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lunedì 29 agosto 2011

Twinkle Twinkle Little Star(s)...

Lentamente, come una ninna nanna, si torna a ritmi normali.
Ci sono tante tante cose che hai tralasciato, tante tante cose da fare, disfare e rifare, tante cose nuove da provare, potresti quasi riprendere i ferri, già che ha rinfrescato un po'. E poi ci sono tanti posti in cui devi tornare, in cui vuoi lasciare un pensiero, un saluto, che è da troppo che non lo fai.
Il momento potrebbe essere propizio, del resto è a settembre che tutto riparte, no?
Buon anno!

domenica 19 giugno 2011

Di Blues & Perline

Ho iniziato l'ultimo post parlando della mia latitanza degli ultimi tempi da mondo Blog, dalle chincaglie e da tutto quello che non riesco più a leggere, se non di sfuggita né tantomeno a commentare, accennando di sfuggita a non meglio precisati festival.

Bene, è giunto il momento di precisare. Trattasi di Dal Mississippi al Po. Vi dice nulla? Davvero nulla? Ma nulla nulla? So che le mie affeziuonate lettruiciui se lo ricordano bene, ma per le new entries devo spiegazioni.

Dal Mississippi al Po è un festival musicale e letterario nato a Piacenza nel 2005, che grazie alla passione sconfinata con cui i suoi ideatori hanno sempre lavorato, è riuscito a crescere e migliorare sempre di più, offrendo ogni anno un programma di appuntamenti ricchissimo ed estremamente variegato.

Dal Mississippi al Po è tanta, ma proprio tanta, musica dal vivo: non solo i grandi concerti, in grandi location, con i grandi nomi del blues americano, ma anche una miriade di piccole session live, tra la presentazione di un libro ed una chiacchierata fra scrittori, o anche semplicemente imbracciare una chitarra, dopo tutta una giornata di eventi, incontri ed appuntamenti, e tirare tardi fra amici sulla terrazza di un albergo.

Dal Mississippi al Po è letteratuta, sono libri e scrittori -appunto- che vengono raccontati o si vengono a raccontare a Piacenza, e se la chiacchierano tra loro come vecchi amici, come due estranei che si ritrovino per puro caso a condividere uno spazio e si rendano conto di condividere anche una passsione, notando di avere entrambi, chessò, un tatuaggio che raffigura la capra del Tibet.

Dal Mississippi al Po è ed è stato negli anni tanto altro, è stato "Palco Studentesco" per dare un'opportunità di esibirsi live, con tecnici e fonici professionisti, anche a scalcagnate ma motivatissime band di ragazzi, è stato cinema, con la proiezione di documentari e film inediti riguardanti lo sconfinato mondo del blues, che ha le sue radici e trova la sua collocazione geografica in quel Mississippi mai scontato che tanti ospiti ci hanno raccontato in questi anni.

Dal Mississippi al Po quest'anno sarà ad esempio fotografia, con una mostra di foto scattate a Jim Morrison e ai Doors da quel Frank Lisciandro che con lui ha condiviso un buon pezzo di vita, un modo di celebrare il Re Lucertola nel quarantesimo anniversario dalla sua morte, insieme ad una persona che lo ha conosciuto prima del mito e oltre il mito.

Quante cose è Dal Mississippi al Po, vero? Se dovessi scegliere una sola definizione per il nostro Festival sceglierei contaminazione, nell'accezione buona del termine, chiaro, ed è per questo che penso non vi stupirà trovare praticamente di tutto nella chincaglia nata per raccontarvi il Festival.

Il guanto di sfida l'ha lanciato Seba (Pezzani), musicista, traduttore letterario, scrittore nonchè mio pusher personale di libri di un certo spessore musical-culturale, che in veste ufficialissima di direttore artistico letterario di Dal Mississippi al Po mi dice: "A questo punto, dovrai inventarti un bijoux speciale per il festival...".

Azz.... vi pare facile? Io il guanto l'ho raccolto, e quello che è saltato fuori è un bracciale contaminato, in cui ci sono tutti i metalli con cui "lavoro" di solito, c'è del color bronzo e del gunmetal, c'è del rame, dell'ottone e del filo argentato.

Ci sono delle palline in ematite, che a me ricorda tanto il colore dello scolapasta, meravigliosa definizione che Francesco Piu ha dato della sua Dobro, la chitarra che -per dirne uno solo su tutti- ha imbracciato anche un certo Stevie Ray Vaughan e ci sono dei vetri colorati gialli, perchè giallo è l'aggettivo che, in Italia, fagocita decine di sotto generi letterari, e anche se qualche volta questo è odioso, è piuttosto chiaro. Ci sono delle pagode blu, beh qualcosa di blu ci voleva dai, e c'è un marrone ramato, che ho scelto di usare dopo aver visto questa foto.

