Scritto il 31/10/2013
Oggi è un giorno prefestivo, dal momento che domani è un giorno di vacanza, pertanto oggi i medici di famiglia dalle 10 di mattina in poi non ci sono e c'è la guardia medica. Cioè io.
Ecco un'altra delle mie giornate all'insegna del
medico-salumiere.
Durante la giornata sono venuti alcuni pazienti confusi e sconvolti dall'assenza del loro medico, alla disperata ricerca di ricette dei farmaci abituali.
Verso le 16 viene una signora:
-Avrei bisogno del farmaco X, il medico non c'è, mi fa la ricetta?
E io, indicando anche un cartello che fa bella mostra di sé vicino alla scrivania (e che nessuno fila di striscio):
-Guardi signora, il farmaco X io glielo
segno (=prescrivo), ma il suo medico quando glielo prescrive mette sulla ricetta un numeretto, chiamato "nota", grazie al quale lei non paga. La guardia medica, come vede anche scritto su questo cartello, non può scrivere questa nota, e quindi lei pagherebbe il farmaco per intero.
-Ma guardi che io lo pago!... cioè... pago la "differenza"...
-Eh no, se gliela faccio io la ricetta, pagherebbe non l' euro o l' euro e mezzo della differenza, ma l'intero prezzo del farmaco.
-AH! E anche per il farmaco Y??
-Eh sì, signora, anche quello ha la nota.
-ECCHECCAZZO! Ma và và...
...e se ne va sbattendo la porta.
Sospiro. Respiro.
Vorrei correrle dietro e strillarle in faccia se le pare il modo di trattare una persona, se l'avrebbe mai fatto col suo medico, se l'avrebbe mai fatto con uno specialista, se l'avrebbe mai fatto con qualsiasi persona di cui abbia un minimo di rispetto e considerazione. Evidentemente io non me le merito.
Adesso faccio la parafrasi del dialogo che avete letto sopra. Perchè per un profano, le note, le prescrizioni, le mille
cagate burocrazie che sono dietro quel pezzo di carta rossa possono sembrare assurde. E in effetti lo sono. Però ci sono delle regole, e io le devo rispettare, e pure i pazienti, anche se hanno difficoltà a capirle.
Allora, chiariamo una volta per tutte:
1) La guardia medica, o medico di continuità assistenziale, nella Regione Marche è presente TUTTE le notti dalle 20 alle 8 di mattina; il sabato è presente dalle 10 alle 20, la domenica dalle 8 alle 20. Tutti i giorni prefestivi è presente dalle 10 alle 20, tutti i giorni festivi dalle 8 alle 20. E ripeto, tutte, TUTTE le notti. In questi orari i medici di famiglia (e i pediatri di libera scelta) hanno il sacrosanto diritto di non farsi trovare, di spegnere cellulari, di chiudersi dentro casa o andare a Timbuctù. Se avete bisogno di un medico durante questi orari, c'è la guardia medica.
2) La guardia medica è un servizio di URGENZA. Attenti a questa
cagata incoerenza: anche se da qualche anno la guardia medica si chiama "Continuità Assistenziale", facendovi credere che fa tutte le funzioni del vostro medico di famiglia quando lui non c'è, questo NON E' VERO. La guardia medica è il medico di urgenza, il Pronto Soccorso è il servizio di emergenza. Essendo un medico a cui si ricorre se c'è un'urgenza, bisognerebbe andarci per le malattie urgenti e acute. Se avete il mal di gola da 10 giorni, perchè vi decidete a farvi visitare proprio quando il vostro medico di famiglia non c'è? per non fare la fila?
Ecco cosa può fare e cosa NON PUO' FARE il medico di guardia:
-Sembra assurdo dirlo, ma cura le malattie (o almeno ci prova). Quelle acute. Non quelle croniche. Non vi instaura una terapia per l'ipertensione arteriosa cronica, che avete scoperto da mesi, ma può curarvi un'improvvisa crisi ipertensiva. Non vi cura l'Alzheimer (e se trovate qualcuno in grado di farlo, fate un fischio!), ma può occuparsi di un paziente con Alzheimer che ha una crisi di agitazione. Ovviamente febbri, mal di pancia, crisi allergiche, piccole ferite, vomiti, dolori toracici e flebiti sono il suo pane quotidiano.
-La guardia medica vede ANCHE I BAMBINI. Siamo formati per farlo. Dobbiamo farlo. Non esiste la guardia pediatrica: la guardia medica è un servizio rivolto agli adulti e ai bambini. Se trovate una guardia medica che rifiuta di visitare i vostri bambini potreste/dovreste denunciarlo. Se poi
non è in grado di fare una diagnosi, allora avete incontrato un incapace, ma
come minimo deve visitare il vostro bambino, altrimenti sta facendo interruzione di pubblico servizio.
