Questa foto dall'alto scattata pochi giorni fa ci permette di capire l'assetto finale di via Pinerolo, interessata dai lavori per la costruzione del parcheggio interrato di largo Vercelli.
L'opera è arrivata alle sistemazioni superficiali dal lato che dà su via Vercelli, mentre il marciapiede di fronte era già stato completato e aperto qualche mese fa.
Il nuovo assetto della strada prevederà, finalmente, un'ampia zona pedonale, ma si spera che via Pinerolo venga suddivisa in due carreggiate separate o si assisterà alla trasformazione della stessa in un senso unico alternato con consueto balletto di auto e camion in sosta vietata.
Un ringraziamento a Zoltan per la foto.
Contattateci
Se hai segnalazioni o curiosità inerenti Roma, scrivici all'indirizzo: info@urbanfile.org
Visualizzazione post con etichetta Zona Appia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Zona Appia. Mostra tutti i post
domenica 7 giugno 2015
sabato 23 maggio 2015
Via Imera: il punto sul parcheggio
In contemporanea con l'apertura del cantiere per il parcheggio di via Albalonga, successivamente cassato, si era provveduto a cantierizzare anche l'area di via Imera, tra piazza Zama e via Dacia.
Dopo il classico stop che ha lasciato la strada nell'abbandono per oltre un anno, sembra che al momento siano ripresi i lavori per la costruzione dei box, anche se sembra procedere tutto molto lentamente.
Con il vicino parcheggio di largo Vercelli che ormai si avvia alla conclusione, speriamo che anche per quello di via Imera possa manifestarsi una congiuntura favorevole per far terminare, finalmente, i lavori.
Dopo il classico stop che ha lasciato la strada nell'abbandono per oltre un anno, sembra che al momento siano ripresi i lavori per la costruzione dei box, anche se sembra procedere tutto molto lentamente.
Con il vicino parcheggio di largo Vercelli che ormai si avvia alla conclusione, speriamo che anche per quello di via Imera possa manifestarsi una congiuntura favorevole per far terminare, finalmente, i lavori.
Etichette:
Parcheggi,
PUP,
San Giovanni,
VII Municipio,
Zona Appia
domenica 19 aprile 2015
Villa dei Quintili: un tesoro nascosto e non sfruttato
Questa villa, appartenuta ai fratelli Sesto Quintilio Valerio Massimo e Sesto Quintilio Condiano, è una delle testimonianze archeologiche romane più grandi e meglio conservate.
La villa apparteneva alla famiglia dei due consoli vissuti nella prima metà del II secolo DC, finché l'imperatore Commodo li accuso di congiura facendoli uccidere e appropriandosi in tal modo dei loro beni.
La sterminata residenza divenne così villa imperiale e, da ciò che ci è dato sapere, restò in uso fino al VI secolo.
Oggi rappresenta un percorso davvero suggestivo e immerso nel verde, con delle bellissime vedute sulla campagna circostante.
Il rammarico viene nel constatare la scarsa pubblicità di cui gode questo sito, unita ad una pianificazione degli ingressi non proprio eccelsa.
Infatti l'ingresso è previsto da via Appia Nuova, uno stradone di scorrimento in cui orientarsi può risultare non sempre facile per i turisti stranieri.
Al contrario, il collegamento pedonale con via Appia Antica è sbarrato da cancelli.
Certo, costerebbe sicuramente molto garantire il controllo su un secondo accesso, ma è alquanto paradossale che un villa sviluppatasi lungo l'Appia Antica oggigiorno non abbia più alcun filo conduttore con essa.
La villa apparteneva alla famiglia dei due consoli vissuti nella prima metà del II secolo DC, finché l'imperatore Commodo li accuso di congiura facendoli uccidere e appropriandosi in tal modo dei loro beni.
La sterminata residenza divenne così villa imperiale e, da ciò che ci è dato sapere, restò in uso fino al VI secolo.
Oggi rappresenta un percorso davvero suggestivo e immerso nel verde, con delle bellissime vedute sulla campagna circostante.
