(Giorgio De Chirico, Edipo e la Sfinge, 1968 — Fond. Giorgio e Isa de Chirico, Roma)
Sfinge, tu che sei così amante degli indovinelli e ti sei presa la vita di molti uomini perché non seppero risponderti, dimmi: qual è l'animale che distrugge quelli della sua propria specie utilizzando con due tattiche diverse: alcuni li chiama nemici per eliminarli per mezzo della guerra e portar via tutti i loro averi; altri, chiamandoli amici, li inganna perché lavorino fino allo sfinimento e dopo li deruba dei frutti del loro lavoro.
E non fingere di ignorare la risposta: non per niente te ne stai sull'orlo di una strada contemplando da secoli l'umanità.
Isabel Barceló (Spagna), Una pregunta fácil de responder
(Tradotto da Mujeres de Roma)
Sfinge, tu che sei così amante degli indovinelli e ti sei presa la vita di molti uomini perché non seppero risponderti, dimmi: qual è l'animale che distrugge quelli della sua propria specie utilizzando con due tattiche diverse: alcuni li chiama nemici per eliminarli per mezzo della guerra e portar via tutti i loro averi; altri, chiamandoli amici, li inganna perché lavorino fino allo sfinimento e dopo li deruba dei frutti del loro lavoro.
E non fingere di ignorare la risposta: non per niente te ne stai sull'orlo di una strada contemplando da secoli l'umanità.
Isabel Barceló (Spagna), Una pregunta fácil de responder
(Tradotto da Mujeres de Roma)