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giovedì 4 giugno 2009

Simoncini: astrocitoma guarito dal bicarbonato? FALSO

Eccoci ad un altro dei casi presentati da Tullio Simoncini come risolti dalla sua "cura" al bicarbonato.
In breve, per chi non lo sapesse, Simoncini è un ex medico (ormai radiato dall'albo professionale) che sostiene che tutti i cancri siano causati da un fungo (la candida) e che la cura si effettua con del bicarbonato di sodio, in flebo o localmente, in alternativa si può usare la tintura di iodio.

Si è già visto che le sue teorie non hanno nessun fondamento scientifico ma se non bastasse, l'analisi dei casi presentati da lui stesso come dimostrazioni di efficacia hanno evidenziato manipolazioni dei dati, omissioni, mancanza di documentazione, approssimazioni molto pesanti. Un fallimento su tutti i fronti, dunque. Se la mancanza di scientificità lascia sempre aperta la piccola finestra dell'"imponderabile", la mancanza di efficacia, questa finestra la chiude per sempre e considerando che questa persona dichiara di guarire il 90% dei tumori e si fa pagare per le sue pseudocure, spero che questa finestra gli si chiuda in faccia.

E' la regola, nelle "prove" di efficacia dei guaritori. Quando millantano guarigioni incredibili e dichiarano di averne le prove queste prove sono insufficienti ed incomplete o sono manipolate. In pratica non provano nulla.

Esistono ad esempio i casi nei quali il tumore non c'era (e lo stesso paziente invece ne era convinto), esistono i casi che erano guariti grazie alla medicina, agli interventi chirurgici ma su questi viene distolta l'attenzione per concentrarla sul trattamento alternativo ed attribuirne a lui l'effetto, altri casi, attirano l'attenzione di chi legge (o ascolta, nel caso dei video) la testimonianza, su un particolare per indurlo a pensare che sia stato il guaritore a far sparire la malattia e non altre pratiche tradizionali che avevano già guarito la persona.
Una delle mie analisi che ha colpito maggiormente i lettori, è stata quella relativa ad una presunta guarigione da un tumore vescicale (il "famoso" caso di Lorna). Il video descriveva una donna che in un'intervista dichiarava di essere guarita da un tumore vescicale eseguendo dei lavaggi con acqua e bicarbonato. Nelle immagini in effetti si evidenziava la diagnosi iniziale (quella appunto di carcinoma vescicale) e quella finale (l'assenza di carcinoma). Ad un'analisi attenta però (bastava leggere bene TUTTO il referto e non solo la parte evidenziata nel video), fu mostrato che il documento che dichiarava la guarigione, in realtà descriveva un intervento chirurgico come responsabile dell'assenza della malattia, l'intervento miracoloso del bicarbonato era stato successivo e non aveva nessun legame con l'avvenuta guarigione.

Non è un caso isolato. Lo stesso fenomeno lo notiamo anche in altre testimonianze di Simoncini e di altri guaritori. Il tumore non c'era, se c'era era stato guarito da altre terapie (ufficiali) o non era stato guarito per niente ma veniva mostrato come tale.

Sembra semplice da notare, come "giochino", ma non lo è sempre. I video sono fatti apposta per portare chi li guarda a capire una cosa per l'altra, il montaggio stesso (vedi evidenziazioni, carrellate veloci sui documenti, primi piani su particolari poco importanti ma "impressionanti") è fatto in modo da portare ad un ragionamento che non corrisponde alla realtà.

La persona ha un tumore (viene mostrato il referto, evidenziando il tipo di tumore), effettua la cura con il bicarbonato e guarisce (viene mostrato UN referto che parla di guarigione).

Semplice e lineare come decorso clinico. Solo che non è quello reale.

