Ieri parlavo con una mia buona amica di rete di Second Life. Era piuttosto sconcertata allo scoprire che la moneta in corso su quel mondo virtuale ha un cambio con il dollaro, e che una volta lì si possono fare acquisti "virtuali": dalla casa allo steap tease al viaggio con tanto di percentuale da versare all'agenzia turistica virtuale.
Di per se' a me la cosa non turba. Controbattevo che - comprando un libro - di certo non si acquista carta, ma contenuto "virtuale", e non necessariamente di qualità eccelsa! Un film non ti resta in mano, e un viaggio, quando l'hai finito, resta solo nella memoria. Gran parte delle cose che acquistiamo sono "virtuali", e ci interessano più per il loro contenuto fantastico che per la loro "consistenza molecolare". Volendo, teoricamente, un mondo dove rimanga solo il contenuto "fantastico" e scompaia la "consistenza molecolare" avrebbe un impatto ambientale assolutamente inconsistente. Perchè no?
E così mi sono fatta un altro giro. Chi sa mai che avventure possono accadere, anche a chi va in giro senza linden dollars.
Una tristezza. La gente per lo più è intenta a farsi il make up. Ci si possono costruire avatar affascinanti, facce-facce, eppure ti guardi intorno e son tutte Barbie. Posti belli se ne trovano, ma rari: per lo più si trovano stanzoni desolati e pieni di pubblicità: inquietanti.
Ti avvicini ad un gruppo di Barbie vestite da drop outs, e scopri che parlano delle pappe che danno ai bambini nella vita reale.
Costerà anche molto poco, la vita su second life, ma per ora non mi trasferisco.
venerdì 26 gennaio 2007
nuove cronache da second life
Pubblicato da
Rosa
alle
17:49
Etichette: ritratti virtuali, second life, web
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5 commenti:
Carino davvero! T'invito nel mio...blog, ciao
Grazie! ci faccio volentieri un giro.
Che osservazioni "glamour", accattivanti, un mondo "smart", con argomenti "up", amichevole&simpatico, molto "trendy"
Cloro
questo blog è geniale! complimenti!
Panzallaria
grazie, panzallaria! :-)
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