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martedì 12 marzo 2013

PUP di via Luigi Lodi

Via Luigi Lodi è una delle classiche strade romane poste alla periferia est: palazzoni alti da un lato, campi e cespugli dall'altra, il tutto senza un disegno preciso.

Non solo, la strada si restringe pericolosamente all'intersezione con via Benedetti, rendendo l'incrocio pericolosissimo.

Nel 2010 circa sono iniziati i lavori nel grande campo da calcio, compreso tra le vie sopracitate e la parrocchia del quartiere.
L'intento del progetto è quello di creare un nuovo polo sportivo, con un campo da calcio ricostruito ex novo più un grande parcheggio sotterraneo.

Il progetto dovrebbe prevedere anche la sistemazione delle vie circostanti, rendendole più sicure per le auto e per i pedoni.

Si spera anche nell'effetto benefico prodotto dai parcheggi sotterranei, essendo la zona afflitta da una perenne carenza di posti auto.

Queste sono le ultime foto provenienti dal cantiere:



La foto aerea di Google Maps

venerdì 15 febbraio 2013

Riempimento urbano in Tor Sapienza

Il quartiere di Tor Sapienza, compreso nell'area est romana tra le vie Collatina e Prenestina, è la classica zona della capitale con urbanizzazione sparsa qua e là; frequenti sono i passaggi da isolati altamente urbanizzati ad altri con pezzettini di campagna o, semplicemente, steppe di vegetazione spontanea abbandonate a loro stesse.

Per quanto riguarda l'area compresa tra viale Giorgio Morandi, via Massimo Campigli e il deposito ATAC, essa è stata oggetto negli ultimi anni di alcuni lavori concernenti la costruzione di un centro polifunzionale.

Sul lato che dà su via Campigli è stata costruita la parrocchia, mentre nell'area compresa tra via Morandi e via Nono è stato costruito un grande centro sportivo a servizio del quartiere.


L'area prima dell'inizio dei lavori



venerdì 23 novembre 2012

La Città dello Sport a Tor Vergata sarà terminata

La grande vela creata dal genio di Santiago Calatrava che sarebbe dovuta essere l'icona per i Campionati mondiali di nuoto 2009, rimasta incompiuta, potrebbe forse essere completata a breve.
Il progetto fu avviato nel 2005, all'epoca del primo mandato della giunta Veltroni, e nelle intenzioni sarebbe stato destinato ad ospitare i mondial. Per il protrarsi della costruzione e l'aumento dei costi, i mondiali di nuoto furono svolti nelle strutture, realizzate tra il 1927 e il 1932, del Foro Italico, che avevano già ospitato l'edizione del 1994.

"La Città dello Sport di Tor Vergata, la grande Vela bianca progettata dal genio dell'archistar Santiago Calatrava, sarà completata. L'annuncio viene dal sindaco Alemanno: "Abbiamo risolto il problema su iniziativa dell'università di Tor Vergata, che ha trovato dei soldi privati per ultimare questo progetto e lo abbiamo autorizzato con l'ultimo bilancio approvato".
E poi Alemanno aggiunge: "Si poteva fare qualcosa di meno ambizioso e faraonico, ma visto che l'opera era stata cominciata ed erano stati spesi dei soldi, non potevamo non completarla".  All'università di Tor Vergata ben tre gruppi avrebbero dato la loro disponibilità a partecipare ad una gara internazionale per mettere la parola fine a un progetto di grande qualità architettonica impantanato dalla crisi.   Vediamo. Si tratta di società di fama mondiale come la Nec svizzera, l'Aeg Facilities inglese, che gestisce il Millennium Dome di Londra, e un colosso cinoolandese.
"Tutto è rimasto a metà" spiega il rettore dell'ateneo Renato Lauro "e, considerando anche le infrastrutture necessarie, mancano all'appello ancora circa 400 milioni di euro. Noi ora abbiamo una convenzione con il Campidoglio per l'opera e non possiamo naturalmente ingaggiare a nostro piacimento un partner privato. Dunque stiamo studiando con il Comune le modalità per la definizione di una gara. La giunta vuole che l'università diventi stazione appaltante e indìca il bando, che io voglio abbia la  massima trasparenza. Così tutto sarà organizzato sotto un'egida ministeriale. Siamo certi che parteciperanno le tre grandi società che hanno già manifestato interesse".  E così la Vela di Calatrava potrà trovare il suo agognato completamento. Anche perché, dopo che i lavori fatti sono costati già 200 milioni, si sono dovuti spendere altri 500 mila euro per mettere in sicurezza il cantiere."

La scheda del progetto su Urbanfile

Da La Repubblica





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