Tra poche ore si parte con il primo appuntamento della settima edizione, noi ci si risente tra una settimana con qualche novità craft, mercatini, espositori, scatolette...e qualcosa di Irish in arrivo, nel frattempo, se vi capita, vi aspetto al Festival Blues.

mercoledì 10 novembre 2010

Quando si dice "un certo smalto"...

Lo smalto in questione è quello di questi ciondolini bellibellissimi, di quel bel colore bellobellissimo che si chiama, credo, gunmetal.
So di aver già detto millemila volte che mi è capitato tante di volte comprare bijoux (magari di per sé oRendi) per poi smembrarli e ripensarli, e questo è il caso.
I ciondolini arrivano da una collanina presa per 1 € su una bancarella a Place de la Bastille, vi avevo parlato di quel bottino di ritorno da Parigi, e son rimasti lì a fermentare un sacco, poi il mitico Artigianando mi è venuto in aiuto con dei bellissimi chiodini a palletta dello stesso identico colore, e quindi non ho più potuto aspettare.

Due vetrini, le palline ematite e le pagode blu montata. Piccini, ma con un certo smalto...

venerdì 17 settembre 2010

Ancora Catene

Eh sì, l'avevo scritto che mi era presa la mania delle catene...E non mi è ancora passata, pare.
Qui siamo al solito ottronzo, di una bella sfumatura scuretta a cui ho abbinato non il filo di ottone anticato, ma quel famoso colore brunobellinobellino. E se protagonista è la catena, per dare solo un po' più di luce bastano tre sfaccettate piccine, di un giallo pallido.

sabato 31 luglio 2010

Noi si parte...

e si va all'Isola d'Elba, per una settimanina di mare, mare, mare, pisoli, mare e pisoli.
Questo braccialino, nonostante sia nato domenica scorsa sotto le fresche frasche del Parco Forlanini, è decisamente marittimo? No?

Beh gente, alla prossima settimana.

mercoledì 21 luglio 2010

Un Unico Filo

O meglio due fili, perchè gli orecchini son pur sempre due, però ognuno è realizzato con un solo filo. Alla base un nodino, tre perline di pietra dura (non meglio identificata) di un bellissimo color smeraldo e poi una monachella tonda, grandina. Sono piccini, almeno per i miei standard, ma mi piacciono molto indossati.

Cheffate domenica?
Noi saremo al Parco Forlanini, vicino all'aeroporto di Linate, praticamente tutto il giorno, per quello che sarà il terzo picnic creativo (il secondo per me). Nel caso non sappiate di cosa stia parlando, vi lascio qualche link.
Innanzitutto noi chi? Beh, senza Luca e Alessia, che hanno lanciato questa fantastica idea, non se ne sarebbe fatto nulla. Altro caposaldo è Barbara. Non so chi altri ci sarà, ma so che sarà un'altra giornata bella bella. Tanto per farvi un'idea, leggete come sono andati i primi pic nic per esempio qui, qui, qui, qui, qui....
Se vi va di partecipare, sarà sufficiente scrivere una mail a Luca.
Ci vediamo là?

lunedì 28 giugno 2010

FiloFiloFilo

Il bello e il brutto di utilizzare un filo che non sia di un colore "canonico" è il fatto che non si trovi nulla da abbinarci, non una chiusura, una catena, un "abbellimento". Niente. E quindi tutto va fatto a mano, il che, direi, è anche abbastanza divertente, visto che il suddetto filo è piuttosto malleabile.

Vetri rosa, un bottoncino in madreperla, e appunto filofilofilo, il solito filo finto gunmetal.

Vi ricordo che ci sono ancora un paio di giorni per partecipare al giveaway!

martedì 8 giugno 2010

Post Pic Nic

Eccomi eccomi, in ritardo ma arrivo anch'io!
La primissima è stata Barbara, che già la sera stessa aveva già pronto un reportage, poi stamattina ne ha scritto Luca, ora arrivo io. Il mio solito problema con le foto mi impedisce di fare un resconto dettagliato, ma giusto due righe per ringraziare le personcine che hanno reso la scorsa domenica una giornata spettacolare le scrivo anch'io.

Alessia e Luca, grazie per aver avuto quest'idea bellissima!

Luca, grazie per gli aneddoti clienteschi, per essermi venuto a recuperare, che la diritta via era smarrita...

Ale, grazie per la torta con gli spinaci, grazie per le martellate, da umile adepta della figlia di Thor, anch'io sono stata contagiata dalla potenza appiattitrice del tuo chasing hammer, grazie per gli orecchini rettangolini e grazie per tutto quello che sai.

