritte che mangiavo tantissimi anni fa a Londra da Mr. Chow.

E' risultata divina come farcia per la briochosa e golosa treccia danese.


confettura fragole senza zucchero



Per 4 vasetti:

un kilo di fragole
una bustina di fruttapec 2:1
il succo di mezzo/un limone 
200 g di sciroppo di riso
100 g di succo di mela bio
un goccio di estratto liquido di vaniglia 




confettura fragole senza zucchero

Pulire e sciacquare brevemente le fragole, tagliarle a pezzetti.
Metterle in un tegame ampio (io uso la bassine à confiture) con gli altri ingredienti, mescolare bene e portare a bollore.
Sobollire a fiamma vivace per circa 10/15 minuti, spegnere e lasciare riposare coperto per mezza giornata.
Far riprendere poi il bollore, cuocere ancora 10/15 minuti, quindi invasare e sterilizzare, consigli e suggerimenti qui.
Si può leggermente frullare con un minipimer se non piacciono i pezzi.

Non posso assicurare il tempo di conservazione, avendola finita quasi tutta subito (due vasetti sono andate ad amiche cavie compiacenti, che hanno apprezzato alla grande :-).
Se i vasetti sono messi sottovuoto corettamente, non c'è pericolo di contaminazione, quindi la conservazione è assicurata.
Una volta aperto il barattolo, meglio consumarlo nel giro di 15 giorni.

Al prossimo esperimento!




This recipe is my personal entry to WHB # 382
hosted by Elena from Zibaldone Culinario
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

28 febbraio 2013

Conserva dolce di cipolle rosse per Salutiamoci


C'è una marmellata, anzi no, si dice confettura, a cui sono molto legata e che si potrebbe definire il mio cavallo di battaglia. Non c'è occasione di festa o meno che non sia sulla mia tavola, un ritrovo o un banchetto da amici è la scusa buona da omaggiare, si presenta bene con un bel fiocco come regalo gourmet per veri intenditori :-).
Sto parlando dell'onnipresente marmellata di cipolle di Tropea che da anni invade la mia cucina col suo profumo e la sua dolcezza.
Una ricetta nata per caso, ovvero cambiando l'ingrediente principale ad una confettura pensata e scritta sul giornalino dell'Esselunga per i pomodori verdi, sostituiti per l'appunto con le cipolle (inizialmente di Tropea).
E quest'anno ancor più buona e ben riuscita da quando ho scoperto le cipolle di Cannara, una rivelazione gustosissima.
Quest'autunno avevo già provato a fare una marmellata senza zucchero, sostituendolo con il succo concentrato di mele e l'esperimento aveva avuto un discreto successo., anche se era da perfezionare.
Ho voluto così provare a rendere più salutare anche questa conserva, approfittando della raccolta cipollosa della rubrica Salutiamoci.
Il risultato è buono, ma sicuramente da migliorare, se non altro per il colore troppo ambrato che prendono le cipolle: il succo concentrato di mele è troppo forte e scuro, voglio riprovare a farla usando il malto di riso o di grano, chiaro e limpido, secondo me dovrebbe andare meglio.


Una ricetta che risulta salutare anche per chi deve seguire una dieta speciale, come nel caso dell'endometriosi, alla quale è dedicata la settimana europea della consapevolezza dal 4 al 10 marzo 2013.



conserva cipolle rosse


Per un paio di vasetti:

mezzo kilo di cipolle rosse a fettine
(meglio se di Tropea o di Cannara)
una mela grattugiata
un limone spremuto
mezzo bicchiere di succo di mela
7 cucchiai di succo di mela concentrato
mezzo/un bicchiere di acqua
un cucchiaino di kuzu*


conserva cipolle rosse


Mettere tutto in pentola (inizialmente solo mezzo bicchiere di acqua, l'altro si aggiunge a metà cottura se la conserva asciuga troppo), ma non il kuzu.
Far prendere bollore e cuocere semicoperto a fuoco medio/basso per circa 45/50 minuti, la cipolla dovrebbe diventare trasparente e caramellata.
Sciogliere il kuzu in un goccio di acqua fredda, aggiungerlo alla conserva e far bollire qualche minuto, mescolando spesso.
Se la conserva dovesse essere ancora troppo liquida (ma non lo sarà) far asciugare a fiamma vivace pochi minuti.

