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venerdì 11 settembre 2015

Zona Pagano - L'ultimo tratto senza alberi

Ci potremmo chiedere: come mai gli ultimi dieci metri di Via Mario Pagàno non siano alberati? Mistero. La cosa strana è che la via Pagàno, via alberata, nel piccolo tratto finale, verso Via Francesco Cherubini, è stata privata di alberi lasciando un'aiuola spoglia. Un peccato, anche perché qui c'è il grande spiazzo, usato come parcheggio, una distesa di catrame e lamiere.









lunedì 3 novembre 2014

Zona Porta Vercellina - La pista ciclabile datata e scassata

Da Piazzale della Conciliazione fino al parco Pallavicino (Parco Guido Vergani) c'è la pista ciclabile creata almeno una ventina d'anni fa che congiunge il parco col Parco Sempione. Ci sono punti in cui questa pista è quasi impraticabile, come ad esempio lungo il tratto iniziale della Via Alberto da Giussano, dove il cordolo è rotto in diversi punti e persino spostato rendendo il percorso più stretto. Anche le piste ciclabili vecchie andrebbero un po' curate ogni tanto.





giovedì 16 ottobre 2014

Zona Pagano - La ciclabile condivisa

In Via Giorgio Pallavicino qualche anno fa venne realizzata una pista ciclabile condivisa coi pedoni. A dire il vero credo sia poco chiara, segnalata solo dai cartelli posti agli incroci, ma in pratica il marciapiede è stato reso disponibile sia per le bici che per i pedoni. Una pista ciclabile valida e di sicuro poco costosa.




mercoledì 24 settembre 2014

Zona San Pietro in Sala - La città dei pali

Oggi su Milano Today è comparso un articolo che mostra l'ennesima stupidità dell'arredo urbano di Milano. Un palo della luce, pali tra l'altro alquanto brutti perché van bene per illuminare uno scantinato, è stato posizionato proprio davanti ad un orologio stradale. Questo è il segnale che a Milano non esiste alcuna regola, nessun coordinamento tra i vari apparati che si occupano di posizionare segnaletiche, pubblicità, fioriere e aiuole. Insomma, ognuno si occupa del proprio compitino senza porsi domande e chiedere agli altri.

Qui siamo in Via Tiziano angolo Via Veronese, il palo copre l'orologio che dista solo una ventina di centimetri.






Potrebbe interessarti:http://www.milanotoday.it/social/segnalazioni/via-tiziano-via-veronese-palo-luce-copre-orologio.html
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giovedì 24 luglio 2014

Zona Porta Genova - La Fiera di Sinigaglia trasloca

La Fiera di Sinigaglia lascia a fine settembre la sede dell'ex scalo ferroviario di Porta Genova (area di proprietà delle Ferrovie dello Stato) e gli operatori traslocano lungo Ripa di Porta Ticinese nella giornata di sabato e in piazzale Mario Pagano la domenica.

Dei 152 operatori ambulanti attivi nel mercato, 112 hanno presentato domanda per dar vita al nuovo “Mercato di Ripa di porta Ticinese” nel tratto compreso tra via Barsanti e via Paoli durante la giornata di sabato. Altri 22 operatori invece hanno optato per il trasferimento nel nuovo “Mercato di Mario Pagano” che si terrà la domenica sull’area del parcheggio MM1 di via Mario Pagano. Sono invece 13 gli operatori che non hanno presentato alcuna domanda per la ricollocazione in una delle due opportunità offerte dall’Amministrazione comunale, mentre 5 ambulanti hanno visto decadere la loro licenza per mancato pagamento dei canoni arretrati o per superamento dei limiti delle assenze. Le assegnazioni dei posteggi, come previsto dai bandi, avverranno entro la fine di questo mese.

Per poter accedere all’assegnazione dei nuovi spazi in Ripa di Porta Ticinese e Mario Pagano, gli operatori dovevano infatti dimostrare di essere in regola con gli adempimenti del Canone di Occupazione Suolo Pubblico. Su 152 operatori attivi presso la Fiera di Sinigaglia agli inizi di questa procedura, ben 44 sono risultati morosi con pagamenti in arretrato da un minimo di uno a un massimo di 5 anni, per un totale di oltre 135 mila euro di COSAP non versata. Ad oggi gli Uffici Comunali hanno già recuperato oltre 106 mila euro attraverso versamenti totali e impegni di rateizzazione degli importi dovuti.

