I COMBATTIMENTI DEI CANI

La frequenza delle testimonianze archeologiche relative al combattimento di cani nelle grandi civiltà dell'Antichità porta a supporre che tale cruenta pratica sia sviluppata più o meno di pari passo con l'addomesticamento del cane ed il suo utilizzo in pratiche eticamente meno discutibili. Il ricorso al canide domestico quale supporto nell'abbattimento di selvaggina pericolosa (cinghiali e orsi) ed il suo ben testimoniato impiego in campo bellico (cane da guerra), concorsero certamente a gettare le basi per la forma "pervertita" d'impiego della propensione alla lotta di determinate razze canine. Nella Penisola italiana, l'organizzazione dei combattimenti di cani data al termine dell'Età del Bronzo e si lega strettamente con la genesi dei giochi gladiatori. Il phersu degli Etruschi, ritenuto l'antesignano dei successivi gladiatori romani, era appunto un combattente armato di clava che aizzava contro l'avversario (solitamente un condannato ...