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Mostrando postagens com o rótulo Natale

IL GRINCH che c'è in noi

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Ma certo che sono accecanti. E il punto è proprio questo no? Si è trattato soltanto e sempre di questo: i regali. Regali, regali, regali, regali, regali! Volete sapere che fine fanno i vostri regali? Arrivano tutti da me, su all'immondezzaio. Lo capite che voglio dire? Nella vostra spazzatura! Mi ci potrei impiccare con tutte le brutte cravatte che ho trovato nel pattume! L'avidità... la vostra avidità, infinita! Voglio le mazze da golf, voglio i diamanti, voglio un pony per cavalcarlo due volte, annoiarmi e poi venderlo per farci la colla! Sentite, io non voglio creare problemi, ma tutto l'intero periodo delle feste è stupido, stupido, stupido." Il Grinch è un film del 2000 diretto da Ron Howard tratto dall'omonimo libro del Dr. Seuss. È il secondo adattamento del libro dopo lo special televisivo Il Grinch e la favola di Natale!, nonché il primo lungometraggio basato su un libro del Dr. Seuss. Il film ha avuto recensioni miste da pa

NATALE NEL MONDO

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Le feste di Natale in Alaska iniziano appena dopo il Ringraziamento e terminano con le famiglie che ballano per le strade e che si godono lo spirito di festa. I bambini portano le  tradizionali stelle di Natale in processione per le strade e vanno in visita di casa in casa dove vengono serviti dolci e prodotti tradizionali di Natale: biscotti, caramelle, ciambelle , salmone affumicato. Le celebrazioni in Francia cominciano il 5 dicembre con San Nicola, ma il momento più importante è quello della vigilia di Natale. Le campane delle chiese e le voci dei cori intonano canti francesi chiamati “Noels”. Il giorno di Natale le famiglie vanno in Chiesa e godono poi di una festa ricca di piatti succulenti che terminano con il tradizionale “Buche de Noel”, una crema di burro glassata e a forma di torta. I tedeschi si preparano al Natale durante tutto il freddo dicembre. Già quattro domeniche prima di Natale usano fare una “corona di Avvento” fatta di rami di abete o di pino con quattro c

LA TOMBOLA

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La tombola napoletana nacque nel 1734, da una diatriba sorta tra il re di Napoli e Sicilia Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco. Il primo aveva l'idea di ufficializzare il gioco del lotto nel Regno fino a quel momento clandestino, per tentare di porre fine alla sottrazione di introiti che il gioco causava; mentre il secondo riteneva il gioco un "ingannevole ed amorale diletto", e credeva che, in un paese in cui si cercava sempre di rispettare gli insegnamenti cattolici, ciò distraesse i fedeli dalla preghiera. Alla fine la spuntò il re, al patto che il gioco venisse però sospeso nelle festività natalizie, sempre per il motivo di non dover distrarre i fedeli dalla preghiera. Tuttavia i cittadini non vollero rinunciare a giocare, così fecero del lotto un gioco a carattere familiare: le 90 tessere numerate venivano messe in un cesto di vimini, detto "panariello", e disegnati i numeri sulle cartelle. Da qui il comune nome "Lo

NATALE

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Il 25 dicembre le Chiese cristiane ricordano che Gesù Cristo è venuto al mondo in una stalla di Betlemme, in Palestina. Con il Natale, la religione cristiana propone all’umanità di raccogliersi e riflettere sul significato di due momenti della vita: la nascita e l’amore materno. Questi due valori hanno trovato nelle figure del Bambino e della Vergine Maria un’espressione che ha conquistato la devozione di milioni di persone Christus natus est nobis. Venite adoremus: «Cristo è nato per noi. Venite ad adorarlo». Questo è il grande annuncio del Natale e il suo senso più profondo. È infatti il giorno in cui si ricorda che il creatore e signore del Cielo e della Terra si è fatto uomo tra gli uomini a favore di tutta l’umanità. È l’evento fondativo della religione cristiana e un momento essenziale per la nascita della Chiesa. È per questo che la celebrazione del Natale è molto solenne e dura otto giorni. Dal 25 dicembre, giorno in cui si tengono ben tre messe natalizie, una a mezzano

LA BENEDIZIONE NATALIZIA

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Durante il periodo natalizio, per il Rito ambrosiano vigente nella Diocesi di Milano, è tradizione benedire le famiglie e le case. Nel Rito romano, si benedice normalmente nel tempo pasquale o poco prima della Pasqua, in Quaresima. Come nasce questa consuetudine pasquale? Una spiegazione la possiamo cogliere dalla lettura del brano riguardante la Pasqua ebraica nel libro dell’Esodo (12,1-14). Con il sangue dell’agnello immolato per la Pasqua, gli ebrei spalmarono gli stipiti e l’architrave della porta d’ingresso delle loro case. In tal modo il Signore passò oltre le abitazioni ebraiche non permettendo all’angelo sterminatore di uccidere i primogeniti maschi, a differenza dei bambini primogeniti del popolo egiziano – che manteneva in schiavitù il popolo ebreo – che furono uccisi. Così, accogliendo il sacerdote che reca la benedizione di Dio, nella Pasqua cristiana ci si prepara alla liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte grazie al sacrificio del vero Agnello, Gesù Cri

L'AVVENTO

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L'avvento, in molti riti cristiani, è il tempo liturgico che precede il Natale ed è preparatorio allo stesso: nei riti cristiani occidentali segna l'inizio del nuovo anno liturgico. La parola avvento deriva dal latino adventus e significa "venuta" anche se, nell'accezione più diffusa, viene indicato come "attesa". L'avvento è presente negli anni liturgici della Chiesa cattolica, della Confessione luterana e della Comunione anglicana. In tutte le confessioni questo periodo è contraddistinto da un atteggiamento di attesa del Natale imminente da parte dei fedeli e dal raccoglimento e dalla preghiera per l'accoglienza del Messia di cui si rivive spiritualmente la nascita. Nel rito romano della Chiesa cattolica l'Avvento contiene quattro domeniche e può durare quattro settimane. Si compone di due periodi; inizialmente si guarda all'Avvento futuro del Cristo nella gloria alla fine dei tempi, occasione di penitenza; dal 17 dicembre la li

LE LUMINARIE

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.La nascita delle luminarie non si può datare con certezza, ma con ogni probabilità può essere collocata in età barocca. Fin dalle origini, comunque, le luminarie sono con certezza associate alle celebrazioni religiose in onore dei santi, alle feste patronali e consistono in lampade ad olio, dotate spesso di “paralumi” in carta colorata. Fin dal Settecento le strutture lignee erano addossate alle facciate degli edifici che, in tal modo, venivano illuminate con bicchieri colorati, contenenti olio ed uno stoppino per l’accensione. Successivamente le impalcature si sganciarono dalle facciate degli edifici, divenendo strutture autoportanti alimentate a gas. Il compito di disegnare tralci vegetali e floreali, di delineare i profili di case e di strade è affidato alle migliaia di lampadine variopinte che trasmettono tutto il colore e il  calore della festa. Dalla lampada ad olio all’illuminazione a carburo fino ad arrivare alla luce elettrica, le luminarie continuano ad essere