Le graduatorie per l’assegnazione dei posteggi nei due nuovi mercati sperimentali saranno formulate dando precedenza agli operatori provenienti da Sinigaglia. In particolare per i posti liberi di piazza Mario Pagano, si terra conto delle domande degli ambulanti provenienti anche da altri mercati settimanali, seguendo un criterio di anzianità di iscrizione alla categoria.

La proposta dall’Amministrazione comunale rivolta agli operatori per scegliere tra Ripa Ticinese il sabato e Mario Pagano la domenica ha visto la presentazione di due distinti ricorsi al TAR (53 firmatari per il primo e 14 per il secondo) da parte di alcuni degli ambulanti del mercato Sinigaglia (tra i quali diversi morosi e due con licenza decaduta per morosità). Per uno di questi il TAR Lombardia si è espresso lo scorso 11 luglio scorso confermando la validità degli atti comunali e negando quindi la richiesta di sospensione presentata dagli ambulanti.



mercoledì 21 maggio 2014

Zona Porta Genova - Nuova vita e nuova collocazione per la fiera di Sinigallia

Ogni città al mondo ha il suo mercatino delle pulci, come non pensare al mercato di Portobello Road? Milano ha il suo mercatino delle pulci, la fiera di Sinigaglia che prende il nome dalla nota fiera annuale che si tiene nella città marchigiana di Senigaglia (la differenza sta nella i). La Fiera di Sinigaglia, attiva sin dagli anni Venti, è stata spostata diverse volte. Dai bastioni che correvano lungo il tratto che va da Porta Vercellina a Porta Genova (ora occupato dal mercato di Viale Papiniano in parte), a Via Calatafimi, quindi lo spostamento sul finire degli anni Novanta sulla banchina della Darsena. Nuovamente spostata per via dei lavori nell'attuale locazione all'interno dello scalo merci di Porta Genova in via Valenza, ora pronta per l'ennesimo spostamento.

La fiera espone oggetti di vario genere soprattutto di memorabilia, ultimamente più famosa tra i giovani che ascoltano musica rock, metal e punk, alla ricerca di dischi e capi di abbigliamento di seconda mano.

Palazzo Marino ha precisato che l'area di via Valenza, attualmente utilizzata dal mercato settimanale, di proprietà privata (Ferrovie dello Stato): è scaduto nei mesi scorsi l'accordo che l'ente aveva stipulato per usare le aree dell'ex scalo ferroviario di Porta Genova. Quindi era necessario un trasloco della fiera.




La settimana scorsa sono state approvare dalla Giunta le linee guida per la nascita, in via sperimentale, dei due nuovi mercati settimanali scoperti in Ripa di Porta Ticinese e Mario Pagano, volti a garantire la continuità commerciale degli operatori e la prosecuzione della storica fiera.

“Con questo provvedimento vogliamo dare nuovo slancio ad una fiera storica per la città che dopo anni di collocazioni inadeguate trova oggi una nuova posizione, al centro di due quartieri commercialmente appetibili”. Così l’Assessore al Commercio, Attività produttive Franco D’Alfonso che ha aggiunto:“Grazie a questa soluzione gli operatori potranno scegliere l’ubicazione più in sintonia con la propria vocazione merceologica e organizzativa, in due nuove sedi idonee a garantire la giusta visibilità ”.

Il provvedimento nasce della volontà dell’Amministrazione di trovare una collocazione idonea ai circa 150 operatori che ad oggi svolgono la propria attività in condizioni svantaggiate all’interno dell’ex scalo Ferroviario di Porta Genova. L’area, sia perché di proprietà di Ferrovie dello Stato che ne rivendica la disponibilità sia per mancanza di servizi e infrastrutture adeguate, non risulta infatti più idonea ad ospitare lo svolgimento della Fiera nel rispetto del decoro e della sicurezza degli operatori e del pubblico.

In quest’ottica sono stati individuati, con l’approvazione dei Consigli di Zona 6 e 7, due nuovi mercati sperimentali. Il primo, denominato “Mercato di Ripa di porta Ticinese” collocato tra Via Barsanti a Via Paoli nella giornata di sabato e composto da circa 100 banchi senza automezzo alle spalle con una spiccata vocazione non alimentare, potrà ospitare all'incirca 100 operatori dell’attuale fiera di Sinigallia. Il secondo, “Mercato di Mario Pagano”, insisterà la domenica sull’area del parcheggio MM1 di via Mario Pagano e prevede la presenza di circa 100 banchi con automezzo alle spalle di cui circa 50 provenienti da Sinigallia. La novità assoluta in questo mercato che avrà una composizione mista (alimentare e non) è costituita dalla previsione di 20 postazioni (comprese tra le 100 totali) che saranno messe a disposizione della Zona 7 per attività temporanee di commercio su area pubblica.

