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mercoledì 13 novembre 2013

Zona Porpora - L'incrocio tra via Porpora e viale Lombardia

Che bellezza viale Lombardia incorniciata da due lunghe file di alberi! E che peccato invece che via Porpora, così importante e trafficato da tram e autobus, pur con la sua larghezza, non abbia colto lo stesso esempio. Non servirebbe molto: basterebbe rifare i cordoli dei marciapiedi, aggiungere due file l'alberi e possibilmente mettere dei lampioni al posto dell'illuminazione aerea. Ecco l'incrocio tra le due strade:

Nord-sud: Viale Lombardia; est-ovest: via Porpora

Viale Lombardia verso nord

Viale Lombardia verso sud (in primo piano: l'incrocio con via Porpora e i binari del tram)

Via Porpora verso ovest

venerdì 28 giugno 2013

Via Paisiello 6. Il passato diventa futuro.

Fra le numerose testimonianze dell’architettura Liberty a Milano si trova lo stabile di via Giovanni Paisiello 6, progettato dall’architetto e ingegnere Giulio Rezia nel 1912. Un testamento progettuale e culturale che negli anni Trenta ospitò diversi futuristi come Depero, Govoni, Farfa e lo stesso Marinetti. Poeti e artisti che animarono il palazzo con incontri e riunioni, ospiti dei proprietari, famiglia illuminata di mecenati e artisti.

Esteticamente l’edificio di via Paisiello possiede una singolare monumentalità della facciata nello scandito arretramento volumetrico, sul quale insistono balconi con aggetti evidenti movimentati da motivi ornamentali con fregi stilizzati in ferro battuto. Qui Rezia, per sottolineare l’effetto chiarosculare della scansione volumetrica, si è avvalso di scelte compositive semplici che esaltano l’eleganza costruttiva evitando ogni enfasi o artificio architettonico, ma mantenendo intatta la linea del disegno.

Rispettando questa precisa eredità visuale, a partire dal 2007, lo studio di Architettura e Design, A-septica ha cominciato a pianificare nei minimi dettagli una ristrutturazione conservativa dello stabile di via Paisiello 6. Sotto la supervisione artistica di Isisuf, Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo, nascerà infatti, nei prossimi mesi, FuturDome – Un Museo che si abita. Un progetto di riqualificazione di antichi spazi di rilevanza storico-culturale, attraverso un nuovo concetto di ospitalità: unità totalmente scardinate dagli stereotipi dell’abitare cano­nico. Qui, parti comuni e appartamenti si trasformeranno in possibili spazi espositivi, il passato in futuro.













venerdì 8 febbraio 2013

Via Adolfo Wildt e la supremazia dei più furbi

In Via Adolfo Wildt, tra Lambrate e Casoretto, vennero anni fa sistemate le "isole d'angolo". Ne vennero fuori anche alcune così ampie, che avrebbero potuto comodamente ospitare qualche pianta ma, come sempre, questo rimane un'utopia.
Mi è stato segnalato che pure qui, come spesso accade altrove, questi spazi sono costante preda dei soliti automobilisti furbi alla continua ricerca di posteggio.

Ho effettuato all'uopo alcuni screen-shot con Google Streetview e ho anche recuperato una fotografia. Le immagini testimoniano egregiamente la triste furbizia dei cittadini al volante.
Stessa situazione si verifica nelle vie circostanti, dove le auto si incuneano senza tanti complimenti, e senza alcun rispetto per il pedone, tra un albero e l'altro.








Via Francesco Ingegnoli, dove hanno creato dei parcheggi decenti




Qui non potevano piantare almeno un alberello?






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