Guardami...guardami...
Al mio tre i tuoi occhi si chiuderanno e ti sentirai leggero...leggero...sei un simpatico cagnolino..., sei un simpatico cagnolino che fa le feste al suo padrone...
SNAP!!
Sveglia!!
Chi si fosse messo ad abbaiare davanti al monitor del PC mi contatti immediatamente o si rivolga ad un veterinario.
Per tutti gli altri questa era solo un'ironica introduzione al tema dell'ipnosi.
L'ipnosi non è un trucco da palcoscenico nè una sciocchezza da piccolo circo di periferia.
Naturalmente mi riferisco a chi ha studiato le tecniche di ipnosi medica: in genere psicoterapeuti o medici, professionisti insomma che utilizzano la capacità di condizionare (sapendo COME farlo) la mente del prossimo ed indurlo ad uno stato di rilassamento tale da condurlo ad uno stato di dormiveglia.
"Una condizione mentale indotta dalla procedura conosciuta come induzione ipnotica", così è definita dall'associazione americana di psicologia l'ipnosi.
L'operatore che la pratica si chiama ipnotista.
Esistono vere e titolate scuole di ipnosi medica alcune storiche e prestigiose ed esistono anche studi scientifici che dimostrano alcune capacità terapeutiche legate a questa tecnica.
Cos'è:
Il termine ipnosi fu coniato da un chirurgo scozzese, James Braid, nel 1841.
Tramite l'utilizzo di schemi precisi, stimoli sensoriali ed una preparazione dell'ambiente, un ipnotista preparato riesce ad evocare in qualsiasi individuo uno stato di suggestione, detto proprio stato ipnotico (meno comunemente trance ipnotica).
In questo stato le funzioni vitali si mantengono perfettamente integre ma lo stato di coscienza è alterato diventando simile a quello che si presenta durante il sonno. L'individuo ipnotizzato non è addormentato nè del tutto incosciente, è invece fortemente suggestionato e pur conservando tutte le sue capacità vitali ha un bassissimo livello di coscienza.
L'operatore durante lo stato di trance può parlare con l'ipnotizzato, può fornirgli delle informazioni e creare dei meccanismi mentali che possono essere utili per risolvere alcuni stati patologici.
Ricevono miglioramenti dall'ipnosi problemi come l'ansia, la depressione, alcune dipendenze (dal fumo, da internet), alcuni "tic".
Può essere curioso leggere come descriveva la tecnica il suo "inventore" che pubblicò le sue teorie in una rivista scientifica:
Tenere un oggetto luccicante qualsiasi (io generalmente uso il mio astuccio del bisturi) tra il pollice ed il medio della mano sinistra; tenerlo a circa 15-20 centimetri dagli occhi, in una posizione più alta della fronte in maniera che sia necessario compiere più fatica possibile con gli occhi e le palpebre permettendo al paziente di mantenere lo sguardo fisso all'oggetto.Il paziente dovrebbe convincersi che è necessario tenere lo sguardo fisso sull'oggetto ed il pensiero concentrato esclusivamente su quello. Sarà osservato che, per mezzo della contemporanea convergenza degli occhi, inizialmente le pupille si contrarranno velocemente quindi si dilatano e dopo averlo fatto un certo numero di volte ed aver cominciato un movimento ondulatorio, se l'indice ed il medio della mano destra lievemente allargati e divisi vengono avvicinati dall'oggetto verso gli occhi, molto probabilmente le palpebre si chiuderanno involontariamente con una vibrazione. Se non succede o il paziente muove i globi oculari chiedergli di ripetere di nuovo chiedendogli di chiudere le palpebre appena le dita saranno portate nuovamente vicino agli occhi e che dovrà tenere i globi oculari fermi nella stessa posizione e la mente concentrata sull'oggetto fermo sopra agli occhi. Si osserverà generalmente che le palpebre si chiuderanno con una vibrazione o con uno spasmo.