* il kuzu è un amido privo di glutine che si ricava da una pianta rampicante (Pueraria lobata) originaria delle montagne del Giappone, altre info e proprietà benefiche qui

14 ottobre 2012

Marmellata di uva fragola, senza zucchero - WHB # 355


Ok, si dovrebbe dire confettura, lo so, ma questa piccola trasgressione verbale culinaria addolcisce ed ammorbidisce ancora di più il prodotto in questione (almeno per le mie orecchie :-).
E' tempo di uva, è tempo di vendemmia, è tempo, anzi è stato, dell' 83° Festa dell'Uva a Bardolino, che anche quest'anno, sebbene criticata per lo slittamento di una settimana rispetto alla tradizionale data, è stata un ennesimo successo senza precedenti: il tempo è stato mite e sereno, i tedeschi ancora più numerosi (complice la loro vacanza per festa nazionale) ed i calici del nostro buon vino sorseggiati e gustati hanno raggiunto quote da record!
E come ogni anno matura anche l'uva fragola, di cui riesco ad avere copiosi grappoli grazie a due care amiche generose. 
L'anno scorso avevo inaugurato la produzione della Schiacciata all'uva, di cui facciamo grandi scorpacciate in questo periodo, mentre un paio di anni fa ne avevo utilizzata per lo speciale tiramis.
In questi giorni mi sono dedicata alla produzione di qualche vasetto di questa buona conserva dolce, dopo una prova decisamente andata a buon fine ed approvata all'unanimità ad un recente compleanno amichevole.
Ho volutamente provato a farla senza zucchero, affidandomi al sostituto per eccellenza che ho imparato a provare ad usare seguendo la tabella degli alimenti permessi nel progetto Salutiamoci. Ed il risultato è stato molto soddisfacente e quasi sorprendente!
Non ho aggiunto nient'altro, ma si potrebbe mettere qualche fetta di mela grattugiata, buccia di limone ed un paio di cucchiai di succo per facilitare la consistenza marmellatosa della confettura (mele ed agrumi contengono molta pectina).


marmellata uva fragola


Ingredienti:

600 g di uva fragolata, già schiccata
50/60 ml di succo di mela concentrato
40 ml di acqua
3 g di agar agar


-  In una padella mettere gli acini di uva, il succo di mela e l'acqua, portare a bollore e cuocere a fiamma media per mezzora. Passare poi tutto al setaccio (ho trovato lo stesso al mercatoa 15 eu :-) o al passaverdure (elettrico è un valido aiuto, preso coi punti Esselunga anni fa:-).
- Sciogliere l'agar agar in un pochino di confettura calda, poi unire al resto e lasciare sobollire ancora per 5 minuti.
- Invasare in vasi caldi perfettamente puliti e sterilizzati in forno a 100° per almeno 20 minuti, chiudere coi coperchi (bolliti in acqua almeno 10 minuti e ben asciugati) e mettere a testa in giù fino a completo raffreddamento. Per chi preferisce una sicurezza totale pastorizzare i vasi come suggerito.



uva fragola-foxy grapes


marmellata uva fragola



 Foxy Grape Jam
(sugarless :-)



It's Autumn, grape time, time to harvest it, time we shared 83rd Grape & Wine Festival in Bardolino, this year luckily postponed one week, so to be an announced success: the weather was beautiful, the Germans even more numerous (thanks to their national holiday) and the number of  glasses of wine sipped and savored reached a great goal!
And as always I am very lucky to be blessed with many
foxy grapes, thanks to dear and generous friends .
Last year I was busy with the production of Grapes Schiacciata, while a couple of years ago I used it for a special tiramisu.
These days I had time to try to preserve it (first tested at a friend's birthday, when successfully approved I began my abudant production :-).
I purposely tried to do it completely sugarless (I read Sugar Blues and was very impressed), but using a valid substitute. And I was very glad that it worked :-).
I did not add anything else, but you could put a few slices of grated apple,  or lemon zest or a couple of tablespoons of lemon juice to help a jammy consistency (apples and citrus contain a lot of pectin).



marmellata uva fragola


You need:
 
600 g foxy grape berries
50/60 ml concentrated apple juice
40 ml water
3 g agar


- In a large pan put the grapes, apple juice and water, bring to boil and cook over medium heat for half an hour. Then pass through a sieve (I have an electric one, very helpful :-).
- Dissolve the agar agar in a little jam still hot, then add to the remaining and let simmer 5 more minutes.
- Pour jam into hot pots (cleaned and sterilized in oven at 100° for 20 minutes), close with lids (boiled in water for 10 minutes then dried with a clean kitchen cloth) and place upside down until completely cooled. For those who prefer a total security pasteurize jars, wrapped in cloths, in a big pot for about 10/15 minutes from boiling water.






This recipe is my personal entry to WHB # 355
hosted this week by Marta from Mangiare è un po'come viaggiare
both Italian and English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules

Template Design | Elque 2007