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FERRAGOSTO

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Ferragosto, dal latino Feriae Augusti (vacanze di Augusto) è una festa antichissima. Com’è il caso di molte altre feste divenute in seguito cristiane, il Ferragosto ha origini pagane. Nel 18 a.C. l’imperatore romano Ottaviano, proclamato Augusto (ossia venerabile e sacro) dal senato romano, dichiarò che tutto il mese di agosto sarebbe stato festivo e dedicato alle Feriae Augusti, una serie di celebrazioni solenni, la più importante delle quali cadeva il 13 ed era dedicata a Diana, dea patrona del legno, delle fasi della luna e della maternità. La festa si celebrava nel tempio dedicato alla dea sull’Aventino ed era una delle poche occasioni in cui i romani di ogni classe e censo, padroni e schiavi, si mescolavano liberamente. Oltre che a Diana, le Feriae erano un’occasione per celebrare Vertumno, dio delle stagioni e della maturazione dei raccolti; Conso, dio dei campi e Opi dea della fertilità, la cui festa, Opiconsiva, cadeva il 25 del mese. In breve, le Feriaeerano una celebr...

GLI ANIMALI DEL CIRCO

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Un’arca di Noè tenuta perennemente in gabbia: bisonti, cammelli, dromedari abituati agli spazi aperti e costretti a vivere con collari e catene. E ancora ippopotami ed elefanti dei climi africani sotto la neve delle Alpi. E poi leoni, tigri, struzzi, otarie, coccodrilli e perfino pinguini. Per questi animali vivere in un circo significa essere sottoposti a esercizi innaturali durante gli spettacoli, costretti ad addestramenti basati su violenza fisica e psicologica tra fruste e pungoli elettrici. E fuori dalla pista la situazione non migliora, con gli animali costretti in pochi metri quadrati, in ambienti tutt’altro che accoglienti e spesso esposti agli agenti atmosferici. Dal sole della savana al freddo dell’Europa. Tigri prigioniere in gabbie fredde e strette, elefanti incatenati. Obbligati - con le botte, le bastonate, la frusta - a fare "esercizi" pericolosi e non naturali. Il circo uccide la dignità e la libertà, degli animali tenuti prigionieri a vita, che n...

GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO

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In Europa la celebrazione è conosciuta grazie ai film e telefilm di importazione in cui viene rappresentata spesso come l'occasione di riunirsi attorno al famoso tacchino per ringraziare (Dio, la vita, gli amici, i parenti) per ciò che si ha. La tradizione vuole che la cena venga sempre organizzata a casa, mai al ristorante, con familiari e amici. Il Giorno del ringraziamento è una festa di origine cristiana osservata negli Stati Uniti d'America (il quarto giovedì di novembre) e in Canada (il secondo lunedì di ottobre) in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l'anno trascorso. Questa storica tradizione, in origine di derivazione religiosa ma ora considerata secolare, risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e ripetuta in modo più documentato nel 1623. Quando fu effettuato il raccolto nel novembre 1623 William Bradford, Governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini, a Plymouth, nel Massachusetts, emise l'ordine: ...

L'ADDIO AL CELIBATO

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La tradizione dell'addio al celibato è antica. Il rito sociale dell'addio al celibato è informato a uno spirito goliardico e vede la partecipazione dei più stretti amici del futuro sposo, tutti di sesso maschile. Tradizionalmente, l'addio al celibato è organizzato dal testimone dello sposo assieme alla cerchia degli amici più intimi. Il senso di questo festeggiamento è il simbolismo di poter fare un'ultima notte da "single"; questo senso si intende che dal matrimonio in poi la vita si trasformerà in coppia. Solitamente, sempre con questo spirito, lo svolgimento dei rispettivi festeggiamenti di nubilato e celibato, viene nascosto alla controparte, per mantenere lo spirito di " ultima notte celibe/nubile" In Germania questa festa è chiamata Junggesellenabschied. Esiste anche un'altra festa che la coppia celebra congiuntamente prima del matrimonio chiamata Polterabend. In occasione del Polterabend, la notte prima del matrimonio, gli ospit...

