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28 marzo 2008

Olimpiadi

Sono strepitosi a volte i tedeschi. Adesso vogliono farci credere che non mandano a Pechino nemmeno un sottosegretario ad assistere alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici. Ma non per boicottare, no. E' solo che non avevano proprio intenzioni di andarci, si sono dimenticati la data, hanno preso altri impegni, devono portare il gatto dal veterinario.

"Berlino, 28 mar. - (Adnkronos/Dpa) - Il cancelliere tedesco Angela Merkel non sara' alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici a Pechino. Ad annunciarlo oggi e' stato il ministro degli ESteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, precisando pero' che questo non va inteso come un boicottaggio, in quanto al momento non era comunque stata prevista una partecipazione ne' della Merkel, ne' dello stesso Steinmeier ne' del ministro dell'Interno, Wolfgang Schaeuble. A Berlino, il vice portavoce governativo Thomas Steg ha confermato che "Angela Merkel non ha mai programmato una sua presenza alle Olimpiadi, alla cerimonia di inaugurazione o agli eventi sportivi."

14 marzo 2008

Olimpiadi?

E' mostruosa (nel senso etimologico del termine) l'opportunistica acquiescenza del mondo intero nei confronti della Cina, in particolar modo per quello che riguarda le Olimpiadi.

Non manco di realismo, e penso che il mondo economico (e del lavoro in generale) segua regole proprie.

Si può, e forse si deve, lavorare anche con persone che non ci piacciono, delle quali non condividiamo le idee, anche con persone che conducono vite e fanno scelte che possiamo aborrire.

Ma non ci pranziamo insieme, non ci andiamo al cinema, in vacanza, non le coinvolgiamo in ciò che lavoro non è.

Con la Cina e le Olimpiadi nessuno ragiona in questo modo. E qui il famoso occidente democratico mostra tutta la sua fragilità.

Ho sempre seguito i giochi olimpici. Da quando posso ricordare almeno. Anche la vicenda di Monaco, con l'ignavia e la vigliaccheria del mondo intero, non è riuscita ad allontanarmi da quell'appuntamento.

I giochi olimpici li guardo tutti, riesco a provare emozioni anche davanti al curling.

Sarà l'eredità classica, sarà la spiccata propensione individuale alla competizione e al gioco (all'agone), non saprei dirlo; ma l'idea che i tutti i paesi mandino la loro gioventù migliore a gareggiare mi coinvolge e mi appassiona.

Per questo escluderei dalle Olimpiadi tutti i paesi che non consentono alle loro donne di partecipare ai giochi. Escluderei tutti quei paesi che discriminano i loro cittadini. Escluderei tutti i quei paesi che reprimono i loro cittadini con la violenza, con le torture, con le condanne a morte indiscriminate. La prima della lista sarebbe la Cina.

E allora perchè ci andiamo?

16 marzo 2007

venerdì

Nessuno mi dice mai niente e stamattina, attraverso il blog di rosalux, scopro che il mio blog è censurato in Cina.
Non so se esserne seccata o orgogliosa.

15 gennaio 2007

Incomprensione della realtà

Ieri sera da Fazio, dopo uno splendido, intelligente, ironico, fantasioso Paolo Poli ci è toccato Luca Cordero di Montezemolo.
Ora, penso sia ovvia ed evidente la distanza tra la mia interpretazione del reale e quella di Montezemolo.
Ciò nonostante, lo stupore nell'ascoltare ciò che diceva è stato massimo.
In sintesi, due perle:
1. per Montezemolo, la colpa dell'italica economia disastrata sta in quei lavoratori che fanno due mesi di ferie l'anno e che non hanno lo stipendio legato alla produttività. In breve, la colpa è degli insegnanti.
2. E' possibile contrastare la produttività cinese puntando sul made in italy (borse, scarpe, foulard) perchè anche se sono prodotti di nicchia in Cina questa nicchia è di svariati milioni.

Ora, in teoria Montezemolo ricopre posizioni che vorrebbero - sempre in teoria - uno sguardo un po' più lucido e razionale sulla realtà. Invece scuola e made in italy, il cavallo di battaglia di tante discussioni da bar, con la Ferrari al posto della nazionale.

Non pretendo che Montezemolo capisca che gli insegnanti non hanno due mesi di ferie, figuratevi se pretendo che possa capire che uno dei marcatori del progresso potrebbe anche essere quello dell'ozio e non quello del lavoro.

Non pretendo nemmeno che capisca che è _impossibile_ anche per l'economia crescere sempre, figuratevi se pretendo che comprenda che a buona parte del pubblico che ascoltava veniva piuttosto in mente quanto ci è costata, dal dopoguerra in avanti, la Fiat.
In termini strettamente economici, in termini di qualità della vita, in termini di qualità del lavoro.

Però, visto che l'imprenditore è lui, mi chiedo: ma pensa davvero che sia possibile sostenere il sistema economico di cui è uno dei massimi esponenti in Italia con le scarpe e i foulard?
Perchè prima di essere tragico sarebbe ridicolo.

29 settembre 2006

Petrolio

Il blog petrolio ha spesso notizie e considerazioni interessanti. Ve ne segnalo una che fa un po' il punto sul rapporto Usa-Cina in questo settore.