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Visualizzazione dei post con l'etichetta salumi

canederli improvvisati con pane saraceno e feta

Qualche settimana fa ero a tenere un corso di cucina vegana per monaci buddisti in Trentino e, fuori dal lavoro, mangiavo locale. Quindi canederli. Quindi me ne è tornata la voglia, nonostante me li prepari spessissimo (anche se ne ho pubblicati qui troppo pochi). Eccone dunque una nuova ricetta, improvvisata con quello che avevo in casa una volta rientrata dal Trentino. Che è il vero spirito con cui nascevano i canederli, per quell'arte del riciclo che i Giapponesi chiamano もったいない, mottainai .  Ovviamente qui la versione è poco ortodossa, oserei dire quasi improbabile a prima vista, dato che non accoglie formaggi trentini o speck ma rimasugli di feta greca e di prosciutto crudo toscano, mentre pane e farina sono di grano saraceno, profumo innegabilmente lombardo.  Si possono servire i canederli in brodo, come qui, oppure asciutti, insieme ad aromi un po' greci che si riallaccino alla feta. Ne avevo infatti scolato qualcuno... ma erano talmente buoni anche solo in br...

New Orleans a tavola: menu di compleanno "Southern" parte 2

Ed eccomi con la seconda e penultima parte del menù a tema Louisiana iniziato  qui , dove avevo raccontato un tè come bevanda a tutto pasto, il cocktail di aperitivo con due stuzzichini, e come main course un  jambalaya in stile Cajun.  Oggi invece presento (con foto orribili, come purtroppo in tutta questa occasione) tre ricette di verdure: in questo pranzo le ho usate come contorni, e le dosi sono così calibrate, ma queste specialità possono essere tranquillamente interpretate diversamente. Vediamo come: MONDAY RED BEANS - FAGIOLI ROSSI DEL LUNEDI' Riso e fagioli rossi è un piatto talmente tipico del lunedì a New Orleans che, pur essendo una preparazione molto popolare, viene servita in quel giorno anche nei ristoranti più eleganti. In questo caso ho omesso il riso, che si serve di solito bianco, a fianco dei fagioli. Volendo, se si lascia un po' più lungo il brodo e si passa una maggior quantità di fagioli, può diventare un'ottima minestra da servire come pr...

New Orleans a tavola: menù di compleanno "Southern" parte 1

Quando mi offro di preparare il pranzo per un compleanno di famiglia e chiedo quale tema potrebbero preferire mi si risponde "un menù della Louisiana". Colpa mia che ho domandato! Non ho ovviamente problemi perchè adoro la cucina regionale americana (tempo fa mi avevano anche chiesto di scriverci un libro!), mi stupisce solo che sia spuntato un tema tanto specifico in persone che degli Stati Uniti conoscono quasi solo hamburger e bistecche.  Ecco dunque, un po' riassunto, il pranzo di compleanno a tema New Orleans, con ricette in parte popolari in parte dei ristoranti locali più tipici: Aperitif and Appetizers: (nella foto di apertura tutto l'insieme, comprese delle noci pecan tostate e salate) - Southern mint juleps , cocktail con bourbon e menta - New Orleans hot bacon shrimps , involtini di gamberi con mozzarella e pancetta - Delmonico Creole Eggplant Gratin, cocotte di melanzane e granchio Main Course: - Cajun Jambalaya , riso speziato con carne e pe...

risotto con Nebbia affumicato, tra Italia, Giappone e Stati Uniti

Alla ricerca della ricetta perfetta per un risotto da preparare per il Clan del Risotto del Venerdì con il riso affumicato Nebbia , parto per cercare di valorizzare al massimo l’aroma dato al riso dal legno di ciliegio utilizzato da Gli Aironi per l’affumicatura. E così mi ritrovo ai due antipodi: negli Stati Uniti, dove è nata l’arte del cucinare con i profumi del legno e dove l’affumicato è uno dei sapori base della cultura gastronomica nazionale, e in Giappone, dove il ciliegio è simbolo profondo di un’intera cultura e l’uso alimentare non ne trascura alcuna parte. Il legno di ciliegio, un po’ come il suo frutto, a seconda della specifica varietà della pianta dona note dolci oppure aspre, e il suo aroma fruttato a volte sconfina in rare e profonde note di cioccolato. Così dal cioccolato parto, in mantecatura a dosi minime, e più precisamente vado di assonanza al riso per le note affumicate che ritroviamo quando le fave di cacao vengono asciugate su braci, come nel cioccolato prodo...

la mia pasta colorata: qui in due formati, con due condimenti di zucchine e un ringraziamento

