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mercoledì 10 agosto 2011

Della Scozia porterò con me...

Il verde. I verdi. I viola. L'acqua. Il Mare del Nord. L'Oceano. I laghi che sembrano fiumi. I fiumi che sono quasi laghi. Le scale. Le salite. Le urla dei gabbiani. I piccoli dei gabbiani. I nidi dei gabbiani sulle scogliere a strapiombo. Le scogliere a strapiombo. Il golf. I castelli. Le Vauxhall. I fiori. I cardi. Il profumo del mare. La puzza del mare. Il vento. Le nuvole velocissime. Le patate. La roccia. Le alghe. I cigni. I brutti anatroccoli. Le mucche. Le pecore. I gatti. I ponti lunghissimi. I ponti altissimi. I ponti mobili. L'architettura. La pietra. Le tinte pastello delle case. La scalette delle case. I vasi di fiori delle case. I cancelli. Le panchine. I gerani. La Tennent's. La pronuncia della R. Le vocali calcate. Il cielo. La stanza rossa. Il scesso nell'armadio. I cuccioli di Husky. Wendy. L'accetta che il marito di Wendy teneva appesa in sala. "Wendy. Tesoro. Luce. Della. Mia. Vita..." I nomi dei cottage. La puzza di pesce fritto/affumicato di primissima mattina. Il fish and chips più pesante della storia. Le manate contro il finestrino cercando dalla parte sbagliata il sedile per fare la retro. Il pelo alle macchine parcheggiate sulla sinistra. Ness. Le magliette.
Dalla Scozia porto con me tanti ricordi bellissimi, e il consolidarsi di un'amizia importante, con una tra le persone più belle che io abbia conosciuto finora.
Dalla Scozia porto con me la voglia di tornare, di vedere ancora e scoprire ancora.

Dalla Scozia ho portato millemila foto, mediamente brutte, ed eccone qui alcune, rigorosamente a random, sperando che raccontino più di quanto ho fatto io.









































lunedì 18 luglio 2011

A volte ritornano...e altre partono

Ritornano le cage beads. Che poi non è che se ne fossero mai andate, ma dopo un periodo di grande utilizzo, sfociato anche in deliri del genere, le avevo un po' accantonate.

Chissà poi perchè, ma è stato bello riprenderne alcune che avevo fatto tempo fa, e creare questo nuovo girocollo.

Venendo a quelle che partono, invece, in questo caso trattasi di me e di lei, che domani partiamo per una girata in Scozia.

Se non ci ammazziamo alla prima rotonda presa contromano, ci si risente tra una decina di giorni.

martedì 17 maggio 2011

Tutto uno sfarfallamento

Queste farfalline sono state acciuffate all'ultimo minuto per un paio di scatti veloci prima di volare in quel di Mantova.
Del resto son farfalle, questo fanno. Volano.

Una perlina in legno laccato, di ispirazione China e una finissima farfallina in metallo dorato qui:

Farfalline in vetro pressato e quadrotti forati qui:

L'ho già scritto più volte, mi piace ricostruire la storia delle perline nei miei bijoux, so sempre esattamente da dove arriva la perlina che sto usando: una brutta collana presa e disfata, una bancarella, un negozio online... Certo, le mie preferite sono quelle cho ho preso in giro, forse perchè so che probabilmente non ne troverò più di uguali, forse perchè portano con sé il ricordo di quel viaggio. In questo caso, in due paia di orecchini, ci sono perline prese a Praga, a Londra e ad Amsterdam.

venerdì 15 aprile 2011

Tulipani, Canali e Biciclette

See, vabbè, grazie.... tutto qua?


No, direi di no. Amsterdam non è solo tulipani, canali e biciclette. Ma è di questo che parlerò io. Perchè Amsterdam è anche questo, davvero, non solo sulle guide.

I tulipani, per dire, ci sono eh, a mazzi...come dire. Fioristi, fiorai, venditori di bulbi, allegre sciure con mazzetti, ragazze con il cartoccetto di fiori del mercato...

...quello che non vi dicono è che ad Amsterdam ci sono anche taaanti narcisi.

E non solo nelle aiuole, piantati con cura da giardinieri dilettanti o professionisti, ma anche anche in campagna, a bordo della strada. Robe che qua da noi va bene se trovi un papavero scampato, ma il più delle volte son solo erbacce.


