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15 gennaio 2007

Incomprensione della realtà

Ieri sera da Fazio, dopo uno splendido, intelligente, ironico, fantasioso Paolo Poli ci è toccato Luca Cordero di Montezemolo.
Ora, penso sia ovvia ed evidente la distanza tra la mia interpretazione del reale e quella di Montezemolo.
Ciò nonostante, lo stupore nell'ascoltare ciò che diceva è stato massimo.
In sintesi, due perle:
1. per Montezemolo, la colpa dell'italica economia disastrata sta in quei lavoratori che fanno due mesi di ferie l'anno e che non hanno lo stipendio legato alla produttività. In breve, la colpa è degli insegnanti.
2. E' possibile contrastare la produttività cinese puntando sul made in italy (borse, scarpe, foulard) perchè anche se sono prodotti di nicchia in Cina questa nicchia è di svariati milioni.

Ora, in teoria Montezemolo ricopre posizioni che vorrebbero - sempre in teoria - uno sguardo un po' più lucido e razionale sulla realtà. Invece scuola e made in italy, il cavallo di battaglia di tante discussioni da bar, con la Ferrari al posto della nazionale.

Non pretendo che Montezemolo capisca che gli insegnanti non hanno due mesi di ferie, figuratevi se pretendo che possa capire che uno dei marcatori del progresso potrebbe anche essere quello dell'ozio e non quello del lavoro.

Non pretendo nemmeno che capisca che è _impossibile_ anche per l'economia crescere sempre, figuratevi se pretendo che comprenda che a buona parte del pubblico che ascoltava veniva piuttosto in mente quanto ci è costata, dal dopoguerra in avanti, la Fiat.
In termini strettamente economici, in termini di qualità della vita, in termini di qualità del lavoro.

Però, visto che l'imprenditore è lui, mi chiedo: ma pensa davvero che sia possibile sostenere il sistema economico di cui è uno dei massimi esponenti in Italia con le scarpe e i foulard?
Perchè prima di essere tragico sarebbe ridicolo.

13 ottobre 2006

Muhammad Yunus Nobel per la Pace

Il premio Nobel per la pace 2006 è stato assegnato all'economista Muhammad Yunus e alla sua Grameen Bank, da lui fondata in Bangladesh, paese di cui è originario. Yunus, nato nel 1940 e laureato in Economia, già docente a Boulder (Colorado) e alla Vanderbilt University di Nashville (Tennessee), è l'inventore del sistema del microcredito, basato su prestiti senza garanzie ai poveri per aiutarli a creare piccole attività.
continua sul sito del Corriere della Sera

21 febbraio 2006

Poveri e indifesi davanti al brutale Occidente

"18 febbraio 2006 @ 10:45:47 CET Iniziativa bipartisan del Congresso Usa per opporsi alla vendita di P&O Ports alla compagnia di Dubai. "Va contro la sicurezza nazionale", affermano i congressisti. Ma Bush replica: "Gli Emirati sono alleati. Non ci opporremo". La vendita di P&O Ports sta scatenando una serie di conflitti globali. Il primo è avvenuto tra Dubai e Singapore per l'acquisto del pacchetto azionario del terminalista portuale. Dopo una serie di rilanci, hanno vinto gli Emirati Arabi (DP World) con l'offerta di 5,7 miliardi di euro, ritenuta "eccessiva" da parte degli asiatici di PSA. A questo punto, la strada per DP World sembrava in discesa e manca solo l'approvazione finale dei soci di P&O, prevista per il 2 marzo 2006."

il resto dell'articolo lo trovate su Trasportoeuropa

In breve: P&O Ports gestisce grandi terminal container di porti come quello di New York/New Jersey, Filadelfia, Baltimora, Miami e New Orleans. La società di Dubai DP World è controllata dal Governo degli Emirati Arabi Uniti.
Parliamo di movimenti e cifre di questo tipo:
P&O gestisce negli Usa i seguenti terminal portuali. New York/New Jersey: Port Newark Container Terminal, che movimenta circa 700.000 teu l'anno.
Filadelfia: jont-venture con Delaware River Stevedores per il terminal Tioga Marine.
Baltimora: movimenta 400.000 teu l'anno.
Miami: Port of Miami Terminal Operating, che movimenta oltre 300.000 teu l'anno.
New Orleans: movimenta 265.000 teu l'anno (dato 2004).
Inoltre, in territorio canadese, P&O Ports gestisce il terminal container di Vancouver, che movimenta quasi 350.000 teu l'anno.P&O Ports movimenta in tutto il mondo quasi 14 milioni di teu l'anno.
Qualche tempo fa, su un newsgroup di politica internazionale un idiota, davanti all'affermazione che i petrodollari controllano larga parte dell'economia internazionale si è messo a ridere.
Scusate, ma d'altro canto che ci devono fare con i soldi del petrolio? Giocarci nei casinò della Costa Azzurra?

Una quindicina di anni fa Enzo Scotti (allora ministro democristiano) fece scandalo perchè disse che i soldi della mafia venivano investiti in BOT - che all'epoca davano il 10% di interesse annuo, tanto per gradire. Anche loro che dovevano farci? Comprarci provole affumicate?
Comunque, a furia di comprare BOT la mafia è riuscita a mettere il suo uomo di paglia sulla poltrona della presidenza del consiglio. (si, sto proprio parlando dell'amico, nano e pelato, di Calderoli).