Il rammarico viene nel constatare la scarsa pubblicità di cui gode questo sito, unita ad una pianificazione degli ingressi non proprio eccelsa.
Infatti l'ingresso è previsto da via Appia Nuova, uno stradone di scorrimento in cui orientarsi può risultare non sempre facile per i turisti stranieri.
Al contrario, il collegamento pedonale con via Appia Antica è sbarrato da cancelli.
Certo, costerebbe sicuramente molto garantire il controllo su un secondo accesso, ma è alquanto paradossale che un villa sviluppatasi lungo l'Appia Antica oggigiorno non abbia più alcun filo conduttore con essa.
I cancelli su via Appia Antica |
giovedì 2 aprile 2015
Happio: un nuovo modo di pensare il centro commerciale
Giovedì 26 marzo è stata aperta parte del nuovo centro commerciale Happio, nel quartiere dell'Alberone.
Questo enorme complesso sorge sulle ceneri del vecchio deposito STEFER, dismesso con l'apertura della metro A e la cessazione del servizio tranviario tra Termini e Subaugusta.
La scelta di aprire un enorme complesso polivalente nel cuore di un quartiere molto popolato appare decisamente vincente. In un luogo ristretto si potrà trovare, a breve, il nuovo mercato dell'Alberone, prevedendo così l'abbattimento e la rimozione dei banchi da via Valesio / via Capponi, più i negozi del centro commerciale e dei locali affidati al Municipio Roma VII, dove prevedibilmente si insedieranno degli uffici.
In tutto ciò, è previsto anche un giardino pensile sulla struttura rialzata che circonda l'intero complesso e che funge da tettoia rialzata tra i nuovi palazzi; sarà interessante vedere, dunque, il risultato finale di questo progetto insolito per Roma.
Molti si lamentano del fatto che la via Appia Nuova sia già molto congestionata e piena di negozi, chiedendosi se servissero davvero nuovi locali commerciali; la risposta è si, non tanto per la necessità di ulteriori punti in cui fare acquisti, bensì perché tutta via Appia Nuova è un'immensa distesa di macchine parcheggiate in divieto, con un arredo urbano scadente e dei marciapiedi minuscoli assediati da bancarelle in ogni dove.
Ben vengano quindi, degli spazi interamente pedonali in cui poter camminare serenamente.
In tutto ciò, anche la critica per i parcheggi sotterranei: solamente 360.
Condividendo il fatto che se ne potessero realizzare di più (ma solo nell'ottica di destinarli a sosta pertinenziale), si deve comunque ricordare che la fermata Furio Camillo della metro A è accanto all'ingresso principale, rendendo di fatto raggiungibile il centro da buona parte di Roma senza l'ausilio della macchina.
La polemica è altresì molto divertente, se consideriamo che Roma è piena di strade invase dalle auto in superficie e di parcheggi sotterranei semivuoti, vedasi, ad esempio, il caso della galleria Auchan di Casal Bertone.
Il problema, purtroppo, non è l'assenza di parcheggi, dal momento che ci troviamo a pochi passi dal centro e all'interno della città consolidata, il vero dilemma sta nella civiltà dei cittadini, a volte completamente assente.
Questo enorme complesso sorge sulle ceneri del vecchio deposito STEFER, dismesso con l'apertura della metro A e la cessazione del servizio tranviario tra Termini e Subaugusta.
La scelta di aprire un enorme complesso polivalente nel cuore di un quartiere molto popolato appare decisamente vincente. In un luogo ristretto si potrà trovare, a breve, il nuovo mercato dell'Alberone, prevedendo così l'abbattimento e la rimozione dei banchi da via Valesio / via Capponi, più i negozi del centro commerciale e dei locali affidati al Municipio Roma VII, dove prevedibilmente si insedieranno degli uffici.