Canali, anche quelli ci sono, è indiscutibile. E son pieni di gente. Mi manca il loro aspetto settimanale, senza la frenesia del week end, ma mi s'è fissata questa immagine dei ragazzi che vanno a scuola con il barchino...che poi sarà una mia invenzione, ma al sabato pomeriggio i canali pullulavano di gente, barchini, barchette e barconi che nemmeno la Rinascente a Natale.


Barchini di famigliole in modalità pic nic, con tavolino e tutto. E le grigliate in barchetta? Ne vogliamo parlare? Birra, carnazza, fumo... grigliata, appunto, ma in barchetta. O per i più snob, l'ape (si legga aperitivo) in barchetta, con micro borsine pailettate, minigonna e top in chiffon...vorrai mica mettere.


E le rive dei canali sono altrettanto affollate. Famiglie, coppiette, gruppi di ragazzi stravaccati a terra, a godersi il sole al tramonto e vedere i barchini passare. E i più fortunati, quelli che vivono affaciati ai canali, ricreano una succursale del salotto davanti casa, sugli scalini magari, un bicchiere di vino e chiacchiere al tramonto.

Per non parlare di quelli che...beh...loro sull'acqua ci vivono proprio. Eddai, chi non ha mai sognato di vivere su una casetta galleggiante....?

Io, per esempio.

Però ecco, l'idea di andare a prendere un caffè nella casa barchetta di qualcun altro non mi dispiace.

Biciclette. Accipicchia.... che impressione vedere le piste ciclabili tagliare a mezzo corsie con auto, pullman, tram.... Mica tanto per le piste ciclabili eh, più che altro perchè sopra c'erano frotte di ciclisti.

Bello però, sarà che da quando m'han ricostruito il ponticello sul Po mi sento molto ciclista pure io, che vado a lavoro in bici, però mi piace un sacco questa cosa della gente che si sposta in bici.


Signori ministrodell'ambiente, ministrodellasanità, ministrodelprogresso, ministrodelfuturo, ministrodellagentefurba, mi vien da suggerirvi una pubblicità progresso: cartellone 6x3 in cui vengono comparate le gambe di una sciura media italiana con quella di una sciura media olandese. Voglio vedere se poi non schiodiamo il culo dalla macchina pure noi, quando si può.

Che poi son cattivi! Oh come mi piace la guida rabbiosa, anche in bici... Le bici ad Amsterdam hanno la precedenza. Punto. Sempre, comunque, dovunque... Va beh, per dire, no? I semafori per i ciclisti durano ben più a lungo di quelli per le auto, per non parlare di quelli per i pedoni! E guai a mettere un piede su una pista ciclabile...

Ah, le bici olandesi non hanno i frenifreni, ma i freni a pedale. Caldamente sconsigliati se siete tonti come me... E le bici olandesi hanno anche il rimorchio. Cioè...rimorchio, come dire? Carretto anteriore? Aehm...mi mancano i termini! Comunque, spesso ci si trasporta la spesa, ancora più spesso la prole. Giuro che su uno di questi cosi ci ho visto tre, e dico tre bambini comodamente assisi sulle panchette di cui il suddetto coso è firnito, et un cagnolino, che in tutto fa quattro. Non male.

E sempe in tema bici, ad Amsterdam ho visto una delle cose più fighe al mondo: la beer bike. Azz...quanto mi piacerebbe essere un uomo, a volte!


Ma Amsterdam non è solo tulipani, canali e biciclette.

Amsterdam è anche case alte e strette...


E pure storte! Alcune s'appoggiano a quelle a fianco, a volte invece pendono in avanti e sembra che ti stiano cascando addosso.

Amsterdam è anche tante piccole piazzette, meno famose ma più caratteristiche di Piazza Dam, che ad essere onesti non è che abbia un gran fascino.

Amsterdam é anche un po' odore di canna, ed Amsterdam è anche tanti tanti sexy shop. Mica son tutte leggende. ;)


Amsterdam è tantissimi negozi di arredamento di design.


E Amsterdam è anche tanto, tanto altro... ma la mia cartolina finisce qua.
Chissà, magari ci saranno altri racconti da lì...

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