In queste zone, sia per la presenza di riserve naturali che per una complessiva cattiva pianificazione, sono sorti insediamenti abitativi completamente staccati dal tessuto urbanistico cittadino: uno di questi quartiere è proprio Casal 'de Pazzi, compreso tra la Nomentana e la Tiburtina e attraversato da un grande asse di scorrimento che poi confluisce su via Casal 'de Pazzi, una stradina mai interessata da piani di allargamento o di adeguamento e per questo scomoda e pericolosa sia per le auto che per i pedoni.
A questo, ovviamente, si aggiunge l'assoluta carenza di decoro e di pulizia, che, come su buona parte di Roma, rende l'atmosfera del quartiere ancora più triste e caotica.
La situazione non migliora quando si lascia via Casal 'de Pazzi per via Egidio Galbani, dove si trovano delle corsie automobilistiche inutilmente sovradimensionate, mentre i pedoni sono costretti a compiere deviazioni per mancanza di marciapiedi o incuria degli stessi.
Non solo, la carreggiata troppo larga comporta dei rischi anche per i flussi automobilistici, che si trovano a non essere correttamente incanalati.
Dalle foto risulta evidente come in una singola corsia possano entrare addirittura due auto.
Non va meglio nemmeno per i parcheggi al lato della strada, non segnalati e ricoperti da terra.
Insomma, una zona nata male, in un'epoca in cui probabilmente si pensava al trasporto privato come alla soluzione di tutti i mali, e proseguita peggio; nel corso di questi anni non è stato fatto quasi nulla per riportare questa zona ad un livello di umanità, tant'è che sembra di passeggiare su un'isola completamente staccata dal resto della città e circondata da un mare di automobili.
1 commento:
a parte i marciapiedi dissestati e incatramati , ma chi è quel cane mafioso che ha deciso che roma doveva essere invasa da quei dissuasori bianchi e rossi da vomito sia come materiale che come design e colori
Posta un commento