In tutto ciò, è previsto anche un giardino pensile sulla struttura rialzata che circonda l'intero complesso e che funge da tettoia rialzata tra i nuovi palazzi; sarà interessante vedere, dunque, il risultato finale di questo progetto insolito per Roma.
Molti si lamentano del fatto che la via Appia Nuova sia già molto congestionata e piena di negozi, chiedendosi se servissero davvero nuovi locali commerciali; la risposta è si, non tanto per la necessità di ulteriori punti in cui fare acquisti, bensì perché tutta via Appia Nuova è un'immensa distesa di macchine parcheggiate in divieto, con un arredo urbano scadente e dei marciapiedi minuscoli assediati da bancarelle in ogni dove.
Ben vengano quindi, degli spazi interamente pedonali in cui poter camminare serenamente.
In tutto ciò, anche la critica per i parcheggi sotterranei: solamente 360.
Condividendo il fatto che se ne potessero realizzare di più (ma solo nell'ottica di destinarli a sosta pertinenziale), si deve comunque ricordare che la fermata Furio Camillo della metro A è accanto all'ingresso principale, rendendo di fatto raggiungibile il centro da buona parte di Roma senza l'ausilio della macchina.
La polemica è altresì molto divertente, se consideriamo che Roma è piena di strade invase dalle auto in superficie e di parcheggi sotterranei semivuoti, vedasi, ad esempio, il caso della galleria Auchan di Casal Bertone.
Il problema, purtroppo, non è l'assenza di parcheggi, dal momento che ci troviamo a pochi passi dal centro e all'interno della città consolidata, il vero dilemma sta nella civiltà dei cittadini, a volte completamente assente.
Etichette:
Architettura,
Lavori Pubblici,
mercato,
Zona Appia
mercoledì 3 dicembre 2014
Lo schifo di via Noto
Ecco come si presenta via Noto, in zona Ponte Lungo, dove è presente questo interessante esempio di edilizia industriale con tanto di ciminiera, purtroppo tutto in abbandono.
Tutta la strada versa in una condizione di degrado indicibile, ma questo palazzo è quello con i segni più evidenti.
Fino a poco tempo fa si presentava impacchettato dalle impalcature per dei lavori, bloccati poi per delle irregolarità, e, durante il fermo del cantiere, i vandali di cui questa città abbonda hanno pensato bene di ridurre lo stabile, così come anche tutta la via, ad un immenso scarabocchio.
Passando per questo tratto di strada, non si può far altro che deprimersi e schifarsi.
Tutta la strada versa in una condizione di degrado indicibile, ma questo palazzo è quello con i segni più evidenti.
Fino a poco tempo fa si presentava impacchettato dalle impalcature per dei lavori, bloccati poi per delle irregolarità, e, durante il fermo del cantiere, i vandali di cui questa città abbonda hanno pensato bene di ridurre lo stabile, così come anche tutta la via, ad un immenso scarabocchio.
Passando per questo tratto di strada, non si può far altro che deprimersi e schifarsi.
venerdì 21 novembre 2014
Il progetto per l'ex deposito STEFER
Immagine tratta da sangiovanni.romatoday.it |
E' la prima volta che ci occupiamo di questo interessante progetto qui su Urbafile; l'idea di fondo verte sulla riqualificazione dell'ex deposito della STEFER, la società che collegava Roma ai paesi dei castelli attraverso i suoi tram e che ormai ha smesso di esercitare il servizio con l'apertura della metro A nel 1980.
Il deposito è situato nel popoloso quartiere dell'Alberone e il progetto per la sua riconversione sembra molto interessante; in esso c'è un recupero dei fabbricati "storici", mentre si è osato di più sui lati esterni, dove le cubature sono più generose.
Per valutare i risultati occorrerà attendere ancora qualche mese; speriamo, comunque, che vengano coperte le terribili pareti cieche dei palazzoni adiacenti.
Non solo, al termine dei lavori sembra che vi verrà trasferito anche il mercato dell'Alberone, restituendo finalmente via Francesco Valesio ai cittadini.
Iscriviti a:
Post (Atom)