Non dimentichiamo che Simoncini è laureato in medicina, non può quindi non sapere che un referto si legge in tutta la sua interezza, non può non capire che se hai fatto un intervento chirurgico devi dirlo, perchè quindi queste omissioni?
Se di un referto mostriamo solo quello che ci interessa, è chiaro che stiamo manipolando i fatti, ci sono altre spiegazioni? L'alternativa è che l'ex medico romano non sappia nulla di medicina e non sappia leggere un referto tac o una ecografia.

E' chiaro che i guaritori si cullano sull'ignoranza, sull'incapacità di chi guarda (in genere) di capire bene il decorso di una malattia, di interpretare un referto, i termini medici, di conoscere l'argomento a fondo, ma un medico, un addetto ai lavori, che referti ne legge decine al giorno, interpretandoli per curare la gente, non è facile da abbindolare. Così, non serve chissà quale indagine, chissà che capacità, serve solo LEGGERE quello che è scritto nei documenti.

Per questo la prima richiesta che si avanza ad un guaritore è quella relativa "alle carte" ai documenti. In genere il "trucco" è proprio lì.

Quando poi viene "smascherata" la manipolazione del caso, le scuse per giustificare queste manovre sono le più banali, come quella tipica del "guaritore pasticcione". Lui non si era accorto di quel particolare, non si era reso conto, non aveva sentito bene, è un piccolo errore.
;)

Uno dei casi descritti come "testimonianze di cura" in video presenti nel sito di Simoncini, ha il titolo di "Recidiva di astrocitoma di 3° grado curato con flebo di bicarbonato di sodio".
Il video è qui.


L'Astrocitoma è un tumore cerebrale (in alcuni casi del midollo spinale) che colpisce gli astrociti, delle cellule che formano un reticolo attorno ai neuroni, inizialmente benigno. Ha però la possibilità di diventare maligno. Ne esistono 4 gradi, i primi due sono tendenzialmente benigni, il 3° ed il 4° sono considerati maligni.

La terapia è principalmente chirurgica e mira alla rimozione totale (se possibile) della lesione. Cicli di radio o chemioterapia possono servire a migliorare la prognosi o, nei casi più maligni e diffusi, la sopravvivenza. Vista la zona che colpisce, l'intervento è molto delicato e può comportare effetti collaterali da lievi a molto gravi, dipende anche dall'estensione e dalla sede del tumore.

Nel caso in questione, la donna intervistata, in base a quanto detto, è stata colpita da astrocitoma, ha affrontato un intervento chirurgico, poi cicli di chemioterapia ed un secondo intervento chirurgico che le ha causato anche alcune sequele.

Come si vede dal video dunque, la signora ha seguito tutto l'iter previsto dalla medicina. Potremmo fermarci qui, visto che la signora è viva e vegeta, buon per lei, in ogni caso, operata, non è certo guarita per il bicarbonato.

Eppure, questo caso viene presentato come "risolto" dal bicarbonato di sodio.
Questo video è presentato da Simoncini anche nei "congressi" che frequenta, come prova di efficacia della sua teoria.
Nel video, dopo un'intervista iniziale, si parla di cicli di bicarbonato via flebo che avrebbero causato una RIDUZIONE del tumore. Successivi cicli di bicarbonato, avrebbero portato ad una ULTERIORE RIDUZIONE DEL TUMORE, vengono mostrati anche i referti ed ecco le immagini del video che mostrano (ed evidenziano) le frasi nei referti con i sottotitoli, la prima che parla di LIEVE RIDUZIONE:




...e la seconda che parla di ulteriore riduzione della massa tumorale ed è detto chiaramente che furono le flebo di bicarbonato a ridurre ulteriormente la massa, come è scritto qui:




La donna ha già effettuato l'asportazione chirurgica del tumore e poi la chemioterapia...quindi già così la "testimonianza" non avrebbe molto significato, ma chi ha fatto quel documentario spinge l'attenzione di chi guarda sui cicli di bicarbonato...e poi sulla LIEVE riduzione del tumore e sull'ULTERIORE RIDUZIONE DELLA MASSA TUMORALE...non ci sono mezzi termini, diagnosi, bicarbonato, ulteriore riduzione. Scioccante.

