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venerdì 18 settembre 2015

Piazza Ragusa: il calvario del vecchio deposito ATAC

Un calvario che accomuna molti dei vecchi depositi ATAC in zone semicentrali è stato rappresentato dalla loro dismissione per la successiva vendita, così da monetizzare i vecchi spazi non più utilizzati per far cassa e sistemare le disastrate finanze della municipalizzata ai trasporti.

Il problema è che la maggior parte di queste dismissioni sono state effettuate con i piedi e ad oggi una buona parte di questi depositi giacciono nell'abbandono.

Un esempio viene da piazza Ragusa, dove la rimessa della ormai scomparsa s.t.a. chiudeva monumentalmente una quinta della piazza. Dopo la dismissione più niente, mentre tutt'intorno cresce degrado e incuria.

Dismettere questo deposito non solo è stata una pessima idea, ma evidenzia tutte le pecche gestionali dell'ATAC che, pur di far cassa, vende uno spazio importantissimo, in una zona centrale, a due passi dalla stazione Tuscolana e dalla metro A, con un lungo e largo tratto di strada che, volendo, con un'amministrazione più lungimirante potrebbe ospitare un percorso tranviario protetto fino a San Giovanni / Porta Maggiore, in modo da rimettere in sesto la rimessa per i tram.

Se proprio si volesse portare a compimento qualche progetto, si potrebbe ripensare l'angolo che dà su via dei Rogazionisti, dove si trova un muro cieco affiancato da una palazzina bassa e degradata.






lunedì 3 agosto 2015

Punto verde qualità di via Rocca di Papa: tutto in abbandono

Quella dei Punti Verde Qualità è un'assurdità che, col tempo, sta lasciando scheletri e degrado in giro per tutto il territorio cittadino, quando invece sarebbe potuta essere una grande occasione per riqualificare aree verdi con la gestione del parco affidata agli esercizi di ristorazione all'interno dello stesso, sul modello di quanto già accade in molte realtà europee.

Purtroppo i progetti sono stati gestiti con la stessa filosofia con cui vengono portate aventi molte questioni della città eterna e il risultato, oggi, è che in molti casi ci si trova davanti ad opere incompiute che stanno rapidamente marcendo insieme agli investimenti che le hanno generate.

Ne è prova ed esempio eclatante la struttura presente nel giardino tra via Rocca di papa e via Genzano, in zona Arco di Travertino, dove la situazione fa ormai presagire il totale stallo del vecchio progetto nel menefreghismo delle autorità competenti, incapaci (o disinteressate) a sbrogliare un problema che va avanti da ormai troppi anni. 





giovedì 25 giugno 2015

Una proposta per l'indecente mercato di via Orvieto

Via Orvieto si trova nel quartiere Tuscolano e, fino a qualche tempo fa, metteva in collegamento tra loro via La Spezia e via Taranto.

Con i lavori per la metro C l'ultimo tratto di questa strada è diventato pedonale, togliendole la funzione di asse di collegamento tra le due arterie. 
C'è da dire che non era certamente il traffico il vero problema: anche guardando le foto, non si può non notare come il mercato, posizionato nella parte centrale della via, abbia un impatto assai degradante su tutto il contesto.

I banchi sono brutti, sporchi, arrugginiti e tutti diversi tra loro. Come in molti altri casi, anche questo mercato assolve alle sue funzioni gettando l'ambiente circostante in una spirale di bruttezza e incuria. 

Data l'alta densità dell'area e la carenza di spazi, si potrebbe pensare ad un male necessario per il quartiere. 
In realtà una scappatoia ci sarebbe, se solo si volesse vedere il problema tentandone una risoluzione. 
Infatti a poca distanza, precisamente tra via Cesena e via Urbino, c'è un lotto di terra ancora non edificato e lasciato all'abbandono.

Si è tentato in molti casi di dare una funzione a quest'area con vari progetti sempre osteggiati dai comitati di quartiere in quanto bollati come speculazioni. 
Premesso che per i comitati qualsiasi progetto sarebbe una speculazione, la domanda sorge allora spontanea: perché non provare a spostare il degradato mercato di via Orvieto in una struttura decente costruita su quel lotto, sul modello di altri progetti effettuati in città nel corso di questi anni, come ad esempio il mercato di Ponte Milvio o il futuro mercato dell'Alberone.

Questo provvedimento avrebbe notevoli benefici: consentirebbe la riqualificazione di via Orvieto e permetterebbe di coprire definitivamente un buco nel tessuto del quartiere, magari garantendo anche altri servizi, come dei parcheggi sotterranei, favoriti dal fatto che via Vibo Valentia si trova già ad un piano ribassato rispetto a via Cesena e via Urbino, la creazione di un parchetto sulla parte di terreno non utilizzata per l'opera, più, ovviamente, la creazione di un luogo di aggregazione decoroso e igienico per tutti. 














venerdì 5 giugno 2015

Zona Villa Fiorelli: degrado senza fine

Questa lunga serie di immagini giunge dalla zona di Villa Fiorelli, un'area abitata tra la Tuscolana e la Casilina che si sviluppa intorno a questo parco pubblico aperto nel lontano 1931. 

Nonostante si tratti di un'area a bassa densità abitativa, con molte villette e palazzine novecentesche, il quartiere versa oggi in uno stato di notevole degrado, con un'incuria che non risparmia quasi nulla: dai sopracitati giardinetti, fino ai marciapiedi dissestati, ai cartelli stradali arrugginiti a mai rimossi, alle auto in divieto e, in generale, al decoro totalmente inesistente.

Altro capitolo critico, la raccolta dell'immondizia, che anche in questa zona si basa su sporchissimi e quantomai pieni cassonetti stradali, quando la conformazione dell'abitato consentirebbe un più civile porta a porta. 

Il degrado ha il suo apice lungo via Casilina Vecchia, ormai abbandonata a se stessa da numerosi anni e con le arcate del vecchio acquedotto sfregiate da incuria e scritte. 






























domenica 24 maggio 2015

Cinecittà: tra restauri e degrado

Dopo molti anni di decadenza, sono finalmente tornati alcuni produttori stranieri a investire su Roma e sulla sua industria del cinema. Quasi a voler enfatizzare questo lieto evento, qualche mese fa si è concluso il restauro del famoso ingresso agli studi di Cinecittà, che si trova su via Tuscolana, esattamente di fronte all'omonima stazione della metro. 

L'arancio vivo delle pareti si fa di nuovo notare alle migliaia di automobilisti che passano ogni giorno su questa trafficata arteria, ma resta il problema degli spazi pedonali adiacenti, ovvero dei marciapiedi che conducono da una parte verso Subaugusta e Cinecittà2, e dall'altra nella zona di Anagnina. 

Infatti i marciapiedi e tutto l'arredo urbano si presentano in condizioni pessime: ci sono ampie zone rattoppate con il catrame, segnaletica sparsa e disordinata, cartelloni pubblicitari alla rinfusa e, soprattutto, non si è mai avuto un lavoro di sostituzione delle alberature abbattute in precedenza, e ciò rende la strada al pari di una via crucis da percorrere nei giorni di maggior soleggiamento. 

Speriamo che la stessa enfasi messa, giustamente, nel restauro della struttura d'ingresso, venga posta dal comune per la sistemazione degli spazi che conducono i visitatori e i lavoratori dentro questo pezzo di storia romana. 










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