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Visualizzazione dei post con l'etichetta gnocchi

di chi parla il film Il Gusto delle Cose? E le 'quenelles' sono francesi?

Lo so, è inutile parlarne ora che tutti i cinefili appassionati di cinema e di cucina lo hanno già visto, ma come al solito non sono una buona reporter ed arrivo a parlare dopo gli accadimenti invece di anticiparli: a maggio, a 4 giorni dalla sua uscita ufficiale, ho presentato in un colto cineforum il film  Il Gusto delle Cose . Pur sapendo di avere un limite di pochi minuti, come al solito mi ero preparata ore e ore di argomenti, decidendo poi cosa dire davvero solo al momento di accendere il microfono, in base all'umore della sala. Ho finito semplicemente per consigliare di "ascoltare" il film nei suoi suoni mesmerizzanti e di farsi coinvolgere dal sapiente tepore delle sue luci, e poi ho scelto di raccontare un aneddoto storico che curiosamente nessuno pare aver ancora notato. Il film, ambientato nella Francia del 1884*, illustra il rapporto tra un gastronomo benestante e la sua cuoca, ed è ispirato ad un romanzo del 1924 di Marcel Rouff, scrittore e gourmet svizzero,

mood strano, da gnocchi

Ho le ultime stentate foglioline sulla pianta di basilico del davanzale. Ho del pecorino romano pieno di significato che occhieggia dal frigo insieme ad una ricotta vaccina assolutamente anonima. Ho dubbi su cosa essere nella vita, situazione che alla mia età suona un po' ridicola anche se il saggio dice che può succedere, di non crescere mai.  Ho forse bisogno di un momento per me, nell'aria tiepida di questo cielo grigio di un ottobre milanese qualsiasi. Sto in bilico tra storia e futuro, un po' come quel basilico smorto che non è ne' estate ne' autunno, e non capisco da che parte voglio cascare.  Farò come le foglie, mi affiderò al vento. Farò pure degli gnocchi di pecorino buono e ricotta anonima, che alla fine danno pure un senso al pranzo anche se in partenza poteva non sembrare. Sarà merito del limone, o del pepe. Oppure proprio del basilico, chi lo sa.  GNOCCHI DI RICOTTA E  PECORINO  AL LIMONE  PEPE E BASILICO ingredienti per 4 persone: 500 g di ricotta 160

teglia di melanzane e ceci alla faccia degli gnocchi improbabili

Mi ricordavo vagamente degli gnocchi di farina di ceci e semolino, che poi ho ritrovato sul numero di  maggio 2002 de La Cucina Italiana, anche se le proporzioni mi sono sembrate subito un po' strane. Diciamo che sono partita da lì e poi il mio esperimento mi ha portato in un'altra direzione.  Ovviamente le melanzane sono regine in questa cucina, visto che l'essere le attende trepidante per tutto l'inverno, quindi ho unito la mia curiosità per quegli strani gnocchi alla mia passione per le spezie ed alla sua venerazione per le melanzane, con il risultato che segue. D'altro canto melanzane e ceci funzionano benissimo con qualche profumo aggiuntivo, come in questa insalata marocchina  o addirittura in questa ricetta con formaggio svizzero . Il mix spezie che ho usato qui servirebbe tradizionalmente per i pichos moruno s, dei profumatissimi spiedini di carne che rappresentano un must della cucina andalusa, quella che tanto deve alle influenze della lunga dominazione a

all'inseguimento di Uffizi da mangiare 4: Jacopo Chimenti e gnocchetti di formaggio in brodo di pera

Quarto appuntamento con Inseguendo l'arte da mangiare , il mio personale percorso per osservare il cibo nella storia attraverso gli occhi di artisti d'epoca, che ho intrapreso seguendo, tappa per tappa,  Uffizi da mangiare nella loro meravigliosa idea di abbinare ogni settimana il piatto di un grande chef ad un dipinto famoso della collezione degli Uffizi.  L'autore del dipinto di oggi è una nostra conoscenza: si tratta di quello stesso Jacopo Chimenti, fiorentino, che avevamo incontrato al nostro secondo appuntamento . I dubbi che avevo avuto allora si sono sciolti, perchè della coppia di sue raffigurazioni di Dispensa esposte agli Uffizi ritroviamo qui quella "con botte": risolto il mistero! L'opera è culinariamente affidata alle sapienti mani della chef  Valeria Piccini , che ispirata dai temi del dipinto prepara un raffinato  germano al cavolo nero e scalogni con succo di more fermentate e il suo crostino.  I suoi ingredienti sono un misto di dolce e sal