Grazie a Pietro, che da attento ducumetarista ha scattato millemila foto delle pazze al lavoro!

Barbara, grazie per l'entusiasmo contagioso, per gli indirizzi di rivenditori di perline/fabbri/falegnami/echipiùnehapiùnemetta, per le foto di Amsterdam (mannaggia...tocca organizzare un week end ora!), e per le spirali bellisssssime che hai fatto!

E poi grazie per le chiacchiere e la compagnia a Marydo, a Ila (che bellissime le pietre dure dei tuoi bijoux, tres chic!) e a Sveva (che invidia il filato che stavi lavorando, bellobello!)

Tra una martellata, una chiacchiera, una smangiucchiata, una spiraletta e l'altra, qualcosa ho combinato anch'io, eccone un assaggio.

Ragazzi, a quando il sequel?!

martedì 6 aprile 2010

Fiori e Foglie

Questa collana rientra nei lavori che amo di più realizzare, quelli che portano via qualche ora. Giri, e arrotoli, e incastri, e un po' magari ti innervosisci, ma passa alla svelta.
Qui il filo arrotolato e girato e incastrato è quel finto gunmetal che avevo già utilizzato per qualche altro bijoux, e per quanto non sia minimamente il colore che cercavo, non mi dispiace per niente.

sabato 23 gennaio 2010

L'Orange et le Noir

Alle solito un paio di sfaccettate, una goccina di vetro e qualche giro di filo metallico, in questo caso quel colore x autoproclamatosi gunmetal.
Si ringrazia per la gentile partecipazione La Cucina dei Giovani Holden, a cura di Stefania Bertola, per Blu Edizioni.

mercoledì 18 novembre 2009

Plumes

Mi piacciono eh, ma non penso che le avrei mai comprate. Però, visto che la French cognatina me ne ha regalato un sacchettino (rinvenuto in una delle sue scatole durante il trasloco a Lyone) ho pensato di tirarci fuori qualcosa.

lunedì 9 novembre 2009

Knot Necklace

So cosa state pensando...
Questa vuol fare la bulla, e non sa nemmeno fare una foto..in effetti avrei dovuto chiamarla Collana Infotografabile. Oh, io ci provo (Sara, lo giuro!) ma sono negata. Quindi, prendetelo come un attimo di condivisione, non come sfoggio.


Vetri, resina, e immancabile una sfaccetta, il tutto su catena riciclo e triciclo, che avevo già usato per questo braccialino qua, e che nel frattempo, da ottone (come l'avevo classificato ai tempi, ma chissà...) ha preso un bellissimo colorino piombo.

E per finire, un pò di cose serie, che siam gente che lavora noi!
Qua sotto un'immagine della tavola intitolata Passaggio a Istanbul, opera di Veniero, che fino al 28 Novembre espone i suoi lavori in una personale presso lo Spazio Rosso Tiziano di Piacenza.

Per dovere di cronaca, un catalogo di Veniero era già comparso qui su Maglia & Chincaglie, precisamente faceva da sfondo alla foto di questi orecchini, ma ahime, mi son scordata di citarlo.

giovedì 1 ottobre 2009

Bronzo


Ebbene sì. E' definitivamente finita l'era dell'ottronzo.
Ho fatto acquisti ultimamente, acquisti metallici, dei miei nuovi metalli preferiti, per essere precisi, e posso affermare, senza dubbio alcuno, che la catenina, la chiusura, le perlozze che si intervallano a quelle di vetro, e i ciondolini di questa collana siano di bronzo.
Il wire con cui sono legate le suddette perlozze è di colore ignoto, ma direi che non è molto distante dal color bronzo, sebbene me l'abbiano fatto passare per gunmetal (ma de che?!).


E l'amore per il bronzo aumenta...senza dimenticare quel bel pò di ottronzo che ancora giace nelle mie stive. Lo dicono anche gli antropologi (o gente del genere) che non è così facile tracciare una linea netta tra le varie epoche geologiche...quindi anche nell'eta del bronzo si possono ritrovare tracce di ottronzo, no? E di rame? Oh yes!

giovedì 17 settembre 2009

Ideogrammi

Ho comprato qusti vetri a Parigi, con il chiaro intento di farne orecchini. Sono talmente fissata con gli orecchini che ormai compro le perlozze/pietruzze a due a due, o quattro a quattro...
I cerchi neri sono di pura plastica e il tutto è tenuto insieme con un filo di colore indefinito, molto simile all'ottronzo ma più scuro e decisamente troppo sottile per farci le monachelle, che infatti sono color argento ma parzialmente ricoperte.

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