Non è per niente semplice seguire questi passi descritti da Braid ed avere successo poichè la tecnica si apprende in mesi di studio ed esercizio ed è anche possibile che il soggetto non sia "predisposto" ad essere ipnotizzato. Tentarci senza basi quindi è praticamente inutile.
L'ipnotista può anche indurre l'ipnotizzato a compiere alcune azioni, sia durante la fase ipnotica che dopo. E' importante sapere che l'ipnotizzato non compierà mai le azioni che sono contro la sua coscienza.
Altra caratteristica dell'ipnosi (terapeutica) è che hanno più successo i condizionamenti positivi e non quelli negativi.
Un tabagista (dipendente dalla nicotina) ad esempio fa molto più effetto un comando quale: "Dal tuo risveglio in poi ogni sigaretta che avvicinerai alla bocca proverai fastidio" rispetto ad un comando come: "Dal tuo risveglio in poi non vorrai più fumare una sigaretta".
Probabilmente il meccanismo è lo stesso: il fumatore non potrebbe mai accettare di non fumare più ma considera plausibile ed accetta il fastidio provocato da una sigaretta.
Unico vero pericolo è che alcune azioni represse nella vita di ogni giorno ma non considerate "inaccettabili" dal soggetto, con l'ipnosi possono esprimersi senza remore.
Un esempio: se un ipnotista dice all'ipnotizzato che al suo risveglio dovrà uccidere con una coltellata la prima persona che incontrerà per strada, si può essere ragionevolmente sicuri che questo non avverrà mai in quanto il soggetto considera questa azione come "inumana", non praticabile, inaccettabile. Probabilmente, incontrando la prima persona appena sveglio, l'ipnotizzato avrà un momento di indecisione: la sua mente gli farà sorgere l'idea di colpirlo con un coltello ma la sua coscienza non accetta questa azione e dopo pochi secondi di lotta interiore l'azione non sarà portata a termine. La coscienza morale della persona ipnotizzata è integra.
Il pericolo sorge quando il soggetto ipnotizzato ha tendenze omicide.
Se per esempio lo stesso procedimento si applicasse a chi ha già ucciso a coltellate decine di persone, probabilmente l'ordine sarà eseguito. Questo perchè l'idea di uccidere una persona con un coltello non è considerata "inaccettabile".
Per questo motivo l'ipnosi deve essere praticata da persone serie, addestrate e che ne fanno un uso terapeutico.
Anche l'idea che tramite l'ipnosi si possa derubare una persona o approfittare sessualmente di lei è sbagliata.
Nessuno "consegna" i propri soldi al prossimo e nessuno si presta a pratiche sessuali contro la propria volontà (tranne nelle violenze).
In questi casi sono molte le spiegazioni plausibili. Nel caso del sesso "sotto ipnosi" non si devono escludere droghe o alcol assunti volontariamente o meno dalla presunta vittima o veri e propri plagi mentali confusi con l'ipnosi e non per ultima la possibilità che la storia dell'ipnosi sia solo inventata come giustificazione di un atto di cui ci si è poi pentiti.
Nel caso dei furti è vera l'esistenza di un fenomeno che leggiamo spesso nei giornali: "derubata cassiera sotto ipnosi" o il racconto dello strano signore dai tratti orientali che "ipnotizza" una persona facendosi consegnare una somma di denaro. In realtà tutti i casi studiati non hanno nulla in comune con l'ipnosi ma sembrano più episodi legati ad uno stato confusionale. Il ladro "confonde" la cassiera, l'impiegato allo sportello, il passante con gesti e parole, complici l'ingenuità o la stanchezza, qualcuno ci casca.
Non vi è mai capitato di guidare l'auto ed accorgervi di aver percorso un bel po' di strada in stato di "semiincoscienza", rendendovi cioè conto che non stavate facendo attenzione per nulla alla strada ma la vostra mente era immersa in una sorta di "sonno vigile"?
