Vignetta di Leo Ortolani, via GDR online
Agli insulti del commissario Europeo, che ha accusato il premier francese di usare gli stessi sistemi contro gli zingari in voga nella seconda guerra mondiale, Sarkozy astutamente risponde "Prendeteveli voi gli zingari", che è un po' la risposta standard di tutti quelli favorevoli alle deportazioni.
Ora - premesso che Francia odierna ben poco ricorda il terzo Reich - una breve considerazione la farei. La sagace risposta del premier francese tradisce il problema: gli zingari cacciati dalla Francia, infatti...sono andati in Spagna: in poche parole, se i Rom sono un problema, Sarkò l'ha semplicemente scaricato a qualcun altro. Questo riporta la questione nei termini un po' più corretti: noi che siamo favorevoli alla legalità e all'integrazione, a sborsare grana perchè i campi siano decenti e a mandare i bambini rom a scuola a calci in culo - noi che siamo ostinatamente convinti che le deportazioni non siano una soluzione - di solito siamo ricoperti di pernacchie: ci viene chiesto il 740 e se guadagnamo più di 12.000 euro l'anno siamo bollati come intollerabili radical chic: riccastri ipocriti che mentre nuotano nei dollari come Paperone impongono ai poveri proletari la presenza di un popolo di straccioni, sardonico e testardo, che di integrarsi non ha alcuna intenzione.
Perfetto, voi che radical chic non siete, voi che siete proletari veri, uomini cazzuti e nerboruti e con le mani sporche di terra, voi che avete appena levato gli occhi dalla catena di montaggio per incidere sulla bloggosfera la vostra rabbia fieramente nazional-popolare, di quale soluzione parlate, di grazia, quando plaudite alla deportazione dalla Francia alla Spagna?
giovedì 16 settembre 2010
Sarkosì e kosà
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Rosa
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lunedì 19 maggio 2008
i politici son tutti uguali, come le tue palle
A marzo scorso, i giornali riportano questa notizia. Alcuni bambini, figli di rom slavi, vengono dati in adozione in cambio di denaro con il solito metodo: il padre adottivo riconosce il bambino e la madre naturale ci rinuncia. La capobanda - italiana - che gestiva il traffico mettendo in contatto i genitori naturali rom con gli acquirenti italiani viene arrestata insieme ad alcuni zingari.
Il Giornale di ieri riprende la notizia per nessun buon motivo - se non delle generiche voci di "svolte dell'indagine" di cui non si sa assolutamente nulla e - ai fini di manipolare la notizia - taglia tante di quelle informazioni da rendere l'articolo incomprensibile, soprattutto a chi non abbia le antenne per le manipolazioni a scopo di propaganda. Interessante fare il confronto tra gli articoli di marzo e quello di oggi.
Il titolo del Giornale recita: "Così i nomadi vendono i bambini"
La capobanda qui diventa una "insospettabile casalinga", il cui ruolo risulta - alla lettura dell'articolo - farraginoso. Non si dice mai chiaramente che i bambini venduti erano nomadi (si butta solo lì - en passent - che potrebbero esserci anche figli di "italiani poverissimi"), nel momento del bliz dei carabinieri si parla di una macchina con due nomadi a bordo, piena di bambini - negli articoli di marzo scopriamo però che i bambini in questione erano figli degli zingari.
Il Giornale, in pratica, con i campi nomadi ancora in fiamme, sente la pulsione irresistibile di gettare benzina sul fuoco dell'odio riesumando una notizia vecchia che confermerebbe la calunnia mai provata ma tradizionalmente ripetuta nelle favole di paura: Gli zingari rubano i bambini.
Prego coloro - sedicenti antifascisti dotati di acume politico simile a quella dei comunisti tedeschi del '33 - i quali si sono astenuti e/o hanno consigliato l'astensione al voto e ora si lagnano sui massimi sistemi, su quanto il problema è "altrove"...la disgregazione dello stato, l'imperialismo, il precariato..di leggere e meditare sul tono e i contenuti degli articoli di marzo, all'epoca dei fatti veri e l'articolo che oggi rievoca strumentalmente quei fatti - illuminati dalle fiamme dei pogrom.
Prego quelli che sostengono che "i politici sono tutti uguali " "destra e sinistra non cambia nulla" "Franza e Spagna basta che si magna" di leggere e meditare quello che diceva l'allora ministro della famiglia Rosi Bindi, e confrontarlo - chessò - con le dichiarazioni di Bossi: sono pochi mesi e sembrano millenni.
«ed è questa la contraddizione più atroce dell’umanitá, chi dovrebbe essere il più protetto finisce poi per avere meno tutele». La vicenda di Nocera Inferiore «è un caso limite. E’ delinquenza organizzata che va combattuta con tutti gli strumenti possibile dal versante della repressione. Ma - ha aggiunto la Bindi - nessuno può scaricare le proprie responsabilitá solo su chi fa abusi. Quando sono colpiti i più deboli c’è una responsabilitá complessiva della societá»Sarà pure finito lo stato, le periferie disgregate, l'idrovora capitalista, la globalizzazione, ma voi in questo troiaio avete mandato al governo dei fascisti.
Per chi volesse scrivere una mail di protesta al Giornale, e spero siano in tanti, questa è l'e-mail: lettori@ilgiornale.it
Questo è il testo della mail che ho mandato io: chi vuole lo può usare.
