Visualizzazione post con etichetta Zona Scala. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Zona Scala. Mostra tutti i post

lunedì 3 agosto 2015

Zona Scala - Chiese scomparse: Santa Maria della Scala

Della chiesa di Santa Maria della scala si conserva praticamente solo il nome, ereditato da uno dei più famosi teatri al mondo, la Scala. Qualche dipinto, qualche statua e un coro ligneo, tutti trasferiti nella vicina chiesa di San Fedele.

Santa Maria della Scala in una stampa del 1700

Fu verso la fine del 1300 che Regina della Scala (della dinastia degli Scaligeri di Verona), moglie di Bernabò Visconti, fece costruire una chiesa con l'intento di riedificare la chiesetta di Santa Veronica, chiesetta antica e oramai in rovina come le case che sorgevano tutt'attorno, le famose "Case Rotte" (il nome di una via lo ricorda ancora) dei Della Torre o Torriani, governanti di Milano sconfitti agli inizi del XIV Secolo dai Visconti e rimaste in rovina come monito per ricordare chi avesse il potere ora nel ducato.
Zona dell'area di Santa Maria della Scala

Zona dell'area di Santa Maria della Scala


La chiesa venne dedicata all'Assunzione di Maria e consacrata nel 1381, la nuova fondazione fu conosciuta all'inizio col nome di Santa Maria Nuova o in Porta Nuova, con riferimento alla nuova costruzione e all'ubicazione cittadina, oppure Santa Maria 'de Caruptis' o alle Case Rotte, con riferimento invece alle rovine delle case torriane; la denominazione più conosciuta però, e che infine prese il sopravvento, fu quella che si riferì al nome della fondatrice.
Ciò che conosciamo di questa chiesa ci è stato tramandato da alcune descrizioni seicentesche e da varie incisioni del XVIII Secolo, dalle quali risulta che si trattava di uno dei più rappresentativi edifici di stile gotico di Milano. L'interno era scandito da due file di quattro pilastri cilindrici in cotto che separavano le tre navate della Chiesa che, priva di transetto e con semplice copertura a capriate a vista terminava in una lunga abside poligonale. La ricca facciata a capanna, era scandita verticalmente da quattro contrafforti sormontati da pinnacoli, la parte inferiore era rivestita di marmi chiari; mentre la parte superiore era in cotto, come le pareti laterali. Un ampio rosone traforato in marmo bianco sovrastava il portale centrale ad arco a tutto sesto con lunetta scolpita con l'immagine della madonna; sopra il rosone si trovava una bifora sotto ad un arco sopraccigliare, mentre ai lati si aprivano due finestre circolari a cielo, anchesse riccamente traforate. Due ingressi minori che affiancava il portale, sormontati da finestre ad archi acuti, furono probabilmente aperti in epoca successiva. Un alto e snello campanile, con fusto poligonale su base quadrata assai simile a quello di San Gottardo, si innalzava a sinistra del coro. Il sagrato era recintato da un muro con due ingressi, uno sull'odierna piazza e l'altro sull'odierna via Filodrammatici.

Alla morte di Regina, nel 1384, Bernabò eresse Santa Maria della Scala a collegiata di patronato signorile, dotata di una ventina di canonicati per il capitolo maggiore, tutti i membri del quale dovevano essere sacerdoti. Così la chiesa divenuta istituzione signorile, godete della protezione ducale e ricevette numerose donazioni fino al XVI Secolo.

Della decorazione pittorica più antica si conserva un affresco quattrocentesco, raffigurante la Madonna della Scala, oggi nella chiesa di San Fedele.
Non è naturalmente possibile controllare le varie notizie riguardo agli artisti che lavorarono a Santa Maria della Scala; pare che vi si trovassero affreschi di Bramante e del Luini (il Torre).
Frammenti marmorei dei monumenti funebri dei Toscani, di Francesco Orsini e di un anonimo prelato, attribuiti al Bambaja, furono trasferiti in San Fedele dove si conservano tuttora. Alla metà del Cinquecento risalgono gli stalli del coro, intagliati con motivi urbani probabilmente da Anselmo del Conte, anch'essi oggi collocati in San fedele. Qualche frammento marmoreo fu collocato invece nel giardino di casa Gnecchi in via Filodrammatici.