Ecco, non eravate sotto ipnosi ma probabilmente in uno stato di disattenzione, il cervello era "a riposo" mentre il corpo compiva un gesto monotono. Eppure guidare senza rendersi conto è pericolosissimo, chi lo farebbe coscientemente?
Gli stimoli sensoriali hanno un ruolo fondamentale.
Suoni, frequenze, monotonia...
Sappiamo che suoni a determinate frequenze non solo possono condizionare alcune funzioni vitali dell'organismo (pressione, frequenza cardiaca) ma possono addirittura trasformare il nostro umore.
Esistono suoni o combinazioni di suoni che possono provocare stati d'ansia, paura, terrore o all'opposto serenità, rilassamento, gioia.
Questa capacità dei suoni è probabilmente legata alle nostre funzioni cerebrali arcaiche. Quelle che ci permettono di distinguere i suoni "amici" da quelli nemici.
Provo a fare un'ipotesi: l'animale feroce che metteva in pericolo la nostra famiglia di uomini preistorici ha un verso molto alto, stridulo, gracchiante e questo è per noi un allarme. Non a caso anche il pianto del neonato suona per noi come un "allarme" che ci fa correre in suo aiuto.
E tutti i segnali di allarme (sirena, telefono) hanno frequenze alte.
Al contrario i suoni bassi hanno la capacità di rilassarci e tranquillizzarci.
La mamma che canta una ninna nanna al suo bambino non usa una voce da "vecchina del film dell'orrore" ma una voce "suadente", letteralmente bassa.
Non è una novità. Questa possibilità è stata utilizzata anche nel passato da numerosi musicisti: frequenze molto basse sono utilizzate per provocare sensazioni piacevoli, romantiche ma anche "malumore", pessimismo, frequenze molto alte possono essere utilizzate per evocare esaltazione ed attenzione ma anche ansia, nervosismo.
Il "bello" è che se queste frequenze sono molto alte o molto basse (ultrasuoni o infrabassi) non sono avvertibili dall'orecchio umano.
In teoria quindi il nostro umore o il nostro stato d'animo potrebbe essere condizionato, senza che noi lo avvertiamo, in ogni momento della giornata.
Lo stesso effetto si ottiene con alcune combinazioni di suoni.
Nella composizione musicale si ottiene (e si ricerca) lo stesso effetto: è una sorta di ipnotismo a distanza che funziona sempre.
Si sa che gli accordi minori (La minore ad esempio) evocano nostalgia, tristezza, mentre quelli maggiori (il Mi maggiore ad esempio) evocano apertura, luce.
Non per niente se un musicista vuole comporre una canzone "romantica" ricorre spesso agli accordi minori, mentre una canzone "estiva" è spesso in accordo maggiore. Il rock'n'roll più classico è spesso in MI maggiore. Il brano "cupo" per eccellenza della musica classica la "Toccata e fuga in Re minore" di Bach è, appunto, in minore. Un brano proverbialmente "aperto e solare" (Boccherini, quintetto per archi) è proprio in accordo maggiore.
Chi suona uno strumento musicale lo sa ed ha quasi sempre un accordo "preferito" che corrisponde in genere al suo carattere o al suo gusto musicale.
I suoni e gli stimoli sensoriali quindi sono fondamentali nell'ipnotismo. Toccare ripetutamente il soggetto con le mani, la punta delle dita, "picchettare" una parte del suo corpo, è una delle tecniche dell'ipnotista.
Poi c'è la monotonia: è il primo passo dell'ipnosi.
Un oggetto mosso ritmicamente e continuamente davanti agli occhi della persona da ipnotizzare (il "famoso" pendolo), la mani che si muovono dal basso verso l'alto e viceversa, la voce che ripete sempre la stessa parola, sono tutte tecniche che "aprono" la mente del soggetto sotto terapia.