ECCEZIONE A QUANTO DETTO SOPRA: se telefonate per una situazione di
emergenza, se al telefono riferite una patologia acutissima, per la quale c'è immediato pericolo di vita, la guardia medica può ritenere opportuno di non perdere tempo a venire da voi e inviarvi subito il 118 senza neanche visitarvi. Esempio: se telefonate e dite che il vostro bambino ha ingerito una pallina e sta soffocando, la guardia medica ovviamente vi manda IMMEDIATAMENTE il 118, senza neanche venire a domicilio. Può darvi nel frattempo indicazioni telefoniche, oppure DOPO aver allertato il 118, passare da voi in concomitanza con l'automedica.
-La guardia medica NON FA IMPEGNATIVE, cioè le richieste per esami di laboratorio, esami strumentali, visite specialistiche. Queste non sono cose urgenti. Se siete così malati da necessitare di esami o visite specialistiche che non potete rimandare neanche per due giorni, significa che avete bisogno del Pronto Soccorso. Ma nel 99,9% dei casi succede così: vi siete scordati di farvi fare un'impegnativa dal vostro medico e avete l'appuntamento proprio lunedì mattina. Non potete venire di domenica dalla guardia medica per quell'impegnativa. Ci dovevate pensare prima, mi dispiace.
-La guardia medica non è un infermiere. Non venite dalla guardia medica per farvi fare le iniezioni (che qualcun altro vi ha prescritto). Se poi qualcuno di noi si muove a pietà e ve le fa lo stesso (vedi me), perchè è Natale e non trovate nessuno che vi venga a fare un'iniezione, NON APPROFITTATENE, per piacere. Se vi faccio un favore, non significa che dovete venire tutti i santi i giorni da me a farvi fare l'iniezione. Vi fate fare una bella richiesta dal medico per "terapia iniettiva" e ve la fate fare dall'infermiere del distretto. Oppure dalla vicina di casa. Oppure imparate a farvele da soli, davanti allo specchio. E per piacere, non telefonate per chiederci di VENIRE A DOMICILIO A FARE UN'INIEZIONE. Queste sono prestazioni infermieristiche che non ci competono. Lo stesso dicasi per le medicazioni: se vi siete fatti male venite pure da noi, vi visitiamo e vi facciamo la prima (e anche la seconda) medicazione, ma se ne dovete fare 20 non potete venire sempre qui. Fatevi fare l'impegnativa con scritto "medicazioni" dal vostro medico e andate a prenotarle al CUP.
-Il punto più difficile da spiegare: la guardia medica prescrive farmaci, ma NON TUTTI i farmaci. Prescrive quelli
urgenti, quelli
salvavita, quelli che non potete fare a meno di prendere tutti i giorni. Se è venerdì sera e vi siete accorti che vi manca un farmaco indispensabile, potete andare dalla guardia medica e ve lo prescriverà.
Cosa discende da questo? ci sono farmaci che NON SONO INDISPENSABILI, URGENTI, SALVAVITA. La medicina per il colesterolo, se non la prendete per due giorni e aspettate che sia lunedì per farvela prescrivere dal vostro medico, non morite. Magnate meno
salciccia al pranzo della domenica, magari. La medicina che chiamate "salvastomaco" (gli inibitori di pompa), se non la prendete per due giorni, non morite di ulcera. Se proprio vi viene mal di stomaco vi possiamo visitare e darvi un antiacido, se necessario. Uguale così per tante altre medicine.
E adesso cerco di spiegarvi l'assurdo dialogo che ho avuto oggi.
Nel nostro sistema ci sono farmaci, detti di classe C, che sono SEMPRE a pagamento: il medico li prescrive su un foglio bianco e il paziente paga per intero il loro prezzo.
Poi ci sono i farmaci in classe A: il medico li prescrive sul ricettario rosso.
Adesso viene il difficile: ALCUNI farmaci in classe A sono sempre completamente gratuiti per il paziente, mentre altri sono associati alle cosiddette "note" (
note AIFA): sono numeri ai quali corrispondono delle patologie. Ad esempio: alle statine, farmaci che si usano per il colesterolo, è associata la nota 13, che corrisponde grossolanamente (molto grossolanamente) all'ipercolesterolemia. Se il medico di famiglia ritiene che un paziente abbia un'ipercolesterolemia che rientra nei criteri di applicabilità della nota 13, prescive la statina, appone la nota 13 sulla ricetta nell'apposito spazio e così il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) paga il farmaco per intero alla Casa Farmaceutica: il paziente non lo paga, non ci mette una lira.