All'inizio del 1700 fu trasformata la zona del coro, così come tutto l'interno della chiesa, che venne rimodernato con rivestimenti di stucchi. Nella stessa occasione furono probabilmente costruite le volte. Venne rifatto l'altare in forme barocche e fu innalzata anche una balaustra in marmo. Fra i dipinti che decoravano la Chiesa sono noti una trasfigurazione, di Bernardino Campi, firmata e datata 1565, ed una deposizione di mano di Simone Peterzano (maestro del Caravaggio), risalente al 1584. Ambedue le opere sono oggi conservate in San Fedele. Sì hanno anche notizie di quadri di Camillo Procaccini e di Paolo Camillo Landriani. Vicino ad uno degli ingressi era affrescata un'Assunzione di mano di Bernardino Lanino già molto rovinata all'inizio del Settecento.

Il prestigio della chiesa della Scala durò ancora per tutta l'epoca sforzesca, fino al ducato di Francesco II nel corso del quale godette di particolare prosperità; morto lui senza discendenti, e pur mantenendo con Carlo V il titolo di "imperiale sacellum", la collegiata non ebbe più il particolare significato politico ed economico di cui godette nei secoli precedenti. Il re di Spagna Filippo IV d'Asburgo nel 1654 la dichiarò sua cappella reale, ma quando il titolo le fu soppresso, nel 1763, il capitolo fu trasferito presso la chiesa gesuita di San Fedele

La demolizione di Santa Maria della Scala fu decretata nel 1776, per far posto al nuovo teatro progettato dal Piermarini in sostituzione di quello distrutto da un incendio che si trovava a Palazzo Reale. Alcune opere, come si è detto, furono salvate e trasferite in San fedele che per l'occasione vista anche la recente soppressione della compagnia di Gesù, fu intitolata Santa Maria della scala presso San fedele.
La chiesa di San Fedele ereditò l'intitolazione di Santa Maria della Scala in San Fedele.

Qui il bellissimo video realizzato da Andrea Rui da dove sono state prese le immagini realizzate in 3D di Livio Piazza.


Immagine 3D della chiesa








Planimetria della chiesa di Santa Maria delal Scala 1600 



L'altare della chiesa nel 1700


Bernabò Visconti e sua moglie, Regina della Scala


Immagine della Madonna con Bambino ora nella chiesa di San Fedele






la Deposizione di Simone Peterzano maestro del Caravaggio





venerdì 17 luglio 2015

Zona Scala - Gli altri progetti per piazza della Scala

Piazza della Scala venne creata dopo gli sventramenti Ottocenteschi eseguiti per far posto alla Galleria Vittorio Emanuele progettata da Giuseppe Mengoni e aperta nel 1877. Mentre la Galleria metteva in comunicazione il Duomo col più importante Teatro al Mondo la piazza diventava uno dei fulcri della città. Luca Beltrami a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento configurò la piazza, restaurando la facciata di Palazzo Marino e realizzando i due palazzi laterali, la Banca Commerciale e la Ragioneria Comunale, realizzando una cornice perfetta per la Scala. Al centro venne collocato il monumento al grande Leonardo da Vinci realizzato da Pietro Magni, 1872, originariamente destinato per piazza S. Fedele. Paolo Portoghesi nel 1991 disegnò la nuova pavimentazione della piazza che fino ad allora era un orrendo parcheggio d'auto, riportò il disegno Ottocentesco con aiuole e alberelli attorno al monumento del grande Genio dando una definizione all'insieme. All'inizio di quest'anno il Comune propose un concorso per migliorare la piazza, specie nelle vie laterali e nella piazzetta a lato del Teatro.

Come abbiamo visto pochi giorni fa, Il progetto vincitore del concorso per il riordino di piazza della Scala è stato realizzato dal gruppo di progettisti guidato da Pierpaolo Tonin e composto da Graziano Cavallini, Paola Franceschi, Giacomo Gatto e Davide Vernocchi. Il progetto scelto rispetta la sistemazione realizzata negli anni Novanta da Portoghesi e forse per questo scelto. Vi mostriamo gli altri progetti presentati e che, in alcuni casi, avrebbero trasformato completamente la piazza.