Ma si è ridotta davvero questa massa tumorale?

NO.
Come no? E' scritto chiaramente nel video!
Ecco, è questo quello che si vuole far credere, che il bicarbonato abbia ridotto (per due controlli consecutivi!) la massa tumorale.

Al solito, il guaritore pasticcione, non si è accorto che nel referto (è una risonanza magnetica) visibile nel video, NON SI PARLA DI RIDUZIONE DELLA MASSA TUMORALE ma di riduzione di volume del focolaio di alterazione della barriera ematoencefalica.


Nel referto si parla di riduzione di un segno "radiologico" non di riduzione del tumore

Leggiamo bene. Sottolineato in rosso, l'intera frase del referto, sottolineato in blu la frase che descrive come INVARIATA la nodularità presente a sinistra dell'ipotalamo.
Per ingrandire il fermo immagine del video con il testo del referto, cliccare qui.
In quel referto non esiste nessuna massa tumorale ridotta è scritto invece:

Una ulteriore riduzione di volume del focolaio di alterazione della barriera ematoencefalica [...] Sostanzialmente invariata la piccola nodulazione già nota nel versante...

In altre parole, non c'è nessun tumore descritto. La riduzione è riferita all'immagine (causata dal mezzo di contrasto, nel caso della risonanza magnetica si usa una sostanza, il Gadolinio) che non ha nulla a che vedere con una massa tumorale.
La barriera ematoencefalica è uno strato di cellule che separa le strutture cerebrali dal sangue, non è un organo, è un'"entità" formata dalla parete dei capillari sanguigni e dai "piedi" degli astrociti. E' chiamata "barriera" proprio perchè separa le cellule nervose dal sangue e "seleziona" le molecole che possono passare dal sangue al sistema nervoso, accettandole o respingendole secondo le loro dimensioni. Alcune sostanze (anche alcuni farmaci) infatti riescono ad oltrepassarla, altre no.
Un FOCOLAIO DI LESIONE DELLA BARRIERA EMATOENCEFALICA alla risonanza, non è una massa tumorale ma è segno, ad esempio, di infiammazione o di sofferenza delle cellule della barriera. Succede nella sclerosi multipla ad esempio. Anche l'intervento chirurgico può aver causato quell'immagine, avendo asportato un tumore proprio a livello cerebrale. NON ESISTONO MASSE della barriera ematoencefalica.
La barriera ematoencefalica è uno strato di cellule quindi, non forma masse come detto e nel referto oltretutto è scritto chiaro, non c'è una massa, il "focolaio" è il risultato del passaggio del mezzo di contrasto che in questo caso è minore rispetto al controllo precedente, è quindi un'immagine causata dall'impregnazione della sostanza di contrasto, una radiografia ad esempio, non mostrerebbe nulla, in questo caso.
In quella risonanza leggendo tutto il referto, in realtà era stata mostrata la presenza di un'altra lesione (che invece non viene sottolineata)...è definita come nodulazione, potrebbe essere il residuo del tumore o l'esito cicatriziale dell'intervento chirurgico, non possiamo saperlo, ma qualsiasi cosa sia, quella c'è ancora, INVARIATA.
Un'altra finta "prova" di Simoncini.
Da considerare che in tutto il mondo, Simoncini continua a curare persone malate e promettere guarigioni. Una sorta di mina vagante.
Anche in questo caso quindi devo concludere questa analisi in maniera negativa.
ASTROCITOMA GUARITO DAL BICARBONATO DI SODIO: FALSO.


Considerato che lui dichiara di guarire il 90% di chi si rivolge a lui, evidentemente io sono stato particolarmente sfigato, di tutti i casi che ho analizzato, non ne ha guarito nemmeno uno. Oppure non sono io ad essere sfigato, ma lui a non dire le cose come stanno in realtà...
Alla prossima.

Ultimo aggiornamento 24/11/11