Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta sud america

empanadas venuezelane di platano e formaggio con tocco abruzzese

L' empanada in Venezuela è un panzerotto di farina di mais molto sottile che racchiude farce di ogni tipo; per tradizione viene fritto ma può essere cotto anche in forno o in padella e l'involucro spesso profuma di zucchero o vaniglia anche quando contiene ripieni salati.  Ovviamente sono quelli che mi affascinano di più, per cui si usano di solito ingredienti cotti  come carne, pollo, tonno, gamberi, fagioli, carote eccetera, spesso quello che si ha in frigo insomma, che vanno a farcire in guscio da soli, oppure profumati di erbe e spezie o anche mischiati tra loro in mille combinazioni.  Uno dei ripieni più popolari è quello che mescola formaggio (di solito una pseudo-mozzarella grattugiata) e la polpa schiacciata del  platano , che è simile alla banana nella forma ma assai diverso per sapore ed utilizzo, tanto che i suoi differenti stadi di maturazione ne determinano l'uso, come dicevo meglio  qui .  Avendo un paio di platanos  belli maturi, ovvero con la buccia nera e

idea di coxinha brasiliana, ancora per un MTChallenge esterofilo

In ogni pranzo formale giapponese che si rispetti devono essere presenti tutte le cotture tradizionali. Il principio mi pare di estremo buon senso, per questo l'ho applicato al mio menu a base di pollo per l' MTChallenge in versione Smart , che vuole ricette internazionali. Finora con i piatti precedenti me la sono cavata: ho lessato il pollo nel dolce turco e cotto a vapore i ravioli nel primo russo ( suimono ), l'ho stufato nel secondo sudafricano ( nimono ), e l'ho pure saltato in padella in due modi nel primo russo  ( yakimono ). Oggi però il quarto piatto della serie, che funge da antipasto, è pure l'ultimo, mentre le tecniche base sono cinque: sarebbe di turno la frittura ( agemono ) ma mi resterebbe da affrontare il problema, non facilmente risolvibile, del crudo ( namamono ), praticamente inapplicabile al pollo. E poi non ho ne' tempo ne' intenzione di cucinare un quinto piatto a base di pollo, se non voglio che all'essere che mi vive a fi

fiocco rosa... ma dai!

Quando venne al mondo la mia prima nipote non avevo ancora un blog in cui gioire pubblicamente: erano anni in cui non esistevano social ne' telefonini di alcun tipo ed a malapena le società più evolute usavano i computer sul lavoro. Ma dai: incredibile quanto il mondo sia cambiato in 28 anni! Nemmeno quando nacque la seconda nipote avevo un blog: nonostante in ufficio usassi il computer, si trattava poco più di una macchina da scrivere completa di archivio, visto che, appunto, solo proprio nel 2002 che cominciò ad esistere Internet. Le forme della mia gioia presero dunque, allora come in precedenza, per forza strade non informatiche. L'unica di nascita di famiglia di cui ho esultato qui dentro finora è stata quella del terzo nipote , venuto al mondo quando avevo impostato il blog da pochi mesi e cominciato a pubblicare "in chiaro" giusto da un mesetto. Per la cronaca ai tempi non esistevano ancora Facebook e social media vari. Ma dai, anche in questo caso sembra

peperolls di manzo e peperoni di Carmagnola: come avvolgere Piemonte, Tailandia e Sudamerica in un unico gesto

Una cosa che in Asia si abbina raramente ai peperoni è il formaggio, mentre altre accoppiate tradizionali anche da noi, come con carne, acciughe (o loro derivati), con fagioli (o legumi simili) e con la grande famiglia di cipolle e aglio sono molto più consueti. In Sudamerica, al contrario, dove i peperoni hanno avuto origine, stanno spesso con formaggio, fagioli o carne ma anche vengono spesso utilizzati in associazioni per noi meno consuete, come con la frutta o il pesce fresco. Quando mi hanno chiesto un piatto da preparare in 10 minuti per il libro di ricette di  PEPERO' ,  la FIERA NAZIONALE DEL PEPERONE DI CARMAGNOLA  che prende il via domani,  mi sono dibattuta a lungo tra le culture gastronomiche di quei due continenti, che volevo in qualche modo portare nell'alveo della cucina di peperoni italiana, anzi piemontese, visto che di Carmagnola, in provincia di Torino, stiamo parlando. Considerando che il piatto deve essere di velocissima realizzazione scarto tante

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!