La ripetizione scandita di una parola, di una frase o di un suono, libera il soggetto da ipnotizzare dalle sue barriere ed inibizioni.
Abituarsi ad un suono o ad una parola ripetuta fa abituare alla voce che la pronuncia ed alla presenza dell'ipnotista.
Ci rende meno "presenti".
Perchè il colpo di sonno colpisce chi guida? Proprio perchè ci abituiamo alla monotonia dell'autostrada: il percorso sempre uguale e non difficoltoso, spegne tutti i recettori dei segnali di allarme cosa che non succede in città dove il traffico, i semafori, i clacson ci rendono sempre pronti a reagire ad un teorico pericolo.
Gli stimoli tattili ed addirittura quelli sonori possono condizionarci quindi? Certamente.
La musica altro non è che un insieme di suoni che secondo i casi ha un effetto rilassante, eccitante, ansiogeno e così via.
Il suono nel condizionamento mentale
Le proprietà dei suoni di condizionare la persona addirittura nell'umore è conosciuta e sfruttata.
Il senso di pace o all'opposto di fastidio che può provocare un suono non è sfruttato solo da chi dei suoni fa il suo lavoro (come i musicisti) ma anche in altri ambiti.
Anche le forze dell'ordine ad esempio hanno sfruttato le capacità dei suoni di provocare una reazione del nostro organismo.
Pensate che un suono non possa riuscire a convincerci di allontanarci da lui?
Provate ad ascoltare la sirena di questo nuovo veicolo "disperdi folla" (si chiama LRAD o Apparecchio acustico a largo raggio) utilizzato in recenti manifestazioni (abbassate il volume degli altoparlanti o del video al minimo), il rumore che ne deriva è fastidiosissimo, non solo per l'alto volume ma soprattutto per la frequenza altissima del suono emesso.
Nulla di nuovo.
Un esempio può essere una pagina web che presenta semplicemente un'immagine di un ranocchio con un suono di sottofondo. Non c'è nessuna sorpresa nè è uno scherzo tranquilli, è semplicemente un'immagine accompagnata da un suono.
Probabilmente non resisterete più di una decina di secondi sulla pagina: provoca fastidio, nervosismo, ansia e persino nausea, non inconscia ma evidente, avvertibilissima anzi, più si ascolta il suono, più provoca fastidio.
Se volete evitare non andate in quella pagina.
Se volete proseguire invece, andate qui.
L'ipnotista conosce quindi la capacità della voce di modulare dei suoni che ottengono rilassamento, abbassamento delle "difese" da parte del soggetto da ipnotizzare, fiducia e senso di pace. Completano l'opera tutte le altre componenti della tecnica.
Gli stessi mezzi per scopi simili, sono utilizzate in cerimonie religiose e settarie. Molti gruppi religiosi o pseudoreligiosi "alternativi" e new age utilizzano suoni percussivi monotoni e continui (ricordate gli Hare Krishna?) Persino l'organo a canne, quello che viene tipicamente utilizzato nella musica sacra sfrutta proprio queste caratteristiche cosi da risultare perfettamente adatto al suo scopo "mistico".
Gli stessi mezzi per scopi simili, sono utilizzate in cerimonie religiose e settarie. Molti gruppi religiosi o pseudoreligiosi "alternativi" e new age utilizzano suoni percussivi monotoni e continui (ricordate gli Hare Krishna?) Persino l'organo a canne, quello che viene tipicamente utilizzato nella musica sacra sfrutta proprio queste caratteristiche cosi da risultare perfettamente adatto al suo scopo "mistico".
L'ipnosi non causa danni particolari ma è bene sia praticata da persone esperte e titolate. Esistono delle controindicazioni: le psicosi, l'epilessia ed i disordini di personalità.
Non si tratta quindi di magia o di poteri sovrannaturali ma di semplice condizionamento mentale, con tecniche precise, conosciute e studiate.
Tutto il resto è leggenda.
Alla prossima!