Sul Giornale del 19 marzo, il giornalista Gianmarco Chiocci riprende una notizia di marzo riguardo ad una compravendita di bambini a scopo di adozione. Non c'è alcuna novità riguardo al caso, se non che il commissario avrebbe offerto un caffè all'autore dell'articolo, in compenso ci sono delle omissioni.
Dall'articolo è infatti quasi impossibile capire che:
1) La capobanda è una donna italiana
2) I bambini venduti a marzo erano di zingari
3) I bambini trovati nella macchina, al momento del blitz di marzo, erano figli dei nomadi che si trovavano in macchina
Il titolo inoltre implica una accusa a tutti i "nomadi" per un (presunto) reato di una banda. E' dunque un titolo razzista.
Con i roghi ancora caldi gettare benzina sul fuoco manipolando le notizie vi rende ad ogni effetto corresponsabili delle azioni criminali xenofobe che stanno portando il nostro paese agli "onori" delle cronache mondiali.
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mercoledì 14 maggio 2008
tolleranza e legalità
via bakunin
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Etichette: politica italiana, razzismo, zingari
martedì 13 maggio 2008
lunedì 5 novembre 2007
pogrom mediatico
(di Maurizio Pistone: continua su it.politica.sinistra)
Guardo raramente ma oggi, all'ora di pranzo, ho pensato che fosse mio dovere civile non sottrarmi alla quotidiana Mezz'ora di odio, per rendermi conto di quanto sia grave la situazione.
A mente fredda, mi rendo conto che è sempre così, almeno da un paio decenni, quando si sente aria di elezioni. Ma la violenza, e l'accurata pianificazione di questo pogrom mediatico mi è ugualmente sembrato senza precedenti.
Invito esplicitamente e calorosamente chi ha ancora un minimo di freddezza e di coscienza a farsi sentire, in ogni sede possibile.
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Etichette: politica italiana, razzismo, zingari
lunedì 30 luglio 2007
paure da spiaggia
Ora, non è perché penso che gli zingari siano vessati dal pregiudizio e tormentati da leggende superstiziose. Lo penso, in effetti, ma sospendiamo per un attimo il giudizio: qualcuno di quelli che stanno leggendo ha mai avuto a che fare con un bambino di tre o quattro anni?
Ecco, provi a pensare se è plausibile che qualcuno in una spiaggia affollata per rapire un pupo (financo un pupo pacioso, o addirittura tonto) lo adeschi in una spiaggia affollata di fine luglio, lo ficchi sotto una gonna e se la svigni alla chetichella.
Voi se voleste rapire un bambino usereste questo sistema?
A me pare evidente che deve trattarsi della solita cazzata figlia delle paranoie di idioti, ma repubblica invece non sembra avere neanche l'ombra di un dubbio.
La"banda", il "basista", "tentato rapimento".
E domani, quando - prevedibilmente - la zingara sarà giudicata innocente, ci sorbiremo le solite grida indignate dei bempensanti di destra.
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Etichette: giornalisti, razzismo, zingari
giovedì 26 ottobre 2006
le zingarelle e i loro occhioni
Mi dicono che a "Chi l'ha visto" si è parlato di zingari.
Non ho visto "chi l'ha visto" - mi si perdoni il bisticcio - ma sembra che molta parte dell'ultima puntata sia stata dedicata al presunto riconoscimento di una bambina rapita da parte di una tizia.
Questa tizia dichiara di aver riconsciuto non so quale bambina rapita osservando gli occhioni neri di una pupa che circolava in una macchina davanti alla sua. Una macchina di zingari.
Degli occhioni neri in una bambina rom. Un fatto sicuramente strano, peculiare e inquietante.
La tizia non ha collegato subito gli occhioni neri della zingarella agli occhioni neri della rapitina: si è insospettita e ci ha pensato quando - nella macchina dei rom - qualcuno ha dato (a detta della tizia) istruzioni alla bimba-occhioni-neri di distogliere lo sguardo.
Ora chiedo un attimo di concentrazione.
Voi siete zingari.
Sapete quello che si dice degli zingari.
Quando qualcuno punta gli occhi su un vostro bambino, che cosa provate?
Io so che cosa proverei, se fossi zingara. Paura.
E chiederei a mio figlio - semplicemente - di distogliere lo sguardo dallo straniero che osserva. Lo straniero che osserva è pericoloso. Infatti.
Infatti ha generato una puntata di "Chi l'ha visto".
Ora, io in tutta la mia vita ho letto un solo fatto di cronaca che associava zingari e bambini rapiti (a parte ovviamente le miriadi di avvistamenti e denunce regolarmente rivelatesi bufale). Un qualche balordo aveva cercato di coinvolgere uno zingaro in un rapimento di un bambino (in base ovviamente al logoro luogo comune) ed era stato da questi denunciato.
La credenza che gli zingari rapiscano i bambini è una fola.
In tutto e per tutto paragonabile a quella degli omicidi rituali degli ebrei, o della loro volontà di dominare il mondo: altrettanto morbosa e aggressiva.
Una fola razzista, che viene però propalata da giulive giornaliste di RAI tre, inconsapevoli del loro osceno, vergognoso razzismo.
E quando penso al fatto che si dice che gli ebrei rompono troppo i coglioni con l'antisemitismo, bah.
A pensarci bene, forse, li rompono troppo poco.
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