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Visualizzazione dei post con l'etichetta arte da mangiare

risotto POP? Per me risotto Vegemite!

Sto cercando di rientrare gradualmente nella mia vita di un anno fa, anche riprendendo la partecipazione al Clan del Risotto del Venerdì , che oggi propone come tema "il risotto pop". La prima cosa che mi viene in mente alla parola POP non è faccenda di musica, di moda o di cucina ma di arte. In specifico gli alimenti “popolari” ritratti da artisti pop, come Andy Wharol di cui tutti conoscono le lattine di zuppa, o Roy Lichtenstein di cui in molti ricordano i toast puntinati.    E il fatto che lo stile di questi due grandi artisti sia stato ripreso per pubblicizzare il Marmite non è un caso:  è secondo me uno degli ingredienti più “pop” di tutti, nonostante (o forse proprio perchè) abbia oltre 120 anni.    Si tratta di una salsa inventata dal chimico Liebig a inizi ‘900 con gli scarti di lievitazione della birra e prodotta da allora in Gran Bretagna, dove è uno dei sapori base della cultura gastronomica popolare.  Quel prodotto venne talmente apprezzato in...

buffet di fiori e frutta per un mostra sulla Natura nell'Arte

Da qualche tempo curo l'articolo annuale sul rapporto tra cibo e arte per Il Calendario del Cibo Italiano  e ne approfitto per parlare anche qui nel blog di un tema che mi affascina oltremodo. Mi è capitato così di ragionare sulla simbologia nella natura morta del '600 , oppure sulla definizione che ne dava invece De Chirico, che la riteneva piuttosto la raffigurazione di "vita silente ". Lo scorso anno invece, avevo riassunto per il Calendario l'iniziativa "Uffizi da mangiare" lanciata dalla Galleria degli Uffizi  di Firenze, che qui nel blog ho "inseguito" da gennaio a giugno in una quindicina di articoli, raccolti sotto il tag Arte da mangiare .  Torno oggi a parlare nel Calendario  del rapporto tra natura, cibo e arte descrivendo la mostra Flora e Pomona: dall'antichità all'arte digitale NFT  inaugurata a maggio dalla Galleria Altomani  di Milano e che, a grande richiesta, è stata prorogata per fortuna fino alla fine di giugno.  un ...

all'inseguimento di Uffizi da Mangiare 16: Giuseppe Recco e il menù di Natale a tema artistico

Sono deliziata: dopo aver seguito qui nel blog dal 25 gennaio al 24 giugno di quest'anno tutto il percorso di Uffizi da Mangiare con il mio umilissimo Inseguendo l'Arte da Magiare , scopro che per chiudere in bellezza l'anno le Gallerie degli Uffizi per Natale ne propongono l'estensione con  Aggiungi un posto a Tavola . L'iniziativa riprende infatti con un post  dell'8 dicembre sulla or pagina Facebook, che recita: A partire da oggi entriamo nelle vostre cucine per sentire il profumo del Natale. Il cibo è Arte, in particolar modo in Italia, terra di cultura, tradizione, gusto e immaginazione. Nasce a Natale la prima call to action delle Gallerie degli Uffizi dedicata al connubio fra cibo e arte dove i protagonisti siete Voi, cuochi non professionisti con la passione per la buona tavola!  L’ispirazione viene dai dipinti del ‘600 delle nostre collezioni, dispense ricche o tavole imbandite con tutti gli ingredienti utili per preparare un piatto ad arte. Potete far...

all'inseguimento di Uffizi da mangiare 15: Caravaggio e la suppa di frutti

Questa tappa di Inseguendo l'arte da mangiare ci porta non solo in epoche territori già noti, ma anche a riammirare, oggi con un occhio leggermente differente, uno stesso dipinto del medesimo autore. Siamo infatti di nuovo al cospetto del grande Caravaggio, scelto dentro il percorso di Uffizi da Mangiare questa volta da una coppia di chef che lo interpretanco con una ricetta raffinatissima, legata auna interpretazione quasi mistica, diversa dai ragionamenti sul vino che il dipinto aveva ispirato  la scorsa volta .   Si tratta di nuovo della rappresentazione merisiana del Bacco, la cui genesi e simbologia è meravigliosamente illustrata in questa lezione in video , e che Uffizi da Mangiare questa volta ha affidato alle mani ed alle menti di una coppia di chef davvero unica, che fonde l'immagine del dio pagano con divinità indiane arcaiche attraverso un mantra vedico di oltre 100.000 anni. Si tratta di  Pietro Leemann e Sauro Ricci : il primo è il mitico fautore ...

all'inseguimanto di Uffizi da mangiare 14: Raffaello Pagliaccetti e la ciabbotta

Avevo raccontato dell'impatto della regina Margherita sull'immaginario collettivo popolare di fine '800 e del conseguente margheritismo  che investì i costumi italiani dell'epoca, soprattutto quando, nel decennio 1880-90, la stampa ne fece una vera e propria icona da proporre ai recenti "Italiani" come modello di stile e di comportamento.  A lei è dedicata questa tappa di Inseguendo l'arte da mangiare , il percorso che segue le proposte artistico-gastronomiche di Uffizi da mangiare  e che oggi parla di regine ma insieme ci porta in Abruzzo.  E' infatti il busto in marmo che ritrae Margherita di Savoia l'opera scelta per parlare del legame tra cibo e arte. Si dice che quando lei vide il bozzetto che lo scultore verista Raffaello Pagliaccetti aveva scolpito ispirandosi ad una foto della allora principessa, fu talmente colpita dalla somiglianza che gli commissionò un ritratto dal vero rendendosi disponibile a posare per lui.  Il busto in marmo venne r...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!