Il 2° progetto classificato è stato realizzato da Giovanni Calzà (Milano), Emanuele Genuizzi, Giovanni Banal e Matteo Busa.







______________________________________________________________________

Il 3° progetto classificato è stato realizzato da Cristian Undurraga (Cile), progettista del Padiglione del Cile a Expo, insieme a Laura Signorelli, Stefano Rolla, Michele Zambetti e Leonardo Valdes Silva.




______________________________________________________________________

Il 4° progetto classificato è stato realizzato da Fernando Cesar Mosca (Argentina), Juan Manuel Balsa, Amelia Mariano, Emilia Mitrovic, Ksenia Puzakova e David Sebastian Coffio.




______________________________________________________________________

Il 5° progetto classificato è stato realizzato da Roca Massimiliano - progettista (capogruppo), Bianco Angelo - progettista, Spreafico Davide - progettista, De Nigris Francesco - collaboratore, Dall'aglio Biancamaria - collaboratore, D'apolito Alessandra - progettista.





______________________________________________________________________

Il 6° progetto classificato è stato realizzato da Moramarco Pierpaolo - progettista (capogruppo),Ventrella Stella Marina - progettista, Berardi Antonella - progettista, Lopes Cristiana - progettista, Brenna Giacomo - progettista, Valente Matteo - collaboratore.




mercoledì 15 luglio 2015

Zona Duomo - Arriva Cracco in Galleria

Un caffè bistrot al piano terra, aperto 7 giorni su 7 dalla colazione al dopo cena; un ristorante gourmet al primo piano, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena; uno spazio al secondo piano dedicato a eventi, mostre, esposizioni e concerti.
È questo il progetto di gestione presentato da Carlo Cracco per gli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II che da oggi, dopo l’apertura dell’ultima busta con l’offerta economica (Cracco verserà al Comune un canone annuo di 1.090.000 euro), sono stati ufficialmente assegnati allo chef.

“Siamo davvero felici di questa assegnazione – commenta l’assessore al Demanio Daniela Benelli –, il nome di Cracco è esempio di eccellenza del made in Italy che vogliamo rappresentare in Galleria. Dopo l’apertura del Mercato del Duomo, con una gastronomia di qualità alla portata di tutti, arriva anche la ristorazione stellata di uno chef italiano di fama internazionale. Un ingresso, quello di Cracco, che arricchirà l’offerta delle funzioni in Galleria e soprattutto sarà in grado di garantire un’apertura sempre più prolungata del Salotto dei milanesi, anche nelle ore serali”.

Grande attenzione al restauro degli spazi e al recupero dei materiali della Galleria. Il progetto presenta infatti soluzioni architettoniche ed estetiche di pregio, attraverso l’uso di decori e arredi che rispettino l’aspetto esterno del complesso monumentale.
Tutti gli interventi saranno a carico dell’assegnatario e sottoposti alla preventiva approvazione del Comune di Milano e della Soprintendenza.

Il bando
Il bando è stato aperto il 18 marzo scorso, in assegnazione due lotti ‘cielo-terra’: 1.118 mq su 5 livelli (attualmente occupati, solo al piano terra, da Mercedes) con destinazione ristorazione di qualità; 956 mq su 5 livelli (attualmente occupati, al piano terra, dal Bar Sì) con destinazione commerciale.
Con l’apertura della busta con l’offerta economica, si conclude l’iter di gara per il Lotto 2. Per quanto riguarda il Lotto 1, che ha ricevuto 8 diverse proposte, si procederà nelle prossime settimane.






giovedì 9 luglio 2015

Zona Scala - La nuova Piazza della Scala

E’ il gruppo di progettisti guidato dal trentunenne Pierpaolo Tonin, di Castelfranco in provincia di Treviso, il vincitore del Concorso internazionale di idee per valorizzare Piazza Scala, promosso dal Comune di Milano, su proposta e in accordo con Intesa Sanpaolo, per il quale sono pervenute 209 proposte dall’Italia e dall’estero.

