Alla fine di via Augusto Camerini sta sorgendo questo complesso di quattro palazzine, con al centro un vecchio casale di campagna in parte recuperato e che, presumibilmente, verrà integrato nel contesto di un futuro parco tra gli edifici in questione.
L'intervento di per sé non è così malvagio, se non fosse per alcune criticità che saltano subito all'occhio:
- l'altezza degli edifici; si tratta, purtroppo, delle solite stecche di 4 piani che brulicano all'interno dell'immensa periferia romana. In questo caso sono presenti alcuni elementi di stile che, perlomeno, rendono le strutture più interessanti rispetto al solito mattoncino più balcone squadrato, ma si poteva concepire qualcosa di meglio; i manufatti che si trovano in direzione di via Poggioli potevano essere progettati con qualche piano aggiuntivo, dato che nella suddetta via insistono già edifici che vanno dagli 8 piani ai 14.
- la viabilità: come al solito si catapultano degli edifici all'interno di un contesto senza alcuna regola urbanistica e senza pensare minimamente alla viabilità circostante. Queste palazzine insistono su una piccola strada senza uscita che presenta livelli di manutenzione pari a zero. La soluzione migliore sarebbe scaturita da un'integrazione con il tessuto viario già esistente, attraverso una connessione con il viadotto Giovanni Gronchi e con la suddetta via Poggioli.
Purtroppo queste circostanze sminuiscono di molto la portata dell'intervento, anche se in esso sono riscontrabili anche degli elementi positivi, come il recupero del vecchio casolare abbandonato.