LE TRADIZIONI DEL PESCE

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Il primo d'aprile è una tradizione che, con sfumature e nomi diversi, vive in gran parte del mondo. In Francia è poisson d'avril e richiama l'immagine del sole che, alla fine di marzo, lascia il segno dei Pesci per entrare in Ariete. In Scozia, invece, il pesce d'aprile dura due giorni: il secondo giorno, chiamato taily day (giorno delle natiche), gli scozzesi si divertono attaccando sul fondoschiena del gawk, lo sciocco, un cartello con la scritta kick me (prendimi a calci). Anche nel Sud-Est Asiatico ci sono tracce di questa manifestazione: la data però è diversa. In India per esempio, le danze iniziano il mese prima, il 31 marzo, durante una festa secolare chiamata huli dove è prassi prendersi gioco dei conoscenti facendo compiere loro peripezie inutili. Dall'altro capo del mondo, invece, bisogna aspettare la fine dell'anno. Il 28 dicembre, in Messico, si festeggia il dia de los innocentes che nonostante ricordi la strage degli innocenti compiuta ...

MUSICA NAPOLETANA

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La musica riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella storia della civiltà. Ogni popolo ha una propria tradizione musicale con sonorità precise che la contraddistinguono rendendola unica ed inimitabile. E se questa affermazione è vera per la maggior parte dei popoli lo è ancora di più per la famosissima canzone napoletana, ancora attuale. La storia della musica napoletana costituisce un caso a se' sia per la ricchezza della produzione sia per il "raggio" di diffusione, in crescente espansione. L'origine della canzone napoletana si colloca intorno al XIII secolo, quindi ai tempi della fondazione dell'Università partenopea istituita da Federico II di Svevia (1224), della diffusione della passione per la poesia e delle invocazioni corali dalle massaie rivolte al sole, come espressione spontanea del popolo di Napoli manifestante soprattutto la contraddizione tra le bellezze naturali e le difficoltà oggettiva di vita; si sviluppò già nel XV secolo qua...

LE BALERE

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La prima balera documentata è quella che il violinista Carlo Brighi (detto zaclén, "anatroccolo") aprì sulla fine del XIX secolo a Gatteo (FC), chiamata il Capannone Brighi. La parola balera viene usata in Emilia anche per indicare solamente la pista da ballo quando questa viene montata all'aperto: quelle vecchie sono formate da pannelli di assi di legno che si incastrano uno nell'altro, quelle nuove sono in metallo. La balera nasce negli anni '50, anzi il nome balera era tipico della Romagna, in altre regioni era semplicemente la sala da ballo “. Ci si andava per ballare: l'orchestra che suonava dal vivo, le mamme che si sedevano sulla sedia accanto alle figlie con l'occhio attento alla sorveglianza. Ma negli anni '50 e primi '60 c'era anche la figura (poi scomparsa) del caposala che controllava che uomo e donna ballassero a distanza. C'erano tre balli consecutivi, poi il riposo, gli abiti dovevano essere adeguati. In estate apriva...

IL CARNEVALE IN ITALIA

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A Carnevale divertimento e tradizione si mescolano e tantissime piazze italiane sono invase da manifestazioni spettacolari e spesso antichissime. Il Carnevale di Viareggio è il più famoso d'Italia per i suoi carri allegorici in cartapesta, che ironizzano su personaggi e su fatti della politica, dello spettacolo o della cultura. Il Carnevale di Viareggio è una tradizione che risale al 1873, quando per la prima volta un folto gruppo di borghesi si mascherò per protestare contro le tasse eccessive. E da allora questa manifestazione diventò una consuetudine per certi aspetti goliardica e spettacolare, ma anche e soprattutto espressione dei sentimenti del popolo. La creazione dei carri, poi che si svolge in un hangar comune nella zona nord della città, coinvolge ed entusiasma decine di persone. Anche a Cento i carri allegorici sono la parte più importante dei festeggiamenti, per un Carnevale dai più antichi d'Italia, tanto che le immagini dei festeggiamenti si trovano raffig...