Pasta Tua , la scuola di sfoglia emiliana di Rina Poletti è grande perchè non insegna solo a impastare e tirare alla perfezione quella pasta all'uovo tradizionale che tanto amo. Con lei impari a rispettare ciò che fai ed a condirlo di allegria. E' lo spirito con cui mi sono cimentata ultimamente in un paio di occasioni con la pasta di semola colorata, che mi viene bene proprio grazie alla cura nei gesti e all'attenzione per i dettagli acquisiti lavorando con Rina (grazieeeeeee!!!!!), anche se la pasta di semola con lei non l'ho mai preparata. In un caso si trattava di orecchiette multicolor destinate ad un pranzo quasi a piatto unico con amici, nell'altro di malloreddus serviti come primo piatto in una cena su commissione a tema "bandiera italiana".  L'impasto è il medesimo, adatto ad entrambi i formati: qui lo riporto nella dose per 4 persone e 3 colori più il bianco ma ovviamente, fatta salva la proporzione tra acqua, semola e colorante in polvere, ...

di famiglie napoletane e corzetti azzurri

Vivo con un essere napoletano. L'altro giorno abbiamo inviato a pranzo suoi parenti, altrettanto napoletani. Mi è sembrato carino accoglierli con un menu "azzurro Napoli", pur senza esagerare e mantenendo sapori semplicissimi, per rispetto ai gusti abbastanza tradizionali della famiglia.   Così si sono tinti di azzurro lo spumante di aperitivo (qualche mirtillo intero e una goccia di sciroppo alla violetta nelle flutes), servito con chips di patate viola e di flatbread e un dip di robiola azzurro (spirulina) alle erbe.  Lampi di datterini, multicolor come fuochi d'artificio, erano il condimento della pasta azzurra di cui parlo tra poco, e a seguire un polpettone bianco, ravviato da tanti pois colorati come l'allegria dell'occasione, servito con patate sabbiate e maionese "ovviamente" azzurra.  Tutto molto poco documentato da foto scattate al volo, perchè una famiglia napoletana per casa tutta insieme di punto in bianco è un po' impegnativa.  Ma t...

passate le feste 4: clam & corn chowder alleggerito

Prosegue la mia tardivissima illustrazione dei piatti delle nostre feste di Natale. Dopo i  biscottini al doppio cioccolato e le  linguine con frutti di mare polpo e pomodori secchi della Vigilia, sono partita con il pranzo di Natale, a tema "pesce, leggero e total white ", cominciato con l'aperitivo/antipasto , un cocktail alle mandorle e un pane farcito. Oggi parliamo al primo piatto, una sorta di clam chowder bostoniano rivisitato in versione molto alleggerita: ho usato poco latte invece di litri di panna, ho ridotto la quantità delle patate canonica (che avevo anche evitato nella "insalata russa" dell'antipasto) ed ho usato sì, il grasso sciolto del bacon ma si è trattato dell'unica concessione. Piccola ulteriore variante, per pura mia golosità: ho  aggiunto chicchi di mais, che non compaiono nella versione "classica" ma in una delle tante possibili variazioni sul tema. Non appartiene, ovviamente, alla tradizione natalizia italiana e pe...

semplicemente: lasagne broccoli e salsiccia

Giudicando dalla foto sembra che io in questo momento non sia ancora esattamente nel mood natalizio che ci si aspetta dal periodo. Eppure la mia cucina è operativa in merito oramai da settimane. Per di più invece di pubblicare qui ricette di dolcetti o di piatti eleganti adatti ai menu delle feste... oggi vado di rusticissime lasagne. E, sì, lo so: è una ricetta talmente tranquilla da non sembrare neppure mia!  In verità sono sdoppiata in questa fase: cucina da lavoro e pasti per casa. Ovviamente questa lasagna è della seconda famiglia, e penso che renderla pubblica sia una sorta di modo indiretto di raccontare quanto calore ci sia in questi giorni a casa mia, nonostante i piatti non siano rossi o dorati e sulla tovaglia non compaiano renne o folletti. Ma tuffiamoci nella ricetta: la sfoglia è tirata a mano secondo gli insegnamenti della Rina  e poi tagliata in 10 rettangoli da circa 22 x 13 cm, poco più piccoli della misura della mia teglia. La si può sostituire con una decin...

paella? Be'... quasi, in versione insalata di riso

Si organizza un pranzo a tema "Revival anni '70-'80" dove ciascuno provvede a una portata, e a me commissionano il primo. So che ci saranno tra i convitati dei golosi di paella, che tanto piaceva a casa dei miei verso la fine di quegli anni, ma sinceramente non ho voglia di cucinare a lungo e all'ultimo momento: vorrei poter preparare tutto prima e godermi la giornata in relax, come avrei fatto se avessi portato quello che avevo in mente, l' insalata di pasta e verdure grigliate della mia adolescenza. Ma per fortuna ecco che scatta la folgorazione: preparo una insalata di riso ispirata alla paella! Cerco di ricalcarne l'aspetto e gli aromi ma in modo che il piatto tragga vantaggio da qualche ora di riposo. E magari, già che ci sono, uso un condimento che citi pure la fideuà , la "paella di pasta" che di solito si accompagna con una salsa aioli.  In sostanza, rispetto ad una paella classica, uso un tipo di riso differente e quasi tutto quello che...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!