 


L’annuncio è stato dato dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dal Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo prof. Giovanni Bazoli. Alla presentazione dei progetti sono intervenuti anche il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e la rappresentante della Commissione Giudicatrice prof. Ornella Selvafolta

Per la scelta finale, la Commissione giudicatrice, composta da rappresentanti del Comune di Milano, di Intesa Sanpaolo e dell’Ordine degli Architetti, ha scelto 6 progetti, di cui 4 premiati. E solo questa mattina sono stati svelati i nomi dei premiati, quando è stato associato il codice dei progetti selezionati ai gruppi di progettisti che li hanno realizzati. Al vincitore è stato riconosciuto un premio di 12mila euro. Al 2° classificato è stato assegnato un rimborso spese pari a 5mila euro. Al 3° e al 4° classificato 2.500 euro ciascuno.

Il progetto vincitore si è distinto, come riporta la motivazione, “per la qualità complessiva del disegno, l’attenzione al contesto urbano, il rispetto delle indicazioni del bando e la ragionevolezza delle soluzioni prospettate per il traffico urbano. La proposta assume come elemento determinante l’analisi urbana, concentrandosi sull’articolazione del sistema di flussi e di vuoti costituito dalle vie e dalle piazze di quest’ampia parte del centro storico di Milano.

Piazza della Scala, piazza del Duomo, piazza S. Fedele, Piazza Belgioioso, via Filodrammatici e piazza Ferrari sono riguardati come un’unica configurazione ambientale […] Basato sull’idea di togliere più che di aggiungere, il progetto suggerisce dunque una linea di manutenzione, ispirata alla progressiva limitazione del traffico veicolare e alla creazione di un’estesa area a pedonalità privilegiata, in modo da assicurare l’effettiva continuità tra i vari ambiti […] L’idea di fondo è quella di una piazza come hub “vuoto” che raccoglie e indirizza i flussi del turismo culturale nelle direzioni delle numerose istituzioni disseminate nel suo più vasto intorno”.

“Piazza Scala è un simbolo milanese - ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia - un insieme di storia, di bellezza, di arte che contiene epoche diverse in un sistema armonico, che ha bisogno di essere ancora più valorizzato. Un luogo che non è solo architettura, ma punto di ritrovo di milanesi e turisti. Mi piace sottolineare che a vincere sia stato un gruppo guidato da un trentunenne. Il progetto vincitore racchiude la promozione di tutti questi aspetti a partire dalla valorizzazione dei monumenti e delle funzioni culturali, un progetto che vede come punto di forza la tutela e la conservazione del patrimonio storico e architettonico. Ringrazio Intesa Sanpaolo per la aver costruito insieme a noi questo Concorso di Idee e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato. Abbiamo raggiunto il primo obiettivo che ci eravamo prefissati, promuovere e attivare un dibattito serio e approfondito sulla valorizzazione di Piazza Scala che ha avuto una grandissima partecipazione di progettisti italiani e stranieri”.

Il progetto vincitore è stato realizzato dal gruppo di progettisti guidato da Pierpaolo Tonin e composto da Graziano Cavallini, Paola Franceschi, Giacomo Gatto e Davide Vernocchi.

Il 2° progetto classificato è stato realizzato da Giovanni Calzà (Milano), Emanuele Genuizzi, Giovanni Banal e Matteo Busa.

Il 3° progetto classificato è stato realizzato da Cristian Undurraga (Cile), progettista del Padiglione del Cile a Expo, insieme a Laura Signorelli, Stefano Rolla, Michele Zambetti e Leonardo Valdes Silva.

Il 4° progetto classificato è stato realizzato da Fernando Cesar Mosca (Argentina), Juan Manuel Balsa, Amelia Mariano, Emilia Mitrovic, Ksenia Puzakova e David Sebastian Coffio.


Si tratta del primo Concorso di Idee lanciato dal Comune di Milano attraverso la piattaforma digitale “Concorrimi”, sviluppata in collaborazione con l’Ordine degli Architetti (www.piazzascala.concorrimi.it). Fino a oggi la piattaforma era stata utilizzata per Concorsi di Progettazione, come ad esempio il Cavalcavia Bussa e il Centro Civico all’Isola.


Nel caso in cui il Comune di Milano procedesse a ulteriori sviluppi progettuali finalizzati alla valutazione della praticabilità e fattibilità degli interventi ipotizzati, si affiderà al vincitore del Concorso l’incarico per le successive fasi di approfondimento.






Continuate a leggerci sul nostro blog

Troverete i nostri articoli sul blog.urbanfile.org