Per garantire la ricollocazione di tutti gli operatori dell’attuale mercato di Sinigallia, in regola con il pagamento del canone di occupazione suolo pubblico, sarà predisposto uno specifico bando riservato agli stessi operatori per l’assegnazione delle postazioni nei due nuovi mercati. Entro fine maggio è prevista la pubblicazione del bando mentre le presentazione delle domande dovrà avvenire entro fine giugno per poter procedere alle assegnazioni entro la fine di luglio 2014.

Nel bando, ovviamente, verranno previste delle riserve a favore degli operatori di Sinigallia e verranno ulteriormente preferiti i titolari che operano direttamente sul mercato rispetto a quelli che, viceversa, hanno ceduto la licenza in affitto. Per entrambi i mercati i posteggi eventualmente rimasti inassegnati verranno attribuiti ad altri operatori che ne faranno richiesta.








giovedì 6 marzo 2014

Zona Sempione - Basta attendere: da realizzare un grande boulevard in Corso Sempione!

Basta attendere: realizzazione di un grande boulevard in Corso Sempione - prima che il tornado di Expo arrivi e ci colga impreparati! Lungo poco meno di 2 km è, tra tutte le strade milanesi, probabilmente quella che più si avvicina (seppur alla lontana) all'idea del boulevard all'europea: stile Champs-Elysees di Parigi o il viale Unter den Linden di Berlino. Peccato che finora sia mancata la lungimiranza e concreti progetti per la sua risistemazione. Al momento, solo i primi 300 metri del viale (dal bellissimo Arco della Pace, che entro il suo spazio inquadra prospetticamente la Torre del Filarete del Castello Sforzesco), fino all'incrocio col semicerchio tracciato dalle vie Canova e Melzi d'Eril, sono stati adeguatamente valorizzati, con uno dei migliori interventi urbanistici di Milano. Una bella passeggiata pedonale, ampi marciapiedi in pietra e anche la strada (segnata dalla ZTL) è pavimentata, avvicinandola agli standard berlinesi. Eleganti aiuole e begli alberi chiudono un quadro molto positivo. Peccato che i restanti 1500 metri del Corso, che pure hanno tutte le possibilità e potenzialità, siano in preda all'anarchia.

Dal momento in cui il Corso incrocia le vie Canova e Melzi d'Eril, infatti, Corso Sempione si allarga notevolmente (circa 80 metri di larghezza), assumendo spazi e caratteri che sulla carta si presterebbero molto di più al boulevard europeo, ma finora assolutamente trascurati. Al momento questo chilometro e mezzo è un grosso viale, costeggiato da due file di verde i cui marciapiedi e spazi fra alberi sono selvaggiamente presi di mira dai parcheggi automobilistici. Oltre le due file di verde-"posteggio", si trovano i due rispettivi controviali. Con i suoi caratteri, il Corso assomiglia a un ibrido fra le arterie berlinesi di Unter den Linden e Karl-Marx-Allee.

E' lesionista ed è un vero peccato arrivare ad Expo con questa situazione. Al momento l'area è frequentata perlopiù nel suo lato sud (i primi famosi 300 metri): l'Arco della Pace attira turisti e milanesi, soprattutto di notte, come uno dei cuori della movida. Del grosso di Corso Sempione, che si sviluppa in direzione nord fino a Piazza Firenze (sulla quale ci sarebbe a sua volta da parlare, ma non è questa la sede), è completamente dimentico. L'assessore Maran propose, la scorsa estate, un piano per rimuovere i parcheggi sulle aiuole e istituire una pista ciclabile: ci auguriamo che sia stato (o che venga) approvato. Ma non sarà sufficiente: bisogna rendere il viale più maestoso e percorribile, fare in modo che diventi una delle "passeggiate milanesi". Le possibilità sono diverse:

1) eliminare i controviali, pavimentandoli completamente e riservando una parte alla pista ciclabile, dunque rendendoli a misura d'uomo e creando una lunga passeggiata omogenea. In questo modo però i parcheggi diventerebbero un  problema.
2) mantenere i controviali, ma rimuovere tutti i parcheggi dalle aiuole (cioè rimuovere i parcheggi dal viale centrale), possibilmente aumentando il "suolo calpestabile". Come? Mantenendo le file di alberi, ma tagliando le larghe aiuole in altezza con una pista ciclabile. Oppure rimuovendo, dai controviali, la fila di parcheggi sulla sinistra, pavimentandola ad uso di pedoni e ciclisti. L'idea comunque è che le aiuole al momento creano grandi macchie impenetrabili e, tra alberi e giochi di pendenza, rendono il viale a tratti "oscuro" e poco raccomandabile, specie di notte. Il verde allora deve essere in eguale proporzione, ma non così massicciamente addensato da dividere nettamente gli spazi. Insomma, l'ideale sarebbe dividere le aiuole in due lunghe corsie di aiuole, così da creare ampi spazi pedonali e pista ciclabile. E niente più parcheggi sotto gli alberi.

