Lentamente, come una ninna nanna, si torna a ritmi normali.
Venendo a quelle che partono, invece, in questo caso trattasi di me e di lei, che domani partiamo per una girata in Scozia.
Si tratta di una parurina in rame, con bellissime pietre in quarzo Fragola e corallo panna, molto semplice ed estiva, che ho confezionato in una scatoletta da oreficeria riciclata e pesonalizzata.
Betty, sapendo della mia patologica mania per le scatole, me ne ha regalate alcune da riutilizzare, e così è stato.
Carta da pacco, colla, timbrini e inchiostro colorato, il risultato mi piace!
Ci risentiamo prima della fine della settimana, così vi potrò parlare del prossimo festival, Irlanda in Musica, e del fatto che quest'anno a Bobbio ci sarà anche il banchetto delle chincaglie!
Comunque, tutto un fiorire, si diceva, e quindi fiorellini lilla e piccole perline -che a me ricordano tanto dei petali- rosa tenue.
Vi ricordate il festival di San Patrizio? Beh, è andato un gran bene, c'è stata tantissima gente, le birre erano ottime ed i gruppi...wow!
Le perline rosa sono semplici cristalli di Boemia (di Boemia!), mentre il suddetto locket arriva invece da quella gigamerceria di Madrid. Non è bellissimo?
Ecco poi, come direbbero i giovani, vado un attimo OT, visto che qui non siamo per niente fescion, ma voi, al posto mio, non l'avreste comprata una magliettina pienapiena di stampe di bijoux vintage in ottone! tanti lockets! (aridaje...), camei, orologi, ciondolini etc? Bellina lei!
(clicca per ingrandire)
Un bel color turchese per questi quadrotti, e un azzurro più tenue per le palline schiacciate.
Buon fin de semana, dolcezze!
Ve lo ricordate quel filo di cubotti di ceramica? Ecco, nonostante fosse bellobello anche così, non ho resistito e l'ho disfato. Cubotti di colori tutti diversi tra loro (adoro quel verde!) e parallelepipedi in ottronzo, che stavano aggrappati ad un maglioncino che mi sono regalata da poco (l'avevo detto anche qui, sarà mica una mia fissa comprare capi d'abbigliamento con componenti metalliche, solo per poter riutilizzare queste ultime?!).
Si ringrazia per la partecipazione un disegno tratto da This is London, di Miroslav Sasek, entrato di prepotenza nella mia top five dei libri preferiterrimi. Mica per la "trama", vabbè.
Pottery è una di quelle parole che adoro. Avete presente? Quelle che solo a sentirle vi fanno sorridere. Pottery. Bello!
O ora pottery al quadrato. (l'avevate capito che mi piace questo bricchino?!)
Quando uno scaldacollo risulta un pochino fuori luogo (vedi durante una cena o in qualsiasi luogo riscaldato), a scaldare il collo ci posson pensare anche delle pallozzine di feltro...
E' una mia impressione o ultimamente l'ottronzo impazza nei capi d'abbigliamento? Oltre ai bellissimi bottoni del mio trench verde, con cui ho anche fatto questa collana, ho comprato un maglioncino con una lunga sfilza di bottoncini ottronzati, che non ho ancora levato perchè il maglione mi piace un sacco, ma che so già dove andranno a finire prima o poi. E proprio questo maglioncino aveva una placchetta ottronzata cucita su una tasca. Quella l'ho tolta senza remore, e l'ho trasformata in un ciondolo. Quanto mi piace sta cosa...
L'avevo già detto qui, ma lo ribadisco. Per me ottone e bordeaux fanno subito gioiello antico.
Si ringrazia per la partecipazione Post-punk di Simon Reynolds, edito da ISBN Edizioni.
Questa collanozza, realizzata con filo in tuta argentata e vetri effetto "caramella di gelatina un po' ciucciata" è nata lì, alla Fiera Fredda. Questi taglia-gira-piega-chiudi con cui si creano le asole da unire poi tra loro restano sempre i preferiti.
Rigorosamente ottronzo, come sempre, visto che del filo posso dire con certezza che sia ottone, mentre della catenina, e soprattutto dell'anellino di chiusura non si hanno dati certi.
Questa versione invece è nuova di pacca, è una catenina lunga che non ha proprio niente di orginale, ma mi piace così semplice, e mi piace il blu di questi mezzi cristalli.
L'ho già detto, il blu non è proprio il mio colore, ma col rame... che ci posso fare?
Qui rame anticato per la catenina, e rame "nature" per i links su cui sono montate le perline, trovo che il bluissimo risalti ancora di più così.
La laurea è quella della piccola iena, aka mia sorella, che vedendo in giro il braccialino e gli orecchini del giveaway, è uscita con "Belli, sono per me?" E quindi mi sono messa una mano sul cuore, e giusto perchè stava per laurearsi le ho fatto questa collanina semplice semplice, mez e mez. Catenina di rame di qua, catenina di perline verdi di là.
Vetri rosa, un bottoncino in madreperla, e appunto filofilofilo, il solito filo finto gunmetal.
Verde e oro ( va beh...ottone) non fa subito Natale?
L'avevo già scritto poco tempo fa, ma la prossima settimana inizia il Festival Blues piacentino Dal Mississippi al Po. Nei prossimi giorni ve ne parlerò un po' meglio, ma intanto, se ci fosse qualcuna di voi appassionata di musica blues e/o letteratura gialla o noir, qui trovate il programma completo della manifestazione.
Questa collana rientra nei lavori che amo di più realizzare, quelli che portano via qualche ora. Giri, e arrotoli, e incastri, e un po' magari ti innervosisci, ma passa alla svelta.
Ancora un bijoux con queste meravigliose monetine da 25 Pesetas, conservate dopo una vacanza catalana ante €, che avevo già utilizzato per questi orecchini. Insomma, citando un commento della Ciami, proprio ai suddetti orecchini, un nuovo capitolo della saga "La Rivincita dello Spicciolo".
La chiusura è fatta a mano, con filo di ottone anticato, la catenina è in bronzo, il tutto tenuto insieme da altro filo di ottone molto sottile (e di nuovo si ripropone l'accoppiata ottone-bronzo, aka ottronzo!) e come unica nota di colore due sfaccettatine rosa pallido, che più pallido non si può.
Sarà che quest'inverno non accenna a finire, ma io continuo ad avere voglia di colori caldi. E se il nero e il bianco non lo so sono, ci pensa l'ottronzo a scaldare.