[O meglio, se è un farmaco generico (senza "nome commerciale") non paga niente, se ha un nome preciso commerciale, il SSN paga la maggior parte, e il paziente paga la "differenza". Esempio: il Gandalf, della casa farmaceutica Baggins, il cui principio attivo è il Bilbo, costa 100, mentre il semplice Bilbo costa 90. Se il paziente vuole il Bilbo, non paga niente (il SSN paga 90 alla casa Baggins), mentre se vuole PROPRIO PROPRIO quello lì, il Gandalf, allora paga 10, perchè 90 ce li mette il SSN, ma per arrivare ai 100 che vuole casa Baggins, il paziente ci deve mettere
di suo la famosa "differenza". Chiaro?]
Se invece un paziente non ce l'ha proprio l'ipercolesterolemia, allora il medico la nota 13 non la scrive e il paziente paga sempre e comunque tutto.
Insomma, se per un farmaco è prevista la nota, tale farmaco può essere prescritto in modo gratuito LIMITATAMENTE alle indicazioni previste nella nota. Vuoi un antiacido? se hai la gastrite cronica puoi averlo gratis (con la nota), se non hai la gastrite te lo paghi.
Torniamo a noi.
La guardia medica non prescrive i farmaci con la nota.
O meglio, li prescrive, ma la nota non ce la può mettere, e tu ti paghi il farmaco per intero. Questo, credo, per 2 motivi:
-io guardia medica, che ti vedo per la prima volta, che ne so della tua gastrite, del tuo colesterolo, della tua artrosi?
-la stragrande maggioranza delle note corrisponde a patologie non urgenti, perciò per 2 giorni puoi fare a meno del farmaco che vuoi che io ti prescrivo. Se proprio non VUOI farne a meno, lo devi pagare. Ma se proprio non PUOI fare a meno, ad esempio hai un dolore acuto, neoplastico, la guardia medica ti somministra l'antidolorifico, stai tranquillo, non ti lascia nella sofferenza. E ti prescrive un antidolorifico per il quale non è prevista la nota.
La mia esperienza dice che quei pazienti con patologie GRAVI che prendono farmaci con la nota, di solito non si scordano di farselo prescrivere dal medico. Non se lo scordano.
3) La guardia medica non trascrive sul suo ricettario i farmaci prescritti da altri colleghi, quali i medici del Pronto Soccorso, specialisti, medici ospedalieri. Tutti questi hanno il loro ricettario. Il Pronto Soccorso ha il ricettario. Quando vi dimettono dall'ospedale, dovrebbero o fornirvi dei farmaci che vi prescrivono (vi danno proprio le scatole, prendendole dalla farmacia ospedaliera) o farvi le ricette. Se vi dicono: vada dal suo medico o dalla guardia medica a farseli prescrivere, dovete insistere.
Primo: questi qua fanno ricadere la spesa farmaceutica su qualcun'altro, piuttosto che su di loro. Il ricettario è il nostro libretto degli assegni, e ciò che scriviamo sul nostro libretto viene controllato (o dovrebbe esserlo... ma questo è un altro discorso): se spendiamo troppo o male veniamo cazziati. Vi sembra giusto che un medico decida di dare un farmaco ad un paziente ma poi per la prescrizione faccia staccare un assegno ad un collega ? In questo modo il primo medico ha sempre i suoi assegni intonsi, il secondo medico "spende" un sacco.
Secondo:
checcazzo, mica siamo degli scribacchini! Se io scrivo una ricetta e la firmo col MIO nome, e quindi sono ritenuta RESPONSABILE di ciò che sto scrivendo, voglio anche essere io a decidere per quel farmaco. E se il mio collega avesse fatto una
cazzata sciocchezza? avesse deciso una terapia scorretta? di lui non si saprà niente, mentre il nome su quella ricetta sarà il mio. PRETENDETE di avere le prescrizioni!
OOOHHH, per adesso mi vengono in mente queste cose.
Spero che vi sia utile.
Voglio specificare che quanto scritto sopra è valido nella mia regione, le Marche, se in altre regioni ci sono differenze fatemelo sapere.
Per piacere, non schifate i dottorini della guardia medica. Non li mandate a quel paese se rispettano le regole, anche se le regole sono difficili da capire, anche se sono stupide.
Il servizio che vi forniamo è prezioso, all'estero se lo sognano, oppure lo pagano profumatamente. Anche noi siamo medici, abbiamo studiato, e tanto, anche se siamo arrivati "solo" qui, in questi ambulatori tristi e pure un po' paurosi, quando di notte stiamo tutti soli. Trattateci con rispetto, come trattate i medici ospedalieri, o gli specialisti da cui andate pagando un sacco di soldi. Anche se non ci pagate, anche se siamo un servizio gratuito, non vuol dire che valiamo poco.
Grazie.