Un'altra cosa che ci piacerebbe vedere realizzata: la linea centrale che divide i due sensi di marcia, sostituita piuttosto da una lunga aiuola fiorita larga mezzo metro.

Una delle aiuole di Corso Sempione (notare: non ci sono panchine, i marciapiedi percorribili sono stretti e ridotti, e tutti in bitume. E nemmeno un cartello turistico con indicazioni, itinerari, breve guida, descrizione...

La lunga fila di parcheggi automobilistici nelle aiuole sotto gli alberi (guardando verso nord)

Guardando verso sud

Un viale stupendo anche per le sue architetture, così oscurate perché l'itinerario non è affatto valorizzato.

La storica sede Rai di Corso Sempione con l'antenna.

Esempio di come può essere gestita bene un'aiutola: aiuola fiorita in via Melzi d'Eril, traversa del Corso


Ampia carreggiata in asfalto che divide la parte pavimentata e ZTL del Corso dalla lunga parte non ancora sistemata. Deve essere creato anche un attraversamento pedonale (possibilmente in pietra) che renda la passeggiata tra i due tronchi "continua", senza costringere a entrare brevemente in via Melzi d'Eril per attraversare.

Da qua si entra nei 300 metri eleganti e sistemati di Corso Sempione: come ci piacerebbe vedere tutto il resto del Corso. Che meraviglia i lampioni.

Aiuole disposte elegantemente, pavimentazione a regola d'arte, Arco della Pace illuminato sulla sinistra.

Stupenda la carreggiata ad uso dei tram pavimentata.







Altra questione: perché non valorizzare gli "insiemi", anziché mantenere le risistemazioni milanesi rigidamente separate, in compartimenti stagni? Mi spiego meglio: nei 300 metri del tronco sud, Corso Sempione incrocia via Piermarini: 100 metri di strada trascurata e malandata che collega la bellissima porzione sud di Corso Sempione con la recentemente riqualificata Piazza dei Volontari: quest'ultima, oltre ad essere molto carina e da poco risistemata, su cui si affaccia uno dei più belli complessi religiosi di Milano, è anche sede di un parcheggio multipiano sotterraneo. Sarebbe dunque consigliabile sistemare e pavimentare anche via Piermarini, per rendere più omogeneo il percorso fra questi due luoghi (si tratta solo di 100 metri), naturalmente mantenendo una corsia a senso unico. Considerando la carezza di posteggi e l'elevato traffico notturno per la nightlife, un intervento del genere rende molto più gradevole l'accesso al viale.


La malandata via Piermarini e, in fondo, il Corso

Piazza dei Volontari

I bei lampioncini retrò di Piazza dei Volontari

Scorcio dell'Arco della Pace da Piazza dei Volontari, attraverso via Sangiorgio

La bella pavimentazione di Piazza dei Volontari con i suoi gradevoli ed eleganti mini-panettoni

Il campanile della grande e bellissima Parrocchia del Corpus Domini dei Padri Carmelitani (un blocco esteso tra via Pagano, via Canova, via Piermarini e via Domenico)

Affascinanti giardini pensili.

La bella facciata della basilica del Corpus Domini

Last but not least: i tram 1 e 19 che, da Corso Sempione, imboccano via Pagano. Cosa succede qua?

Ecco cosa: in via Pagano le radici stanno sfondando l'asfalto!

giovedì 28 novembre 2013

Zona Pagano - La pista ciclabile nuova di zecca

La pista lungo il parco di Via Giorgio Pallavicino ora prosegue verso Via Francesco Cherubini, passando nel tratto di Via Mario Pagano e Via Domenico Cimarosa, per collegarsi ad una più vecchia pista che si trova in Via Giuseppe Dezza. A dire il vero la ciclabile esisteva già da anni, ma ora è stata sistemata meglio, con la giusta segnaletica e nuove discese.
Di seguito le foto del cantiere e la pista come è stata consegnata ai cittadini.







A lavori ultimati.












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