gnocchi coreani alle melanzane: quelli belli e possibili

Il mood asiatico oggi non ci porta esattamente in Cina ma in Corea, nonostante si tratti di un piatto esistente anche in Cina (e in Giappone, e così via...), seppur declinato con qualche differenza. Parlo degli gnocchi di riso, che in Corea in questa versione si chiamano garaetteok e di cui avevo raccontato già la storia qui . Nota Bene: per "gnocchi coreani" non intendo i giovani attori che una mia amica appassionata di soap coreane (i  sageuk )   continua ad elogiare, invitandomi implacabilmente alla visione di cotanta beltà: "a prescindere" da quanto i protagonisti di quei k-drama siano effettivamente dei bei ragazzini... io continuo a preferire loro gli gnocchi di riso, che sono altrettanto belli, più credibili e decisamente possibili! Oggi li accompagno con un condimento che prende spunto dal  gaji muchim  o gaji namul , un'insalata coreana di melanzane, di solito precotte vapore e poi insaporite con abbondanti aglio e gochugaru , quel mitico peperoncino

gnocchi di ceci al biancostato, dedicati all'amica della birretta delle 19

Con una cara amica che abita a meno di due chilometri da me ma che non posso vedere, abbiamo fatto in queste settimane un gioco: decidevamo la mattina di che snack avremmo avuto voglia e ci davamo appuntamento virtuale per un aperitivo tutte le sere verso le 19, fingendo di gustarci quelle prelibatezze insieme ad una birretta ghiacciata. Il gioco ci ha preso la mano in un'escalation di deliranti fantasie virtuali e, se un giorno abbiamo raggiunto credo il picco con ipotetiche zeppole salate con maionese alla curcuma e pomodorini confit, siamo poi scivolate deliziosamente fuori tema, finendo nei pancakes con l'acero e persino negli gnocchi di farina di ceci. Poi la capacità di leggerezza si è man mano affievolita e da un paio di settimane il gioco ha perso il suo senso, nonostante ci si continui a tenere reciprocamente compagnia con scambi di messaggi e foto. Nel frattempo, come avevo già raccontato , ho avuto la geniale idea di lasciare che l'essere che mi vive a fi

pizzoccheri chiavennaschi per il Calendario del Cibo Italiano MTC

So che parlare di pizzoccheri valtellinesi e pensare a listarelle di pasta di grano saraceno è tutt'uno, anche per il Calendario del Cibo Italiano by MTC, che oggi, come ogni 15 febbraio, celebra la Giornata Nazionale dei Pizzoccheri . Ma sulle Alpi esistono vari formati di pasta di grano saraceno, spesso a gnocchetti, e altrettanti gnocchi esistono preparati con altre farine. Curioso in Valtellina è il caso della Valchiavenna, che chiama i propri gnocchetti bianchi proprio pizzoccheri ! Mentre la Giornata del Calendario del 2019 si era riferita solo ai tradizionali e conosciutissimi pizzoccheri di Teglio, assurti a simbolo gastronomico della Valtellina, la  Giornata del Calendario del 2018  aveva già accennato della particolarità dei pizzoccheri della Valchiavenna, senza però entrare nei dettagli della ricetta. Ci entro oggi io, specificando, a scanso di equivoci, che non ne esiste (ancora) un vero disciplinare e che la preparazione, come ogni "classico" della tr

l'anima certa degli gnocchi di riso coreani

Gli gnocchi di riso sono una golosità asiatica di cui non smetterei mai cibarmi. Li adoro in tutte le loro forme e consistenze, anche se i più conosciuti in Occidente sono quelli che si trovano nei ristoranti "etnici", come i nian gao cinesi a forma di medaglia, i dango giapponesi a pallina ed i tteok coreani a bastoncino, e li ho imparati a preparare sia partendo dal riso in versione tradizionale, che con il metodo "moderno" che utilizza la farina di riso. Nelle righe precedenti ho semplificato molto (un post/trattato in merito prima o poi comunque lo scriverò!), ma non tralascio qui un distinguo importante: qualsiasi sia la patria, la forma od il nome degli gnocchi di riso, quando si prepara l'impasto per dei dolcetti si usa prevalentemente riso (o farina di riso) glutinoso, in modo che gli gnocchetti restino molto morbidi e chewy , mentre per gnocchi da consumare salati ci si serve del normale riso a chicco tondo (o relativa farina), dato che i boccon

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!